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Montegrappa Extra 1930 Verde Marmorizzato

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fufluns
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Montegrappa Extra 1930 Verde Marmorizzato

Messaggio da fufluns »

Come molti degli amici di penna su questo forum certamente sapranno, sono afflitto da una certa mania per alcune delle penne di Montegrappa. Extra1930 ed Extra Otto, così come le loro antenate Classica (in celluloide e in resina) e Historia (quest’ultima una penna in edizione limitata), mi risultano irresistibili. Me ne incantano la forma e la misura perfette, il peso che si fa sentire, e le celluloidi con le quali sono state prodotte, tra e quali fatico a definire la più bella. L’avventura che porta alla Extra 1930 e alla sua sorella sfaccettata, la Extra Otto (originalmente anch’essa prodotta in tre celluloidi diverse, tutte in edizione limitata a 888 pezzi) iniziò nel 1999 con Classica e Historia, che in qualche modo definiscono l’aspetto generale di queste penne. Nel 2000 Classica si trasforma in Extra, con un anello del cappuccio e un pennino “maggiorati” e un’incisione sul fusto che recita “MONTEGRAPPA EXTRA”. Si trattava già, in sostanza, della Extra come lo conosciamo oggi.

I colori delle prime Extra sono, per lo più, italianamente sgargianti: rosso, turchese, giallo, pergamena (ma anche Blue Notte e Carbone). La produzione di Extra in questi colori durò all’incirca cinque anni. Quando, nel 2005, Montegrappa passò nelle mani della multinazionale del lusso LVMH (uno dei gruppi leader mondiali nei prodotti di alta qualità, con marche come Chanel, Luis Vuitton, Christian Dior, TAG Heuer, Tiffany, Bulgari, Moët & Chandon e Veuve Clicquot, tra gli altri), la bellissima Extra venne in qualche modo internazionalizzata. Ribattezzata Extra 1930, se ne cancellò l’incisione sul fusto (peccato veniale, ma pur sempre un peccato) e il numero di colori disponibili passò drasticamente da sei a due, entrambi inediti per la marca. Di questi due nuovi colori, il “Tartaruga” sarebbe praticamente divenuto il “colore bandiera” di Montegrappa, che continuò a produrre la Extra 1930 con questa celluloide anche quando l’azienda ritornò in possesso della famiglia Aquila, e la mantenne in produzione pressoché inalterata per 18 anni, sino al 2023, quando questa colorazione fu dismessa come offerta per la Extra 1930 in versione regolare (anche se rimane disponibile nella versione personalizzata).

Il destino dell’altro colore originale della Extra 1930, il Verde Marmorizzato (Marbled Green) fu distinto e di vita più breve. Intanto, a differenza di Tartaruga, la Verde Marmorizzato non fu una celluloide proprietaria di Montegrappa. Altri produttori industriali (per esempio Delta) ed alcuni più artigianali acquistarono alcuni stock di questa bella celluloide e produssero le loro penne.

Ho sempre avuto un debole per le “celluloidi proprietarie” di Montegrappa, come la Tartaruga, Bambù Nero, Rosso, Bianco e Nero, Giallo, Carbone, Linee Brillanti, Zebra, per citarne alcune, celluloidi delle quali i proprietari di Montegrappa acquistarono l’intera produzione in modo da “firmare” le proprie penne in modo univoco. Con il tempo, ho acquistato quasi tutte le Extra prodotte in questi colori. Me ne mancavano, in particolare, due che apprezzo oltremodo. La Blu Mezzanotte, della quale di tanto in tanto affiora qualche esemplare in vendita, mi ha sempre tentato. La tentazione per questa celluloide in questo modello é però un poco venuta meno da quando Montegrappa ha prodotto, con lo stesso materiale, la sua Extra Otto in edizione non-limitata, che prima o poi sarà - credo - la mia seconda e forse ultima Extra Otto. Per i miei gusti, insieme a Linee Brillanti - che già possiedo - la Otto in Blu Mezzanotte é la più bella ed elegante tra le Otto; come Linee Brillanti, una “penna da sera”, per andare all’Opera.

Ma l’altra celluloide, Verde Marmorizzato, é ai miei occhi davvero splendida e insostituibile. Certo, essendo stata prodotta per meno di due anni (2005 e 2006; già dal 2007 venne sostituita da Bambù Nero), una Extra 1930 in Verde Marmorizzato é una vera rarità. E c’é di più. In Verde Marmorizzato, una parte importante del colore é - praticamente - il colore paglierino opalescente naturale della celluloide. Questo colore opalescente e cremoso invecchia, a contatto con la mano ed esposto alla luce, e assume un tono ambrato-marrone. Non c’é niente da fare: il processo é impossibile da evitare, a meno che la penna non si usi e rimanga chiusa in un luogo scuro. Nessuna delle due condizioni é accettabile per uno come me, che le sue penne le usa. Però..

