Della penna non posso che dire del bene, purtroppo non altrettanto posso fare riguardo la mia mano, così l'esperimento fu un discreto insuccesso
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Restava da decidere cosa fare della penna. Visto il pennino largo l'ideale sarebbe stato usarla come evidenziatore, la vasta gamma di inchiostri prodotti dalla Noodler's mi è venuta prontamente in soccorso ed ecco che il St. Patty's Eire è entrato in uno dei miei acquisti online.
L'inchiostro arriva nella consueta confezione minimalista fatta di cartoncino senza protezioni e boccetta standard. Ricordiamo che questa è una scelta fatta dalla casa per tenere bassi i costi come spiegato sul sito. L'etichetta è divertente e molto bella come per la maggior parte degli inchiostri prodotti da questa azienda.
La boccetta è piena fino all'orlo come sempre, è consigliabile fare la prima apertura di un Noodler's sopra il lavello.
Aperta la boccetta l'inchiostro ha un aspetto che neanche il peggior rifiuto tossico prodotto nella centrale nucleare di Homer Simpson ha mai osato avere
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Ora sarei curioso di vedere gli altri inchiostri fluo delle Noodler's: Firefly, Hellfire, Lightning, Peach e Salmon...
Veniamo ora alla prova, per uniformità seguirò il formato standard anche se forse non è totalmente applicabile a un inchiostro di questo tipo.
Prezzo: 16,90 € per 3 once senza spese di spedizione (da un sito europeo)
Penne usate: Pilot 78G B e Lamy safary 1,9 mm
Saturazione: purtroppo le scansioni non rendono, l'effetto evidenziatore fluo è molto marcato. Sebben l'inchiostro sia chiaro attira l'occhio sulle parti evidenziate.
Asciugatura: l'inchiostro è acquoso, ma asciuga molto in fretta. Ritengo questa caratteristica importante per evitare sbavature passandoci sopra la mano.
Feathering: non evidente.
Bleed Through: su carta scadente si vede un alone sull'altro lato, ma l'inchiostro non passa. Su carta da fotocopie da 80g/m2 inizia ad essere evidente alla seconda passata e molto evidente alla terza passata. Consiglio caldamente di fare solo passate singole!
Flusso/scorrevolezza: molto scorrevole, non intasa le penne anche dopo un fermo prolungato.
Resistenza all'acqua: nessuna. Semplicemente sparisce. Suppongo che la resistenza agli UV sia altrettanto nulla.
Sicurezza nelle penne: non ho avuto fenomeni di intasamento o false partenze. Nonostante sia nel converter Lamy da settimane non ha lasciato tracce sulle pareti.
Alla prova standard ho aggiunto alcune prove di evidenziazione su stampa laser, inkjet e scritte a mano con la stilo. Da qui un paio di note:
- Nessuna sbavatura sulle stampe inkjet (risultato inatteso);
- Ovviamente OK sulle stampe laser, anche se il pennino largo sente il rilievo dei caratteri fusi riducendo il comfort durante l'evidenziazione;
- Inaspettatamente OK anche sulle scritte fatte a stilo, solo il 4001 RB ha patito, ma è lavabile...
Utilizzo lavorativo: certo! Io lo uso per evidenziare documenti di tutti i tipi. L'effetto fluo che non si vede nelle scansioni è l'ideale per attirare l'attenzione.
Utilizzo scolastico: sì, stesse considerazioni fatte per quello lavorativo.
Utilizzo privato: io non uso evidenziatori nella vita privata, se qualcuno lo facesse non vedo perché non usarlo.
Quindi lo consiglio? Sì, non è un inchiostro da avere assolutamente visto il suo utilizzo particolare, ma se siete degli jihadisti della stilografica questo vi permette di rimpiazzare gli evidenziatori con la punta in feltro (pagando un tratto meno largo e minor comfort nell'evidenziare le stampe laser).
Saluti,
Giovanni
PS: visto il nome che ricorda la verde Irlanda non posso non dedicare questa recensione a Irishtales
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