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Mike It Work! e la mia Sailor 1911 Silver Naginata Togi

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vitone
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Mike It Work! e la mia Sailor 1911 Silver Naginata Togi

Messaggio da vitone »

Dopo alcune settimane di attesa ho ricevuto la mia Sailor con pennino Naginata Togi, direttamente dal riparatore MikeItWork: http://www.mikeitwork.com/

Spero non ci siano problemi a riportare la mia esperienza. Non posso non dire di non voler fare pubblicità al servizio di Mike, ma quello che posso certamente confermare è che non guadagnerò nulla con questa recensione.

La penna di partenza è il modello 11-5019 della Sailor, con pennino NM.

Non ho esperienza tale da riuscire a padroneggiare il pennino Naginata, che, per chi non lo sapesse, è un pennino che consente di variare in modo abbastanza marcato lo spessore del tratto al variare dell'inclinazione della penna sul foglio.
Apprezzo molto questo pennino perché mi consente, durante le sessioni di scrittura, di prendere note o di fare disegni con un tratto più fine semplicemente inclinando a 90° la penna rispetto al foglio. So che i più avranno storto il naso, ma, come si dice, ad ognuno il suo.

Racconto una breve storia della mia esperienza, sperando che non risulti noiosa.

La decisione di far modificare la penna è stata piuttosto sofferta, poiché dispiace sempre modificare quella che si ritiene un'opera d'arte.

Non ho ben presente il motivo, ma la 1911 Silver è diventata una compagna inseparabile, che mi accompagna in sessioni di scrittura di discreta durata: lezioni universitarie per un totale giornaliero di 4-6 ore unite a buona parte del resto della giornata a scrivere e risistemare gli appunti. Non è una penna che uso poco e questo è stato chiaramente indicato a Mike.

Perdonate il mio linguaggio poco tecnico ma non sono affatto esperto di penne stilografiche.

Ad un certo punto l'effetto Placebo era tanto forte da avermi convinto che il pennino aveva un leggero disallineamento tra i lembi che portava ad un fastidioso attrito con la carta. La penna non mi sembrava più scorrere come una volta.
Ho quindi deciso di cogliere la palla al balzo e ho deciso di mandare la penna a quello che è indicato dai più come uno dei più rispettabili riparatori. Con l'occasione ho scelto di chiedere una diminuzione dello spessore del tratto, unita al mantenimento del profilo Naginata. Ho avuto modo di scambiare qualche email con Mike e, dopo avere indicato nel modo più completo possibile le mie richieste, ho provveduto ad indicare le caratteristiche della mia "mano": inclinazione preferita, posizione del baricentro della penna rispetto alla mano (impugnatura), pressione esercitata durante la scrittura e così via. Infine ho scritto qualche parola su 3 fogli, selezionati tra le carte che uso quotidianamente (Clearfontaine, Rhodia, Tomoe River), in modo da fornire all'artigiano indicazioni sulla mia (scarsa) capacità di scrivere.

Ho provveduto a spedire il pacco a Mike, che l'ha ricevuto in data 18/07/2013. La riparazione (pagando un extra per avere un servizio "express") è stata completata in data 26/07/2013. La penna mi è stata rispedita nei giorni immediatamente successivi ed è arrivata a destinazione poco fa (causa approfondito controllo doganale, consiglio a chi fosse interessato di allegare al pacco una serie di documenti che certificano l'originale proprietà della penna insieme ad una fotocopia del documento, in questo modo le spese doganali ammonteranno ad una cifra di circa 10-20 euro, altrimenti si deve pagare la dogana come se si importasse la penna per la prima volta).

Credo fortemente che il già citato effetto Placebo, che intendo come "capacità di auto suggestione", è un fattore che si deve necessariamente considerare. Ho anche già ammesso di non essere un esperto, ma un semplice appassionato. Fatte queste due importanti premesse e, pur considerando che le mie aspettative erano alte, sono rimasto veramente impressionato in modo positivo per la qualità del lavoro effettuato.

Come da richiesta, il pennino mi sembra veramente molto scorrevole, il tratto è diminuito ed il flusso di inchiostro è in ogni caso "pieno il giusto" in modo da non poter sperimentare nessuna "falsa partenza". Il profilo Naginata è ancora presente ed ho verificato la variabilità dello spessore con l'inclinazione. Ho scritto già qualche pagina e devo dire che mi sono nuovamente innamorato di questa pena ed è il risultato che speravo di ottenere.

Concludendo, raccomando a tutti di provare il servizio di Mike, che si è rivelato veramente un'ottimo artigiano!
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

Nulla di male nei tuoi consigli.

