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Montegrappa extra - due parole

Le recensioni: impressioni d'uso e valutazioni direttamente dagli utenti
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Rogozin
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Montegrappa extra - due parole

Messaggio da Rogozin »

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Ciao!
Finalmente posso scrivere qualcosa sulla Montegrappa extra "che infiniti addusse patemi a Rogozin".
La grande premessa: di questa penna ho già parlicchiato, chiedendo proprio qua sul forum informazioni a proposito dell'anno di produzione, ma andiamo con ordine. O quasi.

La penna in oggetto è stata acquistata abbastanza recentemente, e dopo una breve ma travagliata fase di test, che ha rilevato alcune "lassità" strutturali dovute probabilmente al restringimento della celluloide (e, si suppone, all'uso), è stata mandata in assistenza.
Due parole sull'assistenza Montegrappa: sono stati disponibili telefonicamente e celeri nelle email, la penna è stata rimessa completamente a nuovo (più di una parte è stata sostituita) in circa una settimana e rispedita senza che mi fosse addebitato nulla. Credo che questo meriti un plauso.
Mi è stato detto che la penna è una Montegrappa Extra e non "extra 1930", come invece credevo. La differenza sta semplicemente nel fatto che la extra fu prodotta in colori diversi rispetto all'attuale linea di mercato. In particolare il giallo, pre-Richemont, è stato adottato tra la fine del 1999 e l'inizio del 2000, lasso di tempo nel quale è stato prodotto anche questo esemplare.

Piccola nota di colore su alcuni modelli di Montegrappa in celluloide gialla: vi fu un brutto incendio anni fa in uno dei magazzini e bruciarono molte scorte di celluloide (materiale notoriamente infiammabile). La celluloide gialla pare non sia stata "ri-stoccata" da Montegrappa, pertanto alcuni modelli ormai fuori produzione (come questa linea "extra" e la symphony) di quel colore si trovano in non molti esemplari.

Ma arriviamo a parlare della penna Aspetto e feeling generale.

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Dal punto di vista estetico, questo è un modello un po' "azzardato", dato il colore che di certo non passa inosservato. Il discorso è meramente personale: ho già avuto modo di osservare come sia passato da preferenze eminentemente "classiche", sia come design che come colori, a penne più "particolari". Un tempo non avrei nemmeno preso in considerazione questo colore, oggi non riesco a smettere di guardarlo :) . In particolare, le striature più chiare semi verticali che attraversano tutto il corpo della penna sono tali, nella loro variegatezza cromatica, da rendere quasi un effetto "tridimensionale" :) .
La extra è una penna "poderosa" non solo come impatto visivo ma anche come peso. Tuttavia risulta molto ben equilibrata da tenere in mano, non si hanno sbilanciamenti anteriori o posteriori, nemmeno scrivendo col tappo attaccato alla parte posteriore della penna (cosa che non faccio e che sconsiglio di fare per i motivi che spiegherò più avanti).

Sempre dal punto di vista meramente estetico, da rilevare il dettaglio "greco" tipico di Montegrappa che viene riprodotto sulla veretta del cappuccio così come sul pennino (in oro 18kt).

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Da notare che, coerentemente con le dimensioni generose della penna, anche il pennino è particolarmente grande. Dire pennINO fa quasi sorridere.

Scrittura

Per quanto riguarda la scrittura, qualche osservazione con la premessa che provo la penna ormai da parecchie settimane, con diversi inchiostri e diverse tipologie di scrittura.
All'inizio sono stato piacevolmente colpito dal flusso particolarmente abbondante di questa penna (dimenticavo, il pennino è medio). Nonostante la tendenziale durezza del pennino ho trovato possibile scrivere in diversi modi e con diverse velocità, anche se basta virare anche pochissimo verso l'obliquo che la penna fa i capricci (è anche vero che non è un pennino obliquo, quindi non è che si possa pretendere più di tanto in questo senso).

Questi sono degli schizzi fatti da Serena (che coglie l'occasione per salutare il forum).
Mi riferisce che la penna, proprio per via dell'abbondante flusso, rende il tratto molto "personalizzabile" una volta presa dimestichezza con il "dosaggio" del flusso (anche se dall'immagine questo si può percepire solo relativamente).

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Qui una prova di scrittura veloce. Il tratto è molto "bagnato", proprio per via del flusso abbondante.

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E qui però devo fare altre osservazioni: il flusso era tale in virtù dei rebbi che (volutamente all'inizio, per via dell'uso più che decennale poi) abbastanza separati a lungo andare mi hanno creato il problema opposto, ovvero la penna smetteva semplicemente di scrivere per brevissimi tratti. Per quanto la cosa fosse trascurabile, da una penna di questa fascia si può e si deve pretendere che questo non accada.
Pertanto ho semplicemente riavvicinato i rebbi esercitando una lieve pressione dai lati, sugli stessi. Il problema non si è più presentato, il flusso è più "controllato". Altrimenti sarebbe stata necessaria un'altra visitina all'assistenza.

