Recensione Parker Sonnet Ciselled Carbon
Inviato: sabato 6 aprile 2013, 19:09
Ciao a tutti.
Ho ricevuto in regalo recentemente la penna in oggetto e vorrei cimentarmi con la mia prima recensione.
La penna viene venduta in una confezione piuttosto spartana: una scatola in cartone nero con la scritta Parker SONNET e il marchio incisi in nero lucido.
Aprendo (a scorrimento) la confezione ci si trova davanti ad un simpatico portapenne a tre posti in cotone nero, con interno in velluto, e chiusura magnetica.
Tale portapenne, sebbene non "de luxe" è senz'altro una simpatica sorpresa rispetto ai soliti cofanetti pomposi che spesso restano a prendere polvere in qualche angolo nascosto. Nella posizione centrale del portapenne c'è la Parker Sonnet. Oltre alla penna è presente, in uno dei due alloggiamenti predisposti nel portapenne, una ricarica blue. All'interno della penna è invece presente il converter. Voto package: 8/10
La penna, completamente in metallo, si presenta con una simpatica cesellatura che la rende "non fredda" e non scivolosa al tatto. Il colore è pittosto scuro. La clip e la veretta sul cappuccio sono argentate. Sulla veretta è presente la scritta "PARKER SONNET FRANCE E.II". Tale scritta ne fa risalire la produzione al secondo trimestre del 2008. Il peso della penna, seppur non eccessivo, dà un'idea di robustezza e compattezza. Sul cappuccio è presente un "bottoncino" in plastica nera con il logo Parker.
L'estrazione del cappuccio è (come per tutte le sonnet) a pressione non lasciando ben sperare nella sua durata nel tempo. Su entrambe le estremità della sezione sono presenti due anelli in metallo. La sezione presenta in modo un po' troppo evidente due linee di giunzione dello stampo.
Il pennino, in Oro 18 K, presenta un'incisione con linee incrociate oltre che al marchio Parker. L'indicazione dello spessore del pennino (M) è inciso sull'alimentatore.
Voto aspetto: 8/10 L'impressione complessiva sulla qualità di realizzazione della penna è buona. Ovviamente un giudizio più preciso potrà essere dato solo dopo un periodo di utilizzo più lungo che ne metta alla prova la resistenza dei materiali e degli assemblaggi. L'unica pecca che ho notato e che spero non porti a danni nell'utilizzo prolungato è l'inserimento a pressione del cappuccio che avviene sull'anellino sul fondo della sezione. A lungo andare questo potrebbe portare (c0sa già avvenuta su una mia precedente Parker) a un allentamento dello stesso e a un trasudamento di inchiostro.
Voto materiale e assemblaggio. 8/10
L'impugnatura della penna è abbastanza comoda. Pur essendo abituato a penne di maggiore spessore la presa resta abbastanza salda e senza "scivolature" verso il pennino.
Il bilanciamento è buono sia con il cappuccio calzato che senza cappuccio.
Voto: 9/10
Il caricamento è ovviamente a cartuccia o a converter. Il primo caricamento (con inchiostro Parker Quink Red in cartuccia) è avvenuto dopo un breve risciacquo con acqua fredda e successiva asciugatura. L'inchiostro è defluito senza nessun ritardo nel pennino.
Il pennino è piuttosto flessibile. Il tratto di scrittura (M) è piuttosto spesso. Le prime impressioni di scrittura sono di una leggera "pesantezza". Sembra che, per avere un flusso costante, sia necessario applicare una leggerissima pressione che porta a uno scorrimento sulla carta non proprio "liscio". Pur non essendoci nessun "grattamento" questa pesantezza me ne rende l'utilizo leggermente "stressante". Un'altra caratteristica che contribuisce a rendermi "stressante" l'utilizzo della penna è la necessità di tenere una angolazione e una rotazione del pennino costante: variandole leggermente si ha un cambiamento del flusso e del tratto che costringe a "riposizionare" di frequente la penna.
Anche dopo lunghi periodi di apertura della penna la partenza non è mai a vuoto e il flusso è abbondante fin dall'inizio. Spero che un adeguato periodo di rodaggio ne migliori la scorrevolezza e che il pennino si "adatti" alla mia modalità di utilizzo.
