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Promemoria : testate più inchiostri su una penna prima di farvi un giudizio

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RisottoPensa
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Promemoria : testate più inchiostri su una penna prima di farvi un giudizio

Messaggio da RisottoPensa »

Reminder di consueto:

Vedo che in tanti hanno pochissima ragione o non hanno una ragione per cambiare l'inchiostro che usano.

Ebbene se sulla vostra penna (anche nuova) , priva di altri difetti ,non scrive bene un inchiostro che vi piace, allora cambiate inchiostro/marca prima di dire che è la penna a non funzionare bene.
Anche più di una volta.

Personalmente, tranne nel caso di penne vecchie, usare un singolo inchiostro ( normalmente una pelikan, una waterman o simili ) per farne un metro di giudizio lo ritengo una cosa sbagliatissima.
Certe penne hanno solo bisogno di un'accoppiata vincente per tirare fuori il meglio di se.

"Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova"
Bhè sì , se proprio vi è presente una sacra ragione per cui una penna che non va con quei inchiostri/vostri inchiostri faccia schifo tale da non potersi permettere chance con altri inchiostri, che motivo ho io per spingervi ulteriormente.

Io però non sono dell'idea di affidarmi sempre agli inchiostri migliori o più balbettati.
Avete visto un Italiano a cui "non piace"(preferirebbero mangiare altro) la pasta o la pizza? ebbene sì, esistono anche loro.

Dalla mia esperienza, se VOLETE scrivere con un particolare colore e avete una penna a cui la volete accoppiare, non badate troppo alla spesa quando comprate.
Fa parte dell'hobby andare a cercare nuove esperienze, e se avete paura di spendere ( ok, ammetto che certi inchiostri come bungubox,feeril wheel press,colorverse, wearingul...hanno prezzi gonfiati per marketing o hype ) , non resta che sperare in altre penne purtroppo. :angel:

Quello che è spazzatura per uno scrittore è un tesoro per un altro, imparate anche a disfarvi vendendo in modo intelligente ciò che non vi piace grazie alla tecnologia! :mrgreen:
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Simy
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Messaggio da Simy »

RisottoPensa ha scritto: mercoledì 13 novembre 2024, 19:48 Certe penne hanno solo bisogno di un'accoppiata vincente per tirare fuori il meglio di se.
Devo dire che questa esatta esperienza l'ho avuta con la Pilot Decimo. Ho cambiato parecchi inchiostri (tutti che conoscevo già bene, non nuovi) perché non riuscivo a trovare quello che mi faceva sentire la penna "ottimizzata".
Al momento le ho buttato dentro Tyrian Purple di Diamine e finalmente ho voglia di usarla continuamente. Prima, nonostante l'abbia caricata con altri inchiostri che adoravo, non andavano per questa penna. Ha un feeder particolare, si deve beccare l'inchiostro giusto, o la penna par essere "ostile" e capricciosa.
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francoiacc
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Messaggio da francoiacc »

Una penna che non accetta tutti gli inchiostri non e' una penna priva di difetti (a meno di avere un inchiostro difettoso che pertanto non funziona bene su nessuna penna) ;)
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Messaggio da mastrogigino »

Assolutamente vero, un inchiostro diverso può trasformare completamente l'esperienza di scrittura di una penna sia in bene che in male.

Tuttavia però la prima prova io la faccio sempre con un inchiostro super affidabile e di cui conosco bene le caratteristiche: Pelikan 4001 Royal Blue, perché questo mi da il punto di partenza da cui muoversi.

Dalla prima prova col 4001 si può già capire più o meno il carattere della penna e quindi andare verso inchiostri con certe caratteristiche piuttosto che altri (flusso, lubrificazione, densità, saturazione etc) , evitandoci di fare prove a caso con inchiostri che palesemente non andranno mai bene su quella penna.
Roland
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Messaggio da Roland »

Se qualsiasi stilografica non funziona con Parker Quink, Waterman blue o Pelikan 4001 non ci perdo altro tempo.
Discorso diverso per penne che funzionano con questi inchiostri ma possono avere problemi di prestazioni con inchiostri più bizzarri. Io sono molto abitudinario quando trovo un inchiostro che va bene e il colore mi piace scelta fatta. Non mi importa che esistano 1000 inchiostri leggermente diversi ma simili. Non ho né un budget infinito né tempo infinito per fare mille mila prove. Ne mi servono 10 versioni di blu, o di verde o di marrone etc...
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Messaggio da AlexO »

mastrogigino ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 8:28 [...]

