(Ennesima) Recensione Kaweco Ice Sport
Inviato: venerdì 28 giugno 2013, 16:00
Sì, anche io ho deciso di prendere questa penna e di scriverci una recensione, ma se avrete la pazienza di arrivare fino alla fine potrete vedere una piccola "chicca".
Iniziamo con la spacchettatura.
La penna arriva nel suo banale cartoncino, piccolino e minimale, così come tante altre penne in quella fascia di prezzo, all'interno la penna è avvolta in una piccola bustina di plastica. La penna è piccola, anche se non troppo, con il tappo a farla da padrone, ed esteticamente non è niente di che, sembra piccola e sgraziata, ed una volta aggiunta la clip è ancora peggio. Da aperta va un po' meglio, e lo stesso vale con il cappuccio calzato. Nota positiva, il cappuccio si chiude a vite, la corsa è abbastanza corta, ma è necessario un giro completo per aprire o chiudere la penna. Insiema alla penna viene fornita una cartuccia di Kaweco Blue, ricordo che la Kaweco monta cartucce corte di formato internazionale, quindi c'è una discreta disponibilità di colori, tuttavia nel fusto ne entra una sola, quindi se avete intenzione di portarla in giro comprate anche una cartucciera formato vecchio west.
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Nell'immagine un gruppo di studenti dotati di Kaweco Sport e cartucce per prendere appunti durante una lezione di un'ora.
Recentemente la Kaweco ha rilasciato un converter mini per la Sport (in tutte le versioni); questo, di tipo "aerometric" (con una piccola barra da premere per caricare l'inchiostro), non è molto capiente, quasi quanto una cartuccia corta, ed è solo leggermente più lungo della cartuccia standard. Si inserisce con una semplice pressione (ma sembra essere ben saldo al suo posto) e lascia comunque un discreto spazio all'interno della penna, lasciando l'idea che forse un converter più lungo (e quindi più capiente) si sarebbe potuto realizzare. Ora la scrittura:
Innanzitutto c'è da dire che la penna senza il cappuccio calzato è pesante di punta e per molti sarebbe troppo piccola, non appoggiandosi (o solo sfiorando) l'incavo tra pollice ed indice. Con il cappuccio calzato invece risulta abbastanza ben bilanciata. Il pennino EF non è proprio tanto EF, ma comunque abbastanza sottile, in linea con gli standard europei; il flusso è decisamente magro, quasi asciutto, e il pennino restituisce un certo feedback; io ho la mano leggera, ma qualcuno con una mano più pesante potrebbe facilmente trovarlo ruvido. Una cosa che ho notato è che il pennino non era ben allineato rispetto all'alimentatore, quindi l'ho riallineato prima di provare a scrivere, tuttavia credo che si possa disallineare abbastanza facilmente. Il pennino è rigido, quasi un chiodo, forse solo un pelino più morbido di un Sailor 14kt, inoltre aumentando la pressione il flusso scarso fa mancare l'inchiostro interrompendo il tratto. Non ho notato in nessun caso false partenze o salti di tratto, ed il flusso è comunque costante. Nel test di scrittura sono presenti anche la Platinum Cool (oggetto di una molto prossima recensione) e una Waterman 3V.
E come promesso, il "premio" per chi mi ha pazientemente seguito fin qui, Kaweco Ice Sport VS. Waterman 3V
La Waterman 3V è una Vest Pocket ossia una penna che era prodotta in dimensioni contenute, così come la Kaweco Sport, dalla Waterman negli anni '50, è fatta in celluloide (eccezion fatta per la sezione in ebanite) ed ha un caricamento a levetta.
Le dimensioni sono grossomodo quelle della Kaweco, eccezion fatta per il diametro, che è decisamente minore, non sono penne adatte per chi ha le mani grandi, anche perché per essere usate correttamente bisognerebbe calzare il cappuccio, e (personalmente) mi si torce lo stomaco quando lo faccio.
Esteticamente a mio parere non c'è paragone, le Waterman vincono di gran lunga, sono molto più proporzionate, più eleganti e in definitiva più belle.
Il flusso è decisamente più abbondante, e il tratto più largo (le Waterman hanno un pennino Fine), ma il Waterman n°2 è decisamente più flessibile rispetto al chiodo Kaweco, passando da un F ad un BB, questo permette a molti (non a me) di aggiungere personalità alla scrittura consentendo di variare lo spessore del tratto durante la scrittura.
In definitiva la Kaweco Ice Sport è una penna che non mi convince più di tanto, ha poca autonomia, esteticamente non è un gran che e non eccelle nella scrittura; tuttavia io l'ho comprata con un fine ben preciso in mente, trasformarla in un eyedropper e riempirla di Baystate Blue.
