Buongiorno a tutti, vorrei proporvi un link che ho trovato qualche ora fa:
http://flounders-mindthots.blogspot.it/ ... ction.html
Purtroppo, tutta la documentazione è in lingua inglese, tuttavia, ricorrendo a google translator, si riesce ad avere almento un'idea di massima di ciò di cui si sta parlando e, comunque, vi sono molte fotografie.
In questi giorni sto provando una Kaigelu 316 arrivatami da poco. Non mi sbilancio ancora in una recensione (lo farò non appena avrò consumato almeno due converter di inchiostro... E ho appena iniziato a consumare la seconda ricarica

), tuttavia la prima impressione è abbastanza positiva.
Ebbene, da quanto ho capito dall'articolo, con una spesa anche modica e una certa manualità, si dovrebbe riuscire a trasformare la penna, che di serie monta un converter a vite, in una con caricamento a depresione (tipo Twisbi VAC700, per rimanere su penne attuali e non scomodarne altre di più antica data e chiara fama).
Confesso che, essendo dotato di una discreta manualità, pur non essendo mai andato oltre, nel campo delle stilografice, all'adattamento di qualche alimentatore o al raddrizzamento di qualce pennino storto, sono affascinato dalla possibilità di realizzare io stesso una penna con un tale tipo di funzionamento.
Vorrei pertanto sapere come gli amici più esperti vedono una trasformazione del genere sul piano della realizzazione e se, relativamente ad essa, hanno qualche consiglio tecnico da elargire.
Grazie a chi vorrà spendere qualche parola
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Andrea