Una seconda sorpresa, almeno per me, è uscita dalla ricerca effettuata sul database dei brevetti registrati negli Stati Uniti sul nome del cav. Armando Simoni. Risultano infatti due brevetti, uno del 1951, più noto, per il particolarissimo e geniale pennino della 361, ed uno del 1930, n. 1784078, assolutamente sconosciuto, per un originale meccanismo di caricamento, dalle caratteristiche simili ad un pulsante di fondo.
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Il meccanismo è piuttosto complesso e sembra davvero interessante. Come nel caso del sistema a pulsante di fondo lo scopo del nuovo meccanismo sembra quello di voler evitare la apertura laterale della levetta. A differenza del pulsante di fondo però in questo caso la compressione è realizzata dalla rotazione di un pomello, a cui si accede rimuovendo il fondello della penna. Detta rotazione provoca la compressione del sacchetto grazie allo spostamento di una leva mossa da un eccentrico manovrato dal pomello.
Benché potesse costituire una interessante alternativa sia alla levetta che al normale pulsante di fondo, per quel quanto ne so questo sistema di caricamento non risulta essere mai stato adottato su nessun modello prodotto dell’azienda. Può darsi si tratti di una delle innumerevoli invenzioni che non hanno avuto un seguito, ma mi pare strano che l’azienda vi abbia rinunciato, visto lo sforzo fatto per depositare il brevetto negli Stati Uniti.
Nella speranza che qualcuno più addentro di me alla storia della Omas possa chiarire l’arcano, resteremo, come per mille altre cose, col dubbio sulle origini e la fine di questo brevetto.
Simone