Voto: 7/10 In conclusione: una bella penna che però non si adatta molto al mio modo di utilizzare le penne stilografiche.
Ho ricevuto in regalo recentemente la penna in oggetto e vorrei cimentarmi con la mia prima recensione.
La penna viene venduta in una confezione piuttosto spartana: una scatola in cartone nero con la scritta Parker SONNET e il marchio incisi in nero lucido.
Aprendo (a scorrimento) la confezione ci si trova davanti ad un simpatico portapenne a tre posti in cotone nero, con interno in velluto, e chiusura magnetica.
Tale portapenne, sebbene non "de luxe" è senz'altro una simpatica sorpresa rispetto ai soliti cofanetti pomposi che spesso restano a prendere polvere in qualche angolo nascosto. Nella posizione centrale del portapenne c'è la Parker Sonnet. Oltre alla penna è presente, in uno dei due alloggiamenti predisposti nel portapenne, una ricarica blue. All'interno della penna è invece presente il converter. Voto package: 8/10
La penna, completamente in metallo, si presenta con una simpatica cesellatura che la rende "non fredda" e non scivolosa al tatto. Il colore è pittosto scuro. La clip e la veretta sul cappuccio sono argentate. Sulla veretta è presente la scritta "PARKER SONNET FRANCE E.II". Tale scritta ne fa risalire la produzione al secondo trimestre del 2008. Il peso della penna, seppur non eccessivo, dà un'idea di robustezza e compattezza. Sul cappuccio è presente un "bottoncino" in plastica nera con il logo Parker.
L'estrazione del cappuccio è (come per tutte le sonnet) a pressione non lasciando ben sperare nella sua durata nel tempo. Su entrambe le estremità della sezione sono presenti due anelli in metallo. La sezione presenta in modo un po' troppo evidente due linee di giunzione dello stampo.
Il pennino, in Oro 18 K, presenta un'incisione con linee incrociate oltre che al marchio Parker. L'indicazione dello spessore del pennino (M) è inciso sull'alimentatore.
Voto aspetto: 8/10 L'impressione complessiva sulla qualità di realizzazione della penna è buona. Ovviamente un giudizio più preciso potrà essere dato solo dopo un periodo di utilizzo più lungo che ne metta alla prova la resistenza dei materiali e degli assemblaggi. L'unica pecca che ho notato e che spero non porti a danni nell'utilizzo prolungato è l'inserimento a pressione del cappuccio che avviene sull'anellino sul fondo della sezione. A lungo andare questo potrebbe portare (c0sa già avvenuta su una mia precedente Parker) a un allentamento dello stesso e a un trasudamento di inchiostro.
Voto materiale e assemblaggio. 8/10
L'impugnatura della penna è abbastanza comoda. Pur essendo abituato a penne di maggiore spessore la presa resta abbastanza salda e senza "scivolature" verso il pennino.
Il bilanciamento è buono sia con il cappuccio calzato che senza cappuccio.
Voto: 9/10
Il caricamento è ovviamente a cartuccia o a converter. Il primo caricamento (con inchiostro Parker Quink Red in cartuccia) è avvenuto dopo un breve risciacquo con acqua fredda e successiva asciugatura. L'inchiostro è defluito senza nessun ritardo nel pennino.
Il pennino è piuttosto flessibile. Il tratto di scrittura (M) è piuttosto spesso. Le prime impressioni di scrittura sono di una leggera "pesantezza". Sembra che, per avere un flusso costante, sia necessario applicare una leggerissima pressione che porta a uno scorrimento sulla carta non proprio "liscio". Pur non essendoci nessun "grattamento" questa pesantezza me ne rende l'utilizo leggermente "stressante". Un'altra caratteristica che contribuisce a rendermi "stressante" l'utilizzo della penna è la necessità di tenere una angolazione e una rotazione del pennino costante: variandole leggermente si ha un cambiamento del flusso e del tratto che costringe a "riposizionare" di frequente la penna.
Anche dopo lunghi periodi di apertura della penna la partenza non è mai a vuoto e il flusso è abbondante fin dall'inizio. Spero che un adeguato periodo di rodaggio ne migliori la scorrevolezza e che il pennino si "adatti" alla mia modalità di utilizzo.
Voto: 7/10 In conclusione: una bella penna che però non si adatta molto al mio modo di utilizzare le penne stilografiche.