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Eddai Pandolfo!!!

Inviato: giovedì 25 aprile 2013, 12:21
da Lafountain
Giovanni della Casa nel 1549, dopo ripetute ammonizioni, scrive una letteraccia a suo nipote Pandolfo Rucellai. Di questa lettera (quand'ero ragazzo e le fotocopie erano ancora fantascienza), mia madre aveva ricopiato alcuni stralci, che aveva poi incorniciato e appeso alla parete davanti al mio tavolo da studio. Per farvi capire che aria tirasse, vi allego la lettera intera, della quale anch'io vorrei stralciare alcune parti e regalarle a un mio nipote. Spero la lettura vi diverta. Benché abbia spesso usato l'inglese corsivo per sciogliere la mano nella modulazione del segno (ma erano esercizi di disegno), mi rendo conto di non avvicinarmi nemmeno all'essere un calligrafo, neppure il più indegno. Vorrei tuttavia tentare un'imitazione del tipo di scrittura che lo zio potrebbe aver usato per scrivere al nipote. Cioè una comune scrittura delle persone colte di quei tempi. Ho cercato in internet ma non ho trovato niente da poter utilizzare come modello. Voi che siete esperti calligrafi, potreste aiutarmi?
Ringrazio sin d'ora chi volesse cortesemente rispondermi.
Marco

Eddai Pandolfo!!!

Inviato: giovedì 25 aprile 2013, 14:47
da Irishtales
Divertentissima lettera (immagino tuttavia che non sia stato molto divertente scriverla...né riceverla!) e bella l'idea di trascriverla nella grafia più verosimile rispetto all'originale!
Posso intanto suggerire come esempio una lettera scritta nella cancelleresca di quegli anni e nella stessa area geografica, dal giovane Tommaso De' Cavalieri, indirizzata a Michelangelo Buonarroti per ringraziarlo di un Sonetto che l'artista gli aveva dedicato.
Aspettiamo però i più utili consigli dei nostri esperti, Daniel e Alessandro.... ;)

Tommaso De' Cavalieri:
lettera-di-Tommaso-Dei-Cavalieri-a-Michelangelo.jpg
lettera-di-Tommaso-Dei-Cavalieri-a-Michelangelo.jpg (1.7 MiB) Visto 1617 volte

Eddai Pandolfo!!!

Inviato: giovedì 25 aprile 2013, 15:33
da Lafountain
Grazie Daniela! Come sempre il tuo aiuto è risolutivo nella sua precisione e prontezza!
Leggere quella lettera da parte di Pandolfo dev'essere stata sì una sofferenza, come anche il pensare di non poter rispondere per le rime a suo zio (diventata padre abusivamente proprio a Venezia e in quel periodo, e in più giocatore incallito), che non era nemmeno lui quello che si dice uno stinco di santo. Come al solito. Fate quello che dico ma non quello che faccio...
Grazie ancora
Marco del Circolo Artistico

Eddai Pandolfo!!!

Inviato: giovedì 25 aprile 2013, 15:40
da Irishtales
Marco, guarda qui, ti piacerà senz'altro: è il trattato di Cancelleresca per antonomasia
http://66.147.242.192/~operinan/4/4601/
e anche:
http://www.fountainpen.it/index.php?tit ... jvu&page=1

...con la mano eccezionale che hai, immagino che calligrafo saresti!!!

(Pandolfo e lo zio Giovanni a quanto pare erano due degni emuli del citato Fra' Cipolla!!! :lol: Formidabile!)

PS: Circolo Artistico mi piace!!!

Eddai Pandolfo!!!

Inviato: giovedì 25 aprile 2013, 16:50
da Lafountain
Irishtales ha scritto: PS: Circolo Artistico mi piace!!!
Ne sono felice. (Il Circolo Artistico di Venezia, attaccato al Palazzo Ducale, è sempre stato per me un posto magico, nel quale, fin da bambino, sbirciavo dentro, con gran timore, aspettandomi chissà quali e quante meraviglie). Sono due parole che hanno lasciato un segno nella mia vita.
Bella l'Operina di Ludovico Vicentino, ma la sua scrittura mi pare un po' "inamidata" per una lettera familiare. Vedrò di fare una cosa intermedia tra di essa e la lettera di Tommaso. Potrebbe andare?