Tuttavia però la prima prova io la faccio sempre con un inchiostro super affidabile e di cui conosco bene le caratteristiche: Pelikan 4001 Royal Blue, perché questo mi da il punto di partenza da cui muoversi.

Dalla prima prova col 4001 si può già capire più o meno il carattere della penna e quindi andare verso inchiostri con certe caratteristiche piuttosto che altri (flusso, lubrificazione, densità, saturazione etc) , evitandoci di fare prove a caso con inchiostri che palesemente non andranno mai bene su quella penna.
Interessante... e Pelikan 4001 Royal Blue peraltro a me piace molto...

Ma la domanda che sorge è: quali sono le caratteristiche che attribuiamo al Pelikan 4001 Royal Blue (flusso, lubrificazione, densità, saturazione etc) come "riferimento" di base?
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Messaggio da mastrogigino »

Roland ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 10:01 Se qualsiasi stilografica non funziona con Parker Quink, Waterman blue o Pelikan 4001 non ci perdo altro tempo.
Discorso diverso per penne che funzionano con questi inchiostri ma possono avere problemi di prestazioni con inchiostri più bizzarri. Io sono molto abitudinario quando trovo un inchiostro che va bene e il colore mi piace scelta fatta. Non mi importa che esistano 1000 inchiostri leggermente diversi ma simili. Non ho né un budget infinito né tempo infinito per fare mille mila prove. Ne mi servono 10 versioni di blu, o di verde o di marrone etc...
Beh, tra il "non funziona" e "accoppiamento perfetto " ci sono un monte di livelli intermedi.

Se una penna non scrive (o scrive super malissimo) con un inchiostro basico allora ha dei problemi "meccanici " da risolvere, oppure è da buttare.

Però potrebbe scrivere malino perché ad esempio ha un flusso molto contenuto, oppure un pennino iper fine con molto feedback.
In tal caso va provato un inchiostro diverso magari molto più fluido e/o lubrificante tipo o con un colore molto scuro che sia leggibile anche con tratti UEF giapponesi.

Posso immaginare che il 4001 RB su una Platinum UEF possa scrivere ma con un tratto illeggibile, con molto attrito, e dare una esperienza decisamente irritante.
In questo caso ci si dovrebbe spostare su un Sailor Jentle Black, o un Aurora Nero.

Poi non è che ci sia bisogno di avere mille inchiostri da provare, ne bastano 4 o 5 con caratteristiche che spaziano un po' in modo da poter coprire la maggioranza dei casi che ci possono capitare in base alle nostre esigenze.

Cioè se a me piacciono pennino B/BB stub , etc insomma grossi e con tanto flusso mi conviene avere uno o due inchiostri che riducono il flusso perché è più probabile che vado a cascare in quella zona.
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Messaggio da mastrogigino »

AlexO ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 10:08
mastrogigino ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 8:28 [...]

Tuttavia però la prima prova io la faccio sempre con un inchiostro super affidabile e di cui conosco bene le caratteristiche: Pelikan 4001 Royal Blue, perché questo mi da il punto di partenza da cui muoversi.

Dalla prima prova col 4001 si può già capire più o meno il carattere della penna e quindi andare verso inchiostri con certe caratteristiche piuttosto che altri (flusso, lubrificazione, densità, saturazione etc) , evitandoci di fare prove a caso con inchiostri che palesemente non andranno mai bene su quella penna.
Interessante... e Pelikan 4001 Royal Blue peraltro a me piace molto...

Ma la domanda che sorge è: quali sono le caratteristiche che attribuiamo al Pelikan 4001 Royal Blue (flusso, lubrificazione, densità, saturazione etc) come "riferimento" di base?
Io nel cassetto ho quattro inchiostri "imprescindibili ", di solito qualsiasi penna che mi è capitata o funziona bene con almeno uno di loro oppure ha qualche difetto da sistemare:

Pelikan 4001 Royal Blue.
Flusso medio/generoso
Saturazione scarsa
Lubrificazione sotto la media (acquoso)
Nonostante il flusso resiste molto bene a spiumaggio e trapasso
Poco denso , poca coesione superficiale.
Adatto per: penne ad alto flusso, pennino tratto generoso (da M in su), penne vintage, pennini molto levigati, carta di scarsa qualità.

