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uso in ufficio
Inviato: mercoledì 2 marzo 2011, 19:00
da in_costante
Vi pongo un quesito: quale potrebbe essere la "resistenza" di una stilografico nell'uso giornaliero in ufficio?
Io, per esempio, ho la penna sempre in mano, o che stia facendo fotocopie, scrivendo al computer o prendendo il caffè. Ma la stessa cosa si potrebbe fare con una stilografica? o correrei il rischio di espormi prima o poi ad un lago di inchiostro?
Re: uso in ufficio
Inviato: mercoledì 2 marzo 2011, 21:10
da piccardi
Io al momento ne ho con me porto a giro ben tre, una moderna e due antiche (di cui una è quella di
questa recensione). L'unica che ogni tanto subisce lo stress è lei, e lo subisce nel senso che mi ritrovo un po' di inchiostro in eccesso nel cappuccio.
Con una stilografica ben funzionante non dovresti avere problemi. Il fatto è che ti accorgerai di possederne una non ben funzionante solo quando te ne troverai una che i problemi li manifesta. E anche fra le nuove non è che non capiti...
Ciao
Simone
Re: uso in ufficio
Inviato: mercoledì 2 marzo 2011, 21:51
da Claudio
Da sempre uso la stilografica al lavoro e oltre a scrivere sul mio quaderno di laboratorio, la uso anche quando devo segnare dei riferimenti o valori numerici su supporti improvvisati come ad esempio il classico nastro di carta (quello per carrozzieri per intenderci). La porto di solito nel taschino della camicia o direttamente nella tasca dei pantaloni!!!
Devo dire che fin’ora mi è sempre andata bene, al massimo qualche leggera macchia sulle dita. L’unica vera fuoriuscita di inchiostro è stata quando ho rovesciato la boccetta dello stesso sulla scrivania e quindi sul pavimento: un disastro.
Saluti,
Claudio
Re: uso in ufficio
Inviato: mercoledì 2 marzo 2011, 22:39
da vikingo60
in_costante ha scritto:Vi pongo un quesito: quale potrebbe essere la "resistenza" di una stilografico nell'uso giornaliero in ufficio?
Io, per esempio, ho la penna sempre in mano, o che stia facendo fotocopie, scrivendo al computer o prendendo il caffè. Ma la stessa cosa si potrebbe fare con una stilografica? o correrei il rischio di espormi prima o poi ad un lago di inchiostro?
Non posso che essere d'accordo con Simone:se la penna è ben costruita,resiste praticamente a tutto.Ne è la prova evidente la mia vecchia Ero che ha scritto perfettamente per non so quanti chilometri di scrittura;la uso da 12 anni e va benissimo.In base alla mia esperienza,posso dirti che paradossalmente ci sono più rischi di macchie con le stilo di ultimissima generazione,che presentano un'alimentazione molto ''magra'':va a finire che quando devono scrivere stentano,e poi all'improvviso ti fanno un lago d'inchiostro quando meno te lo aspetti.Famosa per questi scherzi è la Waterman Carene,bella esteticamente,ma impossibile da usare.
Se poi per ''resistenza'' intendi anche la durata delle dorature,questa è molto variabile.La vecchia Ero che uso da 12 anni e la Pelikan M 150 che uso da 13 non danno alcun segno di cedimento sotto questo aspetto,mentre una Parker Sonnet in acciaio,regalo di mia madre, ha perso le finiture dorate in un mese esatto.
Ciao
Alessandro
Re: uso in ufficio
Inviato: giovedì 3 marzo 2011, 2:47
da Pupa
Io sto prendendo da poco le vintage,
e di uso quotidiano con loro non ho esperienza..
le sto testando in casa, e mi sembra che per un uso intensivo quotidiano,
non siano idonee, a meno che non le si usi per scrivere con calma diari, liste ect....
le vedo meglio con lavori che permettano molta calma..
Oggi anche lavorare ad una scrivania e al pc è stressante,
si deve essere veloci, scadenze da rispettare, e appunti presi al volo e vintage mi pare
non vadano troppo d'accordo..
l'inchiostro nel pennino tende a seccarsi (forse perché il cappuccio è troppo areato?..)
e tende a non ripartire subito, appena riparte perde un pò..
e perde un pò di inchiostro nel cappuccio portandosela sempre dietro.
Sto pensando di testare il funzionamento chiudendo tutti i fori (come, eventualmente?)
Il mio ragazzo sta dando una mano con i test..
mi sta rubando a turno le vintage, se le porta in ufficio,
lamenta le stesse cose..
Per l'uso quotidiano, fuori casa,
vedo meglio le moderne..
hanno flussi meno copiosi, cappucci praticamente ermetici,
resine più dure della celluloide,
non ho paura a "sbattacchiarle" da una parte all'altra..
certo, se hanno laminature delicate,
tenderanno a usurarsi se le tieni costantemente in mano..
