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Swan Self Filler 6260 :: Recensione

Inviato: lunedì 9 febbraio 2009, 10:50
da gpaolo
Un arrivo inaspettato: l'avevo acquistata su ebay a inizio Dicembre dello scorso anno dall'Inghilterra, ma l'avevo data per dispersa tant'è vero che il venditore mi aveva già restituito i soldi a metà Gennaio. Ho dovuto attendere 2 mesi per trovarla nella buchetta della posta, ma ne è valsa la pena: è in perfetto stato, completa di scatola e istruzioni. In celluloide nera, le incisioni su corpo, tappo e fondello sono ben visibili, pennino Swan 2 semiflessibile, medio. Devo solo cambiarle il sacchetto:

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Re: Swan Self Filler 6260

Inviato: lunedì 9 febbraio 2009, 21:20
da piccardi
Complimenti vivissimi Giampaolo, è davvero una bella penna e sono contento che ti sia arrivata, nonostante il ritardo.

A me era successa una cosa analoga con una Waterman 452, che è arrivata che ormai mi era stata rimborsata da più di un mese dato che dopo quasi tre mesi non era arrivata, e me la ritrovai consegnata insieme ad altre due penne che erano state fermate in dogana. Quasi quattro mesi, anche se veniva dall'america, mi sembrano un record.

Simone

Re: Swan Self Filler 6260

Inviato: martedì 10 febbraio 2009, 14:42
da domenico40
Interessante! Puoi parlarcene piu' approfonditamente? ;)

Re: Swan Self Filler 6260

Inviato: giovedì 12 febbraio 2009, 10:14
da sertav
Molto, molto bella. Complimenti anche per le belle foto che ci hai proposto.

Re: Swan Self Filler 6260

Inviato: sabato 14 febbraio 2009, 11:31
da gpaolo
Vediamo se riesco a fare una piccola recensione.
Questo modello della Mabie Todd risale al 1946, poco prima che la casa inglese cessasse la produzione di penne, verso il 1950.
Il materiale di costruzione è la celluloide, nera.
La penna è lunga 127mm chiusa, aperta misura 160mm, mentre il diametro del fusto è quasi 12mm.
Il logo del famoso cigno (swan) è presente all'estremità del tappo e sulla parte superiore della clip; ed è accompagnato dalla marcatura "self filler Mabie, Todd & Co. Ltd Made in England" longitudinalmente sul fusto. Sul fianco inferiore del fusto è marcato il numero di modello (6260). La marcatura "swan" è inoltre presente sia sul fondello, sia nella parte posteriore dell'alimentatore, che è in ebanite.
Il pennino è un classico semiflessibile Swan 2, punta media, in oro 14ct, anche lui marcato "Mabie Todd & Co Ltd Made in England", col foro alla base delle due punte del pennino a forma di cuore.
Ho fatto una prova di scrittura (nell'immagine allegata), intingendo il pennino nell'inchiostro (Parker Quink nero), ed è fantastico vedere quanto assorbe (per capillarità), permettendo di scrivere a lungo.
Insomma, si capisce perchè questa marca è sempre stata all'avanguardia nella costruzione delle penne stilografiche. Per la storia della casa facciamo naturalmente riferimento al sito: http://www.fountainpen.it/Swan

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Re: Swan Self Filler 6260 :: Recensione

Inviato: martedì 18 agosto 2009, 1:09
da domenico40
Credo questa sia la prima recensione del ns forum :oops:

Grande Giampaolo! ;)

Re: Swan Self Filler 6260 :: Recensione

Inviato: mercoledì 19 agosto 2009, 0:14
da piccardi
Avessi tempo e sapessi fare foto mi piacerebbe recensire la Custom 823 della Pilot che mi son fatto portare in italia dagli amici della Casa della Stilografica (www.stilografica.it, gli faccio pubblicità, ma dato il favore almeno ricambio...)

Scrive con una scorrevolezza straordinaria, carica un litro (beh, quasi...) di inchiostro e ...