Pelikan 4001 Black.
Flusso ridotto
Buona saturazione
Lubrificazione sopra la media
Molto denso
Resiste bene allo spiumaggio
Adatto per: penne ad alto flusso ma con pennini sottili, ottimo su tutte le carte, pennini flex/elastici a pattto che abbiano buon flusso.

Herbin Bleu des Profondeurs
Flusso generoso
Buona saturazione
Lubrificazione sotto la media
Poco denso
Bello sia con flusso scarso (shading) sia con alto flusso
Adatto per penne con flusso moderato, sia pennini sottili che larghi.

Prlikan 4001 Blue Black (possibilmente vintage)
Flusso generoso
Saturazione scarsa ma ottimo shading
Lubrificazione molto scarsa
Resistente all'acqua
Molto acquoso
Super resistente allo spiumaggio e al trapasso
Adatto per penne vintage con flusso esagerato, anche pennini flessibili. Ottimo anche sulle carte scadenti. Ottimo su penne ad alto flusso e pennini da F in su.

Se non piace il colore del 4001 Royal Blue allora si va sul Waterman Serenity Blue, che rispetto al Pelikan è più "medio" in tutto, saturazione, lubrificazione, flusso , etc.
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Messaggio da RisottoPensa »

Non si tratta che l'inchiostro esce dalla penna e scrive appena si poggia sulla carta , quello è un altro discorso. Se basta che una penna scrivi, non avrebbe senso andare a provare o possedere più penne. Ovviamente non è per denigrare chi ha piacere nell'uso della sua penna o un parco limitato di penne , tra cui magari qualche scolastica o modelli "base".

Sono sicuro che molti di voi hanno Inchiostrato due penne con lo stesso inchiostro e si sono resi conto che scrivono presso poco uguale o uno peggio.

Quello che voglio dire è che fissarsi su un inchiostro o su degli inchiostri limita la vostra esperienza, se proprio volete provare nuove cose.
Sempre ammettendo che la penna non abbia problemi.

Certi inchiostri secchi possono donare una caratteristica a penne secche paragonabili a pennini flessibili per la variazione di tratto che conferiscono, cosa che magari si perde con un inchiostro "che funziona" come una royal blue della pelikan. Le scolastiche ad esempio hanno un flusso adeguato con prestazioni adeguate. Sono bidimensionali e non sono del tutto diverse da dei tratto pen quando lo usate con gli inchiostri a cartuccia che si trovano in giro.

Ci sono persone che spendono tanti soldi per farsi uno speciale grind al pennino o cercare l'ennesima vintage speciale quando un nuovo inchiostro può fare lo stesso tipo di miracolo , si tratta solo di pazienza.

Questo è il mio consiglio a chi risparmia forzatamente sugli inchiostri, ma anche sulle carte considerandoli un pezzo non necessario quando si tratta di provare nuove esperienze.
❄️ 🐻‍❄️ ❄️
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Messaggio da MauriStilo »

Quello dell'inchiostro è un problema che ho sottovalutato all'inizio della mia esperienza, in più se ci metto che mi piacciono i colori, tranne l'arancione e non prediligo il blu, si può capire che mi sono messo in un mare di guai !
A volte navigo nel buio ed il piacere di una nuova penna viene lentamente scemando, bisognerebbe avere una classifica, un'esperienza anche semplice di quali sono più fluidi, lubrificati, fluidi, saturi ecc.
Personalmente mi ci vorranno anni...
Roland
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Messaggio da Roland »

Se avessi un budget infinito farei incetta industriale di inchiostri (ma non quelli orientali che hanno tendenza ad essere sbrodolosi con qualche piccola eccezione) ma soprattutto spenderei in carta di qualità, quelle filigranate fatte a mano in maniera artigianale.
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Messaggio da AlexO »

mastrogigino ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 11:40
Io nel cassetto ho quattro inchiostri "imprescindibili ", di solito qualsiasi penna che mi è capitata o funziona bene con almeno uno di loro oppure ha qualche difetto da sistemare:

Pelikan 4001 Royal Blue.
[...]

Pelikan 4001 Black.
[...]

Herbin Bleu des Profondeurs
[...]

Prlikan 4001 Blue Black (possibilmente vintage)
[...]

Se non piace il colore del 4001 Royal Blue allora si va sul Waterman Serenity Blue, che rispetto al Pelikan è più "medio" in tutto, saturazione, lubrificazione, flusso , etc.
Beh... Altro che "riferimenti": in pratica 4 schede tecniche / recensioni! :clap:

Il Pelikan 4001 Royal Blue lo uso da "sempre" (boccette e cartucce), ed è un colore che mi piace.