Re: uso in ufficio
Inviato: giovedì 3 marzo 2011, 9:40
da in_costante
Delle dorature non mi preoccupo, io ho qualche perplessità invece proprio sulle eventuali perdite di inchiostro. Ora, per carità, mi rendo perfettamente conto che dipende da penna a penna, certo non posso pretendere di trovare la perfezione in una Hero, dato il prezzo eccessivamente basso (sebbene per il momento non mi abbia dato problemi in un uso normale). Nè, d'altro canto, porto in ufficio una penna di valore (quanto tempo ci metterebbe a sparire senza spiegazioni?). Quindi bisognerebbe trovare una giusta via di mezzo, una stilo affidabile ma economica, magari col pennino carenato (immagino sia più comodo per un uso in ufficio, potendo premere di più, in caso di bisogno).
Re: uso in ufficio
Inviato: giovedì 3 marzo 2011, 14:27
da piccardi
Pupa ha scritto:
l'inchiostro nel pennino tende a seccarsi (forse perché il cappuccio è troppo areato?..)
e tende a non ripartire subito, appena riparte perde un pò..
e perde un pò di inchiostro nel cappuccio portandosela sempre dietro.
Questi mi sembrano sintomi di malfunzionamento molto generici, ad occhio dovuti a cattiva alimentazione. Non la qualificherei come penna ben funzionante...
Ciao
Simone
Re: uso in ufficio
Inviato: giovedì 3 marzo 2011, 18:44
da vikingo60
Sono d'accordo con Pupa:le vintage sono affascinanti,ma va anche tenuto conto che oggi la fretta ci insegue ovunque:telefoni che squillano,gente che bussa alla porta con impazienza,computer che si bloccano ed altro.Io faccio il medico e vivo tutto questo giorno per giorno.Ecco perchè uso le moderne.Anche perchè se capita qualcosa è in genere più facile ripararle.Una penna antica può capitare in un attimo nelle mani di qualcuno che procura un danno irreparabile.L'altro giorno un paziente,nel girare più volte la grossa busta con le radiografie,mi ha letteralmente ''caricato'' la Ero che uso tutti i giorni proiettandola in aria:l'ho afferrata al volo provando un tuffo al cuore!Ecco perchè le vintage mi sembrano più adatte alla solitaria stesura di un diario,cosa che quando ero all'Università facevo quotidianamente.
Saluti a tutti
Alessandro
Re: uso in ufficio
Inviato: giovedì 3 marzo 2011, 19:07
da in_costante
Ma concordate sul fatto che sia meglio una punta carenata per l'uso in ufficio? Forse sarà perchè la vedo un po' più resistente. Per inciso, la biro solo oggi pomeriggio mi è caduta 3 vlte
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mi sa che è meglio se cambio idea!
Re: uso in ufficio
Inviato: giovedì 3 marzo 2011, 19:39
da piccardi
vikingo60 ha scritto:Sono d'accordo con Pupa:le vintage sono affascinanti,ma va anche tenuto conto che oggi la fretta ci insegue ovunque:telefoni che squillano,gente che bussa alla porta con impazienza,computer che si bloccano ed altro.Io faccio il medico e vivo tutto questo giorno per giorno.Ecco perchè uso le moderne.Anche perchè se capita qualcosa è in genere più facile ripararle.Una penna antica può capitare in un attimo nelle mani di qualcuno che procura un danno irreparabile.L'altro giorno un paziente,nel girare più volte la grossa busta con le radiografie,mi ha letteralmente ''caricato'' la Ero che uso tutti i giorni proiettandola in aria:l'ho afferrata al volo provando un tuffo al cuore!Ecco perchè le vintage mi sembrano più adatte alla solitaria stesura di un diario,cosa che quando ero all'Università facevo quotidianamente.
Saluti a tutti
Alessandro
Francamente non capisco dove la fretta o gli incidenti e tutto quello di cui parlavi possa avere un peso diverso fra una penna antica ed una nuova.
Non mi pare che la mia 52 scriva più lentamente di una qualunque penna moderna, né che ci voglia più tempo ad aprirla. E fintanto che è carica scrive al primo colpo senza problemi. Certo non tutte le antiche lo fanno, ma come la tua esperienza ti insegna, neanche tutte le moderne, se è per questo.
Sulle penne che volano i problemi sono solo relativi al materiale, ma una penna in celluloide (antica) probabilmente ne avrebbe ben meno di una moderna. Ho una Vacumatic che è volata per terra un paio di di volte (chiusa) limitandosi a rimbalzare, mentre una M400 (versione anni '90) purtroppo ha avuto il fondello rotto cadendo dalla scrivania. Dopo di che se te la fan volare per aria ti prende comunque un colpo, nuova o antica che sia.
E se una penna nuova si guasta la ripari da solo? Io per alcune lo faccio, perché lo trovo un passatempo divertente, mi ci diverto (e rimettere un gommino è anche facile), ma come per le nuove ti puoi rivolgere ad un servizio professionale. L'unica differenza è che ovviamente quando la compri non hai la garanzia della casa (ma in realtà dipende da chi te la vende, ci sono, pochi, negozi seri che ti danno una loro garanzia sulle penne antiche che vendono).
