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La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

Inviato: sabato 9 novembre 2024, 17:57
da Tribbo
Salve

Molte volte è stato affrontato in modo esteso questo argomento, ma.. vorrei riuscire a capire meglio

Secondo voi, quale è stato in questi ultimi anni il momento di svolta e le sue ragioni, o la penna con la quale la proposta della produzione cinese è passata da una dozzinale copia a pochi centesimi a basse o altalenanti prestazioni, ad una proposta abbastanza convincente, con modelli degni di una certa considerazione per prestazioni e dal favorevole rapporto tra prestazioni e prezzo?

Forse la Jinaho X159 di due anni fa che riproponeva la MB 149? O le ultime Moonman P139 oppure V60 che ripropongono ripettivamente le MB Hemingway e le Omas 360?

Cosa ne pensate?

La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

Inviato: sabato 9 novembre 2024, 18:16
da ASTROLUX
Tribbo ha scritto: sabato 9 novembre 2024, 17:57 Salve

Molte volte è stato affrontato in modo esteso questo argomento, ma.. vorrei riuscire a capire meglio

Secondo voi, quale è stato in questi ultimi anni il momento di svolta e le sue ragioni, o la penna con la quale la proposta della produzione cinese è passata da una dozzinale copia a pochi centesimi a basse o altalenanti prestazioni, ad una proposta abbastanza convincente, con modelli degni di una certa considerazione per prestazioni e dal favorevole rapporto tra prestazioni e prezzo?

Forse la Jinaho X159 di due anni fa che riproponeva la MB 149? O le ultime Moonman P139 oppure V60 che ripropongono ripettivamente le MB Hemingway e le Omas 360?

Cosa ne pensate?
Ecco.. ho preso una di queste:
Screenshot 2024-11-09 181349.png
Screenshot 2024-11-09 181349.png (347.08 KiB) Visto 817 volte
Adesso sono in attesa della consegna della sorellina:
Screenshot_20241021-222517.png
Quando si esce dal girone delle penne da due euro...

La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

Inviato: sabato 9 novembre 2024, 19:04
da balthazar
I produttori cinesi di un certo livello sono tanti ed a volte "agiscono" sotto mentite spoglie, non credo quindi che sia agevole - ammesso che sia possibile - stabilire quale sia il modello di svolta della intera produzione di penne di quell'enorme Paese. Potremmo forse parlare del maturare dei loro tempi rispetto ad una produzione più slegata dalla semplice copia (che di semplice non ha proprio nulla, credo) dei modelli di "grido" occidentali. I tempi - a mio modesto parere - sono proprio questi che stiamo vivendo, in cui si succedono a ritmi serrati (forse questa velocissima proliferazione della proposta potrebbe costituire un limite del sistema) modelli sempre più accattivanti sia dal lato estetico che da quello puramente tecnico, basta vedere quello che noi stessi riportiamo su queste stesse pagine. Infine una nota: il mondo non gira intorno a noi europei o ai nordamericani (o - almeno - non più), da quelle parti hanno mercati ancora vergini che sono letteralmente immensi, pertanto a loro potrebbe - alla lunga - non importare più nulla dei nostri piccoli acquisti, forse saremo noi a "cinesizzarci" nei gusti? :D

La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

Inviato: sabato 9 novembre 2024, 20:08
da ASTROLUX
balthazar ha scritto: sabato 9 novembre 2024, 19:04 ... forse saremo noi a "cinesizzarci" nei gusti? :D
Forse no, ma probabilmente lavoreremo per loro.
Ad esempio i coreani di Kia e Hyundai, si sono resi conto che le auto disegnate da loro generavano motilità intestinale, quindi hanno assunto designer tedeschi per incontrare il gusto di noi europei. :roll:

https://it.wikipedia.org/wiki/Peter_Schreyer

La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

Inviato: sabato 9 novembre 2024, 20:47
da balthazar
ASTROLUX ha scritto: sabato 9 novembre 2024, 20:08
balthazar ha scritto: sabato 9 novembre 2024, 19:04 ... forse saremo noi a "cinesizzarci" nei gusti? :D
Ad esempio i coreani di Kia e Hyundai, si sono resi conto che le auto disegnate da loro generavano motilità intestinale, quindi hanno assunto designer tedeschi per incontrare il gusto di noi europei. :roll:
:lol: :clap:

La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

Inviato: sabato 9 novembre 2024, 21:15
da Automedonte
Secondo me è una questione puramente commerciale.
Prima facevano imitazioni da 50 centesimi con infimo materiale, con pochi controlli di qualità e le vendevano a 2/3 euro, adesso produrle magari gli costa 10 euro ma usano materiali migliori e manodopera più qualificata e le vendono a 30 che per la qualità che hanno è un buon prezzo.
Il ricarico, in termini assoluti, è decisamente maggiore.

