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La plastica è più leggera
il metallo è più robusto ma anche più pesante , di cui l'ottone il più diffuso


Ma ciò che conta non è il pezzo di gomma della testa?

Quindi c'è davvero da preoccuparsi tra una penna con un pistone interamente in plastica

( da quello che so , Aurora, Sailor Realo, m200-m600 pelikan, Omas di vecchia produzione, Twsbi,lamy 2000 ...)

e uno con parti o tutto di ottone/metallo ?

( Montblanc 149 , m800-m1000, scribo, leonardo....)


Quale è la vostra impressione riguardo all'avere penne con pistone solo in plastica o rinforzati/fatti di metallo ?

Secondo me l'ideale sarebbe farli in ebanite leggero e robusto, in alternativa in duralluminio, come quelli attuali della Leonardo l'ottone è robusto ma pesante.
Certo il gommino è molto importanre, e non deve essere in plastica ma ingomma siliconica per avere buona tenuta e durata nel tempo.

maxpop 55 ha scritto: ↑martedì 24 giugno 2025, 21:18 Secondo me l'ideale sarebbe farli in ebanite leggero e robusto, in alternativa in duralluminio, come quelli attuali della Leonardo l'ottone è robusto ma pesante.
Certo il gommino è molto importanre, e non deve essere in plastica ma ingomma siliconica per avere buona tenuta e durata nel tempo.

Molte aziende di nicchie che producono già penne custom stanno introducendo ( non più come prototipi) già i feeder in plastiche molto rigide ( ultem, la plastica color paglierino ) , secondo me sarebbe realisticamente più facile farli di questa plastica che in ebanite che già sono pochi che sanno lavorarlo

il pistone in plastica ha spesso il vantaggio non solo della leggerezza ma del miglior bilanciamento della penna, alcune penne con pistone in metallo (in genere in ottone) tendono ad essere sbilanciate all'indietro.
Probabilmente preferirei un pistone in metallo per motivi di resistenza/durata, ma non a discapito del perfetto bilanciamento della penna.

Non ho una preferenza netta, ma le penne sbilanciate all'indietro non mi piacciono, infatti non le uso calzate. Quindi in linea di massima preferisco plastica. Una lega metallica leggera potrebbe essere il giusto compromesso.
Forse che la caratteristica che preferirei è che fossero facilmente smontabili, e magari con parti sostituibili vendute dalla stessa casa.. però mi rendo conto che quest'ultimo aspetto non sarebbe conveniente per il produttore, ma solo per noi.

Io partirò da una constatazione, se uno estrae il pistone di una 400NN si rende conto che è fatto a regola d'arte. E tutto in plastica ma una plastica spessa (in questo si distingue dal pistone delle aurora moderne in genere anche i pistoni delle pelikan moderne (fino alla M1000) il cui albero sempre in plastica è molto più fragile di quello vintage.
La bontà di un sistema tutta in plastica è ovvio il bilanciamento della penna. Quando le penne erano usate per scrivere per ore e non per fare scena il bilanciamento era importante. La Montblanc dopo l'epoca molto corta del pistone telescopico uso un sistema tutto in plastica sia sulle 149 che sulle 146. Quindi tanto male non era se l'hanno usato per decenni. .
La Omas poi non ne parliamo. Plastica per non appesantire inutilmente la penna e garantite ottimo bilanciamento. I pistoni moderni delle Omas erano fragili non perché fossero in plastica ma perché usavano una chiavetta antirotazione molto sottile. La soluzione Omas era la stessa adottata dalla Pelikan solo che nelle Pelikan vintage la chiave antirotazione sempre in plastica era molto più spessa e lunga e non si rompeva.
Infine un pistone in plastica si può fare estraibile come quelli che usano pezzi in ottone. Solo che la Pelikan alle 400 e discendenti non la mai adottato preferendo un innesto a frizione.
Ultima considerazione, si possono fare innovazioni anche in questo campo e qui bisogna lodare la Leonardo che ha progettato un pistone in metallo leggero (usando l'alluminio) che quindi non altera il bilanciamento della penna. Questa è una innovazione degna di nota che i concorrenti Montblanc e Pelikan in primis dovrebbero adottare senza pensarci due volte.

