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Recensione Caran D'Ache Carbon

Le recensioni: impressioni d'uso e valutazioni direttamente dagli utenti
raffaele90

Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da raffaele90 »

Buongiorno amici!

Non nego di essere un novellino nel mondo delle stilografiche e la mia inesperienza è in parte dovuta al fatto di non averne avute molte tra le mani. Ci sono persone qui che probabilmente ne hanno avute centinaia tra le mani mentre io sono un semplice appassionato che ogni tanto, con fatica, ne acquista una nuova perchè, come si sa, una passione è una passione e si farebbe qualunque cosa per portarla avanti. :mrgreen:
Ho deciso di recensire questo inchiostro perchè ne ho sentito parlare veramente poco qui e, quando l'ho acquistato, è stato quasi un salto nel buio per me. Ho riflettuto diversi giorni prima di affrontare l' argomento perchè ritengo che recensire un inchiostro sia davvero molto difficile, ci sono troppe variabili. Il tipo di carta da me impiegato e la penna da me utilizzata sono determinanti nel giudizio complessivo che è, purtroppo, piuttosto soggettivo.
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ASPETTI DA CONSIDERARE

Prezzo:

15 euro in negozio.
Decisamente troppo alto per un inchiostro da 30 ml. Altri neri hanno prezzi decisamente più bassi. Si possono fare diverse considerazioni che possono essere corrette o errate.

Marchio:
Conoscete l' azienda svizzera Caran D'Ache? E' conosciuta ai più, per i suoi fantastici pastelli acquarellabili. In realtà è produttore anche di inchiostri, penne roller, stilografiche e altro materiale per artisti. Il prezzo alto può essere dovuto al fatto che Caran D'Ache è certamente un marchio di prestigio.

Calamaio:
Il calamaio è un po diverso da quelli che siamo abituati a vedere. Pesa decisamente di più del suo contenuto. E' davvero molto bello(e inutile a mio avviso), a forma cubica, con tappo esagonale. Cos'ha di speciale? Il fondo(quasi meta del calamaio) è costruito in vetro pieno, molto pesante. Quando lo svuoterete vorrete tenervelo e usarlo per versarci altro inchiostro oppure come ottimo fermacarte :lol:

Locazione dell' azienda:
I prodotti Caran D'Ache costano parecchio rispetto alla concorrenza. Forse perchè è un' azienda Svizzera? Io vivo sul confine con la Svizzera e, mentre i lavoratori svizzeri percepiscono 3/4 volte uno stipendio italiano, la vita in Svizzera costa molto, molto di più, rispetto a quella del bel paese. Bisogna anche considerare che la Svizzera non fa parte dell' unione europea e pertanto, ha una moneta diversa è questo potrebbe incidere sul prezzo finale.

Saturazione:

Secondo me siamo ai livelli del Perle Noire dalla J. Herbin. Ho scritto due righe a destra della pagina, con inchiostro J. Herbin, per permettervi di fare un raffronto.

Asciugatura:

Tempi paragonabili al Perle Noire. Ho misurato circa 13 secondi su carta favini "signo block" che è molto porosa e assorbe parecchio inchiostro. Su altre carte meno assorbenti i tempi dovrebbero essere inferiori.

Feathering:

Si, sempre su carta Favini. Meno evidente su Moleskine. Assente su altre carte meno assorbenti.

Bleed Through:

La mia Twsbi Diamond 580 a stantuffo ha un flusso molto elevato a serbatoio completamente pieno; fortunatamente inferiore quando il livello comincia a scendere. Immagino che si verifichi in tutte le penne a stantuffo no? Per poter valutare questo aspetto, sulla carta favini, sarebbe stato meglio utilizzare un penna con flusso costante(ne esistono vero? :lol: ). A flusso "normale"(mezzo serbatoio o poco più) non si verifica il sanguinamento. A serbatoio pieno, lo si può notare leggermente dall' altra parte del foglio. Si verifica la stessa identica situazione(maggiormente evidente) anche con il Perle Noire, che il forum dovrebbe conoscere meglio.

