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Mi presento

Sei appena arrivato? Presentati e facci conoscere le tue preferenze in fatto di... penne!!
steuccio

Mi presento

Messaggio da steuccio »

Buongiorno a tutti. :oops:
Ho apprezzato molto la possibilità di iscrivermi in un forum come questo per poter condividere commenti, impressioni, emozioni sul meraviglioso mondo degli strumenti di scrittura. :?
Eh gia......, parlo di strumenti di scrittura in quanto il mio interesse spazia dalla penna a sfera al portamine fino a quella che considero la regina della scrittura: la stilografica.
Posseggo una discreta collezione di questi strumenti che abbraccia, a parte qualche eccezione, un periodo storico abbastanza preciso, tra gli anni 40 e i 70. Vi chiederete, perche questo range di anni?
Perche a mio modesto parere ritengo che questo periodo storico sia quello che ha visto la più alta espressione nella tecnica e nalla creatività della stilografica in particolare ma anche delle altre tipologie di penne.

Insomma, quello che mi affascina è la tecnica con la quale i vari produttori hanno cercato di rendere la scrittura sempre più piacevole ed espressiva, ecco perchè le mie penne sono state da me tutte smontate in ogni pezzo per poterle vedere da dentro e carpirne i segreti. :o
Ovviamente le ho poi rimontate perchè ogni penna per me deve essere uno strumento funzionante e perchè no.... anche utile.

Allora... che dire, sono felice di essere fra voi e vi saluto cordialmente.
apollinare
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Re: Mi presento

Messaggio da apollinare »

Hai ragione,
la regina della scrittura,"La Stilografica".
Benvenuto!
Ciao apollinare
steuccio ha scritto:Buongiorno a tutti. :oops:
Ho apprezzato molto la possibilità di iscrivermi in un forum come questo per poter condividere commenti, impressioni, emozioni sul meraviglioso mondo degli strumenti di scrittura. :?
Eh gia......, parlo di strumenti di scrittura in quanto il mio interesse spazia dalla penna a sfera al portamine fino a quella che considero la regina della scrittura: la stilografica.
Posseggo una discreta collezione di questi strumenti che abbraccia, a parte qualche eccezione, un periodo storico abbastanza preciso, tra gli anni 40 e i 70. Vi chiederete, perche questo range di anni?
Perche a mio modesto parere ritengo che questo periodo storico sia quello che ha visto la più alta espressione nella tecnica e nalla creatività della stilografica in particolare ma anche delle altre tipologie di penne.

Insomma, quello che mi affascina è la tecnica con la quale i vari produttori hanno cercato di rendere la scrittura sempre più piacevole ed espressiva, ecco perchè le mie penne sono state da me tutte smontate in ogni pezzo per poterle vedere da dentro e carpirne i segreti. :o
Ovviamente le ho poi rimontate perchè ogni penna per me deve essere uno strumento funzionante e perchè no.... anche utile.

Allora... che dire, sono felice di essere fra voi e vi saluto cordialmente.
apollinare
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Re: Mi presento

Messaggio da apollinare »

PS:
navigando da queste parti mi sembra di capire che anche prima dei "40"
si siano fatti egregi lavori.
Ciao apollinare
steuccio ha scritto:Buongiorno a tutti. :oops:
Ho apprezzato molto la possibilità di iscrivermi in un forum come questo per poter condividere commenti, impressioni, emozioni sul meraviglioso mondo degli strumenti di scrittura. :?
Eh gia......, parlo di strumenti di scrittura in quanto il mio interesse spazia dalla penna a sfera al portamine fino a quella che considero la regina della scrittura: la stilografica.
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Perche a mio modesto parere ritengo che questo periodo storico sia quello che ha visto la più alta espressione nella tecnica e nalla creatività della stilografica in particolare ma anche delle altre tipologie di penne.