Visto che è periodo direi "rimandata a Settembre".
Iniziamo con la spacchettatura.
La penna arriva nel suo banale cartoncino, piccolino e minimale, così come tante altre penne in quella fascia di prezzo, all'interno la penna è avvolta in una piccola bustina di plastica. La penna è piccola, anche se non troppo, con il tappo a farla da padrone, ed esteticamente non è niente di che, sembra piccola e sgraziata, ed una volta aggiunta la clip è ancora peggio. Da aperta va un po' meglio, e lo stesso vale con il cappuccio calzato. Nota positiva, il cappuccio si chiude a vite, la corsa è abbastanza corta, ma è necessario un giro completo per aprire o chiudere la penna. Insiema alla penna viene fornita una cartuccia di Kaweco Blue, ricordo che la Kaweco monta cartucce corte di formato internazionale, quindi c'è una discreta disponibilità di colori, tuttavia nel fusto ne entra una sola, quindi se avete intenzione di portarla in giro comprate anche una cartucciera formato vecchio west.
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Nell'immagine un gruppo di studenti dotati di Kaweco Sport e cartucce per prendere appunti durante una lezione di un'ora.
Recentemente la Kaweco ha rilasciato un converter mini per la Sport (in tutte le versioni); questo, di tipo "aerometric" (con una piccola barra da premere per caricare l'inchiostro), non è molto capiente, quasi quanto una cartuccia corta, ed è solo leggermente più lungo della cartuccia standard. Si inserisce con una semplice pressione (ma sembra essere ben saldo al suo posto) e lascia comunque un discreto spazio all'interno della penna, lasciando l'idea che forse un converter più lungo (e quindi più capiente) si sarebbe potuto realizzare. Ora la scrittura:
Innanzitutto c'è da dire che la penna senza il cappuccio calzato è pesante di punta e per molti sarebbe troppo piccola, non appoggiandosi (o solo sfiorando) l'incavo tra pollice ed indice. Con il cappuccio calzato invece risulta abbastanza ben bilanciata. Il pennino EF non è proprio tanto EF, ma comunque abbastanza sottile, in linea con gli standard europei; il flusso è decisamente magro, quasi asciutto, e il pennino restituisce un certo feedback; io ho la mano leggera, ma qualcuno con una mano più pesante potrebbe facilmente trovarlo ruvido. Una cosa che ho notato è che il pennino non era ben allineato rispetto all'alimentatore, quindi l'ho riallineato prima di provare a scrivere, tuttavia credo che si possa disallineare abbastanza facilmente. Il pennino è rigido, quasi un chiodo, forse solo un pelino più morbido di un Sailor 14kt, inoltre aumentando la pressione il flusso scarso fa mancare l'inchiostro interrompendo il tratto. Non ho notato in nessun caso false partenze o salti di tratto, ed il flusso è comunque costante. Nel test di scrittura sono presenti anche la Platinum Cool (oggetto di una molto prossima recensione) e una Waterman 3V.
E come promesso, il "premio" per chi mi ha pazientemente seguito fin qui, Kaweco Ice Sport VS. Waterman 3V
La Waterman 3V è una Vest Pocket ossia una penna che era prodotta in dimensioni contenute, così come la Kaweco Sport, dalla Waterman negli anni '50, è fatta in celluloide (eccezion fatta per la sezione in ebanite) ed ha un caricamento a levetta.
Le dimensioni sono grossomodo quelle della Kaweco, eccezion fatta per il diametro, che è decisamente minore, non sono penne adatte per chi ha le mani grandi, anche perché per essere usate correttamente bisognerebbe calzare il cappuccio, e (personalmente) mi si torce lo stomaco quando lo faccio.
Esteticamente a mio parere non c'è paragone, le Waterman vincono di gran lunga, sono molto più proporzionate, più eleganti e in definitiva più belle.
Il flusso è decisamente più abbondante, e il tratto più largo (le Waterman hanno un pennino Fine), ma il Waterman n°2 è decisamente più flessibile rispetto al chiodo Kaweco, passando da un F ad un BB, questo permette a molti (non a me) di aggiungere personalità alla scrittura consentendo di variare lo spessore del tratto durante la scrittura.
In definitiva la Kaweco Ice Sport è una penna che non mi convince più di tanto, ha poca autonomia, esteticamente non è un gran che e non eccelle nella scrittura; tuttavia io l'ho comprata con un fine ben preciso in mente, trasformarla in un eyedropper e riempirla di Baystate Blue.
Visto che è periodo direi "rimandata a Settembre".