Ho 3 Parker IM di metallo: una nera, una blu e una color sabbia metallizzata, a cui tengo molto. Tutte e tre hanno lo stesso problema: dopo anche un solo giorno di inutilizzo non scrivono più. L'inchiostro sembra catrame. Bisogna forzarne l'uscita, poi vanno a meraviglia, con un bel tratto scorrevole, pieno, tondo, sicuro, che dura fin quando non si smette. Ogni volta la solita storia. Mi rincresce perché pur essendo penne di fascia bassa mi piacciono molto e le impugno agevolmente e, ripeto, sono contento di come scrivono, quando lo fanno.
Che devo fare?
Cambia inchiostro.
Usa un converter invece della cartuccia e scegli un inchiostro più fluido, ho notato che con il Lamy blu non hanno problemi. Aurora nero è un altro buon candidato, m anche molti Diamine che sono piuttosto fluidi.
Per risolvere il problema istantaneamente, quando ho una penna dimenticata nella borsa e riesumata dopo giorni di inutilizzo, metto dell'acqua in una ciotola e ci immergo il pennino per qualche secondo, finché l'inchiostro non comincia ad uscire; la asciugo ed è pronta per scrivere. E' un palliativo nelle situazioni di emergenza: la soluzione è una pulizia accurata della penna e il cambio di inchiostro.
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao Daniela
Irishtales ha scritto:Cambia inchiostro.
Usa un converter invece della cartuccia e scegli un inchiostro più fluido, ho notato che con il Lamy blu non hanno problemi. Aurora nero è un altro buon candidato, m anche molti Diamine che sono piuttosto fluidi.
Per risolvere il problema istantaneamente, quando ho una penna dimenticata nella borsa e riesumata dopo giorni di inutilizzo, metto dell'acqua in una ciotola e ci immergo il pennino per qualche secondo, finché l'inchiostro non comincia ad uscire; la asciugo ed è pronta per scrivere. E' un palliativo nelle situazioni di emergenza: la soluzione è una pulizia accurata della penna e il cambio di inchiostro.
Approfitto per chiedere dei converter: sono di difficile montaggio? Perchè leggevo che qualcuno una volta montato non è proprio stabile, e tutto vorrei che avere una stilo nel taschino che con un urto mi fa uscire tutto l'inchiostro^^
Io pensavo di prendere una Parker E-Motion wood, ma non amo le cartucce quindi avrei preso anche il converter
Dovrebbero esserci due converter Parker che si adattano alla IM, i miei colleghi utilizzano se non sbaglio il Parker Deluxe Piston Converter. Non ci sono mai stati problemi.
Per la (Faber-Castell) E-Motion non so aiutarti, ma se non ricordo male il converter è incluso nella confezione, a differenza che nelle Parker IM. Gran bella penna
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao Daniela
Mah, alla fine un converter è come una cartuccia con il fondo che può spostare uno stantuffo all'interno. L'attacco alla penna è lo stesso. Ovviamente serve il converter appropriato.
La e-motion è della Faber-Castell.
Della Parker conviene prendere il modello Deluxe:lo standard è davvero pessimo e costa poco di meno.
Per evitare le false partenze consiglio di cambiare inchiostro:l'attuale Parker non è più quello di prima.Molto meglio l'Aurora,fluido e scorrevole,sia blu che nero.
Se usi le cartucce Quink è normale, fanno pena. Se vuoi rimanere con le cartucce puoi usare le Lamy o le Aurora, se vuoi passare al converter o il Parker deluxe, o aerometric (lo standard fa veramente pena), in alternativa c'è il converter Lamy (io uso lo Z24 su una Sonnet, ma dovrebbe andare bene anche lo Z26), o uno Aurora (ma non ne sono sicuro al 100%).
Giak1982 ha scritto:Io pensavo di prendere una Parker E-Motion wood, ma non amo le cartucce quindi avrei preso anche il converter
Ti confermo che la E-motion è normalmente dotata di converter! Io ne acquistai una un paio di anni or sono..e mi vergogno di dirlo ...ma non sono ancora riuscito ad inchiostrarla (precedenza alle "riparate").
Quindi non posso riportarti le impressioni sull'uso sia della penna che del converter!
Nello
Posso dire che il converter della Faber Castell Emotion non è un granché: alla prima carica l'inchiostro è finito dietro la testa del pistone.Inoltre tutta la penna che avevo io aveva gravi difetti:le false partenze si sprecavano e la parte in resina del corpo si muoveva,non essendo ben fissata.Ora è in assistenza da un mese;vedremo al ritorno.
Irishtales ha scritto:Cambia inchiostro.
Usa un converter invece della cartuccia e scegli un inchiostro più fluido, ho notato che con il Lamy blu non hanno problemi. Aurora nero è un altro buon candidato, m anche molti Diamine che sono piuttosto fluidi.
Per risolvere il problema istantaneamente, quando ho una penna dimenticata nella borsa e riesumata dopo giorni di inutilizzo, metto dell'acqua in una ciotola e ci immergo il pennino per qualche secondo, finché l'inchiostro non comincia ad uscire; la asciugo ed è pronta per scrivere. E' un palliativo nelle situazioni di emergenza: la soluzione è una pulizia accurata della penna e il cambio di inchiostro.
Ho provato con l'Aurora nero che uso, con ottimi risultati, con le penne che richiedono più fluidità. Dopo 5 giorni di riposo, la IM non ha mostrato nessuna intenzione di partire, se non dopo un piccolo spunto datogli con il converter!!
Ho provato con l'Aurora nero che uso, con ottimi risultati, con le penne che richiedono più fluidità. Dopo 5 giorni di riposo, la IM non ha mostrato nessuna intenzione di partire, se non dopo un piccolo spunto datogli con il converter!!
Per come la vedo io, ci sono degli accumuli di inchiostro secco all'interno dell'alimentatore.
Hai provato a fare un lavaggio "integrale"? Con questo intendo lavare bene il gruppo pennino alimentatore, lasciandolo in bagno d'acqua per un giorno e poi sciacquarlo ancora. Poi, riempi una cartuccia vuota con dell'acqua (usando una siringa) e metti la penna aperta a pennino in giù in un bicchiere che contiene dello scottex, in modo che per capillarità l'acqua esca lentamente.
Ripeti l'operazione più volte.
Quando finalmente dalla penna uscirà acqua pulita, asciugala e carica di nuovo con inchiostro fluido e vediamo come va....
Roberto
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L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione. (O. WIlde)