Majohn/Moonman V60
Inviato: martedì 4 marzo 2025, 22:00
Ho acquistato questa penna direttamente dalla Cina a fine Gennaio, e dopo circa un mese di attesa è arrivata.
Premetto che sono un fortunato possessore di una Omas 360, a pistone, dimensione standard (non “magnum”, per capirci).
È una penna di cui mi piace molto il design e che trovo abbastanza comoda. Non è però un oggetto che mi porto in giro senza pensieri sia per il prezzo che ha raggiunto sia per la leggendaria fragilità.
Ho voluto quindi provare la sua "variante economica", complici anche le nuove colorazioni rilasciate recentemente, che trovo molto belle.
Sorvoliamo sul packaging perché….non c’era!! La penna è arrivata in una bustina di plastica. Meglio così per me, che di scatole ne ho fin troppe.
Appena presa in mano sono rimasto impressionato dalla solidità della penna, dal peso e dalla sensazione di qualità.
Il materiale non sembra affatto economico. A mio parere gli spessori sono maggiori di quelli impiegati sulla Omas.
Il pistone è in ottone e le vertette sono perfettamente integrate.
La tenuta del cappuccio è ottima, migliore di quella della Omas (almeno il mio esemplare che tende un po’ a seccare).
Dulcis in fundo, il pistone scorre perfettamente e carica quasi al 100% in una corsa.
Una parola sulle qualità di scrittura.
Non si tratta della variante “stock”, ma di quella con il pennino “Lemon Blade”, ossia lavorato (in teoria) a mano.
Questo pennino sarebbe dovuto essere un architect su base M, ma di fatto i tratti orizzontali e verticali sono quasi identici. Ha però un gradiente in stile "Sailor Zoom", ossia più si tiene la penna verticale, più il tratto diventa fine.
Ha un po’ di sweet spot, nel senso che se ruotato in senso antiorario gratta leggermente, ma in generale ha un flusso e una scorrevolezza davvero buone e scriverci è un piacere.
Che dire? Per me è promossa. È la copia della 360, ma è fatta e scrive bene quindi la ricomprerei.
Qualche foto.
Confronto con la Omas 360
Prova di scrittura
Premetto che sono un fortunato possessore di una Omas 360, a pistone, dimensione standard (non “magnum”, per capirci).
È una penna di cui mi piace molto il design e che trovo abbastanza comoda. Non è però un oggetto che mi porto in giro senza pensieri sia per il prezzo che ha raggiunto sia per la leggendaria fragilità.
Ho voluto quindi provare la sua "variante economica", complici anche le nuove colorazioni rilasciate recentemente, che trovo molto belle.
Sorvoliamo sul packaging perché….non c’era!! La penna è arrivata in una bustina di plastica. Meglio così per me, che di scatole ne ho fin troppe.
Appena presa in mano sono rimasto impressionato dalla solidità della penna, dal peso e dalla sensazione di qualità.
Il materiale non sembra affatto economico. A mio parere gli spessori sono maggiori di quelli impiegati sulla Omas.
Il pistone è in ottone e le vertette sono perfettamente integrate.
La tenuta del cappuccio è ottima, migliore di quella della Omas (almeno il mio esemplare che tende un po’ a seccare).
Dulcis in fundo, il pistone scorre perfettamente e carica quasi al 100% in una corsa.
Una parola sulle qualità di scrittura.
Non si tratta della variante “stock”, ma di quella con il pennino “Lemon Blade”, ossia lavorato (in teoria) a mano.
Questo pennino sarebbe dovuto essere un architect su base M, ma di fatto i tratti orizzontali e verticali sono quasi identici. Ha però un gradiente in stile "Sailor Zoom", ossia più si tiene la penna verticale, più il tratto diventa fine.
Ha un po’ di sweet spot, nel senso che se ruotato in senso antiorario gratta leggermente, ma in generale ha un flusso e una scorrevolezza davvero buone e scriverci è un piacere.
Che dire? Per me è promossa. È la copia della 360, ma è fatta e scrive bene quindi la ricomprerei.
Qualche foto.
Confronto con la Omas 360
Prova di scrittura