courthand ha scritto:Mi associo a Daniela per quanto riguarda i complimenti e i suggerimenti: in particolar modo poni attenzione alla realizzazione dell'ascendente ( si fa per dire) della d e al tratto verticale della T che, nell'insulare, hanno una forma molto caratteristica, diritta (e non ondulata) e con le estremita triangolari che si possono ottenere o ruotando il pennino o usando il solo spigolo sinistro dello stesso: in ambedue i casi non sono di facile realizzazione.
Uhm in effetti hai ragione, riguardandoli meglio. Oltre al sito di scrittoria, avevo cercato in giro un po' di immagini del
book of kells, ma non avevo trovato immagini molto dettagliate, per cui avevo preso i tratti della T e della D come dei tratti ondulati. Ho trovato un'immagine più dettagliata:
http://www.codex99.com/typography/image ... t_2_lg.jpg
ed effettivamente i tratti sono dritti con una grazia particolare, non sono ondulati... mumble.
courthand ha scritto:Per quanto riguarda i capoversi la tua soluzione è quella corretta: solo, se vogliamo rimanere nel campo del filologicamente corretto, avrei scelto il rosso come colore; questo perchè l'evidenziare ogni capoverso di un testo in questa maniera era detto "rubricare" che deriva dal latino "ruber", rosso, proprio perchè quello era il colore comunemente usato.
Lo avrei scelto anch'io se lo avessi avuto, ma a portata di mano, come inchiostri "colorati", avevo solo i Waterman Absolute Brown e Deep Purple... il più simile al rosso era il purple... magari posso "barare" e modificarne il colore alterando la gamma della scansione... eheheheh
tanto se il resto del testo lo scrivo in nero...
dii che non vale?
courthand ha scritto:Infine una domanda: perchè definisci questa scrittura "apparentemente posata"? Scusami la curiosità ma è la prima volta che lo sento dire.
In effetti è un termine che ho inventato lì per lì, intendendo dire che la scrittura dovrebbe essere posata, ma poi all'atto pratico ha tutta una serie di legature che la fanno assomigliare per certi versi a un corsivo.
courthand ha scritto:A proposito, le legature che spesso si trovano tra alcune lettere ( ma non solo quelle, anche le abbreviazioni e le contrazioni talvolta rese manifeste da alcuni segni particolari aggiunti nell'interlinea) non sono corsive ma derivano in grandissima parte dalle "note tironiane", sistema di abbreviazioni inventato da Marco Tullio Tirone, segretario di Cicerone, per riuscire a riportare in bella grafia ma, nello stesso tempo, in tempi ragionevoli i discorsi del suo logorroico datore di lavoro.
Interessante! Non lo sapevo! Uno stenografo ante-litteram, praticamente!
courthand ha scritto:Di nuovo complimenti: hai un grande talento naturale! Se a questo tu riuscissi ad aggiungere il leggere le "istruzioni per l'uso", magari solo ogni tanto ...
Grazie. Quanto alle istruzioni, di solito finisco sempre col leggerle, quando devo capire perché tutto è fallito
Per
Rampa: certo che bisogna anche divertirsi. Intanto perché è un hobby, e se uno non si diverti negli hobby chi glielo fa fare?! Poi perché trovare il modo di divertirsi nel fare le cose è l'unico modo per impararle
veramente. Se non ti diverte farle, non le farai con impegno, e non imparerai mai bene!