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Problema risolto con la Delta Dolcevita
Inviato: martedì 6 agosto 2013, 0:21
da raffaele90
Nella mia recensione comparativa mi lamentavo di un problema di scrittura, rilevato utilizzando la Delta Dolcevita:
viewtopic.php?f=8&t=5215
Dopo un iniziale lavaggio con acqua e sapone per lavare i piatti, ho assistito ad un notevole miglioramento della qualità di scrittura incrementato anche dal fatto di aver caricato l' Aurora Black che funziona davvero molto bene in converter.
Nonostante il miglioramento a cui ho assistito, la penna continuava ad avere dei blocchi durante la scrittura, in particolar modo quando staccavo la punta dal foglio e ricominciavo a scrivere qualche secondo dopo.
Ieri sera, andando a trovare una mia conoscente, ho scovato una vecchia lavatrice ad ultrasuoni utilizzabile con 3 batterie da 1,5 volt e ho deciso di utilizzarla sperando di risolvere definitamente tutti i problemi. Non ci credevo molto nemmeno io ed ero rassegnato all' idea di doverla mandare da un buon riparatore o addirittura alla casa produttrice.
Dopo 15 minuti di trattamento ad ultrasuoni utilizzando acqua e sapone come soluzione(probabilmente il sapone non serviva neppure), la penna scrive perfettamente. La punta è scorrevolissima, il flusso corposo e sempre pronto. La penna ora è dannatamente perfetta e non mi fa affatto rimpiangere la mia vecchia Pelikan M800 che ho deciso di cedere in cambio della Delta Dolcevita, cogliendo anche l' occasione per fare la recensione comparativa.
Ho supposto la presenza all' interno dei canali di alimentazione di silicone(che forse non poteva essere allontanato del tutto con semplici lavaggi con acqua e sapone) oppure addirittura di residui plastici polverizzati che in qualche modo non riuscivano a fluire fuori con semplici risciacqui.
Considerando il costo veramente basso di una lavatrice ad ultrasuoni e l' ottimo risultato che sono riuscito ad ottenere, non posso che consigliarla a tutti coloro che si apprestano ad inchiostrare una penna appena acquistata o a chi desidera una pulizia molto approfondita prima di riporre la penna in un cassetto per lungo tempo.
A presto!
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Problema risolto con la Delta Dolcevita
Inviato: martedì 6 agosto 2013, 9:05
da Phormula
Sono contento che hai risolto.
Infatti guardavo su Amazon, con una quarantina di Euro si compra un buon prodotto.
Oltre che per le penne, potrebbe servirmi per pulire altri oggetti... potrei farci un pensiero sopra.
Molto probabilmente il problema, più che a residui di lavorazione, era dovuto a qualche mould decoupler. L'alimentatore è un pezzo dalla forma molto complessa e spesso per facilitare l'estrazione dallo stampo si usano dei liquidi siliconici.
Problema risolto con la Delta Dolcevita
Inviato: martedì 6 agosto 2013, 17:47
da A Casirati
Phormula ha scritto:Sono contento che hai risolto.
Infatti guardavo su Amazon, con una quarantina di Euro si compra un buon prodotto.
Oltre che per le penne, potrebbe servirmi per pulire altri oggetti... potrei farci un pensiero sopra.
Molto probabilmente il problema, più che a residui di lavorazione, era dovuto a qualche mould decoupler. L'alimentatore è un pezzo dalla forma molto complessa e spesso per facilitare l'estrazione dallo stampo si usano dei liquidi siliconici.
Certo è strano che, dati i problemi che tali residui possono causare anche a stilografiche di un certo livello, qualitativo e di prezzo, i produttori non si attrezzino per una pulizia molto accurata, con prodotti o tecniche adatte, degli alimentatori...
Anche la mia Delta Dolcevita midsize ha sperimentato trascorsi simili, ma un semplice invio a Delta è stato sufficiente per correggere ogni difetto: ora è perfetta!
Problema risolto con la Delta Dolcevita
Inviato: martedì 6 agosto 2013, 21:44
da raffaele90
@A Casirati
Sono totalmente d'accordo con te.
@Phormula
Cos'è un mould decoupler? Purtroppo sono ignorante in materia. Come ti trovi con Amazon? Io ho sempre affatto acquisti su Ebay e una buona lavatrice l'ho trovata intorno ai 50 euro. Non è necessario che sia molto potente o capiente dal momento che la maggior parte di noi la utilizzerebbe per la pulizia di pennini, orologi, anelli e oggettistica varia che tutti noi abbiamo in casa.
Purtroppo devo dirti di non aver ancora totalmente risolto il problema. Il miglioramento è stato notevole ma ho ancora qualche blando e raro blocco del flusso. La lavatrice che ho è molto vecchia e sicuramente meno performante di quelle attuali. Pensa che la sto utilizzando con tre batterie da 1,5 volt mentre quelle che ho visto in rete, di piccole dimensioni, sono alimentate da presa elettrica e hanno una potenza che oscilla tra i 30/40 watt, se non erro. Se acquistassi una di queste eviterei in futuro di mandare penne in assistenza a causa di intasamenti per muffe e schifezze varie.
OT:
Voci di corridoio dicono che tu sia un chimico
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Mi viene da ridere al pensiero di averti voluto spiegare le proprietà del policarbonato
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Come va con la VAC 700? Al momento ne io, ne i miei conoscenti hanno avuto rotture del policarbonato ma in compenso sono alle prese con un alimentatore rotto o intasato. Se dopo qualche trattamento ad ultrasuoni non dovessi risolvere il problema, potrei cambiare idea sulla qualità dei materiali usati da Twsbi. La cosa sarebbe ancora più snervante per il fatto che, a quanto mi risulti, lo stub in questione non ha mai subito urti o cadute.