Flusso/scorrevolezza:

Ottima su diversi tipi di carte e di penne. Ho testato questo inchiostro su Pelikan m205, Pelikan m800, Twsbi Diamond 580, Omas Milord extrafine, con buoni risultati. Qualche difficoltà su della carta da stampante economica e un po ruvida ma non la tengo in considerazione, vista la scarsissima qualità. Come fluidità siamo, secondo me, ai livelli del pelikan 4001 blu royal se non superiore. In base al flusso di inchiostro ho dedotto che il caran d'ache debba essere leggermente più denso del Perle Noire ma la differenza non credo sia cosi' marcata.

Resistenza all' acqua:

L'ho giudicata scarsa ma potrei aver esagerato con l' acqua che se l'è portato via quasi tutto! Non avevo mai testato la resistenza di un inchiostro all' acqua! Potreste testarlo voi no? :D

Giudizio finale:

Ottimo ma secondo me molto costoso! Non mi sono assolutamente pentito dell' acquisto e nemmeno lo farete voi, nel caso decideste di acquistarlo! E' un inchiostro prezioso da non utilizzare in tutte le occasioni! Il calamaio in vetro è davvero magnifico e conferisce preziosità a quest' ottimo inchiostro.
Penso che il calamaio incida pesantemente sul prezzo totale dell' inchiostro. Per validare questa mia ipotesi prenderei in considerazione alcuni inchiostri in "versione limitata" che alcune case producono e che, solitamente, sono contenuti in calamai molto più gradevoli e robusti e che costano ovviamente di più, rispetto agli inchiostri di "serie".
Lascio a voi tutte le considerazioni e spero davvero che integrerete la mia recensione con i vostri commenti e le vostre preziosissime esperienze. Io ho cercato di fare del mio meglio, recensendo un inchiostro che mi ha davvero emozionato.


Grazie a tutti!! ;)

Raff
raffaele90

Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da raffaele90 »

Spero non sia una cattivissima recensione. E' la prima che faccio in assoluto e ho incontrato molte difficoltà. Prometto di fare lavori migliori in futuro. Dopo aver letto l' ottima recensione di phormula sull' inchiostro eldestein blue/black, ho pensato bene di aggiungere molti dettagli importanti, salvo poi scoprire che non potevo più modificarla. Nessuno ha mai usato o è interessato a questo inchiostro? Mi dispiacerebbe!
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Andrea C
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Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da Andrea C »

Hai fatto un'ottima recensione, complimenti.

Ma sull'inchiostro, c'è un dubbio, venutomi recentemente, che mi attanaglia:
non è che forse questo inchiostro sia realmente l'Herbin Perle Noire reimbottigliato dalla Caran D'Ache, data la somiglianza delle caratteristiche ?
Questo dubbio mi viene in quanto sto usando da tempo due Caran D'Ache, di cui uno, il vecchio Turquoise Green, che era proprio fatto per Caran D'Ache dalla Herbin (boccettino incluso, marchiato Herbin) fino a due/tre anni fa, e l'altro, il nuovo Blue Sky, che è assolutamente e curiosamente uguale all'Herbin Eclat De Saphire come tono e fluidità.
Non mi stupirei davvero se il Carbon fosse in realtà il Perle Noire...
_______________________________________________________ Andrea
raffaele90

Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da raffaele90 »

Ciao Andrea! Ti ringrazio ;) In realtà avrei voluto far meglio ma quando mi sono venute in mente altre cose importanti da dire, non potevo più modificare la recensione.
Potresti aver ragione te. Come fare a scoprirlo però? Potrei cercare informazioni in rete al riguardo. Si, per le caratteristiche e la tonalità è in tutto e per tutto simile al Perle Noire della Herbin. La differenza di fluidità che ho notato è talmente minima che potrebbe essere una mia illusione o semplicemente una caratteristica di questo specifico inchiostro. Si sa che gli inchiostri non sono tutti uguali ed è possibile che il mio Caran D'Ache, stoccato da un po di tempo, abbia perso una parte della sua componente acquosa, diventando leggermente più denso. Per quanto riguarda l' uso che ne faccio posso dire questo: su Pelikan Souveran M800 pennino M, lo preferisco al Perle Noire, perchè essendo leggermente più denso mi da tratti leggermente più fini. Su pelikan M205 invece, preferisco il più fluido Perle Noire. Per quanto riguarda l' inchiostro in se, ho provato a diluirlo con acqua e diluendolo gradualmente, esso tende al violetto, esattamente come il Perle Noire. Anche la tonalità di violetto è identica. Non penso sia una caratteristica di tutti i neri perchè il Parker Quink, se non erro, diluendolo tende al verde scuro. Sarebbe interessante saperne di più! Io uso questo Caran D'Ache come inchiostro primario, scrivendoci tutti i giorni da oltre due mesi quindi confermo che è un ottimo inchiostro.
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Phormula
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Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da Phormula »