Alla fine la discriminante è casomai una questione di valore. Se cioè ha senso mettere a rischio e sottoporre ad usura con l'uso quotidiano un oggetto prezioso. Ma non è che tutte le penne antiche sono preziose, ce ne sono un sacco che puoi trovare, specie su internet, a prezzi concorrenziali con buona parte del nuovo e sotto la cinquantina di euro.
Dopo di che io uso quotidianamente il mix di penne nuove (poche, al momento solo la Custom 823) e vecchie e non è che mi cambi molto fra le due rispetto a gente che telefona o entra e esce dalle stanze. Se non altro Linux mi non si blocca mai da un momento all'altro, per cui quel problema non ce l'ho...
Ciao
Simone
Re: uso in ufficio
Inviato: giovedì 3 marzo 2011, 19:52
da piccardi
in_costante ha scritto:Ma concordate sul fatto che sia meglio una punta carenata per l'uso in ufficio? Forse sarà perchè la vedo un po' più resistente. Per inciso, la biro solo oggi pomeriggio mi è caduta 3 vlte
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mi sa che è meglio se cambio idea!
Beh, se il problema è questo il punto non è il nuovo o l'antico, la stilo o la sfera, ma l'usare qualcosa che se si rompe vale poco...
Comunque se una penna aperta ti cade male (si punta per intendersi) pennino carenato o meno (e stilografica o meno) ti si può rovinare e se ti capita spesso che ti cada, forse è meglio che scrivi con un oggetto che vale il meno possibile...
Dopo di che per rompere una 51, anche se dovesse cadere di punta, devi proprio essere sfortunato di fargli prendere una botta forte nel verso sbagliato.
Sulla resistenza agli urti da chiusa sfido qualunque penna moderna a fare test di resistenza come questi:
Simone
Re: uso in ufficio
Inviato: giovedì 3 marzo 2011, 19:57
da in_costante
Magari domani provo a portarmi la Hero, tanto, male che vada, l'ho pagata meno di 10 € (comprese le spese di spedizione). Almeno comincio ad abituarmi, a fare maggior attenzione, e poi, se mi trovo bene, passo a qualcosa di più serio
Re: uso in ufficio
Inviato: giovedì 3 marzo 2011, 21:55
da vikingo60
Caro Simone,mi riferivo proprio al tuo penultimo passaggio:se ha senso mettere a rischio un oggetto prezioso.Faccio un esempio:se qualcuno mi distrugge la Pelikan M 150 il colpo mi prende lo stesso,ma posso sempre ricomprarla;se invece mi rompono una penna antica(ne ho poche,come sai)dove vado a ritrovarla?E' questo il dilemma che spesso mi pongo.Un paio di anni fa provai ad usare la famosa ''Aurora 88 ribelle''di cui postai le foto,ma mi resi conto che ai congressi medici nel prendere appunti correvo grossi rischi(a parte il famoso problema del flusso da cui è afflitta e che non mi è stato risolto),per non parlare di pazienti disattenti che per scrivere qualcosa afferravano la prima penna che trovavano sulla scrivania.Comunque ognuno ha la sua opinione;ripeto:le antiche le trovo affascinanti,ma ho un pò paura di usarle.
Cordiali saluti
Alessandro
Re: uso in ufficio
Inviato: giovedì 3 marzo 2011, 22:12
da vikingo60
in_costante ha scritto:Ma concordate sul fatto che sia meglio una punta carenata per l'uso in ufficio? Forse sarà perchè la vedo un po' più resistente. Per inciso, la biro solo oggi pomeriggio mi è caduta 3 vlte
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mi sa che è meglio se cambio idea!
La carenata è più robusta se hai l'abitudine di calcare o se qualcuno poco avveduto te la usa;è anche più protetta dagli urti.Ma stai sicura che se batte di punta il danno c'è lo stesso.
Come dice Simone,forse a questo punto è meglio usare una penna economica,per non dire ''da battaglia'',in modo che se ti cade il danno è minimo.
Ciao
Alessandro
Re: uso in ufficio
Inviato: venerdì 4 marzo 2011, 6:04
da Pupa
piccardi ha scritto:
Alla fine la discriminante è casomai una questione di valore. Se cioè ha senso mettere a rischio e sottoporre ad usura con l'uso quotidiano un oggetto prezioso. Ma non è che tutte le penne antiche sono preziose, ce ne sono un sacco che puoi trovare, specie su internet, a prezzi concorrenziali con buona parte del nuovo e sotto la cinquantina di euro.
Si, la maggior differenza è certamente questa,
anche se io per "valore" lo intendo più storico, che monetario..
Quindi per me, già solo se è antica, è preziosa..
Nel senso che rompere o perdere una penna che ha 70, 80 anni,
benché nel mercato collezionistico valga solo 50 euro,
mi dispiace forse di più che rompere una penna moderna, che costa 6 volte tanto,
ma che non ha (ancora)cavalcato la storia (sarà antica per i nostri nipoti
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..)
a meno che non abbia un valore "storico" personale, affettivo..