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Stilofori Omas Lucens

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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Remi
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Stilofori Omas Lucens

Messaggio da Remi »

Salve a tutti,
mi sono capitati tra le mani due stilofori Omas Lucens fermi da parecchio tempo e, volendo rimetterli apposto, ho riscontrato alcuni problemi ai quali non so dare risoluzione. Premetto che mi è già capitato di riportare in funzione penne vintage o ferme da tempo, ma non sono neanche lontanamente un esperto, appena un appassionato. A vederli ho pensato che bastasse un lavaggio ben fatto, sostituire la guarnizione e, volendo strafare, una lucidata (anche se preferisco evitare di solito: se qualcosa ha quasi un secolo alle spalle è giusto che lo mostri). Tuttavia, appena presi in mano, mi sono accorto che la situazione è ben più grave di quanto prospettato, quindi mi sono limitato a lavarli e a venire qui a chiedere consiglio a chi di esperienza ne ha da vendere (letteralmente!).
intere.jpeg
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Subito una prima domanda: da cosa potrebbe essere causata la patina biancastra sui fondelli? Non che mi disturbi particolarmente, semplice curiosità. Passando, invece, a cose più serie, le sezioni si sfilano dai rispettivi fusti senza che vi sia alcuna resistenza da parte delle filettature. Le filettature sembrano intatte, meno qualche graffio e segno non cosí estesi. Ho cercato qui sul forum e in altri siti e l’unica alterazione che vedo rispetto alla situazione originaria è l’assenza del catrame, ma francamente dubito che possa essere quella la causa. Una dilatazione termica è l’unica possibile spiegazione che mi viene in mente, ma non so quanto abbia senso. In ogni caso, non mi viene in mente alcuna soluzione immediata che non sia incollare tutto, cosa che non mi azzarderei mai a fare.
intere dissezionate .jpeg
Dopo aver lavato le sezioni e i fusti per far andare via il grosso dell’inchiostro, sono passato al sistema di caricamento. Ho svitato i fondelli (senza particolare resistenza) e, con mio sommo orrore, il corpo del pistone di entrambi non si è fermato, ma è semplicemente uscito dal retro del fusto. Senza sughero né vite di fissaggio di questo. Dopo aver pulito i fusti, ho controllato e, in entrambi, questi risultano bloccati poco oltre l’anellino interno al fondo del fusto. L’unica differenza tra le due penne è che la filettatura alla fine del corpo del pistone risulta completamente assente in una, mentre c’è nell’altra, anche se non so dire se è intera o se manca di una parte, dato che in rete non ho trovato foto.
pistoni .jpeg
Anche qui, non saprei bene come procedere. Ho pensato a due alternative: cannibalizzare qualche altro stiloforo messo ben peggio di questi (ammesso di trovarlo), oppure provare a rifare i pezzi con una stampante 3d. Per quest’ultima alternativa ho chiesto a un mio amico, che occasionalmente lavora per un’ azienda di stampa 3d, e mi ha detto che secondo lui è fattibile; nel caso che possa essere un’alternativa valida, ne parlerà col capo per vedere se effettivamente i materiali disponibili e la precisione della stampa lo permettano.
Gli ultimi problemi sono uno dei tubi di sfiato rotto e i pennini. Il primo è interamente colpa mia, un momento di disattenzione avendo il gruppo scrittura in mano è bastato. Ho visto che su internet si trovano facilmente dei pezzi di ricambio che sembrano compatibili, in ogni caso non mi preoccupa troppo e ci penserò nel caso in cui sarò riuscito a rendere la penna quantomeno impugnabile.
Entrambi i pennini hanno i rebbi leggermente disallineati, sono piegati verso un lato (quasi impercettibilmente) in prossimità dell’iridio e piegati all’ingiù. La situazione non sembra cosí drammatica da renderli inutilizzabili, e non è cosí drammatica nemmeno la piegatura di uno dei due alimentatori. Comunque, anche questi, mi sembrano problemi secondari rispetto a quelli dei sistemi di caricamento e delle congiunzioni tra fusti e sezioni.
Da ultimo, non mi sembra di aver causato danni lavandole e smontandole, tralasciando il tubo di sfiato. Non ho incontrato resistenze troppo elevate ne ho forzato in maniera eccessiva alcun pezzo. Quindi, mi chiedo: ma cosa diavolo potrà essere successo a queste penne? Magari l’esposizione a fonti di calore spiegherebbe la dilatazione di alcune parti? L’unica cosa certa è che qualcuno ci ha già messo le mani negli anni, in quanto il l’anellino di fissaggio in ebanite di una delle due ha le scanalature chiaramente spannate.
Spero di avervi illustrato la situazione in maniera abbastanza chiara e ringrazio in anticipo chiunque trovi un po’ del suo tempo per aiutarmi.
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MaPe
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Messaggio da MaPe »

