OMAS Ogiva 2023
Inviato: giovedì 12 dicembre 2024, 19:30
Confesso che il nome ha giocato un ruolo importante. Il packaging, lo stile e quel pennino mi hanno convinto a fidarmi , poi il prezzo fiera (presa al Pen Show di Napoli) mi ha fatto capitolare di fronte a questa OMAS di nuova produzione.
La penna in questione è una OMAS ogiva Demonstrator realizzata in resina semitrasparente tipo frosted. L'esemplare che ho scelto ha le finiture metalliche dorate, ma era disponibile anche con finiture silver. Eccola.
La penna è di taglia grande con un disegno chiaramente ispirato alle vere OMAS Ogiva. E' praticamente uguale nelle misure, eccole
Lunghezza da chiusa: 147mm
Lunghezza aperta: 131mm
Lunghezza calzata:181mm
Diametro sezione: da 11.5mm a 11mm
Peso: 29gr (scarica)
Il cappuccio si avvita/svita su una filettatura a due principi in ben due giri, cosa che rende la penna poco pratica all'uso in situazioni tipo riunioni. La clip è fissata nel cappuccio tramite una vite, che purtroppo, dopo la prima ricarica di inchiostro, mostra già segni di ossidazione, peraltro visibili nel cappuccio.
Sul cappuccio troviamo una vera su cui è riprodotta la classica vera che ha per anni adornato le vere OMAS. Al centro della vera vi è inciso OMAS. I dettagli alla vista sono poco rifiniti, eccola fianco a fianco con una OMAS vecchia gestione.
Il cappuccio calza sul fusto ma non saldamente. Tuttavia è una penna che non necessita di calzare il cappuccio viste le sue dimensioni e poi si finisce per sbilanciare ulteriormente una penna già sbilanciata di suo.
La penna si ricarica tramite un pistone su cui ho serie perplessità. Sarà mia inesperienza, ma non ho mai visto un pistone che si ferma a metà corsa. L'impressione è che sia stato quasi adattato, in quanto il pistone non è lungo abbastanza per ricoprire l'intera lunghezza. Quindi, è stato realizzato un gradino all'interno del fusto che lo blocca evitando che fuoriesca dal meccanismo.
In tal modo risulta molto difficile caricare la penna al massimo della capacità del serbatoio. Probabilmente questo è voluto anche per evitare problemi legati all'incapacità del conduttore di gestire maggiori quantità di aria e inchiostro.
Veniamo ora la gruppo scrittura. Questi è composto da un alimentatore in ebanite e pennino in oro 14K contenuto all'interno di un collarino a sua volta avvitato nella sezione. E qui secondo me c'è il maggior difetto di questa penna che ne denota una costruzione approssimativa mai vista in precedenza. Il conduttore usato è quello con il "nippolino" fora-cartucce che fuoriesce completamente nel fusto, quindi pesca fin quando l'inchiostro lo ricopre tutto. Quando il livello di inchiostro scende al disotto non pesca più! Così la penna, a meno di rimuovere il gruppo scrittura, non si svuoterà mai, né dell'inchiostro, né dell'eventuale acqua usata per lavarla... geniale.
Ovviamente non sopportando l'idea di avere residui liquidi all'interno ho tirato fuori pennino e alimentatore, il quale aveva delle alette alla base inserite nel colletto che sembrano essere alquanto fragili, al punto dal farmi dubitare che l'alimentatore sia in ebanite. Non ve lo mostro in quanto evito di rimuoverlo di nuovo per non romperne le alette.
Il pennino che ho scelto è un F, direi un onesto pennino che fa bene il suo lavoro, unica nota positiva di questa penna.
Peccato che è sbilanciata all'indietro rendendola poco comoda . Per la prima volta devo esprimere un giudizio decisamente negativo su una penna, troppi difetti che ne compromettono sostanzialmente la qualità. Comprata con qualche perplessità ma con aspettative decisamente migliori, visto il prezzo speravo in qualcosa di meglio... quanto meno di una Majhong!! Niente prova di scrittura questa vola, non credo lo meriti.
