Penne immortali, senza modifiche estetiche da oltre 100 anni

[DelNegro]

Ho comprato la Conklin Mark Twain che vedete in foto. Già c'è nel forum una bellissima recensione in proposito che quoto in pieno. Il fascino di questa penna, secondo me, sta nel fatto che nelle linee è identica a quella del 1897. Quanto penne possono vantare questo primato? Non so se ci sia un argomento specifico in questo senso già trattato - mi scuso qualora ci fosse - ma sarebbe interessante saperne di più, vale a dire: quali sono le penne immortali nelle linee, identiche nei secoli?

[Irishtales]

Complimenti innanzi tutto per il bellissimo acquisto. Concordo pienamente con te, un bel design è immortale, e questa Conklin ha davvero uno stile classico e senza tempo, ha un fascino tutto suo e raro in una penna. Non credo siano molti i modelli che possono vantare un tale primato nell'attraversare generazioni e mode senza "invecchiare".

[klapaucius]

Ma questa non è una penna che è rimasta in produzione da oltre cento anni: è una riproduzione, probabilmente molto fedele, della originale, che però non veniva più nemmeno prodotta da cent'anni.. Ci sono penne invece ne che sono rimaste praticamente invariate, nell'estetica, anche se non sempre nei materiali e in alcuni dettagli tecnici, per decenni, e che non hanno mai smesso di essere sfornate dall'azienda che le ha ideate. Il primo esempio che mi viene in mente è quello di certi modelli Montblanc (146 e 149).

Personalmente preferisco sempre una vintage a una riproduzione, anche se per un certo periodo ho puntato la nuova Pelikan 101N (se non fosse che i prezzi anche nelle aste su ebay salgono sempre troppo in alto), però in quest'ultimo caso si tratta di una penna che, a mio parere, ha un'eleganza e un fascino perenni, e non di antiquariato, e una meccanica, con il suo caricamento a stantuffo, più pratica e moderna. Oggi produrre una penna con sacchetto secondo me non ha molto senso, se non per motivi di nostalgia.

[DelNegro]

E' così come dici. E' una replica. E' bello però che le linee siano invariate. Le finiture sono ottime. Per i miei personalissimi - e opinabilissimi - gusti, quanto all'estetica, la trovo bellissima. Mi lascia un po' perplesso la mezzaluna di caricamento. Non so di quale materiale siano anello e clip ma la mezzaluna pare in plastica. Non so se qualcuno ce l'ha. Pare gracilina. Ma forse è un'impressione. Non so perché non l'abbiano costruita in qualche lega di metallo. Forse per non appesantire il caricamento con il peso. Boh.

[Irishtales]

Non è fondamentale a mio avviso che il modello sia rimasto o meno in produzione ininterrottamente, quanto il fatto che un design sia riproponibile tal quale o con lievi variazioni o materiali differenti. La componente estetica di un oggetto che cita la propria storia a mio avviso, è un valore aggiunto.

[G P M P]

Ba', di invariate "nei secoli" non ne conosco, ma in mente mi vengono la Pelikan 100 del 1929 (che è stata riproposta ultimamente in alcune edizioni speciali) e la Lamy 2000 che è uguale a se stessa (o quasi, ma i cambiamenti sono abbastanza impercettibili) dal 1966

[Andrea_R]

Complimenti per l'acquisto davvero bellissima, è la penna cui è ispirata la Copernico della Visconti? Non è che potresti condividere con noi ancge un esempio di scrittura?

[Phormula]

Ba', di invariate "nei secoli" non ne conosco, ma in mente mi vengono la Pelikan 100 del 1929 (che è stata riproposta ultimamente in alcune edizioni speciali) e la Lamy 2000 che è uguale a se stessa (o quasi, ma i cambiamenti sono abbastanza impercettibili) dal 1966

Nel campo delle penne di uso comune, anche la Safari è sulla breccia dal 1980, esteticamente invariata.
Ci sono stati dei cambiamenti nelle parti non visibili, per ridurre i costi di produzione senza compromettere la qualità.
Poi ci sono le Kaweco, replica di modelli degli anni '30 e '40.

Questa Conklin Mark Twain, oltre ad essere stupenda, è un caso più unico che raro, essere riprodotta dopo così tanti anni.

[DelNegro]

Ragazzi, mi vergogno a proporre esempi di scrittura. Non conosco nessuno con una grafia peggiore della mia. Non me ne vogliate

[Irishtales]

E che sarà mai...

[A Casirati]

Non è fondamentale a mio avviso che il modello sia rimasto o meno in produzione ininterrottamente, quanto il fatto che un design sia riproponibile tal quale o con lievi variazioni o materiali differenti. La componente estetica di un oggetto che cita la propria storia a mio avviso, è un valore aggiunto.

Concordo. Fra gli esempi citabili anche la Kaweco Sport Classic, l'Aurora Optima e la Onoto Magna, tutte estremamente simili alle loro capostipiti.

[piccardi]

E' così come dici. E' una replica. E' bello però che le linee siano invariate.

Non sono invariate, almeno non da 100 anni. Quel tipo di clip, è datata 1917 (qualcuno dice 1916, ma il brevetto è del 1917). Le prime erano senza clip. Inoltre la clip non riprende le linee originali che erano simili a queste (è piatta e non stondata):



Sui gusti estetici non discuto, a me quelle linee (in particolare il crescent filler) non piacciono, mi permetto però di segnalare che fu proprio per il ritardo con cui la Conklin si ostinò a proporle quando non piacevano più al pubblico, che passò da essere una delle prime 4 marche americane a ditta di secondo piano.

Simone

[piccardi]

Il primo esempio che mi viene in mente è quello di certi modelli Montblanc (146 e 149)

Solo la 149, la 146 è rimasta fuori produzioni per vari anni, per essere poi reintrodotta. Non ricordo le date esatte, le moderne non sono proprio il mio miglior campo di interesse.

Simone

[piccardi]

Beh, a parte che io tendo a preferire gli originali alle copie (o alle riedizioni) di linee storiche riproposte ce ne sono state tantissime.
La Pelikan già citata ha ritirato fuori prima la 400, poi le verie 100 e 100N. La Montblanc la 146, non smettendo mai di produrre la 149, e le prime limitate erano riproduzioni di modelli storici. La Sheaffer ha riproposto la Balance e la PFM, la Parker la Duofold. La Pilot continua a produrre penne a siluro decorate in Maki-e tipo queste dall'inizio degli anni '30:



La Omas continua a produrre penne sfaccettate tipo la Extra (anche se gli ha cambiato nome parecchie volte). Lamy è già stata citata, e la 2000 è il modello rimasto in produzione continua per più tempo se si eccettuano la 149 e le Pilot Maki-e. Parecchi marchi son stati risuscitati per riproporre riedizioni di modelli storici (Conway Stewart, Onoto, Tibaldi, anche se quest'ultima ora produce solo pacchianate).

Rifarsi a vecchie linee è un tratto comune di parecchi produttori, spesso è piacevole, ma non disdegnerei anche un po' di innovazione.

Simone

[Andrea_R]

Suvvia! Non hai ancora visto la mia