Remi ha scritto: venerdì 20 dicembre 2024, 21:51 Salve a tutti,
Passando, invece, a cose più serie, le sezioni si sfilano dai rispettivi fusti senza che vi sia alcuna resistenza da parte delle filettature. Le filettature sembrano intatte, meno qualche graffio e segno non cosí estesi. Ho cercato qui sul forum e in altri siti e l’unica alterazione che vedo rispetto alla situazione originaria è l’assenza del catrame, ma francamente dubito che possa essere quella la causa. Una dilatazione termica è l’unica possibile spiegazione che mi viene in mente, ma non so quanto abbia senso. In ogni caso, non mi viene in mente alcuna soluzione immediata che non sia incollare tutto, cosa che non mi azzarderei mai a fare.
intere dissezionate .jpeg
Dopo aver lavato le sezioni e i fusti per far andare via il grosso dell’inchiostro, sono passato al sistema di caricamento. Ho svitato i fondelli (senza particolare resistenza) e, con mio sommo orrore, il corpo del pistone di entrambi non si è fermato, ma è semplicemente uscito dal retro del fusto. Senza sughero né vite di fissaggio di questo. Dopo aver pulito i fusti, ho controllato e, in entrambi, questi risultano bloccati poco oltre l’anellino interno al fondo del fusto. L’unica differenza tra le due penne è che la filettatura alla fine del corpo del pistone risulta completamente assente in una, mentre c’è nell’altra, anche se non so dire se è intera o se manca di una parte, dato che in rete non ho trovato foto.
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Anche qui, non saprei bene come procedere. Ho pensato a due alternative: cannibalizzare qualche altro stiloforo messo ben peggio di questi (ammesso di trovarlo), oppure provare a rifare i pezzi con una stampante 3d. Per quest’ultima alternativa ho chiesto a un mio amico, che occasionalmente lavora per un’ azienda di stampa 3d, e mi ha detto che secondo lui è fattibile; nel caso che possa essere un’alternativa valida, ne parlerà col capo per vedere se effettivamente i materiali disponibili e la precisione della stampa lo permettano.
Gli ultimi problemi sono uno dei tubi di sfiato rotto e i pennini. Il primo è interamente colpa mia, un momento di disattenzione avendo il gruppo scrittura in mano è bastato. Ho visto che su internet si trovano facilmente dei pezzi di ricambio che sembrano compatibili, in ogni caso non mi preoccupa troppo e ci penserò nel caso in cui sarò riuscito a rendere la penna quantomeno impugnabile.
Entrambi i pennini hanno i rebbi leggermente disallineati, sono piegati verso un lato (quasi impercettibilmente) in prossimità dell’iridio e piegati all’ingiù. La situazione non sembra cosí drammatica da renderli inutilizzabili, e non è cosí drammatica nemmeno la piegatura di uno dei due alimentatori. Comunque, anche questi, mi sembrano problemi secondari rispetto a quelli dei sistemi di caricamento e delle congiunzioni tra fusti e sezioni.
Da ultimo, non mi sembra di aver causato danni lavandole e smontandole, tralasciando il tubo di sfiato. Non ho incontrato resistenze troppo elevate ne ho forzato in maniera eccessiva alcun pezzo. Quindi, mi chiedo: ma cosa diavolo potrà essere successo a queste penne? Magari l’esposizione a fonti di calore spiegherebbe la dilatazione di alcune parti? L’unica cosa certa è che qualcuno ci ha già messo le mani negli anni, in quanto il l’anellino di fissaggio in ebanite di una delle due ha le scanalature chiaramente spannate.
Spero di avervi illustrato la situazione in maniera abbastanza chiara e ringrazio in anticipo chiunque trovi un po’ del suo tempo per aiutarmi.
Strano che le sezioni si sfilino, hai controllato la filettatura dei fusti? Se hai del nastro al teflon fa qualche giro e prova a vedere se tiene.

