Buongiorno a tutti, mi presento!
Inviato: venerdì 3 maggio 2013, 11:06
Buongiorno a tutti!!!
Mi sono da poco iscritto al Forum e sono qui per presentarmi.
Mi chiamo Andrea, ho 26 anni e sono appassionato di strilografiche da quando ero bambino!
Nel tempo ho raccolto una discreta collezione di penne e ho coltivato la mia passione tenendomi sempre aggiornato tramite l'acquisto di libri e cataloghi e visitando fiere e mercatini.
La stilografica, intesa come strumento, ha per me un valore simbolico, in quanto rappresenta l’espressione di un mondo, ormai in gran parte dimenticato, che si contraddistingue per la qualità della propria natura, del proprio contenuto e delle modalità in cui vanno “fatte le cose”; più specificatamente, tale strumento esprime per me la necessità di unire all’efficienza e al risultato di un azione anche un contenuto qualitativo della stessa. In questo senso, non è solo importate arrivare da A a B, ma anche (e soprattutto) come ci si arriva. Come potete intuire, quindi, amo scrivere con strumenti che permettano di esaltare il contenuto grafico ed estetico del segno manuale; sono perciò particolarmente attratto dai pennini calligrafici, obliqui o flessibili, pur non possedendo una grafia particolarmente elegante. In ogni caso ritengo che la qualità intrinseca di un gesto si inscindibile da un contenuto significativo; non ha senso, quindi, per me, scrivere tanto per godere della scrittura stessa, ma il suo atto qualitativo e perfettivo si deve sempre legare ad un fine, denso di valore e senso. Per chiarire il tutto, non uso ad esempio la stilografica per scarabocchiare, in quanto rispetto il valore e la qualità che essa esprime, piuttosto la uso per scrivere poesie o pensieri, poiché sono convinto che un ad un atto superiore debba sempre unirsi un contenuto altrettanto valevole.
(Naturalmente queste sono mie considerazioni personali e, oltrechè essere assolutamente opinabili, non sono espresse con l’intenzione di “convertire” nessuno; semplicemente tenevo a presentarmi esprimendo le mie convinzioni.)
Sono quasi esclusivamente interessato alle penne vintage anche se apprezzo e posseggo alcune marche e modelli moderni.
Da un punto di vista estetico mi attirano le penne con linee di design pulite ed eleganti; apprezzo sia il classico che il “tecnico”, ma senza eccessi (non mi piacciono, ad esempio, le penne troppo barocche o smodatamente minimali). A parte le Pelikan 140 e 400 (che risultano essere comunque sobrie), tutte le mie stilografiche tendono alla monocromia, in quanto non mi piacciono le commistioni di colori, né i cromatismi troppo sgargianti.
Il mio materiale preferito è la resina nera, anche se apprezzo largamente l’acciaio e l’argento.
Le mie case preferite sono Pelikan, Montblanc e Lamy.
Saluti e a Presto!!!
Andrea
Mi sono da poco iscritto al Forum e sono qui per presentarmi.
Mi chiamo Andrea, ho 26 anni e sono appassionato di strilografiche da quando ero bambino!
Nel tempo ho raccolto una discreta collezione di penne e ho coltivato la mia passione tenendomi sempre aggiornato tramite l'acquisto di libri e cataloghi e visitando fiere e mercatini.
La stilografica, intesa come strumento, ha per me un valore simbolico, in quanto rappresenta l’espressione di un mondo, ormai in gran parte dimenticato, che si contraddistingue per la qualità della propria natura, del proprio contenuto e delle modalità in cui vanno “fatte le cose”; più specificatamente, tale strumento esprime per me la necessità di unire all’efficienza e al risultato di un azione anche un contenuto qualitativo della stessa. In questo senso, non è solo importate arrivare da A a B, ma anche (e soprattutto) come ci si arriva. Come potete intuire, quindi, amo scrivere con strumenti che permettano di esaltare il contenuto grafico ed estetico del segno manuale; sono perciò particolarmente attratto dai pennini calligrafici, obliqui o flessibili, pur non possedendo una grafia particolarmente elegante. In ogni caso ritengo che la qualità intrinseca di un gesto si inscindibile da un contenuto significativo; non ha senso, quindi, per me, scrivere tanto per godere della scrittura stessa, ma il suo atto qualitativo e perfettivo si deve sempre legare ad un fine, denso di valore e senso. Per chiarire il tutto, non uso ad esempio la stilografica per scarabocchiare, in quanto rispetto il valore e la qualità che essa esprime, piuttosto la uso per scrivere poesie o pensieri, poiché sono convinto che un ad un atto superiore debba sempre unirsi un contenuto altrettanto valevole.
(Naturalmente queste sono mie considerazioni personali e, oltrechè essere assolutamente opinabili, non sono espresse con l’intenzione di “convertire” nessuno; semplicemente tenevo a presentarmi esprimendo le mie convinzioni.)
Sono quasi esclusivamente interessato alle penne vintage anche se apprezzo e posseggo alcune marche e modelli moderni.
Da un punto di vista estetico mi attirano le penne con linee di design pulite ed eleganti; apprezzo sia il classico che il “tecnico”, ma senza eccessi (non mi piacciono, ad esempio, le penne troppo barocche o smodatamente minimali). A parte le Pelikan 140 e 400 (che risultano essere comunque sobrie), tutte le mie stilografiche tendono alla monocromia, in quanto non mi piacciono le commistioni di colori, né i cromatismi troppo sgargianti.
Il mio materiale preferito è la resina nera, anche se apprezzo largamente l’acciaio e l’argento.
Le mie case preferite sono Pelikan, Montblanc e Lamy.
Saluti e a Presto!!!
Andrea