Ciao Emmanuele.
Ho piacere di vederti al Circolo armato di buone intenzioni. E allora perché non ti iscrivi? Per farlo è sufficiente che tu, nel Pannello di Controllo Utente scelga la linguetta Gruppi, selezioni Circolo Artistico e dia l'OK.
Quando la tua richiesta di iscrizione sarà stata confermata, sotto il tuo avatar comparirà il badge stellato del circolo stesso.
Passiamo ora alla procedura per il lavoro che vorresti fare.
Esegui per primo lo sfondo applicando il sanguigno/terra di Siena con successiva decolorazione e lavaggio. Devi aver deciso prima dove fermarti, perché fare per esteso il fondo paglierino scuro o farlo parziale cambia le cose.
Lo vuoi fare per esteso? Se sì, devi sapere che poi per fare gli sfumati del volto stilizzato dovrai adoperare un mozzetto (pennello mozzato detto anche stampiglio) quasi asciutto, da picchiettare in verticale sulle zone che ti interessano fino a raggiungere l'effetto voluto. Questo perché, se tu adoperassi un pennello normale per fare le sfumature di un nuovo colore, smuoveresti quello sottostante con inevitabile formazione di macchie e aloni.
Se vuoi farti un'idea dell'uso che si può fare del mozzetto dai un'occhiata al mio ultimo lavoro barche07 dove l'ho adoperato diffusamente nella parte al di là del fiume. Più umido, e quindi producendo una grana più grossa, sul poggio in ultimo piano e sulla massicciata di sinistra (parete della stessa e cespugli), più asciutto, e quindi con puntini più sottili la macchia arbustiva sopra la massicciata e quella di destra, sopra la macchia di arbusti più scuri, fatti, quest'ultimi, con più passate a mozzetto con diverse gradazioni di umidità e intensità di colore. Tieni presente che l'effetto può essere molto più finito, ma a me non interessava sfumare più di tanto. Ad ogni modo la finezza della sfumatura dipende essenzialmente da quanto è asciutto il pennello.
Un diverso esempio di uso del mozzetto lo trovi in barche01 per l'esecuzione degli alberi oltre il fiume e dei loro riflessi sull'acqua (tranne i quattro pioppi cipressini, evidentemente, fatti tenendo di taglio un pennello piatto). In questo caso l'ho impiegato, tenendolo molto umido, non per sfumare, ma per dare indeterminatezza al contorno della macchia arborea e dei suoi riflessi sul fiume.
Di un paio di mozzetti allego una foto.

- Col manico in legno naturale il mozzetto comperato in colorificio (ma le setole sono troppo lunghe, dovrò accorciarle). Fatto da me l'altro, sacrificando un vecchio pennello da tempera altrimenti inutilizzato.
- mozzetto04 001.jpg (128.72 KiB) Visto 4623 volte
A questo punto, quale che sia il tuo fondo, (e a seconda di quale hai fatto, cambia, VOLENDO, solo il modo di eseguire gli sfumati, perché il mozzetto lo DEVI adoperare sopra un fondo precedentemente eseguito, ma PUOI adoperarlo anche se il fondo non c'è), disegni il volto stilizzato, fai le sfumature per dare tridimensionalità (a pennello normale o a mozzetto), fai le macchiettature interne col sanguigno/terra di Siena (di cui, almeno la parte sopra gli sfumati, a mozzetto), e per ultimi i neri pieni. Per finire, i colpi di luce e i ritocchi.
Il lavoro di cui sopra dovrebbe essere fatto su carta da acquerello da circa 300 g/mq. La scelta è irrinunciabile in caso di sfondo completo.
Per le altre cose ti ha già risposto perfettamente Daniela.
Cordialità