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Parker Parco Collection (1932)

Foto e informazioni sui modelli della Parker
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Lucio54
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Parker Parco Collection (1932)

Messaggio da Lucio54 »

Buongiorno, condivido molto volentieri il recupero, in un paio d’anni, di tutte e quattro le colorazioni con cui fu prodotta la Parker Parco.
Francesco Iaccarino, già nel Novembre 2023, ha pubblicato una bellissima recensione sulla storia della Parco nata nel 1932, nel pieno delle recessione statunitense iniziata nel 1929.
viewtopic.php?p=408009&hilit=parco#p408009
La Parco, primo modello Parker ad utilizzare il caricamento a levetta, faceva parte di un gruppo di penne prodotte negli anni della recessione, poi denominate dai collezionisti Thrift Time (tempo della frugalità), con costi ridotti sino ad un terzo/un quarto del prezzo delle Parker Duofold.
Non sto quindi a ripetere quanto già validamente ed esaurientemente scritto da Francesco e presente anche nei siti di Richard Binder - Fountain Pens e parkerpens.net.
Mia intenzione è di proporvi la Parco nelle sue quattro colorazioni al fine di evidenziare come, novant’anni fa, queste “penne economiche” seppero offrire in fatto di celluloidi da barra piena o per presso fusione (le stesse della pregiata Duofold) e qualità dei pennini in oro 14 ct.
La vita di questa bellissima Parker fu di un solo anno, già nel 1933 fu sostituita dalla Parkette che, introdotta con due minime modifiche estetiche e conferma della ricarica a levetta, fu poi prodotta fino al 1941.
Ora mi taccio e passo direttamente alle scheda ed alle foto delle quattro belle Parco.

Marca: Parker
Modello: Parco
Paese: U.S.A.
Anno: 1932
Materiale: celluloide
Colori:
*Black
*Burgundy and Black Marble (colorazione più rara a trovarsi)
*Grey Black and Red Marble
*Green Marble
sul fusto incisione: PARKER MADE IN U.S.A. PAT.PEND. BY PARKER PEN CO. JANESVILLE WIS. (su tre righe)
Pennino: originale in oro 14 K, EF semiflex, incisione: 14 K PARCO MADE IN U.S.A. (su quattro righe)
Cappuccio: ad avvitamento, due verette sopra la clip e due verette sul labbro
Finiture: verette e clip placcate oro
Riempimento: levetta
Misure:
Lunghezza: chiusa 12.1 cm , aperta 11.1 cm , calzata 14.9 cm , cappuccio 5.3 cm
Diametri: sezione 9.3 mm , fusto 12.3 mm , cappuccio 13.7
Peso: totale 14.4 gr , solo cappuccio 5.0 gr
Note: Penne in condizioni ottime, non presentano alcun difetto degno di nota o graffi visibili. Perfettamente funzionanti.
Acquistate:
- Black Set il 15.09.2023 - Green Marble Set il 12.12.2023
- Grey Black and Red Marble il 08.10.2024 - Burgundy and Black Marble il 07.01.2025

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4.jpg
Nell'ultima foto ci sono anche i set della Black e della Green Marble, ovviamente ho la speranza di portare a conclusione la collezione anche con i porta-mine delle altre due.
P.S. Purtroppo sono uno scarso fotografo, ma vi assicuro che dal vivo le celluloidi hanno una luce meravigliosa.

Grazie dell'attenzione e buona stilografica! :wave:

Lucio
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Parker Parco Collection (1932)

Messaggio da AlexO »

Che belle!
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JohnDT10
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Messaggio da JohnDT10 »

Molto belle! Complimenti! :thumbup:
Renato.
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levodi
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Messaggio da levodi »

ottimo recupero!
inchiostrare non si può sentire, sarebbe come dire ho benzinato l'auto, o ho vinificato la damigiana, ho peperonato la pentola, ho orologiato il polso. mi ricorda molto il "esci il cane che lo piscio"
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Lucio54
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Messaggio da Lucio54 »

AlexO ha scritto: lunedì 13 gennaio 2025, 12:19Che belle!
Grazie Alex.

Lucio :D
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Messaggio da Lucio54 »

levodi ha scritto: lunedì 13 gennaio 2025, 16:06 ottimo recupero!
Grazie, devo molto a Francesco che mi ha aiutato nella caccia e spinto a fare poi la presentazione.

Lucio
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Messaggio da Lucio54 »

JohnDT10 ha scritto: lunedì 13 gennaio 2025, 16:05 Molto belle! Complimenti! :thumbup:
Grazie Renato :D
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Messaggio da Lucio54 »

Chiedo cortesemente agli amministratori di correggere il mio titolo, non so come sia finita una K in Parko :shock: al posto della C, così come ho riportato in tutto l'articolo, ovviamente il suo nome corretto è PARCO. Scusatemi per il refuso, grazie!

Lucio
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Messaggio da Esme »

Prima di tutto felicitazioni per la collezione.
Penne molto belle e con livree che oggi non fanno certo pensare a penne "frugali".