Osservazioni sul sistema di caricamento

Il "pieno" non dura tantissimo e questo, unitamente al fatto che il sistema di caricamento a stantuffo non prevede la fuoriuscita del pistone in fase di "inchiostraggio", ha fatto pensare ad alcune persone che si trattasse invece di un sistema a "converter nascosto".
Sull'argomento Montegrappa ha confermato che si tratta di un sistema a stantuffo e che la relativa "poca durata" di un pieno di inchiostro sia dovuto al fatto che la penna ha all'interno un doppio sistema sigillante per evitare perdite.
A riprova di questo, alcuni possessori del modello di color avorio hanno intravisto, con la penna in controluce, il pistone funzionare quindi l'argomento dovrebbe essere piuttosto chiaro.

I lati negativi:

Come ho appena finito di dire, il serbatoio non è particolarmente capiente.

Ancora, per stappare la penna è necessario un quasi comico numero di rotazioni del tappo. Se si ha intenzione di usare questa penna (ma è vero anche su altre Montegrappa, come la Symphony) è bene saperlo con qualche giorno d'anticipo in modo tale da prendere le ferie e cominciare a stappare.
Alcuni la ritengono una sorta di "stravaganza" da firma di Montegrappa. Per me è più semplicemente un'agonia :)

Attaccare il cappuccio sulla parte posteriore poi è estremamente sconsigliato: dato che vi si attacca semplicemente con una lieve pressione, chi è abituato a "avvitare" immancabilmente per toglierlo lo sviterà, azionando lo stantuffo con conseguenze prevedibilmente divertenti (per gli astanti, meno per l'utilizzatore :) ).

Detto questo, quelle che dovevano essere due parole si sono leggermente moltiplicate in una sorta di meiosi logorroica e incontrollata :) Pertanto chiudo, se mi verrà in mente qualcos'altro lo farò presente.

L'extra e io vi salutiamo.

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Andrea
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vikingo60
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Re: Montegrappa extra - due parole

Messaggio da vikingo60 »

Caro Andrea,complimenti per la dettagliata recensione,le magnifiche foto e la vena di comicità elegante che hai!Mi è piaciuta l'idea di prendere le ferie in anticipo per svitare il cappuccio!Quanto alla scarsa capacità di inchiostro,avevo notato anche quel particolare.
Cordiali saluti
Alessandro
rembrandt54

Re: Montegrappa extra - due parole

Messaggio da rembrandt54 »

Complimenti a te per la recensione come al solito simpatica e brillante, ma ancora di più a Serena per il suo disegno ...
fa restare a :o bocca aperta !!
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Rogozin
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Re: Montegrappa extra - due parole

Messaggio da Rogozin »

Grazie a entrambi :)
Riferirò a Serena, qualche volta se me lo permette posterò qualche suo lavoro con la stilografica :)
cassullo

Re: Montegrappa extra - due parole

Messaggio da cassullo »

Complimenti vivissimi per la recensione e per la splendida penna , è sempre un piacere leggerti .
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Re: Montegrappa extra - due parole

Messaggio da piccardi »

Come sempre una recensione brillante.
Mi chiedo però che senso abbia fare un caricamento a stantuffo che contiene poco inchiostro per essere supersigillato. A quel punto qualunque converter lo è di più... Perché non complicarsi la vita e complicarla agli utilizzatori ?

Simone
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Re: Montegrappa extra - due parole

Messaggio da Rogozin »

Grazie cassullo e piccardi :)

Pare che sui primi modelli di extra fosse piuttosto frequente il problema delle "perdite" e con certi colori soprattutto la cosa si faceva veramente drammatica. Quindi hanno inventato questo "doppio strato sigillante" che a detta di molti utenti (e lo sostiene anche vikingo60) determina una minore capienza.
Io non ho in realtà questo problema in quanto scrivo quasi tutto al computer e l'uso della stilografica è residuale (a volte mi invento le più fantasiose scuse per usarla) quindi non è qualcosa che mi tocchi, tuttavia per essere obiettivi mi sembrava corretto inserire quelle informazioni che magari un certo impatto sugli utenti possono averlo.

Il prezzo di questa penna la colloca in una fascia molto alta, l'attenzione ai dettagli deve essere ancora più maniacale :)
Andrea1979
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Re: Montegrappa extra - due parole

Messaggio da Andrea1979 »

Rogozin ha scritto: Io non ho in realtà questo problema in quanto scrivo quasi tutto al computer e l'uso della stilografica è residuale (a volte mi invento le più fantasiose scuse per usarla)
Idem.
Scrivo tutti i giorni con la stilo, ma a dosi omeopatiche e con vari pretesti (lista della spesa, appunti in riunione, appuntamenti nell'agenda). Ho persino - pur di trovare una scusa - ricominciato ad annotare su carta i dati dei miei allenamenti di corsa, che prima inserivo in un'apposita tabella elettronica. :-)
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Re: Montegrappa extra - due parole

Messaggio da fusco23 »

cassullo ha scritto:Complimenti vivissimi per la recensione e per la splendida penna , è sempre un piacere leggerti .
Mi associo ai complimenti ed al piacere di leggere le tue personalissime recensioni che oltre tutto a mio parere sono sempre molto obiettive
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