Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
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Pelikan 4001 Royal Blue (vintage)
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Pelikan 4001 Royal Blue (vintage)
Terza recensione degli inchiostri "vintage" che ho recuperato da un negozio di antichità.
Qui ci vuole coraggio, incoscienza e pure un po' di spavalderia: stiamo parlando di uno dei più famosi, famigerati, amati e odiati inchiostri stilografici di tutti i tempi: il mitologico 4001 Royal Blue di scolastica memoria.
Inchiostro caposaldo della produzione Pelikan "popolare " , facilissimo da trovare, se entrate in una qualsiasi cartoleria, anche dei più disparati e disagiati paesini della penisola e chiedete dell'inchiostro per stilografiche vi verrà messo sul bancone un pacchetto da 6 di cartucce Pelikan 4001 Royal Blue, di età spesso imprecisabile a volte pure mezze secche.
Spesso odiato da chi, ai tempi in cui si usavano ancora le stilografiche a scuola, è stato sottoposto alla privazione della libertà di scelta/pensiero/parola e scrittura per quanto riguarda l'inchiostro da usare: o Pelikan 4001 blu oppure niente. Le terribili maestre non accettavano nemmeno che lo scolaretto in alternativa scrivesse col suo stesso sangue .
Denigrato da molti perché troppo slavato, troppo secco, troppo triste, troppo scolastico, troppo poco tutto.
Tuttavia è ancora qui, e nei supermercati tedeschi si trova regolarmente (esperienza personale) sia in cartucce che calamai , a fianco a qualche rara alternativa: di solito Lamy, cartucce Faber Castell o le solite "anonime" nei boccioni.
Ma allora com'è possibile? Tutti questi difetti sono solo malelingue? Piccoli fanciulli traumatizzati che da adulti portano ancora le ferite psicologiche e lo odiano in quanto portatore di incubi blu (slavato)?
No, è tutto vero. Ma c'è dell'altro.
È l'inchiostro meno resistente all'acqua che abbia mai usato, se a dieci chilometri di distanza sta piovendo, a casa vostra il 4001 blu si auto cancella già mentre state scrivendo.
Questo è meraviglioso! Bellissimo. Impagabile!
Soprattutto se dovete pulirlo da penne dimenticate inchiostrate per decenni, tutte le volte che ne metto una sotto il rubinetto e scende quell'azzurrino bluette tendente all'ametista subito elevo una preghiera al santo chimico che lo ha inventato. So già infatti che tempo un paio d'ore la penna sarà bella che lavata e pronta all'uso.
Vu sporcate mani, camicia, scrivania, piedi , capelli etc quando caricate la vostra stilografica? No problem se usate questo inchiostro!
Usate cartaccia dí pessimo qualità e/o penne che sembrano degli innaffiatoi per le azalee? Pelikan 4001 è vostro amico!
Fate soesso ettroit da ottoghiaffia? 4001 Royal Blue e "cancellino" sono il vostro pane quotidiano!
Ora bando alle ciance e passiamo a descrivere com'è questo inchiostro.
Dalla confezione risulta sicuramente datato, non ho idea di quanti anni abbia ma direi sicuramente più di 20, anzi non vorrei dire una boiata ma forse risale agli anni '80.
L'ho provato su varie penne e si comporta in modo molto simile a quello attualmente in commercio. La prima differenza che salta subito all'occhio, anzi al naso, è l'odore: sembra di aver aperto una latta dí sverniciante!
L'odore di solvente è bello intenso e si sente anche annusando la penna.
Fortunatamente non rimane sulla carta ad inchiostro asciutto.
I questo test ho usato carta Pigna Styl è una Pelikan 120 con pennino F.
La penna in questione ha un alimentatore con dei consumi di inchiostro paragonabili a quelli di un Iveco Turbostar.
A pieno carico.
In salita.
Nonostante questo l'inchiostro regge benissimo il flusso, non allarga il tratto e non spiuma, sebbene la carta non sia particolarmente di qualità.
Assente il trapasso dall'altro lato, si vede solo un pochino di ghosting.
L'inchiostro asciuga in 20 secondi circa, nonostante la portata di svariati metri cubi al secondo.
Ovviamente la lubrificazione è sotto la media da buona tradizione 4001 blu e la scorrevolezza è buona, anzi ottima dato il flusso, la penna corre velocemente con un feedback "matitoso" piacevole .
Il colore è il classico blu da quaderni di scuola, con una piccola punta di violetto di sottofondo.
