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Da un pò di tempo a questa parte mi stanno incuriosendo le Caran D'Ache (ad esempio la Ecridor) ma non trovo pareri nè comparazioni con altre stilo.
Qualcuno ha già avuto il piacere di provarle e può darmi una qualche dritta?.
Io posseggo alcune Pelikan (200,800), Twsbi e Lamy (ovviamente ). Com'è la Caran D'Ache rispetto a queste??

Claudio

Io ne ho alcune, purtroppo (finora) nessuna stilografica... Mi piacerebbe, prima o poi, acquistare una Leman come quella sottostante.



(Mora Stylos)

Io ne ho alcune e mi piacciono molto; purtroppo nessuna di loro è una stilografica. Mi piacerebbe comunque, prima o poi, acquistare una stilo della collezione "Leman", come quella sottostante:



(Mora Stylos)

Salve, io possiedo solo la Caran d'Ache Dumas di cui ho postato una recensione (nella lista recensioni).
Scrive bene.

Grazie degli spunti.
claudio

Poco fa ho acquistato un portamine Caran d'Ache Alchemix rosso. Scriverò qualche riga nell'apposita sezione.

Ho sempre considerato la Caran d'Ache un'azienda molto "aristocratica" nel campo degli strumenti da disegno e da scrittura. Oltretutto la matita che mi accompagna da sempre, prima nella scuola e poi nella professione (con pulsante rigorosamente nero e privata della clip), è la mitica 77. Qualche anno fa, dovendo fare un regalo importante ad un committente importante che se lo meritava e che amava le penne stilografiche di cui aveva una piccola ma molto selezionata raccolta, è stato quasi naturale pensare che una penna adatta potesse essere la Hexagonal in oro e lacca cinese nera. Il dono è stato visibilmente e dichiaratamente gradito ma, pur frequentandoci con una certa continuità non gliel'ho mai vista adoperare. Una volta che eravamo sull'argomento stilografiche gli ho chiesto come si trovasse a scrivere con quella penna, e lui scuotendo la testa ed estraendone di tasca un'altra mi ha risposto: "Con questa non regge il confronto".
Me la ricordo bene anche perché era quella che adoperava più spesso: una Pelikan Toledo di una qualche Special Edition.
Ecco Claudio, ora hai un parere e un confronto.

Io su questo marchio ho, come direbbero gli inglesi, "mixed feelings", ovvero non mi ha mai convinto del tutto.
Uso le biro della serie 849, con il mitico ricambio Goliath come alternativa alla Jotter, e sono più che all'altezza della leggenda.
Indispensabili, come il coltellino, svizzero pure quello. Uso anche il Magnetic Blue, che è un inchiostro blu come piace a me.

Sulle stilografiche e sul resto della produzione ho letto e incontrato persone entusiaste ma anche tanti che lamentavano una realizzazione non all'altezza del prezzo. Il mio ex-collega (svizzero) mi ha trattenuto dall'acquistare una Ecridor dicendomi che era una penna inadatta ai viaggi, tendeva a trafilare inchiostro. Quanto sia vero, non lo so, non avendo mai acquistato una stilografica del marchio, parlo per sentito dire e quindi prendete queste mie parole con il beneficio del dubbio.

Grazie a Marco e Phormula per le preziose indicazioni che mi avete dato. Credo di cominciare a farmi un'idea di come sia il marchio e credo che continuerò a godermi le mie modestissime penne che tanto mi coccolo . . . .a tuno
claudio

Io ho una Caran D'Ache Lehman e mi trovo molto bene. Ha un corpo abbastanza spesso, quindi non la consiglierei a chi ha mani piccole o a chi non piace una penna "cicciona".
Uso le cartucce della stessa marca, colore azzurro chiaro, ed e' una delle mie penne preferite.

epompei ha scritto:Io ho una Caran D'Ache Lehman e mi trovo molto bene. Ha un corpo abbastanza spesso, quindi non la consiglierei a chi ha mani piccole o a chi non piace una penna "cicciona".
Uso le cartucce della stessa marca, colore azzurro chiaro, ed e' una delle mie penne preferite.

Stessa penna, stesse ottime impressioni.