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Copie Delta - caso chiuso.

Inviato: mercoledì 20 febbraio 2013, 13:56
da Rogozin
Dopo la segnalazione, il negozio in questione ha rimosso ogni riferimento alle Delta copiate pertanto rimuovo ogni riferimento alla condotta precedentemente riportata nonchè all'identificativo del negozio stesso.

Fa piacere che il forum sia servito in modo concreto e diretto alla nostra passione.

Passo e chiudo :)

I corsi e ricorsi storici - negozio Wancher

Inviato: mercoledì 20 febbraio 2013, 14:15
da Andrea C
Fra lo scandalizzarsi, oppure l'ignorare il fenomeno fregandosene, possono esserci varie vie di mezzo.
Io non mi stupisco. Anzi.
Vedendo che sono copie "made in India", mi vengono in mente i film "Bollywood" e tutte le ingenuità che semplificano i ragionamenti di quella gente, che ha una cultura millenaria tradizionale molto singolare per noi occidentali, ma che però bisogna saper interpretare al volo per evitare fregature colossali.
Io quasi quasi mi divertirei a comprarne una (se costasse davvero poco) e vedere l'effetto che fa...
I cinesi sono ormai scontati, gli indiani (per ora e per noi) non ancora...

I corsi e ricorsi storici - negozio Wancher

Inviato: mercoledì 20 febbraio 2013, 14:21
da Rogozin
Si, ma credo che più che indiane siano fatte da una serie di produttori che lavorano anche in proprio. Per esempio come giustamente fai notare le penne in ebanite gliele fa la Ranga, marchio indiano già presente sul mercato con le proprie penne originali.
Comunque si, costano poco, mi sembra che la Dolcev...cioè la italian beauty costi 85 dollari.

Alcuni sono "soddisfatti", nel senso che si sono comprati a poco prezzo penne carine senza stare a pensare che sono copie, altri si lamentano del fatto che si disgregano. Immagino dipenda dall'affidabilità del determinato produttore del determinato modello.

I corsi e ricorsi storici - negozio Wancher

Inviato: mercoledì 20 febbraio 2013, 14:24
da G P M P
Da appassionato di fotografia mi indigno più per la foto che per la copia del prodotto. Un plagio di tal fatta è orribile: laddove infatti la copia della penna sia sfacciata, ai miei occhi il furto dell'immagine "ferisce" ancor di più chi produce e chi compra l'originale. E chi, da quelle parti (Giappone, ma anche Cina e India) è capace di offrire un prodotto originale.
Ma a prescindere da questa considerazione, quello che hai scoperto è terrificante.

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Inviato: mercoledì 20 febbraio 2013, 15:08
da Rogozin
G P M P ha scritto:Da appassionato di fotografia mi indigno più per la foto che per la copia del prodotto. Un plagio di tal fatta è orribile: laddove infatti la copia della penna sia sfacciata, ai miei occhi il furto dell'immagine "ferisce" ancor di più chi produce e chi compra l'originale. E chi, da quelle parti (Giappone, ma anche Cina e India) è capace di offrire un prodotto originale.
Ma a prescindere da questa considerazione, quello che hai scoperto è terrificante.
Ti dirò, Giovanni, che in effetti paradossalmente la cosa che mi ha colpito di più è stata proprio il plagio della foto, modificata per togliere il nome. Anche per un produttore di "tributi" mi sembra cosa scorretta.

Poi sia chiaro, casomai non fosse chiaro non voglio generalizzare sul mercato orientale, anche perchè pure il mercato delle economicissime racchiude penne che hanno una personalità e fanno in ogni caso il loro dovere (le Baoer, le Jinhao etc). Quello che mi stupisce, diciamo che è la "spudoratezza", se mi passate il termine, con la quale viene tutto fatto alla luce del sole.
E' vero che ci sono visibilissimi siti che vendono copie (segnatamente di Montblanc) e poco viene fatto, ma dal suddetto venditore e dalla sua reputazione non mi aspetterei certo una cosa del genere.