E la saturazione?
Eeehhhh ecco perché ho usato una Pelikan di una volta.
Ecco perché si dice che gli inchiostri Pelikan sono stati progettati per le loro penne.
Con una Pelikan con alimentatore in ebanite il 4001 RB appena messo giù è quasi il fratello "educato" del Baystate Blue!
Una roba da non crederci!
Brillantissimo, intenso, salta fuori dalla pagina!
Poi si asciuga e diventa un blu "normale", ma comunque ben saturo e corposo, lontano parente di quel diafano azzurrello che si ottiene con le cartucce nelle penne moderne, tutte a dieta di riso in bianco e succo di limone.
Il Pelikan 4001 va messo sulle penne che pasteggiano a carbonara, guanciale e fettunta!
Penne che trangugiano inchiostro come una Cadillac Eldorado.
Penne che quando ordinano i ravioli li misurano a vassoi .
Su penne così da il meglio di sé.
Qui le recensioni degli altri 4001:
viewtopic.php?t=34192
viewtopic.php?t=34170
Qui ci vuole coraggio, incoscienza e pure un po' di spavalderia: stiamo parlando di uno dei più famosi, famigerati, amati e odiati inchiostri stilografici di tutti i tempi: il mitologico 4001 Royal Blue di scolastica memoria.
Inchiostro caposaldo della produzione Pelikan "popolare " , facilissimo da trovare, se entrate in una qualsiasi cartoleria, anche dei più disparati e disagiati paesini della penisola e chiedete dell'inchiostro per stilografiche vi verrà messo sul bancone un pacchetto da 6 di cartucce Pelikan 4001 Royal Blue, di età spesso imprecisabile a volte pure mezze secche.
Spesso odiato da chi, ai tempi in cui si usavano ancora le stilografiche a scuola, è stato sottoposto alla privazione della libertà di scelta/pensiero/parola e scrittura per quanto riguarda l'inchiostro da usare: o Pelikan 4001 blu oppure niente. Le terribili maestre non accettavano nemmeno che lo scolaretto in alternativa scrivesse col suo stesso sangue .
Denigrato da molti perché troppo slavato, troppo secco, troppo triste, troppo scolastico, troppo poco tutto.
Tuttavia è ancora qui, e nei supermercati tedeschi si trova regolarmente (esperienza personale) sia in cartucce che calamai , a fianco a qualche rara alternativa: di solito Lamy, cartucce Faber Castell o le solite "anonime" nei boccioni.
Ma allora com'è possibile? Tutti questi difetti sono solo malelingue? Piccoli fanciulli traumatizzati che da adulti portano ancora le ferite psicologiche e lo odiano in quanto portatore di incubi blu (slavato)?
No, è tutto vero. Ma c'è dell'altro.
È l'inchiostro meno resistente all'acqua che abbia mai usato, se a dieci chilometri di distanza sta piovendo, a casa vostra il 4001 blu si auto cancella già mentre state scrivendo.
Questo è meraviglioso! Bellissimo. Impagabile!
Soprattutto se dovete pulirlo da penne dimenticate inchiostrate per decenni, tutte le volte che ne metto una sotto il rubinetto e scende quell'azzurrino bluette tendente all'ametista subito elevo una preghiera al santo chimico che lo ha inventato. So già infatti che tempo un paio d'ore la penna sarà bella che lavata e pronta all'uso.
Vu sporcate mani, camicia, scrivania, piedi , capelli etc quando caricate la vostra stilografica? No problem se usate questo inchiostro!
Usate cartaccia dí pessimo qualità e/o penne che sembrano degli innaffiatoi per le azalee? Pelikan 4001 è vostro amico!
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Ora bando alle ciance e passiamo a descrivere com'è questo inchiostro.
Dalla confezione risulta sicuramente datato, non ho idea di quanti anni abbia ma direi sicuramente più di 20, anzi non vorrei dire una boiata ma forse risale agli anni '80.
L'ho provato su varie penne e si comporta in modo molto simile a quello attualmente in commercio. La prima differenza che salta subito all'occhio, anzi al naso, è l'odore: sembra di aver aperto una latta dí sverniciante!
L'odore di solvente è bello intenso e si sente anche annusando la penna.
Fortunatamente non rimane sulla carta ad inchiostro asciutto.
I questo test ho usato carta Pigna Styl è una Pelikan 120 con pennino F.
La penna in questione ha un alimentatore con dei consumi di inchiostro paragonabili a quelli di un Iveco Turbostar.
