Pilot - Falcon Metal - Blue - SEF
Inviato: giovedì 12 dicembre 2024, 21:21
DISCLAIMER: gli esempi di scrittura sono fatti su carta Tomoe River da 52gsm, dove non diversamente precisato. Dove non vengono sollevate osservazioni su eventuali caratteristiche negative o positive della penna, si possono considerare queste caratteristiche come nella media, in generale positive.
Questa, più che una recensione, è una raccolta di prime impressioni, non avendo ancora usato la penna a lungo.
IL BRAND:
Per un po' di storia del brand, consiglio questo post: viewtopic.php?t=33209
LA PENNA:
Dopo aver provato una Falcon SEF grazie al gentilissimo @Koten90 (insieme a quella, mi ha fatto provare altri pennini su cui ero indecisa), ho deciso di adottarne una anche io.
Va detto che non è esattamente un modello che può vantare grandi fantasie di livree. La più vicina ai miei gusti estetici era questa Metal nella versione azzurra.
E' un bellissimo azzurro tra il neutro e il caldo che sotto alcune luci sembra virare al lilla: il colore per me, insomma!
La penna arriva con un convertitore CON-70 e una cartuccia Pilot, non so se nera o blu: non ci ho fatto molto caso, non sono colori che uso.
Essendo passato un poco tra la prova e quando mi è arrivata, devo dire che non ricordavo che il pennino di questa Falcon fosse così lungo. Pare un Concorde, tra la forma e lo slancio in lungo.
E' un bel pennino rimbalzante ma... l'ho detto che è luuungo?
Ho cominciato a usarlo dopo due settimane con in mano costantemente una Platinum 3776 Century: ammetto che è disorientante questo passaggio.
E ho caricato un inchiostro che non credo gli renda giustizia: Pennonia Danube.
L'inchiostro è splendido ma è un inchiostro un poco asciutto.
La penna in sé non ha problemi di flusso, anzi, per avere un inchiostro così asciutto scrive molto bagnato. Solo che nei momenti di pressione, l'inchiostro si intimidisce in fondo al pennino e mi si creano i binari del tram. Poi, quando rilascio, scende in un botto. Ho in progetto di caricarla con Writer's Blood di Diamine, inchiostro decisamente più scorrevole, così da vedere se renda meglio. E, no, non voglio metterci un iroshizuku: già sbrodolano anche in penne asciutte, quei dannati, in questa temo di trovarmi con un tratto BB.
Come ci si può aspettare, la versione Metal è più pesante della sua controparte in resina. La parte più pesante è il cappuccio. Scrivere con il cappuccio calzato rende la penna troppo sbilanciata indietro e la scrittura più faticosa: meglio scrivere senza calzare.
A cappuccio non calzato, è leggera e piacevole. Devo, davvero, solo abituarmi a quel pennino chilometrico.
La scrittura con pressione riesce a fornire un tratto non tanto grande ma dando una variazione piacevole ed elegante. Niente enfasi ma interesse. Non è un tipo di pressione naturale, bisogna metterci pensiero ma non tanta forza quanto la richiedono pennini elastici di altri produttori (Es: Jowo)
Con l'inchiostro che ho caricato, il tratto non è sottilissimo. Il pennino ha mordente sulla carta: adeguato su una carta liscia come la Tomoe River, troppo su carte meno lavorate. Sulla carta di bassa qualità non è una piacevole scrittura, inciampa troppo nelle fibre.
CONCLUSIONI: la penna mi piace molto in termini generali; devo, però, abituarmi al pennino così lungo, perché mi piace la sensazione molleggiata ma quei rebbi infiniti non mi sconfinferano troppo, mi tolgono un po' di controllo nel tratto e già la mia scrittura è alla "come viene, viene", così si esagera, però.