La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

Inviato: sabato 9 novembre 2024, 21:25
da maylota
Sono un anziano disincantato e per me restano spesso semplici cloni di penne famose. Prima andavo in edicola e li compravo nelle raccolte De Agostini adesso sono fatte meglio e, visto che ho imparato ad usare il web, le porto a casa con Aliexpress.

Comunque se fanno convincenti imitazioni non più disponibili come originale (tipo la Majohn A2) hanno tutta la mia ammirazione e pure i miei denari. Sicuramente un giorno ecciteranno anche la mia fantasia e non solo il mio portafoglio (perchè costano poco). Quel giorno si avvicina ma non è ancora venuto.

La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

Inviato: sabato 9 novembre 2024, 22:21
da Andre1977
Non saprei dire quali modelli abbiano segnato un confine, ma sicuramente gli ultimi anni (diciamo due/tre anni ?) hanno visto una produzione che migliorava (materiali, controllo qualità, ecc.). E adesso appunto la V60 che immagino tecnicamente sia più complessa da imitare ?

Avevo letto che per gli orientali il miglior modo per imparare è imitare il maestro, in maniera quasi maniacale, fino a raggiungere la perfezione di un gesto indistinguibile da quello del maestro.
E lo vedo anche in altri ambiti: orologeria, ad esempio. E fotografia. 20/30 anni fa comprare una luce da studio significava spendere tanti soldini. Ora su Amazon ci sono flash da studio validissimi a cifre con cui 20/30 anni fa compravi ciarpame o usato ridotto maluccio... E gli obiettivi ? 7Artisans sforna obiettivi simil Leica. Beh, la qualità non è ancora Leica, ovvio, ma iniziano ad avvicinarsi, i costi un pò salgono ma non di tantissimo, molto sotto i costi alti di Leica (è pur vero che ho una Leica M3 che va ancora divinamente bene dopo 60 anni di carriera, perfettamente revisionabile casomai servisse).
Manca ancora, ai cinesi, la fantasia. Lo stile. O meglio, non dimentichiamo che hanno una cultura millenaria: solo che hanno il loro stile, mentre cercan di vendere a noi oggetti che devono piacere a noi...

La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

Inviato: domenica 10 novembre 2024, 8:55
da Automedonte
Andre1977 ha scritto: sabato 9 novembre 2024, 22:21

Manca ancora, ai cinesi, la fantasia. Lo stile. O meglio, non dimentichiamo che hanno una cultura millenaria: solo che hanno il loro stile, mentre cercan di vendere a noi oggetti che devono piacere a noi...
Diciamo che gli mancano fantasia ed inventiva. Il “loro stile” fa schifo ed è millenario (come la loro cultura :D )

Non cambiano mai fanno cose sempre uguali da sempre, copiano ancora i vasi ming di 2.000 anni fa, il mondo si evolve loro sotto questo punto di vista sono fermi sanno solo copiare.
Detto questo hanno altre capacità non sono certo stupidì ed imparano in fretta quindi non mi meraviglia che, nelle penne come in altri campi, abbiano imparato a costruire oggetti similari a quelli occidentali.

Riguardo allo stile è normale che ognuno abbia il proprio ma quello italiano è amato ed apprezzato in tutto il mondo il loro no, ci sarà un motivo :lol:

La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

Inviato: domenica 10 novembre 2024, 9:49
da Enbi
Seguo questa discussione dall'apertura, e sapevo già che sarebbe andata a parare su "scontro di civiltà", economie globali ecc. :roll:
Io personalmente non identifico un modello specifico in cui è avvenuto questo passaggio ma marchi che si sono distaccati dalla copia pedissequa e hanno fatto penne non direttamente riconducibili a nessun modello, ma che prendono ispirazione un po' da qui un po' da lì nel passato più o meno recente proprio come facciamo noi (ad esempio Leonardo, per quanto apprezzi le loro resine, non ha certo innovato nel campo del design: a un qualunque penshow trovo almeno una dozzina di penne che viste da lontano e con poca luce possono sembrare una Leonardo. Questo ovviamente vale per molti altri marchi italiani). Ho notato per esempio alcuni modelli Hongdian, Majohn/Moonman, Asvine che non mi sembrano riconducibili a nulla di preciso: la clip ricorda questo, la fascia ricorda quello, ma è un gioco che si può fare con quasi tutte le penne che non abbiano un design "innovativo".
Secondo me i cinesi sono arrivati a fare penne che non siano copie sotto mentite spoglie e che hanno una buona, se non ottima, qualità di scrittura: questo quanto riscontrato da me con le mie due Hongdian (N6 e N9), parlo dunque per esperienza diretta. Dato che le possiedo da poco tempo, c'è da vedere la durevolezza dei materiali, soprattutto dei meccanismi, per per quello che posso appurare al momento non ho nulla di cui lamentarmi.