A pieno carico.
In salita.
Nonostante questo l'inchiostro regge benissimo il flusso, non allarga il tratto e non spiuma, sebbene la carta non sia particolarmente di qualità.
Assente il trapasso dall'altro lato, si vede solo un pochino di ghosting.
L'inchiostro asciuga in 20 secondi circa, nonostante la portata di svariati metri cubi al secondo.
Ovviamente la lubrificazione è sotto la media da buona tradizione 4001 blu e la scorrevolezza è buona, anzi ottima dato il flusso, la penna corre velocemente con un feedback "matitoso" piacevole .
Il colore è il classico blu da quaderni di scuola, con una piccola punta di violetto di sottofondo.
E la saturazione?
Eeehhhh ecco perché ho usato una Pelikan di una volta.
Ecco perché si dice che gli inchiostri Pelikan sono stati progettati per le loro penne.
Con una Pelikan con alimentatore in ebanite il 4001 RB appena messo giù è quasi il fratello "educato" del Baystate Blue!
Una roba da non crederci!
Brillantissimo, intenso, salta fuori dalla pagina!
Poi si asciuga e diventa un blu "normale", ma comunque ben saturo e corposo, lontano parente di quel diafano azzurrello che si ottiene con le cartucce nelle penne moderne, tutte a dieta di riso in bianco e succo di limone.
Il Pelikan 4001 va messo sulle penne che pasteggiano a carbonara, guanciale e fettunta!
Penne che trangugiano inchiostro come una Cadillac Eldorado.
Penne che quando ordinano i ravioli li misurano a vassoi .
Su penne così da il meglio di sé.
Qui le recensioni degli altri 4001:
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grazie della recensione e del tuo proverbiale spirito
Mi ritrovo nei tuoi commenti positivi! E' vero, l'ho usato per tutto il ciclo scolastico, e anche oltre, ma non sono mai riuscito ad odiarlo.
Da piccolo (ho iniziato ad usare la stilo a 6 anni) pensavo non esistesse altro inchiostro...
E' vero, tende a sbiadire (non per nulla è il lavabile per eccellenza) ma tutti i vantaggi che hai citati in certe situazioni sono la manna dal cielo
(ho ricordi certi del grembiule macchiato di blu... mia mamma non faceva una piega) .
Sulle penne "delicate"? io ci metto questo e nient'altro.
E poi sì, ha bisogno di "certe" penne, quelle dal flusso abbondante.
Inoltre, lo dico sempre, mai provato a lasciarlo evaporare un po'? diventa scuro come il Sargasso Sea! e produce lo stesso sheen rosso!
E' l'unico che tengo in un calamaio di cristallo sul tavolo sempre pieno (gli altri inchiostri stanno ben riposti nelle loro boccette).
Eccolo in opera con una Waterman 52 (dal mio calamaio "concentrato") un po' diverso dal tuo, eh?

Mi ritrovo nei tuoi commenti positivi! E' vero, l'ho usato per tutto il ciclo scolastico, e anche oltre, ma non sono mai riuscito ad odiarlo.
Da piccolo (ho iniziato ad usare la stilo a 6 anni) pensavo non esistesse altro inchiostro...
E' vero, tende a sbiadire (non per nulla è il lavabile per eccellenza) ma tutti i vantaggi che hai citati in certe situazioni sono la manna dal cielo
(ho ricordi certi del grembiule macchiato di blu... mia mamma non faceva una piega) .
Sulle penne "delicate"? io ci metto questo e nient'altro.
E poi sì, ha bisogno di "certe" penne, quelle dal flusso abbondante.
Inoltre, lo dico sempre, mai provato a lasciarlo evaporare un po'? diventa scuro come il Sargasso Sea! e produce lo stesso sheen rosso!
E' l'unico che tengo in un calamaio di cristallo sul tavolo sempre pieno (gli altri inchiostri stanno ben riposti nelle loro boccette).
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Pelikan 4001 Royal Blue (vintage)
Se c'è uno che poteva provare l'ardua impresa eri tu: direi che hai superato la prova e riportato a casa la Ricompensa Leggendaria.mastrogigino ha scritto: ↑domenica 9 marzo 2025, 19:11 Qui ci vuole coraggio, incoscienza e pure un po' di spavalderia
Del resto sei temprato nelle terre dell'oscuro Sauron.

Condivido il sentimento di eterna riconoscenza per il Nobile Chimico Pelikan, colui che ha reso possibile dimenticarsi le penne inchiostrate senza averne paura.