Ho solo spostato qui l'argomento per rispetto alle regole del forum.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
vitone
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Messaggio da vitone »

Grazie molte!
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klapaucius
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Messaggio da klapaucius »

vitone ha scritto:Ad un certo punto l'effetto Placebo era tanto forte da avermi convinto che il pennino aveva un leggero disallineamento tra i lembi che portava ad un fastidioso attrito con la carta.
Non so se l'espressione "effetto Placebo" è usata correttamente, in questo frangente. Dopo la riparazione sì, ha più senso. :D

A parte queste quisquilie, non mi meraviglio che Masuyama abbia fatto un buon lavoro. Gli ho affidato tre pennini in passato, una Sailor ProGear 21kt con le punte piegate da una caduta (completamente rimessa a nuovo e perfetta nella scrittura, che poi ho perso in treno...), una vecchissima Swan Mabie Todd con un pennino extra-flessibile leggermente disallineato, e uno stub al Palladio Visconti con irregolarità di flusso.

Il lavoro è stato sempre perfetto, non so se si tratti di effetto placebo o cosa, ma perché essere scettici sulle capacità di certi artigiani?
Giuseppe
vitone
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Messaggio da vitone »

Grazie per il tuo commento!

Le capacità di certi artigiani sono indubbie, l'effetto placebo credo sia sempre presente nei miei giudizi perché, pur tentando di non auto-convincermi, finisco spesso per convincermi così tanto di una cosa da farla diventare vera. Ho recentemente visionato (poteri di youtube) una serie di conferenze sull'effetto in questione dove si affermava che, alla fine, non è scorretto innamorarsi di ciò che appare di più di ciò che è, in un contorto ragionamento in cui non vorrei incartarmi :D.

Parlavo di effetto placebo perché per me la penna grattava, per altre persone, quasi certamente più esperte di me, non aveva nulla che non andasse. C'è da dire che è fondamentale valutare la carta e l'inchiostro usati, ho visto penne trasformarsi in modo abbastanza netto.
vitone
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Messaggio da vitone »

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Messaggio da maczadri »

Ho visto questo tipo di pennino su una recensione di Youtube, sono felice per te che la modifica sia riuscita.
Luca
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Messaggio da nmaggiore »

vitone ha scritto:causa approfondito controllo doganale, consiglio a chi fosse interessato di allegare al pacco una serie di documenti che certificano l'originale proprietà della penna insieme ad una fotocopia del documento, in questo modo le spese doganali ammonteranno ad una cifra di circa 10-20 euro, altrimenti si deve pagare la dogana come se si importasse la penna per la prima volta.
AAARRRRGGGHHH !!!!

rispolvero questa discussione per fare una domanda, sperando che qualcuno legga. Ho deciso di spedire tre penne "pesanti" a Mike Masuyama per far ridurre il pennino da M a F. Mike mi ha detto dirgli addirittura quale misura di F preferisco, in mm.
Orbene, sono sul punto di spedire le penne ma mi e' venuto un dubbio atroce, che vedo in queste pagine confermato: dovrei pagare le tasse di esportazione e di importazione per queste penne ? il loro valore e' ben superiore ai 1000 euro, se dovessi pagarci i dazi sopra diventerebbe una spesa davvero notevole. D'altra parte sono penne che ho da decenni, regali antichi, non ho nessuna documentazione che provi che siano penne mie.

che faccio, devo rinunciare ?

ciao e grazie

Nicola
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Messaggio da G P M P »

nmaggiore ha scritto:che faccio, devo rinunciare ?
Forse devi affidarti a professionisti di spedizioni (spedizioniere, corriere). Le informazioni dovrebbero essere gratis, l'eventuale servizio costerà qualche euro, ma dovresti metterti al riparo da sorprese.
Giovanni Paolo
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Messaggio da giobatta »

Non so esattamente come funzioni per la spedizione, ma ho letto in passato che la cosa non è banale. Pare anche che non siano in molti a fornire il servizio, perchè come al solito la burocrazia italiana è talmente complessa (e costellata di incompetenza) da portare ad evitare certi servizi.

Comunque, più che dimostrarne la proprietà è da "certificare" il fatto che tu stia esportando (per poi reimportare) un bene al fine di fargli subire una trasformazione. Per farla spiccia credo che il solo fatto che tu lo stia "spedendo" implica che ne sei il proprietario.
Per esempio quando si esce dall'area UE si possono compilare dei moduli in cui si dichiarano tutti i beni personali che si esportano, in modo che al ritorno se sottoposti a controllo doganale non facciano storie (p.es) sulla macchina fotografica, piuttosto che un orologio costoso...