Però, ecco, mi sarebbe piaciuto trovare una Extra 1930 in Verde Marmorizzato ancora intatta, che invecchiasse, certo, in quel suo modo allo stesso tempo inevitabile e come organico e quasi vivo, ma che invecchiasse con i segni e le ombre della mia mano, invece che con quelli di qualcun altro. Miracolo compiuto quest’anno, quando ho trovato e acquistato la penna, new old stock, da un rivenditore in linea.

Dire che é bella non é poco, é una balbuzie. Extra 1930 in Verde Marmorizzato é spettacolare.

Qui ve ne presento due fotografie, una in un’ambientazione piú classica, l’altra piú tropicale.



Montegrappa Extra 1930 Marbled Green on marble ©FP.jpg
Montegrappa Extra 1930 Marbled Green and guineos ©FP.jpg


Le piccole banane verdi si chiamano, in Costa Rica, guineos, parola con la quale ci si riferisce a una banana acerba e verde, come quella della fotografia. La banana matura, gialla, si chiama qui banano. Il termine guineo deriva dalla Guinea, una delle regioni africane di origine delle banane, ma la parola non ha lo stesso significato in tutta l’America latina. In Bolivia, lo guineos sono le banane piccole (quelle grandi si chiamano gualeles), mentre nel Salvador si chiamano guineos tutte le banane, acerbe o mature. I guineos si consumano una volta cotti in acqua e vi si preparano molti piatti deliziosi, tanto caldi quanto freddi.

Quando ricevetti la mia nuova penna, che in negozio era stata mantenuta riposta nel suo astuccio senza un velo di protezione, mi accorsi che su un lato si era appena incollata alla finta-pelle colore crema della scatola. La staccai e la pulii un poco, giusto il sufficiente per accorgermi che la finta pelle non solo era aderita alla celluloide, ma vi aveva interagito, creando lungo la superficie di contatto una sottile frangia di bollicine microscopiche, appena percepibili al tatto, ma che rendevano quella striscia leggermente opaca alla vista. Chiamai il mio oramai carissimo amico Peter Zanesco in Montegrappa, per chiedere se avessi potuto far qualcosa per conto mio, ma Peter di mi disse che - forse - avrei potuto smerigliarla un poco, ma che la lucidatura della celluloide é una cosa che richiede l'intervento di professionisti e macchinari adatti. La penna partí la mattina seguente (era un venerdì) in spedizione raccomandata per Bassano del Grappa. Credo la ricevettero lunedì in Veneto. Martedì mattina Peter mi scrisse che la penna era stata riparata e rinviata al mittente. Arrivò a casa nel pomeriggio! Montegrappa si incaricò gratuitamente della pulizia e della spedizione con corriere. Scrivo queste cose per condividere la mia gioia per questa celerità e per sottolineare che spesso, molto più spesso di quanto si creda all’udire solamente le campane dei lamenti, il servizio ai clienti delle imprese italiane - e certamente quello di Montegrappa - é strepitosamente efficace e da lodare.

La mia Extra 1930 in Verde Marmorizzato ha un pennino medio, del tipo di vent’anni fa, decorato con greca palladiana, che scrive alla perfezione: un medio piuttosto sottile e brioso, che rende la scrittura un gesto di puro piacere. Mi piace rigirarla tra le dita e scriverci. So che invecchierà e avrà i suoi segni, come lo faccio io e come mi stropiccio anch’io. Ma é bello sapere che lo faremo insieme.
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Messaggio da Cex71 »

Caro amico, complimentissimi per la nuova arrivata. La Extra che, come sai, è anche per me una delle penne più belle che io possieda, è davvero fantastica in questa colorazione.
Sono contento che tu sia riuscito a prenderla, certamente è finita in davvero ottime mani, dove sarà apprezzata e…utilizzata come dovrebbe essere una meraviglia del genere.
Grazie anche per la ricostruzione storica del modello, che avevo già letto in un tuo precedente intervento (che ho anche stampato!) quando cercavo notizie sulla Historia.
Un caro saluto
Cesare
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Messaggio da novainvicta »

Complimenti per l'acquisto, penna fortunata perchè non poteva capitare in mani migliori. Ho una Historia Parcehment e spesso mi compiaccio al solo vederla nella sua bellissima fattura, tra le migliori che posseggo. Mi affascina molto la Tartaruga e prima o poi ci farò un pensiero . Grazie per l'interessante storia, toccante l'ultimo periodo .
„Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore.“

Giuseppe
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Montegrappa Extra 1930 Verde Marmorizzato

Messaggio da Automedonte »

Caro Franco complimenti per il ritrovamento veramente raro, credo di non averla mai vista di quel coloro sicuramente mai dal vivo.

Il tuo entusiasmo per le Montegrappa ed in particolare per la Extra mi ha contagiato da tempo e dopo qualche perplessità iniziale dovuta al prezzo ed alcuni pareri non positivi ho ceduto alla tentazione e ne sono felice. Confermo che anche per quanto mi riguarda la Extra ma anche la Miya in celluloide sono tra le penne che amo maggiormente e scrivono molto bene.

