LAMY AL-STAR BLACK Edition
Inviato: giovedì 9 maggio 2013, 12:20
Siamo in tempo di crisi economica, è inutile negarlo.
Di questi tempi sbizzarrirsi nella ricerca di penne stilografiche costosissime è diventato un hobby che poche persone possono permettersi.
Gli altri pennofili devono accontentarsi di ricercare penne che assolvano la loro funzione primaria - scrivere - ,che siano piacevoli esteticamente e che possibilmente costino poco.
Erano diversi giorni che la tenevo sottocchio sul sito di Casa della Stilografica di Marco Moricci: più la guardavo e più diceva "comprami, non vedi che rapporto qualità /prezzo ti offro... e poi sono una Lamy, tedesca, e tu sei nato come collezionista Soennecken tanti tanti anni fa e conosci la qualità delle penne Tedesche!
E così ho chiamato Marco e ho ordinato due Safari in alluminio nero, come le chiameremo da questo momento, una con pennino EF ed una con pennino F.
Con la solita velocità della luce le penne sono arrivate nella tarda mattinata di ieri, dopo meno di 24h
come sempre imballate a prova di bomba!!
Tolta con tutta la velocità di cui sono capace la carta a bollicine, finalmente sono apparsi due astucci: in cartone grigio scuro, molto sobri e non privi di una loro intrinseca eleganza, ciascuno contenente una penna agganciata con il noto fermaglio ad una apposita linguetta della confezione.
L'amore per le penne è scoccato subito, un vero colpo di fulmine: lunghezza di ca 13,8 cm, peso di appena gr.20, assoluta perfezione nella anodizzazione con il colore nero, senza il minimo difetto pure cercato con lente 10X, gradevolezza al tatto, bella la tonalità matte del colore nero..... Insomma con tutto il rispetto per la produzione Italiana contemporanea, la Merkel può andare orgogliosa di queste penne!
All'interno della penna, è già inserita in omaggio, una cartuccia di inchiostro bella capiente, con una piccola riserva finale di inchiostro: la stessa rimane intonsa grazie ad un anellino di cartone duro che impedisce il completo avvitamento della sezione finchè l'utilizzatore non lo abbia deciso: sulla fascetta è scritto in diverse lingue di rinuoverla e, ciò fatto, è possibile utilizzare la cartuccia.
Una finestrina(mai termine fu più pertinente), presente su entrambi i lati del fusto simmetricamente, consente di tenere sotto controllo il livello dell'inchiostro; sia nella cartuccia che nel caso si usi un converter, che va acquistato a parte perchè non è incluso nella confezione.
Alla fine del fusto si staglia il marchio LAMY.
Veniamo adesso alla parte più importante, la sezione e l'unità scrivente.
La sezione è di colore grigio scuro, opportunamente, ma di resina trasparente sicchè alla luce si può vedere il conduttore, specie se la penna è vuota e non inchiostrata. Ha una struttura ergonomica che facilita la presa durante la scrittura. Per inciso essendo la penna leggerissima non ci sono problemi di bilanciamento nè col cappuccio posted ne scrivendo senza cappuccio; certo scrivere per tre ore di fila stanca la mano anche se si usa una piuma d'oca.
Il pennino, di colore scuro anch'esso, è facilmente estraibile dalla sua sede, anche perchè la penna è stata pensata per ben 7 misure di pennino: non so esattamente se vi sia un trattamento PVD sul pennino o una più economica anodizzazione ma il risultato è bello ugualmente.
Avendo acquistato il converter non ho usato la cartuccia ma un inchiostro Mont Blanc lavanda che avevo lì per le mani.
Il pennino non è dotato di alcuna flessibiità, ma a questo mito dei pennini flessibili credo che si debba rinunciare a meno di non darsi alle penne vintage e di una determinata epoca: tutti i pennini che hanno voluto vantare una loro flessibilità, a mio personale avviso, o sono stati dei fallimenti (vedi i pennini in titanio, il materiale meno adatto per un pennino, vedi i pennini in Palladio che scrivono bene ma che di flessibile non hanno praticamente nulla), o infine sono stati un vero e proprio escamotage pubblicitario.
Se volete un pennino flessibile comprate una Conklin Crescent Filler, anni venti, verificate che non abbia micro fratture da usura ai lati del foro di aerazione a cuore, che abbia un iridio intonso e non poroso e allora va bene: divertitevi anche a scrivere il Copperplate e il Gotico.
Dicevamo del pennino della Lamy: pur non avendo alcuna flessibilità ed essendo di acciaio, sulla carta vola e ciò vale sia per l'EF che per il F: non parlo di carta pregiata, su quella volano tutti i pennini, ma di banale carta di ricettario di pessima qualità che mette veramente alla prova la scorrevolezza delle punte.
Il tratto EF è un EF europeo onesto, equivalente forse a un F-M Sailor; il tratto F equivale a un M Sailor..... giusto per fornire dei parametri di riferimento.
Il flusso dell'inchiostro è costante, regolare e non ho osservato false partenze ne salti di scrittura.
Complessivamente la penna, che Moricci vende a poco più si 20EUR, è una Lamy elegante, "da sera" e assai più resistente delle versioni in ABS (Acrilonitrile butadiene stirene) a meno che in preda al morso della tarantola non vi mettiate a ballarci sopra. Magari quando venite in Puglia a ballare la Pizzica non portatela con voi ah ah ah .
Conclusioni: io credo che Lamy, in modo lungimirante, abbia centrato l'obiettivo: una penna costruita con ottimi materiali, che scrive bene, che ha un ampio range di misure di pennini, che è un classico reso elegante ad appena poco più di una pizza e birra.....
Spero, come sempre di essere stato utile ed esaustivo.
Tutti i quesiti e i dissensi - e ovviamente le condivisioni - sono benvenuti.
Buona giornata a tutti!!!!!
Di questi tempi sbizzarrirsi nella ricerca di penne stilografiche costosissime è diventato un hobby che poche persone possono permettersi.
Gli altri pennofili devono accontentarsi di ricercare penne che assolvano la loro funzione primaria - scrivere - ,che siano piacevoli esteticamente e che possibilmente costino poco.
Erano diversi giorni che la tenevo sottocchio sul sito di Casa della Stilografica di Marco Moricci: più la guardavo e più diceva "comprami, non vedi che rapporto qualità /prezzo ti offro... e poi sono una Lamy, tedesca, e tu sei nato come collezionista Soennecken tanti tanti anni fa e conosci la qualità delle penne Tedesche!