Quando mi coglie un momento di meno pigrizia del solito, cambio l'inchiostro e vedo se il tratto si disciplina un poco. Magari aggiornerò la situazione
Per ora assegno un 7.5/10, devo ancora trovare la quadra liquida e mi rifiuto di metterci un inchiostro nero o blu o un Iroshizuku.
P.S. Odio profondamente tutti i converter Pilot. Fanno davvero schifo. Passerò alle cartucce e le siringo perché non si può lavorare con 'sta roba orribile
Questa, più che una recensione, è una raccolta di prime impressioni, non avendo ancora usato la penna a lungo.
IL BRAND:
Per un po' di storia del brand, consiglio questo post: viewtopic.php?t=33209
LA PENNA:
Dopo aver provato una Falcon SEF grazie al gentilissimo @Koten90 (insieme a quella, mi ha fatto provare altri pennini su cui ero indecisa), ho deciso di adottarne una anche io.
Va detto che non è esattamente un modello che può vantare grandi fantasie di livree. La più vicina ai miei gusti estetici era questa Metal nella versione azzurra.
E' un bellissimo azzurro tra il neutro e il caldo che sotto alcune luci sembra virare al lilla: il colore per me, insomma!
La penna arriva con un convertitore CON-70 e una cartuccia Pilot, non so se nera o blu: non ci ho fatto molto caso, non sono colori che uso.
Essendo passato un poco tra la prova e quando mi è arrivata, devo dire che non ricordavo che il pennino di questa Falcon fosse così lungo. Pare un Concorde, tra la forma e lo slancio in lungo.
E' un bel pennino rimbalzante ma... l'ho detto che è luuungo?
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E ho caricato un inchiostro che non credo gli renda giustizia: Pennonia Danube.
L'inchiostro è splendido ma è un inchiostro un poco asciutto.
La penna in sé non ha problemi di flusso, anzi, per avere un inchiostro così asciutto scrive molto bagnato. Solo che nei momenti di pressione, l'inchiostro si intimidisce in fondo al pennino e mi si creano i binari del tram. Poi, quando rilascio, scende in un botto. Ho in progetto di caricarla con Writer's Blood di Diamine, inchiostro decisamente più scorrevole, così da vedere se renda meglio. E, no, non voglio metterci un iroshizuku: già sbrodolano anche in penne asciutte, quei dannati, in questa temo di trovarmi con un tratto BB.
Come ci si può aspettare, la versione Metal è più pesante della sua controparte in resina. La parte più pesante è il cappuccio. Scrivere con il cappuccio calzato rende la penna troppo sbilanciata indietro e la scrittura più faticosa: meglio scrivere senza calzare.
A cappuccio non calzato, è leggera e piacevole. Devo, davvero, solo abituarmi a quel pennino chilometrico.
La scrittura con pressione riesce a fornire un tratto non tanto grande ma dando una variazione piacevole ed elegante. Niente enfasi ma interesse. Non è un tipo di pressione naturale, bisogna metterci pensiero ma non tanta forza quanto la richiedono pennini elastici di altri produttori (Es: Jowo)
Con l'inchiostro che ho caricato, il tratto non è sottilissimo. Il pennino ha mordente sulla carta: adeguato su una carta liscia come la Tomoe River, troppo su carte meno lavorate. Sulla carta di bassa qualità non è una piacevole scrittura, inciampa troppo nelle fibre.
CONCLUSIONI: la penna mi piace molto in termini generali; devo, però, abituarmi al pennino così lungo, perché mi piace la sensazione molleggiata ma quei rebbi infiniti non mi sconfinferano troppo, mi tolgono un po' di controllo nel tratto e già la mia scrittura è alla "come viene, viene", così si esagera, però.
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Per ora assegno un 7.5/10, devo ancora trovare la quadra liquida e mi rifiuto di metterci un inchiostro nero o blu o un Iroshizuku.
P.S. Odio profondamente tutti i converter Pilot. Fanno davvero schifo. Passerò alle cartucce e le siringo perché non si può lavorare con 'sta roba orribile