Roland ha scritto: ↑mercoledì 25 giugno 2025, 9:48 [...]
Ultima considerazione, si possono fare innovazioni anche in questo campo e qui bisogna lodare la Leonardo che ha progettato un pistone in metallo leggero (usando l'alluminio) che quindi non altera il bilanciamento della penna. Questa è una innovazione degna di nota che i concorrenti Montblanc e Pelikan in primis dovrebbero adottare senza pensarci due volte.

Mi hai tolto le parole di bocca...

La "durabilità" delle meccaniche metalliche le rende preferibili, soprattutto a distanza di molti anni. Per il peso: un pistone in ottone potrebbe essere anche realizzato "alleggerendo" la parte (ma il costo salirebbe); utilizzando l'alluminio invece si avrebbero resistenza e leggerezza insieme.

Ma forse, rispetto al materiale del pistone (che dura eccome anche se in plastica, se la plastica e la costruzione sono buone) sono anche più importanti le guide, i fermi, la manopola, gli alloggiamenti delle filettature eccetera, cioè le parti restanti del meccanismo... Su queste il metallo "vince".

Io penso che il punto principale siano scala, costi e qualità percepita.

Dal punto di vista tecnico e di possibilità di sviluppo, non ho alcun dubbio che i materiali sintetici (o plastica se ci piace la parola) siano il top. Non parlo delle robacce stile Omas di 20 anni fa, ma dei materiali compositi con cui peraltro si costruiscono pure gli aeroplani di linea.

Ma il costo per piccole produzioni semi amatoriali come le penne di fascia alta sarebbero probabilmente proibitivi e non siamo più nell'età d'oro delle stilografiche quando un caricamento all'avanguardia faceva la fortuna di un marchio.

L'altro aspetto è che "il metallo" ha una qualità percepita maggiore. Fa molto "fascia alta" e con la fascia alta (ossia i "pennoni") ci va a nozze, visto che il meccanismo più di tanto piccolo e compatto e leggero non lo puoi fare.
Quindi qualsiasi tentativo di usare leghe un po' più sofisticate dell'ottone è probabilmente la strada migliore da seguire per bilanciare tutto (non solo il peso della penna....)

Roland ha scritto: ↑mercoledì 25 giugno 2025, 9:48
La Montblanc dopo l'epoca molto corta del pistone telescopico uso un sistema tutto in plastica sia sulle 149 che sulle 146.

Perché "epoca molto corta"???

Pensuser ha scritto: ↑mercoledì 25 giugno 2025, 12:39 Perché "epoca molto corta"???

La Meisterstuck 149 è del 1952, la Montblanc uso il pistone telescopico sulla 149 fino al 1959. Quindi 7 anni. Mi pare giusto definirla epoca corta.

Roland ha scritto: ↑mercoledì 25 giugno 2025, 12:56

Pensuser ha scritto: ↑mercoledì 25 giugno 2025, 12:39 Perché "epoca molto corta"???

La Meisterstuck 149 è del 1952, la Montblanc uso il pistone telescopico sulla 149 fino al 1959. Quindi 7 anni. Mi pare giusto definirla epoca corta.

Il pistone telescopico venne introdotto nel 1935 con la serie 13X, utilizzato poi nella serie 14X. 25 anni...

Il pistone telescopico era stupendo permetteva di caricare tanto inchiostro, però era abbastanza delicato

il pistone telescopico è un meccanismo piuttosto complesso e raffinato

amadeus ha scritto: ↑mercoledì 25 giugno 2025, 18:26 il pistone telescopico è un meccanismo piuttosto complesso e raffinato

Il pistone telescopico è poco riparabile e decisamente complesso. Qui una interessante prova comparativa con un altro sistema di carica.

(Ma ha fascino)

Lega di alluminio, a mio avviso, e' il giusto compromesso.