La penna in questione è una OMAS ogiva Demonstrator realizzata in resina semitrasparente tipo frosted. L'esemplare che ho scelto ha le finiture metalliche dorate, ma era disponibile anche con finiture silver. Eccola.
La penna è di taglia grande con un disegno chiaramente ispirato alle vere OMAS Ogiva. E' praticamente uguale nelle misure, eccole
Lunghezza da chiusa: 147mm
Lunghezza aperta: 131mm
Lunghezza calzata:181mm
Diametro sezione: da 11.5mm a 11mm
Peso: 29gr (scarica)
Il cappuccio si avvita/svita su una filettatura a due principi in ben due giri, cosa che rende la penna poco pratica all'uso in situazioni tipo riunioni. La clip è fissata nel cappuccio tramite una vite, che purtroppo, dopo la prima ricarica di inchiostro, mostra già segni di ossidazione, peraltro visibili nel cappuccio.
Sul cappuccio troviamo una vera su cui è riprodotta la classica vera che ha per anni adornato le vere OMAS. Al centro della vera vi è inciso OMAS. I dettagli alla vista sono poco rifiniti, eccola fianco a fianco con una OMAS vecchia gestione.
Il cappuccio calza sul fusto ma non saldamente. Tuttavia è una penna che non necessita di calzare il cappuccio viste le sue dimensioni e poi si finisce per sbilanciare ulteriormente una penna già sbilanciata di suo.
La penna si ricarica tramite un pistone su cui ho serie perplessità. Sarà mia inesperienza, ma non ho mai visto un pistone che si ferma a metà corsa. L'impressione è che sia stato quasi adattato, in quanto il pistone non è lungo abbastanza per ricoprire l'intera lunghezza. Quindi, è stato realizzato un gradino all'interno del fusto che lo blocca evitando che fuoriesca dal meccanismo.
In tal modo risulta molto difficile caricare la penna al massimo della capacità del serbatoio. Probabilmente questo è voluto anche per evitare problemi legati all'incapacità del conduttore di gestire maggiori quantità di aria e inchiostro.
Veniamo ora la gruppo scrittura. Questi è composto da un alimentatore in ebanite e pennino in oro 14K contenuto all'interno di un collarino a sua volta avvitato nella sezione. E qui secondo me c'è il maggior difetto di questa penna che ne denota una costruzione approssimativa mai vista in precedenza. Il conduttore usato è quello con il "nippolino" fora-cartucce che fuoriesce completamente nel fusto, quindi pesca fin quando l'inchiostro lo ricopre tutto. Quando il livello di inchiostro scende al disotto non pesca più! Così la penna, a meno di rimuovere il gruppo scrittura, non si svuoterà mai, né dell'inchiostro, né dell'eventuale acqua usata per lavarla... geniale.
Ovviamente non sopportando l'idea di avere residui liquidi all'interno ho tirato fuori pennino e alimentatore, il quale aveva delle alette alla base inserite nel colletto che sembrano essere alquanto fragili, al punto dal farmi dubitare che l'alimentatore sia in ebanite. Non ve lo mostro in quanto evito di rimuoverlo di nuovo per non romperne le alette.
Il pennino che ho scelto è un F, direi un onesto pennino che fa bene il suo lavoro, unica nota positiva di questa penna.
Peccato che è sbilanciata all'indietro rendendola poco comoda . Per la prima volta devo esprimere un giudizio decisamente negativo su una penna, troppi difetti che ne compromettono sostanzialmente la qualità. Comprata con qualche perplessità ma con aspettative decisamente migliori, visto il prezzo speravo in qualcosa di meglio... quanto meno di una Majhong!! Niente prova di scrittura questa vola, non credo lo meriti.