Il resto quando trovo il tempo...

Simone

Re: Swan Self Filler 6260 :: Recensione

Inviato: mercoledì 19 agosto 2009, 9:26
da domenico40
piccardi ha scritto:Avessi tempo e sapessi fare foto mi piacerebbe recensire la Custom 823 della Pilot che mi son fatto portare in italia dagli amici della Casa della Stilografica (http://www.stilografica.it, gli faccio pubblicità, ma dato il favore almeno ricambio...)

Scrive con una scorrevolezza straordinaria, carica un litro (beh, quasi...) di inchiostro e ...

Il resto quando trovo il tempo...

Simone
Non ci sono scusanti. Una pagina in meno per il wiki ed una recensione in piu' per il forum :geek:

Senno' lo chiudo il forum :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Re: Swan Self Filler 6260 :: Recensione

Inviato: mercoledì 19 agosto 2009, 16:02
da piccardi
domenico40 ha scritto: Non ci sono scusanti. Una pagina in meno per il wiki ed una recensione in piu' per il forum :geek:

Senno' lo chiudo il forum :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Io non so fare le fotografie, per cui avrei ben poco da mostrare, già sono appena decente a scrivere...

Ma se Marco (il gestore della casa della stilografica) se ne fa mandare delle altre (come aveva intenzione dopo aver visto la mia ...) lui di certo le fotograferà e allora avrai la tua recensione.

Ma bisogna aspettare almeno settembre.

Simone

Re: Swan Self Filler 6260 :: Recensione

Inviato: mercoledì 19 agosto 2009, 18:24
da Arizona
Buonasera a Tutti.
Giampaolo, Intanto volevo associarmi agli altri nei complimenti per il tuo acquisto nonché per la recensione.
Volevo poi approfittare per chiederti, anzi, chiedere a tutti voi, un consigio in merito alle ricerche che sto facendo per l'acquisto di una mia coetanea. Dopo aver quasi escluso la Sheaffer Snorkle (più che altro per le complicanze manutentive che può ha il meccanismo di caricamento Snorkel), ho "adocchiato" la SWAN MABIE TODD LEVER FILLER 3260 - FINE NIB - BLACK della quale riporto di seguito il link.

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?Vie ... K:MEWAX:IT

La cosa strana è che il venditore parla di pennino n. 2 come fine. Ma non è medio?
A parte questa precisazione, mi interesserebbe conoscere il vostro parere sulla creatura per un eventuale acquisto.
Vi ringrazio.
:) Cordiali Saluti :)

Adriano

Re: Swan Self Filler 6260 :: Recensione

Inviato: mercoledì 19 agosto 2009, 19:18
da gpaolo
Grazie Adriano, comunque la recensione vien da sè... se sei soddisfatto della penna! Io mi limito alle considerazioni nell'uso, dato che notizie su marche, storia e quant'altro è già in bella mostra sul sito allestito da Simone!
La marcatura del pennino una volta era eseguita in base alla grandezza dello stesso, indipendentemente dalla punta, che poteva essere fine, extrafine o media. Dalle foto comunque sembra proprio abbia una punta fine (il tratto di inchiostro è chiaro), e se premi sulla stilo il pennino si apre leggemente (normalmente con questi pennini bisogna spingere forte) e il tratto diventa largo e più scuro. Questa è una caratteristica peculiare delle penne antiche, e aggiunge uno stile particolare alla scrittura.
Dal punto di vista manutenzione il caricamento a leva laterale con sacchetto interno è uno dei più semplici, quindi consigliatissimo.
(Ricordo di aver fatto manutenzione su una Parker 51 Vacumatic, giurando a me stesso di non metterci più le mani!)
Inoltre è già stata pulita e revisionata. Non conosco il venditore, ma secondo me è proprio una bella penna.