E così ho chiamato Marco e ho ordinato due Safari in alluminio nero, come le chiameremo da questo momento, una con pennino EF ed una con pennino F.
Con la solita velocità della luce le penne sono arrivate nella tarda mattinata di ieri, dopo meno di 24h

Tolta con tutta la velocità di cui sono capace la carta a bollicine, finalmente sono apparsi due astucci: in cartone grigio scuro, molto sobri e non privi di una loro intrinseca eleganza, ciascuno contenente una penna agganciata con il noto fermaglio ad una apposita linguetta della confezione.
L'amore per le penne è scoccato subito, un vero colpo di fulmine: lunghezza di ca 13,8 cm, peso di appena gr.20, assoluta perfezione nella anodizzazione con il colore nero, senza il minimo difetto pure cercato con lente 10X, gradevolezza al tatto, bella la tonalità matte del colore nero..... Insomma con tutto il rispetto per la produzione Italiana contemporanea, la Merkel può andare orgogliosa di queste penne!

All'interno della penna, è già inserita in omaggio, una cartuccia di inchiostro bella capiente, con una piccola riserva finale di inchiostro: la stessa rimane intonsa grazie ad un anellino di cartone duro che impedisce il completo avvitamento della sezione finchè l'utilizzatore non lo abbia deciso: sulla fascetta è scritto in diverse lingue di rinuoverla e, ciò fatto, è possibile utilizzare la cartuccia.
Una finestrina(mai termine fu più pertinente), presente su entrambi i lati del fusto simmetricamente, consente di tenere sotto controllo il livello dell'inchiostro; sia nella cartuccia che nel caso si usi un converter, che va acquistato a parte perchè non è incluso nella confezione.
Alla fine del fusto si staglia il marchio LAMY.
Veniamo adesso alla parte più importante, la sezione e l'unità scrivente.
La sezione è di colore grigio scuro, opportunamente, ma di resina trasparente sicchè alla luce si può vedere il conduttore, specie se la penna è vuota e non inchiostrata. Ha una struttura ergonomica che facilita la presa durante la scrittura. Per inciso essendo la penna leggerissima non ci sono problemi di bilanciamento nè col cappuccio posted ne scrivendo senza cappuccio; certo scrivere per tre ore di fila stanca la mano anche se si usa una piuma d'oca.
Il pennino, di colore scuro anch'esso, è facilmente estraibile dalla sua sede, anche perchè la penna è stata pensata per ben 7 misure di pennino: non so esattamente se vi sia un trattamento PVD sul pennino o una più economica anodizzazione ma il risultato è bello ugualmente.
Avendo acquistato il converter non ho usato la cartuccia ma un inchiostro Mont Blanc lavanda che avevo lì per le mani.
Il pennino non è dotato di alcuna flessibiità, ma a questo mito dei pennini flessibili credo che si debba rinunciare a meno di non darsi alle penne vintage e di una determinata epoca: tutti i pennini che hanno voluto vantare una loro flessibilità, a mio personale avviso, o sono stati dei fallimenti (vedi i pennini in titanio, il materiale meno adatto per un pennino, vedi i pennini in Palladio che scrivono bene ma che di flessibile non hanno praticamente nulla), o infine sono stati un vero e proprio escamotage pubblicitario.
Se volete un pennino flessibile comprate una Conklin Crescent Filler, anni venti, verificate che non abbia micro fratture da usura ai lati del foro di aerazione a cuore, che abbia un iridio intonso e non poroso e allora va bene: divertitevi anche a scrivere il Copperplate e il Gotico.
Dicevamo del pennino della Lamy: pur non avendo alcuna flessibilità ed essendo di acciaio, sulla carta vola e ciò vale sia per l'EF che per il F: non parlo di carta pregiata, su quella volano tutti i pennini, ma di banale carta di ricettario di pessima qualità che mette veramente alla prova la scorrevolezza delle punte.

Il tratto EF è un EF europeo onesto, equivalente forse a un F-M Sailor; il tratto F equivale a un M Sailor..... giusto per fornire dei parametri di riferimento.
Il flusso dell'inchiostro è costante, regolare e non ho osservato false partenze ne salti di scrittura.
Complessivamente la penna, che Moricci vende a poco più si 20EUR, è una Lamy elegante, "da sera" e assai più resistente delle versioni in ABS (Acrilonitrile butadiene stirene) a meno che in preda al morso della tarantola non vi mettiate a ballarci sopra. Magari quando venite in Puglia a ballare la Pizzica non portatela con voi ah ah ah .
Conclusioni: io credo che Lamy, in modo lungimirante, abbia centrato l'obiettivo: una penna costruita con ottimi materiali, che scrive bene, che ha un ampio range di misure di pennini, che è un classico reso elegante ad appena poco più di una pizza e birra.....
Spero, come sempre di essere stato utile ed esaustivo.
Tutti i quesiti e i dissensi - e ovviamente le condivisioni - sono benvenuti.
Buona giornata a tutti!!!!!