Certo invidio un po' la tua collezione per irrangiugiobile ma sono felice che siano in mani eccellenti :clap:
Cesare Augusto
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Messaggio da MiraB »

Quando leggo Montegrappa nel titolo di un nuovo argomento, so già chi sarà l'Autore... Complimenti sinceri, caro Franco!
Sapere aude

Caterina
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Montegrappa Extra 1930 Verde Marmorizzato

Messaggio da JohnDT10 »

La Montegrappa Extra 1930 in questa colorazione è, a mio vedere, veramente affascinante.
Complimenti... :clap:
Renato.
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Montegrappa Extra 1930 Verde Marmorizzato

Messaggio da sansenri »

Bella penna, belle storie, belle foto, Francesco.

Come hai detto, anche Delta ha utilizzato questa bella celluloide, in particolare Delta aveva prodotto una serie speciale per il negozio di Roma, Corsani.

Il modello era la Journal di Delta, che Corsani (visti i colori offerti nella sua serie speciale) ha rinominato Corsani Fantasia.
P1110990-3 Corsani Fantasia verde variegato.jpg
certo su una Extra 1930 fa un'altra figura! :)
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Messaggio da Automedonte »

sansenri ha scritto: venerdì 22 novembre 2024, 22:06

certo su una Extra 1930 fa un'altra figura! :)
Puoi dirlo forte :lol:
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marnautz

Montegrappa Extra 1930 Verde Marmorizzato

Messaggio da marnautz »

Unica pecca della 1930, di cui ho la versione tartaruga, é il captivated converter. Una penna così meriterebbe una carica a stantuffo degna di tale nome.
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Messaggio da francoiacc »

marnautz ha scritto: domenica 1 dicembre 2024, 9:20 Unica pecca della 1930, di cui ho la versione tartaruga, é il captivated converter. Una penna così meriterebbe una carica a stantuffo degna di tale nome.
Condivido in pieno. Personalmente avrei ritenuto più onesto una semplice ricarica a cartuccia/converter come la Myia.

Tuttavia è una penna che si fa perdonare anche questo!
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Messaggio da Roland »

francoiacc ha scritto: domenica 1 dicembre 2024, 10:27 Condivido in pieno. Personalmente avrei ritenuto più onesto una semplice ricarica a cartuccia/converter come la Myia.

Tuttavia è una penna che si fa perdonare anche questo!
Al prezzo richiesto da Montegrappa no, non si può perdonare la presenza di un captive converter. E come comprare una Ferrari con un motore da Fiat 500. :evil:
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Messaggio da Automedonte »

Bah, credo che ognuno abbia un suo punto di vista sull’argomento e tutti sono legittimi. Certo se ne facciamo una questione di vil pecunia uno stantuffo vero sarebbe stato più consono ma una volta superato l’aspetto mentale della cosa poco cambia rispetto ad un buon converter affogato perfettamente funzionante come quello delle Extra. Alla fine la capienza è più che sufficiente perché è una via di mezzo tra un converter normale ed uno stantuffo quindi non pregiudica nulla nell’uso e, come dice Francesco, è talmente bella e piacevole quando il pennino è a punto che le si perdona tutto. Ho appena acquistato la mia seconda Extra la Black Bamboo che affiancherà la Tartaruga già in mio possesso e quando le guardo penso che siano le penne più belle che esistano :thumbup:
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Messaggio da maylota »

Personalmente, io preferisco quasi il capitive converter al pistone classico in una penna moderna in celluloide, anche considerate tutte le schifezze e additivi che ci sono in un inchiostro moderno.

In più c'è il bonus del peso che spesso col captive è minore se paragonato con pistoni con parti in ottone. Detto questo c'è chi la pensa in modo diametralmente opposto a me e magari ha pure ragione, ma W la biodiversità - non possiamo avere penne sempre tutte uguali, l'importante è che siano belle e funzionino.
Venceremos.
Roland
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Messaggio da Roland »

Beh io sono più in linea con quello che ha affermato francoiacc. Sarebbe stato più onesto farla a cartuccia converter direttamente. Io sono rimasto stregato dal vecchio modello (quello senza la sezione in argento) in rosso fiammante. Ma non sono riuscito a comprarla non tanto per il prezzo ma per la presenza del captive converter. Se si rompe il captive converter non lo puoi sostituire semplicemente aprendo la penna e svitando il converter, devi mandarla in Montegrappa. Insomma non hai la versatilità del sistema a cartuccia converter e tutti i difetti dei sistemi a caricamento integrato. Queste critiche nulla tolgono alla bellezza dei vecchi modelli (soprattutto il rosso fiammante, bamboo verde nero e tartaruga).
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Messaggio da Chrisweb »

Penna talmente bella che francamente la questione stantuffo/convertitore fisso a me personalmente interessa zero.
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