Insomma, quello che mi affascina è la tecnica con la quale i vari produttori hanno cercato di rendere la scrittura sempre più piacevole ed espressiva, ecco perchè le mie penne sono state da me tutte smontate in ogni pezzo per poterle vedere da dentro e carpirne i segreti. :o
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piccardi
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Re: Mi presento

Messaggio da piccardi »

steuccio ha scritto:Buongiorno a tutti. :oops:
Ho apprezzato molto la possibilità di iscrivermi in un forum come questo per poter condividere commenti, impressioni, emozioni sul meraviglioso mondo degli strumenti di scrittura. :?
Eh gia......, parlo di strumenti di scrittura in quanto il mio interesse spazia dalla penna a sfera al portamine fino a quella che considero la regina della scrittura: la stilografica.
Posseggo una discreta collezione di questi strumenti che abbraccia, a parte qualche eccezione, un periodo storico abbastanza preciso, tra gli anni 40 e i 70. Vi chiederete, perche questo range di anni?
Perche a mio modesto parere ritengo che questo periodo storico sia quello che ha visto la più alta espressione nella tecnica e nalla creatività della stilografica in particolare ma anche delle altre tipologie di penne.

Insomma, quello che mi affascina è la tecnica con la quale i vari produttori hanno cercato di rendere la scrittura sempre più piacevole ed espressiva, ecco perchè le mie penne sono state da me tutte smontate in ogni pezzo per poterle vedere da dentro e carpirne i segreti. :o
Ovviamente le ho poi rimontate perchè ogni penna per me deve essere uno strumento funzionante e perchè no.... anche utile.

Allora... che dire, sono felice di essere fra voi e vi saluto cordialmente.
Anzitutto un caloroso benvenuto,

poi riguardo le preferenze sui tempi storici, ovviamente il dibattito è aperto, ma direi di partire con una bella polemica...
  • Introduzione del caricamento a stantuffo: 1929
  • Introduzione del caricamento a siringa rovesciata: 1906
  • Introduzione dei caricamenti a sfiatatoio: la postal e` del 1925, la Vacumatic del 1932.
  • Serbatoio trasparente: 1923 (la Dunn)
  • Caricamento a cartuccia: 1936 (con precedenti eagle nel 1890...)
  • Introduzione della celluloide: 1920
  • Introduzione della lucite/plexiglas (plastica insomma): 1939 (Waterman Hundred Year)
Negli anni '40 c'è stato, causa anche la guerra, abbastanza poco, e l'innovazione tecnica più consistente è stato il passaggio alla plastica da parte dei produttori, e la tendenza lanciata dalla Parker 51 delle penne a pennino coperto. Dopo gli anni '50 vedo ben poco...

Ciao
Simone
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Re: Mi presento

Messaggio da steuccio »

Beh, sicuramente il meglio è stato fatto negli anni pre guerra pertanto concordo con voi, tuttavia credo che il valore di una penna possa essere misurato anche da come funziona, da come possa essere realmente usata senza spiacevoli sorprese. L'avvento di pennini tubolari molto ben calibrati (e con titolo d'oro sempre superiore a vantaggio dell'elasticità) e di sistemi di carica non afflitti da problemi di perdite, sono forse prerogativa di anni più recenti. Inoltre tenete presente che chi parla colleziona penne a tutto campo ciò implica anche le sfera, le quali hanno avuto il loro meglio negli anni citati.

C'è anche la non trascurabile componente gusto-estetico: Personalmente sono letteralmente affascinato dalle stilo con pennino carenato non a caso posseggo diverse Parker "21"-"51"-"61" e Aurora "88", tutte penne che uso con soddisfazione e senza sorprese.
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piccardi
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Re: Mi presento

Messaggio da piccardi »

steuccio ha scritto:Beh, sicuramente il meglio è stato fatto negli anni pre guerra pertanto concordo con voi, tuttavia credo che il valore di una penna possa essere misurato anche da come funziona, da come possa essere realmente usata senza spiacevoli sorprese. L'avvento di pennini tubolari molto ben calibrati (e con titolo d'oro sempre superiore a vantaggio dell'elasticità) e di sistemi di carica non afflitti da problemi di perdite, sono forse prerogativa di anni più recenti. Inoltre tenete presente che chi parla colleziona penne a tutto campo ciò implica anche le sfera, le quali hanno avuto il loro meglio negli anni citati.
Al solito rischio di essere un po' pedante, ma visto che siamo su un forum, si fa per discutere per cui...

Mi rendo conto che possa apparire strano, ma il titolo d'oro superiore in genere va a svantaggio della flessibilità (la cosa dipende molto anche dalle leghe, ma l'oro è il contrario della flessibilità, e più ce n'è più devi arrangiarti col resto per averla...).

