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Pelikan - Edelstein - Rose Quartz

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Simy
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Pelikan - Edelstein - Rose Quartz

Messaggio da Simy »

DISCLAIMER: gli esempi di scrittura sono tutti fatti su carta Tomoe River Sanzen. Gli swatch a pennello sono fatti su carta Tomoe River Sanzen e/o su carta Impression di Wearingeul.
Il pennino usato è il Kakimori in acciaio a meno che diversamente specificato.
Dove non specificato, la lubrificazione dell'inchiostro (wetness/dryness) viene considerata nella media.
Dove non precisati comportamenti molto positivi o molto negativi dell'inchiostro, può essere considerato con un comportamento nella media.
RESISTENZA ALL'ACQUA: quando un inchiostro non è dichiarato resistente all'acqua o permanente, tendo a dare per scontato che non sia nessuna delle due cose, di conseguenza non mi viene l'idea di testarlo per quello. Se ci fosse interesse a vedere una prova di resistenza all'acqua, scrivetemelo in un commento e provvedo. Qualora la verifica fosse stata fatta, sarà inserita l'informazione nella recensione.


IL BRAND:

La storia di Pelikan risale al 1832, quando il chimico Carl Hornemann (1811-1896) fondò ad Hannover un'azienda produttrice di vernici e inchiostri. La data ufficiale di inizio delle operazioni era il 28 aprile 1838. Hornemann era figlio di un negoziante d'arte e insegnante di disegno alla corte del re Giorgio V di Hannover. Hornemann ebbe l'idea di avviare l'attività, perché a quei tempi la maggior parte dei colori degli artisti venivano importati dalla Francia e dall'Inghilterra.
Nel 1871 l'ex direttore dello stabilimento, il chimico Günther Wagner (1842-1930), rilevò l'azienda e dal 1878 utilizzò il pellicano, emblema della sua famiglia, come segno distintivo dell'azienda.
Nei primi anni l'azienda produceva vernici di qualità per studenti, inchiostri per bambini e acquerelli per artisti. Un altro prodotto era l'inchiostro liquido, che in precedenza veniva offerto solo sotto forma di bastoncini di inchiostro solido. Dal 1895 la gamma fu ampliata per includere sempre più prodotti oltre agli inchiostri e ad altri articoli per ufficio. Nel 1898 fu introdotto sul mercato l'inchiostro ferrogallico 4001.
L'azienda acquisì prima i brevetti per la penna stilografica Pelikan (con inchiostro solido) dal chimico croato Slavoljub Eduard Penkala, e nel 1925 acquisì il brevetto dell'ingegnere ungherese Theodor Kovacs per le moderne penne stilografiche con sistema a pistone differenziale. Nel 1929 Pelikan iniziò a produrre penne stilografiche con caricamento a pistone, più tardi conosciuta come Modello 100, la prima penna stilografica Pelikan.
La Seconda Guerra Mondiale e la generale scarsità delle merci costrinsero Pelikan a limitare la propria offerta di prodotti e ad utilizzare sostituti per alcuni materiali.
Negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale Pelikan conobbe un boom economico e divenne leader nel settore. Ciò fu dovuto principalmente all'introduzione negli anni '50 della penna stilografica Pelikan 400, che divenne nota come Stresemann.
Nel 1982 la massiccia espansione della Pelikan portò ad una crisi finanziaria e l'azienda dichiarò bancarotta. Nel 1984 la Pelikan venne acquisita dalla svizzera Condorpart, l'azienda venne scissa e parzialmente chiusa. La Pelikan faceva ora parte della Pelikan Holding, gestita dalla Svizzera.
Nel 1996, la società malese Goodace SDN BHD (che ora opera come Pelikan International Corporation Berhad) ha acquisito la maggioranza delle azioni della Pelikan Holding.

Come Pelikan descrive gli inchiostri della linea Edelstein:
Inchiostri alla moda e di alta qualità per gli appassionati. La gamma di prodotti della collezione di inchiostri Edelstein si sta espandendo dal 2011. La maggior parte degli inchiostri ha una sfumatura pronunciata. Presumibilmente contengono un ingrediente speciale per garantire una scrittura estremamente fluida e additivi per la cura del meccanismo di riempimento.

Come "Inchiostro dell'anno", dal 2012, ogni anno viene pubblicato un nuovo colore, che di solito è limitato al rispettivo anno. Affiancate ad alcune varianti di inchiostro sono apparse penne stilografiche dimostrative con corrispondenza dei colori basate sulla M200, in parte anche in un set con la boccetta di inchiostro.
L'INCHIOSTRO:

Rose Quartz è la tinta Edelstein per l'anno 2023. Come altri inchiostri di questa linea, è ispirato a cristalli e pietre. Questo, come dice il nome, è ispirato al quarzo rosa:

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Rose Quartz è un rosa medio, freddo, saturo. Ha scarso shading, scarso chromashading. Ha scarsa capacità di sheening (nero/verde). Non ha glitter.

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Ecco...
Ci risiamo: un inchiostro si ispira a [inserire fiore, oggetto, manifestazione naturale] che ha una presentazione piuttosto precisa... e non ce la fa.
Guardando questo inchiostro e il fatto che abbiano deciso di cominciare a ispirarsi a cristalli e pietre, mi faccio l'ipotesi che la cosa sia stata forzata. E' chiaro che Pelikan non voglia rilasciare un inchiostro cromaticamente desaturato, quindi ha creato un rosa fluo e ha deciso di chiamarlo come il primo cristallo rosa che aveva in lista.
Ci sono rubini, zaffiri e topazi rosa che somigliano molto di più a questo inchiostro, rispetto al quarzo rosa. Esiste una pietra che si chiama zoisite che può avere un rosa così acceso.
Sarà che il quarzo rosa fa più romantico, boh.

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Come accade con questi inchiostri flashanti, in foto e video non rende davvero la sua intensità. Ho fatto e rifatto le fotografie innumerevoli volte, sotto diverse condizioni di luce cercando di rendere al meglio la realtà di questo inchiostro e non ci sono riuscita. Quello che vedete è il meglio che sono riuscita a confezionare. Immaginatelo acceso come una domenica sera allo stadio.

003.jpg

Sono swatch che ho fatto tempo fa, mancano quelli con la TWSBI EF ma l'ho provato in penna.
E' un inchiostro bagnato ma in modo non eccessivo, non si avvicina agli Iroshizuku, per fare un esempio. E' più bagnato della media dei Diamine, per dare un altro esempio. Quindi, sta in mezzo tra i Diamine e gli Iroshizuku.

Come si vede dalla foglia, in pennellate può separarsi la sua componente blu, evidenziandosi come viola. Non succede quasi mai in scrittura. A volte si presenta un alone nero ma è difficile capire se sia chromashading o sheen.

004.jpg

Avendo cercato di non fare una seconda volta l'errore, non ho molto con cui confrontarlo che gli si affianchi veramente. Gli altri rosa che ho sono meno squillanti o un poco più caldi.

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Sulla carta Impression di Wearingeul si possono vedere tutte insieme le sue manifestazioni: un poco di chromashading, un haloing nero e un poco di sheen nero/verde.


A chi lo consiglio: a chi ama i colori accesi e bubble gum

A chi non lo consiglio: a chi non ama i colori squillanti
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