Chiedo a te e anche a @francoiacc (di cui mi ero persa la bella presentazione), se il fatto che fossero realizzate da barra piena o pressofuse (?) sia un dato reperibile ufficialmente.
Mi spiego meglio.
Sia nei tuoi esemplari che in quello di francoiacc si vede molto chiaramente l'avvolgimento a spirale.
Normalmente questo viene automaticamente associato alla costruzione a partire da un nastro di celluloide arrotolato e saldato a spirale, poi logicamente rifinito al tornio.
Però secondo molti non è da escludere un particolare montaggio in blocco pieno, che poi con la lavorazione fa emergere il motivo a spirale.
Ho la certezza che questo secondo metodo sia stato fatto in tempi più recenti perché ne ho testimonianza da mia zia (quella che ha lavorato in Mazzucchelli).
Avere testimonianze ufficiali che fossero ottenute non per arrotolamento sarebbe molto interessante.

Tutto questo precisando che personalmente apprezzo molto le lavorazioni a spirale, indipendentemente da come fossero realizzate, perché per i miei gusti aggiungono quel leggero "movimento" che rende più interessante la livrea.
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Messaggio da Lucio54 »

Esme ha scritto: lunedì 13 gennaio 2025, 18:41 Chiedo a te e anche a @francoiacc (di cui mi ero persa la bella presentazione), se il fatto che fossero realizzate da barra piena o pressofuse (?) sia un dato reperibile ufficialmente.
Ciao Esme, ti ringrazio per le felicitazioni (è vero, guardarle mi mette una certa felicità), purtroppo non sono così esperto per darti una spiegazione o una certificazione sul tipo di lavorazione della celluloide ma, nella recensione, Francesco a questa domanda aveva confermato la sua certezza.
La fonte posso solo chiederla a lui e quindi gli giro la tua richiesta, se non dovesse vedere il mio scritto odierno, mi faccio carico di porgli il quesito anche con un messggio privato e poterti così dare una risposta.
Grazie ancora e buona serata.

Lucio
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Messaggio da francoiacc »

In primis, vivissimi complimenti a Lucio per la tenacia grazie alla quale è riuscito a mettere in fila questo bellissimo quartetto. Celluloidi di una bellezza inenarrabile se non viste dal vivo. Non dimentichiamo che era una precisa scelta di mercato posizionare queste penne nella fascia bassa di mercato, ma materiali e costruzione sono comunque di primo livello, come da tradizione della casa.

Riguardo alla costruzione, non ho alcuna fonte che dica se sono realizzate per pressofusione o tornitura. Reputo più verosimile la seconda opzione, essendo una tecnica costruttiva più diffusa, ma dopo aver scoperto che le Doric erano realizzate per pressofusione non ci metterei la mano sul fuoco.
Piuttosto il commento nella mia presentazione era inteso a chiarire che non erano sicuramente fatte avvilendo fogli di celluloide successivamente saldati (che non è la pressofusione). Anche in quel caso dalle foto sembrano fosse un foglio avvolto, ma ricordo chiaramente che non lo fosse.
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Messaggio da piccardi »

Per la produzione da fogli di celluloide, c'è questo brevetto:

https://www.fountainpen.it/File:Patent-US-1576588.pdf

Nella produzione per tornitura mi sfugge come si componesse la barra, la spirale non è una curva piana, non la ottieni incollando pezzi su superfici piane.

Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
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Messaggio da francoiacc »

Chiaro Simone, ma resto dell’idea che non erano realizzate per avvolgimento della celluloide.
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Messaggio da Esme »

piccardi ha scritto: lunedì 13 gennaio 2025, 22:19 Nella produzione per tornitura mi sfugge come si componesse la barra
Mia zia mi ha raccontato di un particolare assemblaggio in blocco che una volta effettuata la tornitura produce la livrea a spirale.
Come diavolo sia possibile non riesco a capirlo. Lei mi ha detto che dal blocco non è assolutamente possibile intuirlo. Evidentemente non è un montaggio a semplici piani paralleli.
Tra l'altro l'argomento è saltato fuori quando ha visto una mia penna spiralata, una Elmo, e mi ha detto "c'è una tecnica molto particolare e complessa per far saltare fuori la spirale con la tornitura".

Le stesse supposizioni mi è capitato di leggerle in altri forum di penne. In una era stato fatto anche uno schizzo esplicativo, ma che a dir la verità a me non aveva fatto capire nulla...
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Messaggio da Mir70 »

Sono più propenso a pensare che sia stata prima preformata una semplice forma cilindrica con il metodo dell’avvolgimento a spirale della striscia di celluloide, che successivamente è stata stampata a caldo per conferire la forma finale.
Questo penso sia stato il metodo di produzione ad esempio per la Parkette De Luxe che sono tipo faccettate (tornire la pieno e poi rendere piane tutte le facce mi pare un lavoro troppo oneroso), ma immagino anche il metodo per le Parco (o almeno quelle che presentano un andamento spiraliforme della celluloide); la tornitura dal pieno genera troppi sfridi del materiale lavorato, cosa poco sostenibile economicamente per produzioni di penne che dovevano avere un costo finale contenuto.

Poi, al solito, tutto può essere...

@Lucio, collezione molto bella e celluloidi splendide, compresa quella nera che ha sempre il suo perché.
Mirko
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