Splendida recensione, complimenti!
Hai detto tutto quel che c'è da sapere per fare una scelta.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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giannidr
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Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da giannidr »

raffaele90 ha scritto:Spero non sia una cattivissima recensione. E' la prima che faccio in assoluto e ho incontrato molte difficoltà. Prometto di fare lavori migliori in futuro. Dopo aver letto l' ottima recensione di phormula sull' inchiostro eldestein blue/black, ho pensato bene di aggiungere molti dettagli importanti, salvo poi scoprire che non potevo più modificarla. Nessuno ha mai usato o è interessato a questo inchiostro? Mi dispiacerebbe!
Complimenti raffaele, grazie per averci fatto conoscere un nuovo prodotto.
Stai tranquillo che è una ottima recensione. Appena lo incontro sulla mia strada lo acquisto.
"Quando si scrive delle donne, bisogna intingere il pennino nell'arcobaleno". Denis Diderot

Gianni
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Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da G P M P »

Bella recensione. Difficilmente ricomprerò un calamaio di inchiostro nero nei prossimi anni, visto che ne ho da parte una litrata (+/-), ma le tue parole mi incuriosiscono assai nei confronti di questo inchiostro.
raffaele90 ha scritto:La mia Twsbi Diamond 580 a stantuffo ha un flusso molto elevato a serbatoio completamente pieno; fortunatamente inferiore quando il livello comincia a scendere. Immagino che si verifichi in tutte le penne a stantuffo no? Per poter valutare questo aspetto, sulla carta favini, sarebbe stato meglio utilizzare un penna con flusso costante(ne esistono vero? :lol: ). A flusso "normale"(mezzo serbatoio o poco più) non si verifica il sanguinamento. A serbatoio pieno, lo si può notare leggermente dall' altra parte del foglio. Si verifica la stessa identica situazione(maggiormente evidente) anche con il Perle Noire, che il forum dovrebbe conoscere meglio.
Riguardo questa tua osservazione, la mia impressione è che normalmente accada piuttosto l'opposto: mi sembra di osservare un aumento di flusso al diminuire dell'inchiostro nel serbatoio (e all'aumentare dei minuti di utilizzo consecutivi della penna). Me lo sono spiegato pensando al crescente volume di aria contenuta nel serbatoio, che scaldandosi può espandere e "spingere" l'inchiostro. Ma forse esagero nel ritenere influenti gli effetti termodinamici :ugeek:
Giovanni Paolo
raffaele90

Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da raffaele90 »

G P M P ha scritto:Bella recensione. Difficilmente ricomprerò un calamaio di inchiostro nero nei prossimi anni, visto che ne ho da parte una litrata (+/-), ma le tue parole mi incuriosiscono assai nei confronti di questo inchiostro.
raffaele90 ha scritto:La mia Twsbi Diamond 580 a stantuffo ha un flusso molto elevato a serbatoio completamente pieno; fortunatamente inferiore quando il livello comincia a scendere. Immagino che si verifichi in tutte le penne a stantuffo no? Per poter valutare questo aspetto, sulla carta favini, sarebbe stato meglio utilizzare un penna con flusso costante(ne esistono vero? :lol: ). A flusso "normale"(mezzo serbatoio o poco più) non si verifica il sanguinamento. A serbatoio pieno, lo si può notare leggermente dall' altra parte del foglio. Si verifica la stessa identica situazione(maggiormente evidente) anche con il Perle Noire, che il forum dovrebbe conoscere meglio.
Riguardo questa tua osservazione, la mia impressione è che normalmente accada piuttosto l'opposto: mi sembra di osservare un aumento di flusso al diminuire dell'inchiostro nel serbatoio (e all'aumentare dei minuti di utilizzo consecutivi della penna). Me lo sono spiegato pensando al crescente volume di aria contenuta nel serbatoio, che scaldandosi può espandere e "spingere" l'inchiostro. Ma forse esagero nel ritenere influenti gli effetti termodinamici :ugeek:
A rigor di logica dovrebbe essere cosi'! L' aria scaldandosi ed espandendosi, dovrebbe "spingere" l' inchiostro aumentando il flusso. E' possibile comunque che, a serbatoio pieno, io non abbia scaricato correttamente l' alimentatore e questo sia rimasto grondante di inchiostro aumentando flusso e spessore del tratto. Avevo però sentito dire da qualcuno che le penne a stantuffo, quando stanno per terminare l' inchiostro, cominciano a bloccarsi e "singhiozzare". Io non ho mai notato questi difetti perchè tendo a ricaricare molto prima di esaurire l' inchiostro. Per quanto riguarda il calore, posso dire che il policarbonato è un materiale che isola molto bene dal calore quindi dovrebbe in qualche modo limitare il processo.