Riguardo i problemi di perdita direi che dipendono dalla qualità costruttiva delle penne più che dal sistema di caricamento, le più vecchie hanno tecnologie meno raffinate, ma quelle ben fatte problemi di perdite non ne hanno. Anzi le più sicure in assoluto da quel punto di vista restano le safety, dove il tappo sigilla ermeticamente, che son tutto fuorché recenti.
steuccio ha scritto:C'è anche la non trascurabile componente gusto-estetico: Personalmente sono letteralmente affascinato dalle stilo con pennino carenato non a caso posseggo diverse Parker "21"-"51"-"61" e Aurora "88", tutte penne che uso con soddisfazione e senza sorprese.
Ecco, su questo non ho assolutamente niente da ridire. Io ho gusti diversi ma i tuoi sono stralegittimi, però visto che ti piacciono penne di quel tipo che mi dici della Omas 361?

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Re: Mi presento

Messaggio da Pupa »

Come dice Simone,
i gusti non si discutono.. :D
Ma le penne più belle, e le migliori innovazioni tecniche,
sono avvenute proprio dagli anni '20 ai '30.
A me personalmente piacciono molto le penne in celluloide
proprio degli anni '30 fino agli anni '40,
quando poi per colpa della guerra non ci sono state più innovazioni,
i materiali spesso erano più scadenti, le rifiniture meno accurate ect..
Inoltre dopo la guerra, anni '50,
la produzione riprese,
ma la penna a sfera diventò popolare e iniziò pian piano
a sostituire le stilografiche,
che divennero obsolete.
Secondo me le penne più brutte, anche stilisticamente,
sono quelle anni '70!!
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Re: Mi presento

Messaggio da piccardi »

Pupa ha scritto: Secondo me le penne più brutte, anche stilisticamente,
sono quelle anni '70!!
Non esageriamo, anche a me piacciono di più quelle antiche in celluloide, ma negli anni '70 sono state comunque realizzate penne molto interessanti sul piano stilistico e tecnico, come la Murex, la Hastil o la Tridend. Non ci metto la Lamy 2000, perché è del 1964 (anche se ben diffusa in quegli anni) né la Parker T1 perché era praticamente inusabile.

EsempI:

Una Murex:
Immagine
(vedi articolo su http://www.stutler.cc/pens/murex/index.html)

Una Hastil:
Immagine
(vedi articolo su http://www.fountainpennetwork.com/forum ... ra-hastil/)

Una Trident:
Immagine
(vedi articolo su http://www.stutler.cc/pens/trident/index.html)

Credo che il peggio sia stato dato dopo, con la nascita delle stilo "da collezione"...
Simone
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steuccio

Re: Mi presento

Messaggio da steuccio »

Intanto non pensavo che il titolo dell'oro più alto influisse negativamente sull'elasticità del pennino ma in effetti pensandoci da un punto di vista tecnico/scientifico la cosa ha la sua buona ragione..... ;)

Ma mi sorge una domanda ora.... :? Perchè negli ultimi anni molti marchi che non oso minimamente definire sprovveduti hanno acquisito la tendenza a montare pennini con caratura maggiore, in particolare dotando di tali accorgimenti i modelli più preziosi e curati?

(Faccio un esempio: Possiedo una Montblanc 149 degli anni '30 che monta un pennino 585 ovvero 14 ct., con il tempo per quel modello, la casa lo ha sostituito con uno 750 infatti anche i modelli attuali ne sono dotati.)

Concordo con pupa sulla bruttezza di alcune penne anni '70 però mi permetto di dire che gli anni '40-'70 non sono poi cosi bui...
Parker 61 - Caricamento capillare, sicuramente rognosetto ma geniale se non altro perche limita al minimo le macchie sulle mani.
Parker 75 - Un must senza tempo sopratutto nella versione sterling cisele e impugnatura rotabile per mancini.
Aurora 88 - Penna di grande appeal oltre che preziosa nei materiali (è appena finita la guerra), con una scorta di inchiostro davvero extra.
Pilot Capless - A vederla sembra una penna del futuro ma sta li dagli anni 60.
Infine Omas 361 - Pennino a flessibilità variabile.