Un inchiostro che non soffre di manie di protagonismo, e si mette all'onesto servizio del suo utilizzatore.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
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Pelikan 4001 Royal Blue (vintage)
Cavoli! Sembra nero!
Comunque, pur avendolo usato anche io per gran parte del ciclo scolastico obbligatorio, talvolta alternato con Parker, ma solo a partire dall'ultimo anno delle elementari, non ho ricordi di grembiuli macchiati, né di vestiti macchiati.
Nemmeno in questo ultimo periodo, che sto riprendendo a giocare con gli inchiostri, mi riesce di fare grossi danni. Tant'è che non faccio nemmeno caso a come sono vestito: alle volte con giacca, camicia e cravatta e altre con la tuta per casa!
Per quanto ne dicano, il 4001 Royal Blue di Pelikan è una certezza immutabile in ogni persona che abbia anche solo stretto in mano una stilografica per una volta nella vita. E il colore mi è sempre piaciuto di più del blu di Parker, ma il profumo di Parker resta imbattibile, a mio parere!
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Grazie per la tua recensione, molto bella, ho ricordato con nostalgia i tempi della "squola" e il carissimo Royal Blue Pelikan, che è sempre stato accompagnato ma mai tradito.
Solo le ultime versioni da qualche anno a questa parte non mi piacciono più.
Solo le ultime versioni da qualche anno a questa parte non mi piacciono più.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Grazie mille per questi racconti del passato, molto istruttivi!
Ammetto che essendo giovine sono della generazione delle Papermate Replay a scuola, quindi non ho traumi infantili associati a questo inchiostro, ce l'ho (quello contemporaneo ovviamente) e l'ho effettivamente considerato a lungo "l'inchiostro base degli scolari", ma una volta caricato su una Minerva con pennino bello flessibile dava veramente un bel colore. L'inchiostro perfetto per le vecchiette sbrodolone insomma.

Ammetto che essendo giovine sono della generazione delle Papermate Replay a scuola, quindi non ho traumi infantili associati a questo inchiostro, ce l'ho (quello contemporaneo ovviamente) e l'ho effettivamente considerato a lungo "l'inchiostro base degli scolari", ma una volta caricato su una Minerva con pennino bello flessibile dava veramente un bel colore. L'inchiostro perfetto per le vecchiette sbrodolone insomma.
Enrico
"刃を持った者をそのふところに抱き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
"刃を持った者をそのふところに抱き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
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10 e lode per la recensione e i contentuti espressi in modo eccellente e divertente. quindi oltre alle Pelikan quali altre marche hanno un flusso generoso adatto a questo inchiostro?
- MatteoQ
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Ha senso parlare di marche di penne, senza entrare nel dettaglio alimentatore-pennino?anghiarino ha scritto: ↑lunedì 10 marzo 2025, 11:42 10 e lode per la recensione e i contentuti espressi in modo eccellente e divertente. quindi oltre alle Pelikan quali altre marche hanno un flusso generoso adatto a questo inchiostro?
Spesso, stessa marca, stesso modello, pennino differente, flusso completamente diverso.
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non sono un esperto ma per es. tutte e 5 le pelikan che ho hanno flusso abbondante non ci sarà una regola assoluta ma una tendenza credo di si.MatteoQ ha scritto: ↑lunedì 10 marzo 2025, 12:19Ha senso parlare di marche di penne, senza entrare nel dettaglio alimentatore-pennino?anghiarino ha scritto: ↑lunedì 10 marzo 2025, 11:42 10 e lode per la recensione e i contentuti espressi in modo eccellente e divertente. quindi oltre alle Pelikan quali altre marche hanno un flusso generoso adatto a questo inchiostro?
Spesso, stessa marca, stesso modello, pennino differente, flusso completamente diverso.
ringrazio
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Come ho scritto, trovo sia indicato per le penne vintage, di solito gli alimentatori in ebanite sono belli abbondanti come flusso e spesso i pennini sono flessibili.anghiarino ha scritto: ↑lunedì 10 marzo 2025, 11:42 quindi oltre alle Pelikan quali altre marche hanno un flusso generoso adatto a questo inchiostro?
Nella produzione attuale c'è Montblanc, e i produttori che montano alimentatori in ebanite (es. alcuni produttori indiani, Leonardo per i pennini in oro).
Come scriveva Matteo, dipende anche dalla punta, non solo dall'alimentatore: un EF avrà ovviamente meno flusso di un B.
