Pilot Custom 74 (EF)
Inviato: lunedì 22 aprile 2013, 22:15
Premessa
Devo dire che morivo dalle voglia di provare i fantomatici e mirabolanti pennini giapponesi, ebbene questa credo che sia la prima penna che ho scelto esclusivamente per il pennino piuttosto che per l'aspetto esterno, ma me ne sono pentito? assolutamente no.
Aspetto 7
Permettetemi di definirla penna da funerale, la forma ogivale estremamente classica la rendono anche anonima piuttosto che elegante (sarà che a me non piace l'accostamento nero+finiture dorate).
Cominciamo dal cappuccio: sotto la cupola nera la clip, dove è inciso "pilot", è piuttosto rigida, ma la terminazione di forma sferica permette di riporla nel taschino interno o esterno veramente molto comodamente.
Poco al di sotto della suddetta sfera troviamo due fascette dorate, la prima spessa non piu' di un millimetro, la seconda 4 che recita "Custom 74" e "Pilot Made in Japan" separate da una minuscola stella a cinque punte.
Sotto la resina del cappuccio troviamo un pennino numero 5 in oro 14 kt incorniciato( se così posso dire) da un arabesco composto da piccoli segni dell'integrale (ormai li vedo dappertutto).
La sezione di scrittura è separata da un anellino dorato subito al di sotto della filettatura che assicura il tappo, anelino che ritroviamo di nuovo separare il finto fondello dal tappo.
Il mio giudizio dell'aspetto estetico è stato sicuramente inficiato dalla mia opinione personale, segnale comunque che oltre alle versioni trasparenti, recensite da vikingo, la penna è disponibile anche in bordeaux, verde oliva, blu.
sistema di caricamento 8
Cartucce propietarie e converter che però mi hanno piacevolmente sorpreso, la tenuta è molto piu' salda rispetto, ad esempio, alla rembrandt con la quale mi sono ritrovato piu' di una volta con una cartuccia waterman fuori dalla propria sede.
I converter che ho provato sono il con-50 ( col pistoncino) e il con-20. Nonostante qualcuno si lamenti della loro scarsa capienza, fra l'altro è difficile riempire completamente il secondo ed il primo per una carica completa richiede di dover spingere fuori l'aria(come si fa sulla Vac700), li ho trovati dotati di una buona autonomia, forse complice il tratto della penna.
Scrittura 10
Non salta, non ha false partenze, il pennino non è un chiodo, è extra extra extra fine (repetita iuvant), lasciata in verticale per qualche giorno o per un po' senza cappuccio riparte al primo colpo, il flusso è costante, preciso, quando scrive canta, è perfetta. Spero di essere stato abbastanza esauriente.
Conclusione 8
E' una penna dal design classico che forse non può piacere a tutti (si è capito?) ma la qualità di scrittura è, lo dico con un eufemismo, eccelsa, non proprio economica ma perfetta per l'uso quotidiano.
Devo dire che morivo dalle voglia di provare i fantomatici e mirabolanti pennini giapponesi, ebbene questa credo che sia la prima penna che ho scelto esclusivamente per il pennino piuttosto che per l'aspetto esterno, ma me ne sono pentito? assolutamente no.
Aspetto 7
Permettetemi di definirla penna da funerale, la forma ogivale estremamente classica la rendono anche anonima piuttosto che elegante (sarà che a me non piace l'accostamento nero+finiture dorate).
Cominciamo dal cappuccio: sotto la cupola nera la clip, dove è inciso "pilot", è piuttosto rigida, ma la terminazione di forma sferica permette di riporla nel taschino interno o esterno veramente molto comodamente.
Poco al di sotto della suddetta sfera troviamo due fascette dorate, la prima spessa non piu' di un millimetro, la seconda 4 che recita "Custom 74" e "Pilot Made in Japan" separate da una minuscola stella a cinque punte.
Sotto la resina del cappuccio troviamo un pennino numero 5 in oro 14 kt incorniciato( se così posso dire) da un arabesco composto da piccoli segni dell'integrale (ormai li vedo dappertutto).
La sezione di scrittura è separata da un anellino dorato subito al di sotto della filettatura che assicura il tappo, anelino che ritroviamo di nuovo separare il finto fondello dal tappo.
Il mio giudizio dell'aspetto estetico è stato sicuramente inficiato dalla mia opinione personale, segnale comunque che oltre alle versioni trasparenti, recensite da vikingo, la penna è disponibile anche in bordeaux, verde oliva, blu.
sistema di caricamento 8
Cartucce propietarie e converter che però mi hanno piacevolmente sorpreso, la tenuta è molto piu' salda rispetto, ad esempio, alla rembrandt con la quale mi sono ritrovato piu' di una volta con una cartuccia waterman fuori dalla propria sede.
I converter che ho provato sono il con-50 ( col pistoncino) e il con-20. Nonostante qualcuno si lamenti della loro scarsa capienza, fra l'altro è difficile riempire completamente il secondo ed il primo per una carica completa richiede di dover spingere fuori l'aria(come si fa sulla Vac700), li ho trovati dotati di una buona autonomia, forse complice il tratto della penna.
Scrittura 10
Non salta, non ha false partenze, il pennino non è un chiodo, è extra extra extra fine (repetita iuvant), lasciata in verticale per qualche giorno o per un po' senza cappuccio riparte al primo colpo, il flusso è costante, preciso, quando scrive canta, è perfetta. Spero di essere stato abbastanza esauriente.
Conclusione 8
E' una penna dal design classico che forse non può piacere a tutti (si è capito?) ma la qualità di scrittura è, lo dico con un eufemismo, eccelsa, non proprio economica ma perfetta per l'uso quotidiano.