Ok forse è pochino ma....... lasciatemi difendere nel mio piccolo :D
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Re: Mi presento

Messaggio da piccardi »

steuccio ha scritto: Ma mi sorge una domanda ora.... :? Perchè negli ultimi anni molti marchi che non oso minimamente definire sprovveduti hanno acquisito la tendenza a montare pennini con caratura maggiore, in particolare dotando di tali accorgimenti i modelli più preziosi e curati?
Marketing? 18 carati fa "più prezioso"...

Sul fatto che non siano sprovveduti concordo, prima le penne si vendevano per la loro qualità, da un certo punto in poi è diventato al 99% immagine (forse esagero, in effetti la stima mi pare un po' bassina...)
[/quote]

steuccio ha scritto: (Faccio un esempio: Possiedo una Montblanc 149 degli anni '30 che monta un pennino 585 ovvero 14 ct., con il tempo per quel modello, la casa lo ha sostituito con uno 750 infatti anche i modelli attuali ne sono dotati.)
Anni '30 ? Sicuro del numero? o della data? perché per quanto ne so io la 149 è stata introdotta nel 1952, e le altre 14x nel 1948.
Riguardo ai passaggi della Montblanc son passati dalla celluloide alla plastica, dal meccanismo in ottone e metallo telescopico ad un blocco di plastica, in sostanza son peggiorati in maniera radicale, non credo che il passaggio di caratura rappresenti un progresso significativo...

steuccio ha scritto: Concordo con pupa sulla bruttezza di alcune penne anni '70 però mi permetto di dire che gli anni '40-'70 non sono poi cosi bui...
Parker 61 - Caricamento capillare, sicuramente rognosetto ma geniale se non altro perche limita al minimo le macchie sulle mani.
Parker 75 - Un must senza tempo sopratutto nella versione sterling cisele e impugnatura rotabile per mancini.
Aurora 88 - Penna di grande appeal oltre che preziosa nei materiali (è appena finita la guerra), con una scorta di inchiostro davvero extra.
Pilot Capless - A vederla sembra una penna del futuro ma sta li dagli anni 60.
Infine Omas 361 - Pennino a flessibilità variabile.

Ok forse è pochino ma....... lasciatemi difendere nel mio piccolo :D
Quelle che citi sono tutte penne anche per me molto interessanti, ci aggiungerei la Murex, la Trident, la Hastil e la Lamy 2000 però.

Ciao
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steuccio

Re: Mi presento

Messaggio da steuccio »

La Meinsterstuck fu presentata nel 1924 applicando per la prima volta al pennino l'incisione 4810 (altezza del monte bianco). Il modello in mio possesso ha appunto il caricamento a stantuffo telescopico in metallo che caratterizza i primi modelli. Forse la cifra 149 è stata introdotta dopo ma l'ho indicata per individuare la penna; quella davvero grossa! :shock:

Concordo con l'opinione che il marchio ha negli anni retrocesso in termini di qualità per motivi di marketing e posso capire che questo si riperquota sulla scelta di montare pennini pregiati solo nel titolo dell'oro.
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Re: Mi presento

Messaggio da piccardi »

Ma tu hai una di queste?

Immagine

Perché questa è una delle penne degli anni '30 che si fregiavano del titolo Meisterstück, ma a quel tempo il loro nome era, a seconda della dimensione, 25, 35 e 45, ed in seguito 20, 25, 30 e 40. E non erano a stantuffo, quello è venuto a metà anni '30.

Meisterstück non è mai stato il nome di un modello o di una linea (indipendentemente da quel che il reparto marketing di Montblanc cerca di dare ad intendere), solo l'indicazione di quale fosse, fra le varie linee di produzione, quella di fascia più alta. E tra l'altro all'epoca veniva tradotto per i paesi esteri, cioè in Francia sulle stesse penne c'era scritto Cheuf d'Ouvre e in Inghilterra Masterpiece...

Infine numero 4810 sul pennino è stato introdotto più tardi (1929 o 1930).

Se la tua è "quella grossa" allora è una 149, ed è del 1952 o seguenti (quelle buone, dei primi anni le riconosci dallo stantuffo telescopico, dal corpo in celluloide e dagli anellini sul cappuccio in argento) se nei hai una complimenti, sono delle penne fantastiche, quelle di adesso non ci si avvicinano neanche lontamente...

Ma per quanto le 149 della prima serie siano eccezionali, resta il fatto che non han nulla a che fare con quelle degli anni '30, e col fatto che prima di loro penne col titolo Meisterstück ce ne sono state molte altre.

