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Quanti di voi conoscono Gadda?
Inviato: sabato 6 luglio 2013, 21:31
da Biondi
Scrittore polimorfo e straordinariamente sottovalutato, plasmava le parole come fossero terra costruendo delle architetture ai più incomprensibili. Memorabile e quasi sconosciuta Opus Magnum, il florilegio del Gadda: La Cognizione del Dolore. Abilità linguistica paragonabile solo al grandissimo Joyce. Quanti di voi lo conoscono?
Quanti di voi conoscono Gadda?
Inviato: domenica 7 luglio 2013, 0:50
da piccardi
Solo di nome. Sono anni che mi riprometto di leggere il "pasticciaccio", ma ancora non ho trovato il tempo o l'occasione.
Simone
Quanti di voi conoscono Gadda?
Inviato: domenica 7 luglio 2013, 1:48
da G P M P
piccardi ha scritto:Solo di nome. Sono anni che mi riprometto di leggere il "pasticciaccio", ma ancora non ho trovato il tempo o l'occasione.
Simone
Stesso problema di Simone. Il pasticciaccio, poi, c'è l'ho anche in libreria ... Ma ogni volta che lo passo sul comodino, viene soppiantato da qualcos'altro.

Quanti di voi conoscono Gadda?
Inviato: domenica 7 luglio 2013, 1:52
da Rampa
Anch'io amo Gadda che ho conosciuto per anni solo attraverso il commissario Ingravallo, e la poesia e l'opera narrativa di Pasolini. E' stato bello poco tempo fa sentir parlare de La cognizione del dolore dallo stesso Gadda in una vecchia registrazione trasmessa da radio tre. Posseggo il libro ma la lettura mi è ardua perchè sono abituato ad uno stile di lettura più tradizionale, e la densità di scrittura della "cognizione" mi permette di leggere l'intero libro con lentezza estrema. Per me un genio narrativo e linguistico assoluto.
Quanti di voi conoscono Gadda?
Inviato: domenica 7 luglio 2013, 9:40
da Irishtales
Ciao Filippo, ho scoperto Gadda al Liceo, sui libri di scuola. Anche io considero senza dubbio “La cognizione del dolore” un'opera fondamentale nella letteratura italiana del Novecento e purtroppo hai ragione nel dire che Gadda è certamente sottovalutato, o meglio non riconosciuto e studiato come meriterebbe, al pari di molti altri scrittori e poeti italiani del secolo scorso, ad esempio Buzzati nella letteratura, ma anche Saba nella poesia. Ho amato però “La cognizione del dolore” solo quando l'ho riletto anni più tardi, opera ancor più emblematica perché incompiuta. Però ho apprezzato moltissimo anche “Eros e Priapo. Da furore a cenere” in cui con sarcasmo e intelligenza riesce a fare ciò che era riuscito anni prima ad un genio universale, a mio avviso uno dei più grandi scrittori di sempre, Michail Bulgakov, che aveva anch'egli ripetutamente messo alla berlina le contraddizioni e i paradossi del regime totalitario che ingessava il proprio Paese.
Adoro anche Joyce (del resto è possibile non adorare Joyce?!) e ti sembrerà strano, ancor più adoro il primo Joyce, quello di "The Dubliners".
Se non lo hai letto, non perderti i "Sessanta Racconti" di Buzzati. Artista poliedrico che ha spaziato in più direzioni - pittura, letteratura - e la cui filosofia è perennemente pervasa da una ricerca profonda ed interiore di un “Io” che spesso coincide con “Dio”. Una ricerca dolorosa che non arriverà mai alla sintesi conciliatoria e rassicurante di una soluzione.
Una strana coincidenza (entrambi laureati in ingegneria, ben avviati alla professione, poi abbandonata per seguire l'innata passione artistica) lega nel mio immaginario la figura di Gadda con quella di un altro narratore straordinario del Novecento (in questo caso, narratore per immagini!) e delle contraddizioni di un secolo così controverso: il fotografo ceco Josef Kudelka.
Ah, dimenticavo!
viewtopic.php?f=16&t=2702
Quanti di voi conoscono Gadda?
Inviato: lunedì 8 luglio 2013, 23:31
da Fabio62
di Gadda ho letto lo splendido Quer Pasticciaccio.... e i racconti de l'Adalgisa.
Mi riprometto di leggere anche Il Castello di Udine.
E' un grande, ma non è semplice!
Fabio