Re: Swan Self Filler 6260 :: Recensione

Inviato: mercoledì 19 agosto 2009, 20:02
da piccardi
gpaolo ha scritto: (Ricordo di aver fatto manutenzione su una Parker 51 Vacumatic, giurando a me stesso di non metterci più le mani!)
Inoltre è già stata pulita e revisionata. Non conosco il venditore, ma secondo me è proprio una bella penna.
Santo cielo, e che aveva?
da quel che ho visto, se hai gli attrezzi e i ricambi, non sono così complicate da trattare, certo senza avere i sacchetti e l'attrezzo per svitare il fondo è un incubo, ma una volta aperta è semplicemente aver pazienza per rimettere il diaframma.

Le spiegazioni sul sito di Richard Binder sono molto dettagliate, ed anche un pivello come me, messo con i pezzi in mano, è riuscito a risistemarne una... (certo, ci ho messo un pomeriggio, ma stavamo a baloccarci ed io tutto sono fuorché un professionista...)

Ciao
Simone

Re: Swan Self Filler 6260 :: Recensione

Inviato: mercoledì 19 agosto 2009, 20:52
da gpaolo
piccardi ha scritto:se hai gli attrezzi
Infatti, gli attrezzi! Sono d'accordo che se collezioni lo stesso modello gli attrezzi te li ripaghi, ma per uno come me (accumulatore, non collezionista) ci vorrebbero un sacco di attrezzi che dovrei farmi prima un laboratorio... insomma, da svenarsi. Avevo solo pinze e cacciavite, e ho rischiato grosso di rovinare la penna.
A proposito di pazzie, vi dico anche che il mese scorso (durante una settimana di ferie) avevo ancora una Aikin Lambert nel cassetto con il corpo rotto (tutto il filetto andato), e mi è venuta l'idea di ricostruire il filetto con un cutter. Non è una bellezza, ma ora la penna è funzionale:
http://picasaweb.google.com/tipstricks/ ... lCadetBCHR#

Re: Swan Self Filler 6260 :: Recensione

Inviato: mercoledì 19 agosto 2009, 23:06
da piccardi
Purtroppo la vacumatic è una di quelle penne che si fa male senza attrezzi, io ho usato una copia di quelli usati dalla Parker, ma mi dicono che se uno trova il dado con la filettatura giusta basta farselo tagliare su un lato e con qualche euro e l'ausilio di una pinza si ottiene un sistema casalingo del tutto funzionale, anche se non troppo bello o comodo. La cosa buona è che con la stessa tecnica ci smonti anche un sacco di penne a stantuffo tedesche (quelle che hanno lo stantuffo sotto un fondellino).

Alla fine siccome io ed ottorino ci divertiamo, ed io di vacumatic da sistemare ne avevo una decina, ho finito per comprarli.

Ciao
Simone

Re: Swan Self Filler 6260 :: Recensione

Inviato: giovedì 20 agosto 2009, 6:54
da Arizona
gpaolo ha scritto:A proposito di pazzie, vi dico anche che il mese scorso (durante una settimana di ferie) avevo ancora una Aikin Lambert nel cassetto con il corpo rotto (tutto il filetto andato), e mi è venuta l'idea di ricostruire il filetto con un cutter. Non è una bellezza, ma ora la penna è funzionale:
Quindi il fusto è ora più corto che in origine...o sbaglio? E per quanto riguarda quindi il sistema di caricamento? Forse che per voi le risposte sono ovvie ma io, da neofita, vorrei sapere.
Per quanto riguarda il filetto...Beh! Incredibile. Credo che sia a 2 principi, quindi ancora più interessante. Non so se gli altri sanno/intuiscono come hai potuto eseguirlo a mano, io certo che no: ieri sera continuavo a chiedermelo e questa mattina mi è venuta in mente un'unica possibilità/soluzione a cui potrei pensare di ricorrere se la cosa fosse capitata a me...cioè quella di disegnare il filetto a computer e di riportarlo poi, con una colla "leggera", sulla superficie dl fusto; non ne vedo altre. La cosa è veramente interessante, qui siamo ai :D confini/limiti umani del fai da te... :D Gradirei sapere come hai proceduto.
:) Cordiali Saluti :)

Adriano