Ho anche il Pelikan 4001 Black e il Waterman Serenity Blue, che uso un po' meno ma che apprezzo come colori. Ho anche altri inchiostri, e sono in attesa di diversi altri che ho ordinato poco tempo fa (tra cui l'Aurora Nero e alcuni blu e rossi Diamine).

Fino ad ora, come "riferimento" per la prima prova su una penna, ho usato quasi sempre il Pelikan 4001 Royal Blue o il Waterman Serenity Blue, senza un vero criterio, un po' a naso...
In effetti però avere un approccio più sistematico mi pare un'ottima idea, che adotterò.
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Messaggio da AlexO »

MauriStilo ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 12:49 Quello dell'inchiostro è un problema che ho sottovalutato all'inizio della mia esperienza, in più se ci metto che mi piacciono i colori, tranne l'arancione e non prediligo il blu, si può capire che mi sono messo in un mare di guai !
A volte navigo nel buio ed il piacere di una nuova penna viene lentamente scemando, bisognerebbe avere una classifica, un'esperienza anche semplice di quali sono più fluidi, lubrificati, fluidi, saturi ecc.
Personalmente mi ci vorranno anni...
Concordo: sarebbe molto utile a chi ha poca esperienza (come me del resto) se ci fosse una sorta di "database" degli inchiostri più comuni (che so Pelikan 4001 Royal Blue, Waterman Serenity Blue, Aurora Nero ecc.) con i loro pricipali attributi (flusso, lubrificazione, densità, saturazione eccetera) e il tipo di penne/pennini in genere più "compatibili" (penne: moderne, vintage, con serbatoio, con cartuccia/converter ecc., pennini: acciaio, oro, rigidi, flessibili ecc.). Potrebbe forse essere un'idea da sviluppare qui nel forum?
Andre1977
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Messaggio da Andre1977 »

Personalmente anche io trovo che una stilografica che ha problemi con alcuni inchiostri, e per converso le serva un certo tipo di inchiostro per scrivere bene, non abbia un gruppo scrittura molto efficiente.
Posso capire che un inchiostro possa rendere il tratto più scorrevole e un altro un filo più asciutto, ma non oltre. Se no qualcosa non va. O perlomeno, trovo quella pena limitante e problematica (se nn ho quel tipo di inchiostro disponibile a casa....allora meglio scegliere un'altra penna).
Idem ovviamente per i pennini, quelli che scrivono bene solo se inclinati in un certo modo, se eserciti più o meno pressione ecc.

Insomma amo le penne che come le metti (entro normali inclinazioni diciamo), come le carichi, come che sia la carta, scrivono! meglio se con tratto fine e un quantità di inchiostro "giusta", soprattutto non sbrodolose. :lol:
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Enbi
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Messaggio da Enbi »

Personalmente sono "di bocca buona": mi vanno bene sia con un po' di feedback che più lisce, non cerco quella sensazione di scrittura che deve essere quella e solo quella altrimenti non riesco a usare la penna con piacere, mi adatto entro limiti ragionevoli. Forse anche per questo non ho una routine standard di caricamento delle penne, le accoppio a volte in base al colore, a volte in base a quella che credo sarà la resa dinamica dell'inchiostro su quella penna (spesso mi sbaglio :D). Attualmente ho anche più inchiostri di quello che mi servirebbe.
Per avere un parere "neutro" su una penna in genere il Waterman Serenity Blue è quello che considero l'inchiostro "medio" per eccellenza, ma spesso come primo inchiostro su penne di cui non conosco né posso prevedere il comportamento (soprattutto le vintage), mi trovo ad usare il Pilot Blueblack, che è l'inchiostro che preferisco per caratteristiche dinamiche (anche la tinta la trovo molto bella, ma lo vorrei leggermente più scuro).
Sicuramente a una penna che di primo acchito sembra non andare bene con gli inchiostri "base", prima di passare a quelli con caratteristiche dinamiche più estreme (molto lubrificati/secchi, ad alto/basso flusso ecc.) concedo un congruo tempo di rodaggio. Se dopo il rodaggio e il cambio inchiostro non va, allora c'è qualcosa che non va nella penna. Le penne troppo "schizzinose" con gli inchiostri o hanno pennini orientati a utilizzi specifici e non alla scrittura comune, o non sono state fatte bene.
Enrico
"刃を持った者をそのふところに抱き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
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