Prime impressioni - Markiaro Gaiola
Inviato: venerdì 30 novembre 2012, 15:57
Si tratta si un acquisto emozionale, da un negozio online, ma anche fisico, per chi è di Napoli e dintorni.
A colpirmi era stata la bandiera italiana, per uno come me che viaggia spesso all'estero per lavoro e normalmente scrive "tedesco" (Faber Castell), una penna del genere è una sana botta di orgoglio nazionale.
Visto il prezzo più che ragionevole, ho deciso di fare l'acquisto senza prenderla in mano prima, cosa che faccio di rado, preferisco provare prima di acquistare.
La parentela tra Marchiaro e Delta (ho una Delta Scrigno di cui sono strasoddisfatto) ha vinto la mia ritrosia, la reputazione di affidabilità del venditore ha fatto il resto.
Insieme alla stilografica ho preso anche la biro, meccanismo a rotazione e refill G" (tipo Parker) che sostituirò con un Viscoglide Schneider 755B.
La penna è arrivata nel giro di due giorni, spedizione con corriere.
E' contenuta in una bella scatola di finta pelle, come da foto, insieme con il manuale di istruzioni (unico per tutti i prodotti) e due cartucce (una blu ed una nera).
Niente converter, di cui non ho la necessità, e comunque un buon converter universale si trova con meno di 10 Euro.
La penna è realizzata in resina nera, impugnatura compresa, e le dimensioni sono intermedie, nella foto l'ho messa tra una Faber Castell Ambition e una Worther Compact Metal.
E' molto leggera e ben bilanciata, almeno dal mio punto di vista non amo le penne pesanti o troppo grandi e quando scrivo non tengo il tappo infilato sul fusto.
Diciamo che è un "giusto mezzo". L'impugnatura è in resina liscia e cilindrica.
Il cappuccio è a vite, ed è la parte meglio riuscita della penna, con i tre anelli che riproducono la bandiera italiana, la scritta "Markiaro Italy" ed una stella marina (simbolo del marchio) sulla punta.
Il motivo della stella marina è riprodotto anche sul pennino, che è di dimensioni abbondanti, simile a quello della Delta Scrigno.
Si tratta di un pennino in acciaio, probabilmente di provenienza Bock. Il resto della penna è abbastanza anonimo, monocolore nero, se si esclude un anello alla fine del cilindro.
Se dovessi dire la mia, è una penna di quelle che non stonano mai, non è nè troppo classica al punto da apparire seriosa, nè troppo sbarazzina.
Fin qui l'aspetto, per quanto riguarda l'uso, niente da dire, veloce lavaggio con acqua fredda e ho messo una delle due cartucce in dotazione.
Il pennino (nel dubbio ho preso quello M) ha un tratto medio tendente al fine, leggermente più spesso del Faber Castell in acciaio F ma inferiore allo stesso M.
La scorrevolezza è molto buona, scrive senza impuntature, la qualità Delta si fa sentire. Per ora l'ho usata solo per scrivere qualche pagina, ma devo dire che mi per essere stato un acquisto al buio, sono rimasto soddisfatto, anzi, direi doppiamente soddisfatto, trattandosi di un prodotto italiano (e qui vi rimando alle mie motivazioni di acquisto iniziali).
Ultima cosa, la penna andrà a "pensionare" una A.G. Spalding Boston, che non mi aveva mai soddisfatto completamente e che finirà regalata a qualcuno tra i miei amici/conoscenti desideroso di imparare a scrivere con una penna stilografica.
A colpirmi era stata la bandiera italiana, per uno come me che viaggia spesso all'estero per lavoro e normalmente scrive "tedesco" (Faber Castell), una penna del genere è una sana botta di orgoglio nazionale.
Visto il prezzo più che ragionevole, ho deciso di fare l'acquisto senza prenderla in mano prima, cosa che faccio di rado, preferisco provare prima di acquistare.
La parentela tra Marchiaro e Delta (ho una Delta Scrigno di cui sono strasoddisfatto) ha vinto la mia ritrosia, la reputazione di affidabilità del venditore ha fatto il resto.
Insieme alla stilografica ho preso anche la biro, meccanismo a rotazione e refill G" (tipo Parker) che sostituirò con un Viscoglide Schneider 755B.
La penna è arrivata nel giro di due giorni, spedizione con corriere.
E' contenuta in una bella scatola di finta pelle, come da foto, insieme con il manuale di istruzioni (unico per tutti i prodotti) e due cartucce (una blu ed una nera).
Niente converter, di cui non ho la necessità, e comunque un buon converter universale si trova con meno di 10 Euro.
La penna è realizzata in resina nera, impugnatura compresa, e le dimensioni sono intermedie, nella foto l'ho messa tra una Faber Castell Ambition e una Worther Compact Metal.
E' molto leggera e ben bilanciata, almeno dal mio punto di vista non amo le penne pesanti o troppo grandi e quando scrivo non tengo il tappo infilato sul fusto.
Diciamo che è un "giusto mezzo". L'impugnatura è in resina liscia e cilindrica.
Il cappuccio è a vite, ed è la parte meglio riuscita della penna, con i tre anelli che riproducono la bandiera italiana, la scritta "Markiaro Italy" ed una stella marina (simbolo del marchio) sulla punta.
Il motivo della stella marina è riprodotto anche sul pennino, che è di dimensioni abbondanti, simile a quello della Delta Scrigno.
Si tratta di un pennino in acciaio, probabilmente di provenienza Bock. Il resto della penna è abbastanza anonimo, monocolore nero, se si esclude un anello alla fine del cilindro.
Se dovessi dire la mia, è una penna di quelle che non stonano mai, non è nè troppo classica al punto da apparire seriosa, nè troppo sbarazzina.
Fin qui l'aspetto, per quanto riguarda l'uso, niente da dire, veloce lavaggio con acqua fredda e ho messo una delle due cartucce in dotazione.
Il pennino (nel dubbio ho preso quello M) ha un tratto medio tendente al fine, leggermente più spesso del Faber Castell in acciaio F ma inferiore allo stesso M.
La scorrevolezza è molto buona, scrive senza impuntature, la qualità Delta si fa sentire. Per ora l'ho usata solo per scrivere qualche pagina, ma devo dire che mi per essere stato un acquisto al buio, sono rimasto soddisfatto, anzi, direi doppiamente soddisfatto, trattandosi di un prodotto italiano (e qui vi rimando alle mie motivazioni di acquisto iniziali).
Ultima cosa, la penna andrà a "pensionare" una A.G. Spalding Boston, che non mi aveva mai soddisfatto completamente e che finirà regalata a qualcuno tra i miei amici/conoscenti desideroso di imparare a scrivere con una penna stilografica.