Un paio di riferimenti per approfondire la questione che, a causa di tutte le divagazioni che la Montblanc ci ricama sopra, è diventata alquanto fumosa:

http://www.fountainpen.it/Meisterst%C3%BCck
http://www.penciclopedia.it/174/le-bufa ... olavoro-e/

Ciao
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Re: Mi presento

Messaggio da vikingo60 »

Un caloroso benvenuto anche da me!Sono d'accordo sul fatto che la stilografica sia la regina degli strumenti di scrittura.Per quanto riguarda il mio gusto (del tutto personale) mi trovo molto vicino a quello di Simona (Pupa) e di Apollinare.Personalmente non amo le penne con pennino coperto,nè col cappuccio a pressione e tantomeno a cartuccia/converter,che negli anni '60 e '70 hanno regnato quasi incontrastate.Sul pennino a 18 K/750 anche io ignoravo,fino all'iscrizione a questo magnifico Forum,che fosse meno flessibile del 14 K/585.Ma come dice Simone,ormai il 18 K viene montato dalle Case per rendere più lussuosi i loro modelli.Con il risultato che se il flusso non è abbondante(cosa che accade ormai su quasi tutti i marchi moderni),ci si ritrova con una penna magari bella,ma che non scrive in modo ottimale.Per non parlare poi del palladio,rigidissimo e delicato,che viene usato da poche Case blasonate.In definitiva va molto bene il normale acciaio inossidabile,che costa poco e rende molto bene,se il flusso d'inchiostro è abbondante.Su Montblanc sono d'accordo ancora con Simone,circa il peggioramento della qualità con scadimento del rapporto qualità/prezzo.Da qualche giorno ho comprato una stilo tedesca moderna molto economica che scrive in modo eccellente:tra qualche giorno pubblicherò foto e recensione.
Ciao
Alessandro
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Re: Mi presento

Messaggio da steuccio »

Allora.. La mia è in celluloide con stantuffo telescopico, quindi una 149 del '50 dico bene?

Devo dire che per la prima volta trovo informazioni precise ben spiegate, dettagliate con particolari che permettono di collocare nel tempo perfettamente la penna. Pensare che a dirmi che la mia fosse del '30 su per giù, è stato un noto distributore della Montbalnc di Roma.....figuriamoci, potrei vendere penne anch'io vista la preparazione che c'è in giro!

Domande... Alessandro dice che le penne recenti hanno flussi scarsi: Ma questo è dovuto al sistema di caricamento o al tipo di collettore/pennino? Perchè se il converter è del tipo a stantuffo non dovrebbe avere più o meno le stesse caratteristiche del serbatoio integrato? Infine ho di recente acquistato una Parker 100 forse spinto più dall'interesse estetico e non vi nego che ne sono stato profondamente deluso. Quando scrivo il tratto risulta omogeneo e il flusso di inchiostro è sufficiente ma il pennino pur non raschiando emette una sorta di sibilo a frizione sul foglio, da cosa può dipendere? (Io tendo a scrivere velocemente)

Grazie ancora.
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Re: Mi presento

Messaggio da piccardi »

steuccio ha scritto:Allora.. La mia è in celluloide con stantuffo telescopico, quindi una 149 del '50 dico bene?
Sì e merita senza esitazioni il titolo di capolavoro. Per qualcuno potrà risultere troppo grossa o pesante, ma a parte che a me piacciono proprio in quel modo, bisogna riconoscere che la penna è di una qualità costruttiva eccezionale. Le versioni moderne in plastica (ops, resina preziosa...) non sono che pallidissime imitazioni.
steuccio ha scritto: Devo dire che per la prima volta trovo informazioni precise ben spiegate, dettagliate con particolari che permettono di collocare nel tempo perfettamente la penna. Pensare che a dirmi che la mia fosse del '30 su per giù, è stato un noto distributore della Montbalnc di Roma.....figuriamoci, potrei vendere penne anch'io vista la preparazione che c'è in giro!
Beh, quello è quel che dice l'azienda il distributore si sarà adeguato. Nel caso della Montblanc per fortuna dati in giro se ne trovano parecchi, per cui si riesce ad effettuare la collocazione nel tempo abbastanza bene.

Simone
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