I corsi e ricorsi storici - negozio Wancher

Inviato: mercoledì 20 febbraio 2013, 15:22
da G P M P
Rogozin ha scritto:... Poi sia chiaro, casomai non fosse chiaro non voglio generalizzare sul mercato orientale, anche perchè pure il mercato delle economicissime racchiude penne che hanno una personalità e fanno in ogni caso il loro dovere (le Baoer, le Jinhao etc). Quello che mi stupisce, diciamo che è la "spudoratezza", se mi passate il termine, con la quale viene tutto fatto alla luce del sole.
E' vero che ci sono visibilissimi siti che vendono copie (segnatamente di Montblanc) e poco viene fatto, ma dal suddetto venditore e dalla sua reputazione non mi aspetterei certo una cosa del genere.
Esatto, era proprio quello che volevo ribadire (e si capiva già bene dal tuo intervento).
L'esempio delle Montblanc è calzantissimo; non vedo quindi come un negozio online di fama mondiale - che si è fatto conoscere proprio grazie alla vendita di penne giapponesi dalla personalità fortissima, Sailor e Pilot - si "adatti" alla distribuzione di tali penne, plagiandone perfino il marketing!
In un mercato del superfluo come quello delle stilografiche, il cliente informato ne ha a sufficienza per non rivolgersi mai (più) a lui - e non per le imitazioni, ma per gli originali! Dopo aver saputo questo, da uno così non comprerei niente ...

I corsi e ricorsi storici - negozio Wancher

Inviato: mercoledì 20 febbraio 2013, 15:41
da Rogozin
Edit.

I corsi e ricorsi storici - negozio Wancher

Inviato: giovedì 21 febbraio 2013, 17:18
da AeRoberto
Ci sono anche gli orologi, se è per questo. Ma almeno dal mio punto di vista la cosa peggiore è la foto. Che tu voglia fare una penna "traendo ispirazione" da un'altra passi (e anche qui c'è un limite), ma copiare le immagini di marketing è deprimente.

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Inviato: giovedì 21 febbraio 2013, 19:34
da klapaucius
Mah, secondo me ci sono pure gli estremi per una denuncia da parte del produttore italiano, anche se non sono del campo e non saprei nemmeno se è così facile un'azione legale contro qualcuno che ha sede in uno stato extraeuropeo. Sicuramente ci saranno delle leggi internazionali contro il plagio.

Vedo poi sul sito, tra i vari modelli ispirati alle penne italiane, che ce ne sono alcune con il corpo in celluloide, stando alle dichiarazioni, a un prezzo di soli 99$ che, al di là della qualità della manifattura, tutta da dimostrare, mi sembra francamente troppo basso.

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Inviato: giovedì 21 febbraio 2013, 19:59
da AeRoberto
klapaucius ha scritto:Mah, secondo me ci sono pure gli estremi per una denuncia da parte del produttore italiano, anche se non sono del campo e non saprei nemmeno se è così facile un'azione legale contro qualcuno che ha sede in uno stato extraeuropeo. Sicuramente ci saranno delle leggi internazionali contro il plagio.

Vedo poi sul sito, tra i vari modelli ispirati alle penne italiane, che ce ne sono alcune con il corpo in celluloide, stando alle dichiarazioni, a un prezzo di soli 99$ che, al di là della qualità della manifattura, tutta da dimostrare, mi sembra francamente troppo basso.
Ci sono anche le Noodler's che con corpo in celluloide ed alimentatore in ebanite costano 20€, ci può stare un prezzo sotto i 100$

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Inviato: giovedì 21 febbraio 2013, 20:42
da klapaucius
AeRoberto ha scritto:
klapaucius ha scritto:Mah, secondo me ci sono pure gli estremi per una denuncia da parte del produttore italiano, anche se non sono del campo e non saprei nemmeno se è così facile un'azione legale contro qualcuno che ha sede in uno stato extraeuropeo. Sicuramente ci saranno delle leggi internazionali contro il plagio.