Grazie mille! ;)
raffaele90

Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da raffaele90 »

Phormula ha scritto:Splendida recensione, complimenti!
Hai detto tutto quel che c'è da sapere per fare una scelta.
Grazie mille!!! Detto da te fa davvero molto piacere! Ho letto la tua fantastica recensione sull' Edelstein poco dopo aver completato la mia ed ero molto invidioso. In futuro, dovesse ricapitarmi di recensire un inchiostro, prenderò spunto dal tuo completissimo lavoro. Continua cosi'! Aspetto che prima o poi mi recensirai l' Edelstein Onyx :mrgreen: Se lo fai tu sono tranquillo. ;) Ovviamente scherzo, non commissiono recensioni. :lol:
raffaele90

Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da raffaele90 »

Vorrei rispondere a chi ha affermato che il Caran D'Ache Carbon potrebbe essere in realtà, l' Herbin Perle Noire, rimarchiato da Caran D'Ache.
Se non è contro il regolamento vorrei inserire questo link ad un forum straniero(lingua inglese):

http://www.fountainpennetwork.com/forum ... ran-dache/

Non so una cippa di inglese e mi sono quindi aiutato con un traduttore. Qua viene detto abbastanza chiaramente che il Caran D'Ache è prodotto dall' azienda Herbin francese che produce inchiostri anche per diversi altri marchi. Se scorrete in basso noterete anche l' immagino dell' inchiostro nero a cui si fa riferimento. Ha una boccetta diversa da quella che ho recensito io. DIfficile dire se è cambiato solo il design o anche il contenuto della boccetta. Bisognerebbe domandare direttamente a Caran D'Ache. Sulla scatola dell' inchiostro che ho recensito e sul calamaio, non viene fatto alcun riferimento all' azienda Herbin. Se fosse in realtà un Perle Noire, dovremmo solo valutare se vale la pena spendere 15 euro per un inchiostro che altro non è che un Perle Noire.
Posso dirvi che, se andaste su internet per acquistare un Herbin, paghereste la spedizione quanto il valore dell' inchiostro(ovviamente su ordini multipli non vale), arrivando a spendere anche 13/14 euro per un Perle Noire, con tutti i rischi annessi alle spedizioni di un calamaio in vetro. Il Caran D'Ache Carbon ha il vantaggio di essere reperibile abbastanza facilmente nei negozi fisici e sicuramente è uno dei migliori neri in commercio per tonalità e fluidità.

Ciao a tutti! :)
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Messaggio da Phormula »