Problema risolto con la Delta Dolcevita
Inviato: martedì 6 agosto 2013, 22:45
da Phormula
I mould decoupler sono di due tipi. Quelli più semplici sono oli, normalmente a base siliconica, che si spruzzano sullo stampo ad intervalli periodici per facilitare il distacco del pezzo. Ovviamente il primo pezzo stampato dopo la spruzzata è fortemente contaminato in superficie, e la contaminazione si riduce via via con i pezzi successivi, fino alla nuova spruzzata. Quelli più evoluti invece sono additivi che si mescolano alla plastica insieme ai coloranti. Durante il processo di estrusione tendono ad affiorare e quindi facilitano il distacco del pezzo dallo stampo. Questo tipo di soluzione è più costosa, ma garantisce un livello qualitativo costante. Per contro l'additivo è difficile da eliminare, essendo inglobato nella plastica, tende a migrare in superficie ogni volta che si scalda il pezzo. Proprio per questo si usa questa tecnica per realizzare ingranaggi autolubrificanti. Nel caso dell'alimentatore è più probabile la prima ipotesi, cioè che l'addetto dia una spruzzata ogni volta che nota difficoltà nel distacco del pezzo dallo stampo, e questo crea una contaminazione random.
La 700 per il momento giace in un cassetto. Ci penserò quando torno dalle ferie, non credo che scomoderò l'assistenza, la rottamerò e la sostituirò con un'altra penna.
OT
Si, sono un chimico, di formazione uno spettrometrista di massa, ma lavoro da quasi 20 anni nel mondo delle plastiche, in questo momento mi sto occupando di riciclo degli imballaggi in plastica.
Problema risolto con la Delta Dolcevita
Inviato: martedì 6 agosto 2013, 22:51
da raffaele90
Credo di aver capito ciò che intendi: per farla breve, è come mettere il burro sullo stampo della torta, per evitare di farla attaccare durante la cottura
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Problema risolto con la Delta Dolcevita
Inviato: mercoledì 7 agosto 2013, 8:45
da Phormula
Si, in pratica il concetto è quello.
La cosa peggiore che ti può capitare è quando si verifica un inciampo in produzione, un pezzo resta incastrato nello stampo, perchè a quel punto l'addetto ferma la macchina, estrae il pezzo incastrato e dà una bella spruzzata di sbloccante. I pezzi successivi finiscono con un velo di silicone sopra. Chiaro che una azienda non può lavare ad ultrasuoni tutti gli alimentatori perchè 1 su 100 o 1 su 1000 sono sporchi di sbloccante.
A volte questo fenomeno lo vedi nei piatti e nei bicchieri di plastica monouso, ne trovi uno che sembra unto.
Problema risolto con la Delta Dolcevita
Inviato: mercoledì 7 agosto 2013, 9:30
da A Casirati
raffaele90 ha scritto: Purtroppo devo dirti di non aver ancora totalmente risolto il problema. Il miglioramento è stato notevole ma ho ancora qualche blando e raro blocco del flusso.
E' lo stesso problema che ho riscontrato io, e so di almeno un altro caso del tutto simile, sul medesimo modello.
Ti consiglio di inviarla a Delta, magari precedendo l'invio con una telefonata o un'email. Sono molto gentili e disponibili.
Nel mio caso, come accennavo, il problema è stato completamente risolto con una leggera divaricazione dei rebbi. Ora scrive in modo perfetto, su ogni tipo di carta, anche con il Delta nero, che non è fluido come l'Aurora.
Buona fortuna!
Problema risolto con la Delta Dolcevita
Inviato: mercoledì 7 agosto 2013, 14:41
da raffaele90
@Phormula
Sinceramente non mi è mai capitato(o semplicemente non ci ho fatto mai caso) di avere un bicchiere di plastica unto tra le mani. Hai un suggerimento da chimico da darmi? Io sto cercando di sfruttare le "microbolle esplosive"
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prodotte dagli ultrasuoni per cercare di rimuovere i siliconi che sono però, probabilmente, composti apolari e insolubili in acqua. Pensavo quindi che la scelta corretta fosse di usare acqua e sapone ma il sapone sembra essere poco efficace. Ho deciso quindi di immergere alimentatore e pennino in una soluzione di acqua e sapone bombardandolo di ultrasuoni e sembra funzionare abbastanza bene, anche se non ha rimosso completamente il problema. Tu conosci un solvente che può rimuovere i siliconi senza danneggiare la resina dell' alimentatore?(che tra l' altro non so di che materiale è fatta). In alternativa penso che continuerò con acqua, sapone e ultrasuoni, attendendo pazientemente che tutti i residui vengano eliminati, senza avere troppa fretta.
@A Casirati
Avevo pensato di mandarla in assistenza ma ho preferito evitare lunghi tempi d' attesa e sistemare tutto con le mie mani. Se il problema fosse stato relativo a dei rebbi disallineati o troppo ravvicinati, ci avrei pensato su. In realtà sarei in grado di aggiustare tutto da solo ma siccome la penna è nuova e Delta si prenderebbe la responsabilità di un' eventuale danno durante la riparazione, l' avrei forse spedita da loro.
No, non credo proprio che il problema sia relativo ai rebbi dal momento che il flusso, quando parte, è preciso e abbondante e rimane costante fino a quando non stacco la penna sul foglio. Ho sistemato l' altro giorno una penna con i rebbi troppo ravvicinati che scriveva in modo incostante e necessitava di continua pressione sulla punta per avere un flusso decente. Ho risolto tutto applicando una pressione costante sulla punta per qualche secondo, fino al punto di avere un tratto fine che non risentisse più di blocchi di flusso.
Buona giornata
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