Eddai Pandolfo!!!

Inviato: giovedì 25 aprile 2013, 17:41
da Irishtales
L'Operina infatti è nata con l'intento di essere un riferimento - mi si passi il termine - didattico.
Un riferimento, come lo sono stati, ben più recentemente, i manuali di calligrafia in uso nelle scuole italiane fino alla metà circa del secolo scorso...e che stiamo cercando di recuperare nel progetto Libreria Condivisa...ma questo è un altro discorso!
Tornando alla grafia da utilizzare, è certamente valida la tua idea di adottare un compromesso fra la grafia del giovane Tommaso e quella canonizzata dal Dagli Arrighi nella Operina. Non so con che inchiostro abbia scritto l'arcivescovo, ma se ti occorre, io ho un Rosette Excellente su ricetta Seicentesca (niente stilo, solo pennino da intinzione):
viewtopic.php?f=32&t=3777

in ogni caso, pennini o stilo che sia, deve trattarsi di uno strumento di scrittura a punta tronca ;)

Eddai Pandolfo!!!

Inviato: giovedì 25 aprile 2013, 17:59
da Lafountain
Irishtales ha scritto: in ogni caso, pennini o stilo che sia, deve trattarsi di uno strumento di scrittura a punta tronca ;)
Credo che non resisterò alla tentazione di farmi una penna d'oca, o di tacchino...

Eddai Pandolfo!!!

Inviato: giovedì 25 aprile 2013, 18:20
da Irishtales
Fantastico!!! :P

Eddai Pandolfo!!!

Inviato: venerdì 26 aprile 2013, 10:08
da Irishtales
Altra risorsa che può essere utile ( Giambattista Faggi - Lettere di complimenti e avvertimenti politici - 1592 ):
http://www.libriantichionline.com/manos ... itici_1592

(Come si può notare, il documento è stato scritto con inchiostro ferrogallico: gli aloni rossicci formatisi attorno ai tratti di inchiostro, rivelano l'ossidazione delle componenti ferrose che hanno colorato la cellulosa)

Eddai Pandolfo!!!

Inviato: venerdì 26 aprile 2013, 11:18
da Lafountain
Irishtales ha scritto: (Come si può notare, il documento è stato scritto con inchiostro ferrogallico: gli aloni rossicci formatisi attorno ai tratti di inchiostro, rivelano l'ossidazione delle componenti ferrose che hanno colorato la cellulosa)
Gli aloni certamente li avrei notati anche da solo, Daniela, ma che la loro presenza riveli l'uso di un inchiostro ferrogallico ora lo so grazie a te. Spero che tu abbia abbastanza pazienza per continuare ad insegnarmi il poco che riuscirò faticosamente a imparare.
Per quanto riguarda la scrittura, mi pare che andiamo sempre in meglio: questa non avrebbe neppure bisogno di mediazioni (solo forse di essere resa un po' più facilmente leggibile dal mio "sciagurato" nipote).
Anche questa con un pennino tronco?
Ciao e grazie infinite
Marco

Eddai Pandolfo!!!

Inviato: venerdì 26 aprile 2013, 11:41
da Irishtales
Caro Marco, la mia massima gioia è condividere le (poche) cose che so, quindi sono ben felice di aiutarti, ma soprattutto di imparare da te che sei una continua fonte di sorprese!
Rampa ha realizzato tempo fa un eccellente inchiostro ferrogallico -che fra l'altro utilizzo anche io- e che naturalmente non si è ossidato (ciò avviene non di rado, ma devono passare decenni o addirittura secoli perché il problema si manifesti con evidenza).
Per tornare al pennino, in quest'ultimo esempio che ho inserito la differenza di spessore del tratto è impercettibile, ma la cosa migliore a mio avviso è fare delle prove e visto il tuo approccio filologico, direi che nell'affilare la penna d'oca troverai certamente il giusto equilibrio. Non ho mai fatto un esperimento del genere e trovo tutto ciò estremamente affascinante.

Il nipote scavezzacollo dev'essere anche lui simpaticissimo, un caro saluto ad entrambi!