Enrico
"刃を持った者をそのふところに抱き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
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ehm... a 6-7 anni ci riuscivo...MatteoQ ha scritto: ↑lunedì 10 marzo 2025, 8:51Cavoli! Sembra nero!
Comunque, pur avendolo usato anche io per gran parte del ciclo scolastico obbligatorio, talvolta alternato con Parker, ma solo a partire dall'ultimo anno delle elementari, non ho ricordi di grembiuli macchiati, né di vestiti macchiati.

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Sulle moderne, in genere il flusso è più generoso sulle penne a pistone (rispetto al converter) anche se non è una regola.anghiarino ha scritto: ↑lunedì 10 marzo 2025, 11:42 10 e lode per la recensione e i contentuti espressi in modo eccellente e divertente. quindi oltre alle Pelikan quali altre marche hanno un flusso generoso adatto a questo inchiostro?
Montblanc è abbastanza generosa, ma non quanto Pelikan.
Moltissime delle vintage hanno flusso anche più generoso delle Pelikan; alcuni sistemi di riempimento precedenti al pistone, accoppiati con alimentatori non troppo elaborati, danno flusso spesso abbondante.
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sì, ha senso. Il pennino differente di solito agisce di più sul tratto, il flusso è più una caratteristica dell'accoppiata penna/alimentatore, e di solito la stessa marca di penna monta lo stesso alimentatore (a meno di cambio di "size" del pennino).MatteoQ ha scritto: ↑lunedì 10 marzo 2025, 12:19Ha senso parlare di marche di penne, senza entrare nel dettaglio alimentatore-pennino?anghiarino ha scritto: ↑lunedì 10 marzo 2025, 11:42 10 e lode per la recensione e i contentuti espressi in modo eccellente e divertente. quindi oltre alle Pelikan quali altre marche hanno un flusso generoso adatto a questo inchiostro?
Spesso, stessa marca, stesso modello, pennino differente, flusso completamente diverso.
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Concordo, non si può mai generalizzare al 100%, ma che tutte le Pelikan abbiano flusso piuttosto abbondante è noto...anghiarino ha scritto: ↑lunedì 10 marzo 2025, 13:29non sono un esperto ma per es. tutte e 5 le pelikan che ho hanno flusso abbondante non ci sarà una regola assoluta ma una tendenza credo di si.
ringrazio
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Ammazza che densità! Dalla foto sembra quasi lo sciroppo che si mette sulle cheesecake!sansenri ha scritto: ↑domenica 9 marzo 2025, 23:34 grazie della recensione e del tuo proverbiale spirito![]()
Mi ritrovo nei tuoi commenti positivi! E' vero, l'ho usato per tutto il ciclo scolastico, e anche oltre, ma non sono mai riuscito ad odiarlo.
Da piccolo (ho iniziato ad usare la stilo a 6 anni) pensavo non esistesse altro inchiostro...
E' vero, tende a sbiadire (non per nulla è il lavabile per eccellenza) ma tutti i vantaggi che hai citati in certe situazioni sono la manna dal cielo
(ho ricordi certi del grembiule macchiato di blu... mia mamma non faceva una piega) .
Sulle penne "delicate"? io ci metto questo e nient'altro.
E poi sì, ha bisogno di "certe" penne, quelle dal flusso abbondante.
Inoltre, lo dico sempre, mai provato a lasciarlo evaporare un po'? diventa scuro come il Sargasso Sea! e produce lo stesso sheen rosso!
E' l'unico che tengo in un calamaio di cristallo sul tavolo sempre pieno (gli altri inchiostri stanno ben riposti nelle loro boccette).
Eccolo in opera con una Waterman 52 (dal mio calamaio "concentrato") un po' diverso dal tuo, eh?
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Il Sargasso Sea l'ho provato ma sebbene il colore sia bello squillante la sua tendenza a intasare gli alimentatori e il fatto che per lavarlo via mi ci vuole un sacco di tempo me lo ha fatto venire a noia molto in fretta.
Preferisco inchiostri un po' meno saturi ma più facili da gestire, in questo momento l'unica concessione è un calamaio di Majestic Blue, che però ogni volta che mi viene lo sfizio di usarlo devo fare la scelta della penna "per esclusione" per limitare i problemi: e questa ha troppo flusso, e questa si intasa, e questa a levetta a pulirla ci vuole una settimana, e questa mi si secca sul pennino... una fatica...