Vedo poi sul sito, tra i vari modelli ispirati alle penne italiane, che ce ne sono alcune con il corpo in celluloide, stando alle dichiarazioni, a un prezzo di soli 99$ che, al di là della qualità della manifattura, tutta da dimostrare, mi sembra francamente troppo basso.
Ci sono anche le Noodler's che con corpo in celluloide ed alimentatore in ebanite costano 20€, ci può stare un prezzo sotto i 100$
Ah, ok, giocando sulla parola celluloide nel suo duplice significato di acetato di cellulosa e nitrato di cellulosa, immagino che i conti tornino. Ma con la celluloide vera, la seconda, dubito che si possano fare penne tanto economiche.

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Inviato: giovedì 21 febbraio 2013, 22:51
da Rogozin
Qualcuno mi disse quanto costasse un foglio di celluloide, ora non ricordo, ma alla fine un "tocchettino" lavorato dal quale estrapolare poche penne belle spesse mi pare venisse a costare un centinaio di euro. Dato estremamente impreciso e viziato dalla mia memoria fallace.

A spulciarsi bene il sito c'è da rimanere basiti; mi fa rimanere più basito che alcuni fra i produttori copiati accettino di essere venduti da quel distributore a due bytes di distanza (parlo dei brand giapponesi).

La cosa per ora che mi ha disturbato di più, e non so nemmeno perchè, è stata la Nakaya finta.

I portapenne si vede già dalle immagini che sono più ruvidi e quello monoposto pare avere una metà assolutamente non simmetrica rispetto all'altra, ma ci sta che sia la prospettiva.

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Inviato: venerdì 22 febbraio 2013, 10:02
da Andrea C
AeRoberto ha scritto:Ci sono anche le Noodler's che con corpo in celluloide ed alimentatore in ebanite costano 20€, ci può stare un prezzo sotto i 100$
Le Noodler's sono definite dalla casa in "resina vegetale" e puzzano infatti per benino (solo dopo un paio di mesi fuori dalla confezione l'odore si attenua). Non credo che sia assimilabile alla celluloide.

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Inviato: venerdì 22 febbraio 2013, 17:46
da AeRoberto
klapaucius ha scritto: Ah, ok, giocando sulla parola celluloide nel suo duplice significato di acetato di cellulosa e nitrato di cellulosa, immagino che i conti tornino. Ma con la celluloide vera, la seconda, dubito che si possano fare penne tanto economiche.
Sì, anche perché ho i miei seri dubbi che un produttore così innovativo possa usare LA celluloide.
Andrea C ha scritto: Le Noodler's sono definite dalla casa in "resina vegetale" e puzzano infatti per benino (solo dopo un paio di mesi fuori dalla confezione l'odore si attenua). Non credo che sia assimilabile alla celluloide.
Mi pareva di aver letto che fosse un derivato della celluloide, se trovo il foglietto ve lo faccio sapere.

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Inviato: venerdì 22 febbraio 2013, 21:36
da Tiberio G
AeRoberto ha scritto:
klapaucius ha scritto: Ah, ok, giocando sulla parola celluloide nel suo duplice significato di acetato di cellulosa e nitrato di cellulosa, immagino che i conti tornino. Ma con la celluloide vera, la seconda, dubito che si possano fare penne tanto economiche.
Sì, anche perché ho i miei seri dubbi che un produttore così innovativo possa usare LA celluloide.
Andrea C ha scritto: Le Noodler's sono definite dalla casa in "resina vegetale" e puzzano infatti per benino (solo dopo un paio di mesi fuori dalla confezione l'odore si attenua). Non credo che sia assimilabile alla celluloide.
Mi pareva di aver letto che fosse un derivato della celluloide, se trovo il foglietto ve lo faccio sapere.
Il foglietto dice che è di un derivato biodegradabile della celluloide (also know as "vegetal resin").

Comunque, i plettri li fanno di celluloide, giusto?
Potremmo comprarne una dozzina, scioglierli e arrotolarli per costruire un fusto fatto in casa, fattibile o fantasia?