Il riferimento "legale" dovrebbe essere questo (Perfezionamento Passivo):
"Il regime di perfezionamento passivo permette di esportare temporaneamente merci comunitarie fuori dal territorio doganale della Comunità per sottoporle a trasformazione e reimportare i prodotti compensatori in esonero totale/parziale dei dazi all’importazione."
http://www.agenziadoganemonopoli.gov.it ... passivo+1/


Qui a Genova qualcuno che sappia come fare c'è sicuramente... è trovarlo :mrgreen: Eventualmente iniziare rivolgendosi all'ufficio dell'agenzia qui a Ge.
Temo comunque che la cosa non sia per nulla semplice e neppure economica sul lato "servizio".
Aggirare il tutto poi può essere comunque difficile (o quantomeno rischioso). Per esempio potrebbero rispedirti tutto e dichiarare valore 0 (o il costo della manodopera) ma poi assicurare il pacco per 1000$... in dogana magari fermano il tutto non credono al valore dichiarato e se non sei in grado di dimostrare un certo valore del bene si basano sull'assicurato e via con dazi e iva sui 1000$ più spese per il disturbo.



Dalle FAQ dell'Agenzia Dogane:
http://www.agenziadoganemonopoli.gov.it ... #perf_pass

Quesito – Esportazione temporanea per manutenzione/riparazione:

Debbo spedire, per assistenza/riparazione un apparecchio elettronico nel Paese dove è stato costruito che non fa parte dell´Unione Europea. Mi è stato detto che al ritorno in Italia dovrò ripagare i diritti doganali (da me già pagati all´atto dell´acquisto). Corrisponde a verità?

Risposta: L'esportazione di merce per la riparazione rientra sotto il profilo doganale nel regime cosiddetto di "perfezionamento passivo". Tale regime consente di esportare temporaneamente fuori dal territorio doganale della Comunità merci comunitarie per sottoporle ad operazioni di "perfezionamento" (lavorazioni, riparazioni, assemblaggi, ecc.) e di reimportare i prodotti ottenuti dal perfezionamento, in esenzione totale o parziale dai dazi all'importazione.
Solo nel caso in cui la riparazione (il perfezionamento) sia stata effettuata gratuitamente, le merci al momento della reimportazione non saranno gravate da alcun dazio. Invece se per la lavorazione è previsto il pagamento di un compenso, sull´importo di questo verrà calcolato il dazio e l´IVA (le aliquote saranno quelle previste per il prodotto ottenuto dal perfezionamento).
Il regime del perfezionamento passivo è disciplinato dagli articoli 145 e seguenti del Reg. (CEE) n.2913/92 e dagli articoli 585 e seguenti del Reg. (CEE) n. 2454/93.
L´autorizzazione al regime di perfezionamento passivo è rilasciata dall´ufficio doganale competente per il territorio dove ha sede la ditta che lo richiede.

Quesito – Perfezionamento passivo per operazioni prive di carattere commerciale::

Ho inviato in un Paese che non fa parte dell´Unione Europea un bene per una riparazione gratuita in garanzia. Una volta riparato, il bene mi è stato rinviato ma ho dovuto pagare i diritti doganali. Preciso che sullo stesso bene al momento dell´acquisto, un anno fa, erano già stati pagati gli oneri doganali e l´IVA. Posso chiedere un rimborso? A quale ufficio?

Risposta: L´esportazione temporanea fuori dal territorio doganale della Comunità di un bene comunitario da sottoporre a riparazione gratuita o ad altre operazioni prive di carattere commerciale, e la successiva reimportazione dello stesso bene in esenzione totale (o parziale) dei dazi, rientra nel cosiddetto regime doganale di "perfezionamento passivo", previsto dalla normativa comunitaria (art. 497 del Reg. (CEE) n. 2454/93). L´autorizzazione all´applicazione di questo regime, però, va richiesta alla dogana in via preventiva.
Tuttavia, poiché nello stesso Regolamento (all´art. 508) è prevista la possibilità, a determinate condizioni, di ottenere una autorizzazione retroattiva, si consiglia di rivolgersi all´Ufficio doganale più vicino (possibilmente quello in cui è stata effettuato l´operazione di esportazione) per ottenere notizie riguardo agli adempimenti necessari.

Guido
"Frustra fit per plura quod fieri potest per pauciora"
"È inutile fare con più ciò che si può fare con meno"- Rasoio di Occam

Dogana: iva, dazi e spese. Come calcolarli
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Messaggio da nmaggiore »

giobatta ha scritto:Il riferimento "legale" dovrebbe essere questo (Perfezionamento Passivo)
Grazie ! il "perfezionamento passivo" e' esattamente questo caso. sei un gigante. mi sarebbe anche utile scovare qualcuno che ha spedito penne a questo nibmeister e sapere come s'e' l'e' cavata. io concordo con il fatto che si debbano pagare dazi, ma in questo caso si tratta di una "riparazione"

grazie ancora !!
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Messaggio da nmaggiore »

UPDATE

Riassunto: sto cecando di scoprire come inviare all'estero (a Mike Masoyama) alcune penne per far limare il pennino. Mr Masoyama lavora negli USA. Si tratta di spedire le penne, farle riparare, farsele rispedire e ritirare il pacco. Il rischio e' di pagare le tasse doganali due volte: in entrata negli USA, come se le penne fossero spedire per una vendita, e in entrata in Italia, com se le penne fosssero state acquistate negli USA.

