Mi sono accorto che nel nostro formidabile wiki manca la pagina relativa a questo storico marchio italiano.
Così, spinto dalla curiosità, ho fatto delle ricerche con l’intento di integrare quanto già riportato da Walter, sperando che poi venga aggiunta questa voce.
Siamo nel 1938, nel suo negozio in via Milano a Napoli, Leopoldo Tullio Aquila, rappresentante di gioielli ed oggetti preziosi, penne ed accessori, nonché distributore per tutto il meridione delle stilografiche Aurora (si veda in proposito la
Aurora 88 Aquila), crea il marchio
Lalex, utilizzando le iniziali del proprio nome e cognome con l’aggiunta di
lex, legge in latino, ad indicare la volontà del fondatore di creare un’azienda basata sui principi di legalità ed onestà.
A riprova di ciò troviamo sul pennino o sulla testina del cappuccio delle penne Lalex una bilancia stilizzata, simbolo della giustizia e del comportamento retto, ed in particolare della misura, della prudenza, dell’equilibrio, del confronto tra le azioni e gli obblighi.

- L'Arcangelo San Michele nell’atto di pesare i morti per stabilire la loro giusta ricompensa.
R. van der Weyden, Musee de l'Hotel-Dieu
La produzione iniziale viene quindi affidata alla ditta ElmoMontegrappa di Bassano, si tratta perlopiù di laminate in oro.
Nel 1959, la necessità di trovare una sede più grande porta al trasferimento dello storico negozio in Corso Umberto I (si veda questo
contributo) e contestualmente viene aperto uno stabilimento ad Agnano per la produzione in proprio delle penne.
Successivamente entra in azienda anche il figlio Gianfranco, sua l’intuizione di abbinare alle penne Lalex dei coordinati regalo, ferma soldi, orologi da polso, accendini, calcolatrici e rasoi laminati in oro.
La mossa si rivela azzeccata e nel 1981, il padre Leopoldo morirà due anni più tardi, Gianfranco appena quarantenne, dopo aver lavorato come consulente alla Montegrappa, riesce con strepitoso azzardo e vari passaggi ad acquisire la proprietà dell’azienda bassanese.
Ma questa è un’altra storia…
La Lalex chiude nel 2008, attualmente il marchio è detenuto dalla famiglia Aquila.
Nel caso avessi riportato delle inesattezze me ne scuso.
Nicolò
P.S. un ringraziamento doveroso a Massimo per i contributi.