Le Omas Lucens ed Extra Lucens non hanno il pistone, ma usano lo stantuffo tuffante, se cerchi ne wiki troverai una spiegazione dettagliata. Comunque per farla breve sfruttano la depressione che si crea azionando lo stantuffo ed i tubicini sono fondamentali! Non devi cannibalizzare alcuna penna/stiloforo, molto probabilmente sarà da rifare il sughero che sta alla fine del fusto, non fa più tenuta.

Togli il pezzetto di tubicino dall'alimentatore, se non riesci con le unghie una pinzetta ti aiuterà, poi rimetti il tubicino lungo nel foro dell'alimentatore. Quei tubicini sono fragili e soprattutto sono fondamentali per poter caricare la penna.
Massimo
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Messaggio da Remi »

MaPe ha scritto: venerdì 20 dicembre 2024, 23:05
Strano che le sezioni si sfilino, hai controllato la filettatura dei fusti? Se hai del nastro al teflon fa qualche giro e prova a vedere se tiene.
Le filettature interne paiono apposto. Ho provato con la pellicola per alimenti (cosa più simile che al momento ho in casa) e permette effettivamente di riavvitare; non ho avvitato fino in fondo né ho fatto prove di tenuta, appena ho un po' di tempo mi procuro il nastro e provo con calma. Sembra molto promettente e se si può risolvere cosí sarebbe fantastico.
MaPe ha scritto: venerdì 20 dicembre 2024, 23:05
Le Omas Lucens ed Extra Lucens non hanno il pistone, ma usano lo stantuffo tuffante, se cerchi ne wiki troverai una spiegazione dettagliata. Comunque per farla breve sfruttano la depressione che si crea azionando lo stantuffo ed i tubicini sono fondamentali! Non devi cannibalizzare alcuna penna/stiloforo, molto probabilmente sarà da rifare il sughero che sta alla fine del fusto, non fa più tenuta.
Mi sa che ho fatto un po' di confusione sui termini. Ho utilizzato "pistone" in senso generico, non specifico sulle penne stilografiche. Prima di smontare ho cercato un po' come funzionava il sistema di caricamneto per non fare danni e, da quello che ho capito, la testa dello stantuffo dovrebbe essere composta da una guarnizione in sughero tenuta in loco da un anello avvitato all'estremità dello stesso. Pensavo di dover sostituire lo stantuffo perché in uno dei due manca proprio la filettatura per avvitare l'anellino che dovrebbe tenere in posizione la guarnizione. Forse mi sono fatto un'idea sbagliata, spero che sia cosí perchè renderebbe il tutto più semplice.
Grazie per i preziosi consigli anche sul tubo di sfiato! Presto darò un aggiornamento su come sta andando.
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Messaggio da Esme »

MaPe ha scritto: venerdì 20 dicembre 2024, 23:05 Le Omas Lucens ed Extra Lucens non hanno il pistone, ma usano lo stantuffo tuffante, se cerchi nel wiki troverai una spiegazione dettagliata.
Questa è la chiave di soluzione.
Questo è il link sul wiki.

Lo stantuffo deve essere cavo, non ha testina.
Remi ha scritto: venerdì 20 dicembre 2024, 21:51 Dopo aver pulito i fusti, ho controllato e, in entrambi, questi risultano bloccati poco oltre l’anellino interno al fondo del fusto.
Non ho capito in che senso bloccati.

Per il tubicino rotto: devi ingegnarti a trovarne uno compatibile anche tea materiali non stilografici. Se non ricordo male sul wiki nella sezione riparazioni qualche suggerimento c'è, o sul forum.
Ci sono anche siti web che vendono materiale per le stilo vintage, dove riesci a trovare tubicini per sistemi di caricamento a sfiatatoio.
A volte i tubicini di iniezione spray, come quelli rossi del WD40, sono adatti e riesci a trovarli in vendita nelle ferramenta.

Per le sezioni che si sfilano. Banalmente io penserei a una sostituzione dei fusti da parte di chi te li ha venduti. Sembra strano che entrambe le sezioni siano così lasche, considerando anche che normalmente il problema è esattamente l'opposto.
Spero però di no, perché altrimenti sarebbe un bel problema anche per il meccanismo di carica.
Ma comunque la tenuta deve essere perfetta.

Gli altri problemi direi che al momento sono secondari.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]

"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
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