Su suggerimento prezioso di Giobatta, la parola magica e' "perfezionamento passivo". E' la procedura per inviare un prodotto al di fuori della UE, per una riparazione o per un perfezionamento, appunto, e farlo rientrare, pagando il dazio solo sull'importo del perfezionamento, come e' giusto.

Ho interpellato l'Agenzia delle Dogane competente nel mio caso (GE), che, dopo circa 10 giorni, mi ha risposto con il messaggio seguente:

Buon giorno,

Come per ogni operazione presso gli Uffici Doganali, anche per l’ottenimento dell’autorizzazione al regime di perfezionamento passivo Lei ha l’onere di avvalersi dell’attività di uno Spedizioniere Doganale o di un Centro di Assistenza Doganale.

Il Professionista o l’Azienda da Lei scelti provvederanno ad istruire la pratica ed a inoltrare la debita istanza, in carta libera e completa in tutti i suoi elementi, al nostro Ufficio Regimi Doganali e Fiscali, dato che nel Suo caso è competente la Dogana di Genova.

Alla presentazione di tale istanza farà seguito la valutazione da parte dei Funzionari preposti ed infine il rilascio, ove ne concorrano le condizioni, della relativa Autorizzazione.

Restiamo naturalmente a Vostra disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.

Cordiali saluti


Mi pare una procedura foriera di costi, tempi e malumore assolutamente insostenibile, per me.

Risultato, faro' a meno di sfruttare la perizia di Masoyama.

Io sono estremamente curioso di sapere da chi lo ha fatto, se ha davvero seguito questa procedura ufficiale o se si e' rassegnato a pagare, oltre che l'intervento di Masoyama, anche i dazi in uscita e in entrata..

Oppure, anche, se conoscete alternative UE per far limare competentemente pennini
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Messaggio da maxpen2012 »

Come per ogni operazione presso gli Uffici Doganali, anche per l’ottenimento dell’autorizzazione al regime di perfezionamento passivo Lei ha l’onere di avvalersi dell’attività di uno Spedizioniere Doganale o di un Centro di Assistenza Doganale.

Il Professionista o l’Azienda da Lei scelti provvederanno ad istruire la pratica ed a inoltrare la debita istanza, in carta libera e completa in tutti i suoi elementi, al nostro Ufficio Regimi Doganali e Fiscali, dato che nel Suo caso è competente la Dogana di Genova.

Alla presentazione di tale istanza farà seguito la valutazione da parte dei Funzionari preposti ed infine il rilascio, ove ne concorrano le condizioni, della relativa autorizzazione...


....Ottenimento dell'autorizzazione al regime di perfezionamento passivo... Lei ha l'onere...istruire la pratica...
inoltrare la debita istanza, alla quale fará seguito la valutazione da parte dei Funzionari preposti...ove ne
concorrano le condizioni...
Tutto questo rituale burocretino per un pacchetto...
Povera Italia, ma dove vogliamo andare in un mondo ormai globalizzato ...
Questo succede in tutto il nostro povero Paese, ma guarda un pò, nel caso specifico proprio a Genova, in questi giorni
alle prese col disastro che sappiamo, causato soprattutto dai ritardi e dalle pastoie della Burocrazia italica, che
non ha permesso per anni di spendere i soldi ( che pure c'erano ) per mettere in sicurezza il territorio...
Ci scommetto, l'anno prossimo e quelli seguenti i poveri genovesi saranno alle solite...
Facciamo così, dichiariamo guerra ad un qualsiasi paese civile,che so, la Francia o la Svizzera, ci arrendiamo subito e
così ci facciamo amministrare da loro... :angel: :wtf: :thumbup: :D
" La gloria di Colui che tutto move
per l'Universo penetra e risplende
in una parte più, e meno altrove..."
Dante Par. C I
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Messaggio da fab66 »

Nicola prova a informarti da questo signore, in alternativa c'era un altro spagnolo che ha bazzicato un pen show acps ma non ricordo... chi mi aiuta????

viewtopic.php?f=56&t=8342
Fabrizio
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Messaggio da nmaggiore »

fab66 ha scritto:Nicola prova a informarti da questo signore, in alternativa c'era un altro spagnolo che ha bazzicato un pen show acps ma non ricordo... chi mi aiuta????

viewtopic.php?f=56&t=8342
Grazie Fabrizio ! Ora scateno il segugio che e' in me. MA ho visto anche che Corsani a Roma offre questo tipo di servizio. Certo, mi rode non poter spedire al nipponico per pastoie doganali....
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