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Da sinistra, due Sailor '1911', giapponesi. I pennini Sailor sono i migliori del mondo tant'è che chi lavora la katana, spesso, lavora anche i pennini. A destra, quella che i collezionisti di stilografiche considerano La Penna: una Montblanc '149', chiamata anche 'penna del notaio'. Si pensa erroneamente che la Sailor copiò la Montblanc. In realtà, la classica forma a ogiva delle Sailor che vedete nella foto che ho appena scattato esiste da molto prima delle Montblanc. Interessante come nacque la Sailor in Giappone. Un marinaio sbarcò e mostrò una stilografica a chi poi fondò l'azianda. Da qui il nome Sailor. La prima da sinistra ha il pennino in oro a 14 carati, la seconda a 21, la terza a 18.

Il parallelismo non è molto ardito, è facile quasi confondere a prima vista le MB con le Sailor nere Ogivali.
Una cosa molto ardita sarebbe prendere una vera montblanc 14x G ( intendo quelle in celluloide ) senza pennino e metterci un Sailor.
Ardito perché tuttora non possiedo né una Sailor né una MB in celluloide.
Peccato!

Io posseggo una Sailor e un paio di Montblanc e non vedo affatto nessun parallelismo, sono penne talmente diverse nelle proporzioni e nei materiali da rendere a mio parere improbabile ogni accostamento. Del resto Montblanc e Sailor non sono certo gli unici produttori a far penne con forma a sigaro. Le differenze salienti sono le dimensioni, la Sailor è decisamente più piccola. Le proporzioni: a fronte di un corpo minuto la Sailor ha un cappuccio imponente. Il serbatoio della Sailor contiene circa 1ml di inchiostro, le Montblanc 1.5ml e oltre. Per non parlare delle dorature e dei pennini, davvero non ci sono paragoni a mio modesto giudizio. Come già detto in passato, le similitudini tra le due penne sono molto apparenti, anche l'occhio di un neofita può bene percepire le differenze, questo fa della Sailor un penna con una precisa identità e stile. Ciò che può accomunare i due brand, è la cura meticolosa riservata ai pennini, veri capolavori in alcuni casi.