raffaele90 ha scritto: Grazie mille!!! Detto da te fa davvero molto piacere! Ho letto la tua fantastica recensione sull' Edelstein poco dopo aver completato la mia ed ero molto invidioso. In futuro, dovesse ricapitarmi di recensire un inchiostro, prenderò spunto dal tuo completissimo lavoro. Continua cosi'! Aspetto che prima o poi mi recensirai l' Edelstein Onyx :mrgreen: Se lo fai tu sono tranquillo. ;) Ovviamente scherzo, non commissiono recensioni. :lol:
Prego ;) Se mi capita tra le mani e ho un po' di tempo, posso recensirlo.
Come ti sarai reso conto, io sono Mr. Blue-Black, tendo a preferire questo colore. Mi piace anche il blu, ma il blue-black riunsice (a mia personale opinione) il meglio dei due mondi: ha comunque una componente di blu e i miei appunti sono comunque fotocopiabili. Non ho quindi molta esperienza di inchiostri neri, però la mia collega mi sta cantando meraviglie del Monteverde. Ti consiglio di darci un'occhio, costa la metà rispetto all'Edelstein, se va bene lo trovi a 10 Euro o poco meno, ed è un flacone da 90 ml.
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Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da scossa »

raffaele90 ha scritto:Vorrei rispondere a chi ha affermato che il Caran D'Ache Carbon potrebbe essere in realtà, l' Herbin Perle Noire, rimarchiato da Caran D'Ache.
Se leggi il resto, trovi anche:
That's because the current line-up of CdA inks is no longer made by Herbin. The last generation was made by Herbin, and some of them are still available in the shops. Those were in typical Herbin bottles, not in the current cubic bottles.
Comunque, li ho entrambi Perle N. e Carbon) e non so se il produttore sia lo stesso, ma mi sembrano due inchiostri simili ma diversi.
Cordialità.

Marco
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Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da Irishtales »

Complimenti Raffaele, una splendida e dettagliatissima recensione.
Adoro gli inchiostri neri, che ormai sono quelli che utilizzo di più, e penso che lo acquisterò senz'altro ;)
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da Andrea C »

La discussione sul sito sopracitato, che coinvolge anche altri marchi di inchiostri, credo che avvalori i miei dubbi.
Caran D'Ache probabilmente si fa dare l'inchiostro dalla Herbin e poi se lo imbottiglia con il suo nuovo e lussuoso boccettino, evitando che appaia, come in passato, la stampigliatura di Herbin nel vetro. Il tutto per evitare gli ovvi ragionamenti sui prezzi che tutti facciamo.
Non so quanti di noi comprerebbero un inchiostro a prezzo più che doppio, solo per il boccettino elegante.

Peraltro, oggi ho riconfrontato nuovamente anche il Blue Sky e l'Eclat De Saphire. E mi sembrano davvero identici.
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Messaggio da Phormula »

Tra il bianco e il nero ci sono molte sfumature di grigio...

Le aziende con il know how per formulare un inchiostro stilografico non sono tantissime, anche perchè ci sono una serie di normative che devono essere rispettate.
Io non ci vedo niente di male a che una azienda si faccia produrre un inchiostro da un'altra (specializzata in questo) e lo venda con il proprio nome. Anzi, sono convinto che succeda molto più di quanto possiamo immaginare. Personalmente, ho il sospetto che i Mont Blanc (austriaci) e i Monteverde (austriaci pure loro) escano dallo stesso produttore. Ma anche se così fosse, ripeto, non ci sarebbe niente di male.

Il fatto che Herbin sia il produttore di inchiostri di Caran d'Ache non vuol necessariamente dire che il Caran d'Ache sia l'Herbin imbottigliato in un calamaio più elegante e venduto da un marchio che può fartelo pagare di più. Significa semplicemente che l'azienda A, che non aveva le attrezzature, il know how, i permessi, o semplicemente non aveva il volume di vendita tale da giustificare gli investimenti, si è rivolta all'azienda B per farsi fare un prodotto.
La realtà è sicuramente nel mezzo tra i due estremi:
L'azienda A ha il know how sul prodotto X e se lo fa fare dall'azienda B che continua a produrre e vendere il proprio prodotto Y.
L'azienda A non ha nessun know how di prodotto e si fa confezionare il prodotto Y dell'azienda B, rivendendolo come proprio prodotto X.

Non è che dobbiamo necessariamente pensar male e dire che Caran d'Ache vende come proprio il Perle Noire. Potrebbe essere così, ma potrebbe anche essere che Herbin formula inchiostri in maniera specifica per Caran d'Ache o modifica i propri, ad esempio per aumentarne la durata nel calamaio semiaperto, vero tallone d'Achille degli Herbin, che non contengono conservanti e sono prodotti con ingredienti naturali.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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