La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

Inviato: domenica 10 novembre 2024, 10:34
da Silvia1974
Automedonte ha scritto: domenica 10 novembre 2024, 8:55 Il “loro stile” fa schifo ed è millenario (come la loro cultura :D )
Non cambiano mai fanno cose sempre uguali da sempre, copiano ancora i vasi ming di 2.000 anni fa, il mondo si evolve loro sotto questo punto di vista sono fermi sanno solo copiare.
....
Riguardo allo stile è normale che ognuno abbia il proprio ma quello italiano è amato ed apprezzato in tutto il mondo il loro no, ci sarà un motivo :lol:
Allora, io non ho nessuna particolare preferenza per la cultura cinese come non ne ho per altre, ma leggere una critica così secca ad un Paese che come il nostro ha la sua dignità mi ha lasciato perplessa. Non sono d'accordo con questo modo di porsi, perdonami.

La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

Inviato: domenica 10 novembre 2024, 11:30
da ASTROLUX
Silvia1974 ha scritto: domenica 10 novembre 2024, 10:34
Automedonte ha scritto: domenica 10 novembre 2024, 8:55 Il “loro stile” fa schifo ed è millenario (come la loro cultura :D )
Non cambiano mai fanno cose sempre uguali da sempre, copiano ancora i vasi ming di 2.000 anni fa, il mondo si evolve loro sotto questo punto di vista sono fermi sanno solo copiare.
....
Riguardo allo stile è normale che ognuno abbia il proprio ma quello italiano è amato ed apprezzato in tutto il mondo il loro no, ci sarà un motivo :lol:
Allora, io non ho nessuna particolare preferenza per la cultura cinese come non ne ho per altre, ma leggere una critica così secca ad un Paese che come il nostro ha la sua dignità mi ha lasciato perplessa. Non sono d'accordo con questo modo di porsi, perdonami.
La visione che abbiamo della Cina è filtrata dalla lente dell' immigrazione dei cinesi nel nostro paese. Vediamo quel tipo di cultura e generalizziamo. Purtroppo è quello che abbiamo subito anche noi con l' emigrazione interna ed estera. Americani, tedeschi, belgi ancora oggi ci identificano con pizza, spaghetti e mafia.

La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

Inviato: domenica 10 novembre 2024, 12:13
da sansenri
la svolta è meno recente di quel che si pensi, probabilmente la si può far risalire alle prime Penbbs e Moonman e diversi anni fa.
Nella reale sostanza, a mio parere, è il passaggio dal tipico sistema di produzione basato sull'uso dell'ottone, all'uso della resina, prima stampata, adesso probabilmente anche tornita da barra piena, con le macchine a controllo digitale, ad aver fatto la differenza.
Prima della svolta i cloni erano cloni un po' alla lontana, spesso eccessivamente pesanti, e dalle finiture approssimate e spesso mal fatte, placcature che non reggono, filetti sabbiosi... (ma spesso anche meno "copie identiche").
I primi modelli in resina continuavano ad avere difetti e difettucci, filetti malfatti, e spesso pennini spessi come chiodi e grattosi.
Poi pian piano la qualità è migliorata e i prezzi si sono moltiplicati spesso per dieci.
I pennini continuano ad essere a volte difettosi, a volte semplicemente rigidi e senza carattere.
Diversi produttori hanno capito che questo è un punto debole, e che tiene lontani alcuni appassionati soprattutto occidentali, e si sono messi ad offrire Jowo, Bock e Schmidt.
Ultimamente (spesso i soliti noti Moonman/Majohn) si sono messi a studiare anche l'interno delle penne (non solo copiando l'aspetto estetico) e a rifare sistemi a pistone.
Ovvio che la qualità sta aumentando, e il prezzo anche.
Qualcuna di queste "convincenti imitazioni" sta diventando discretamente appetibile, soprattutto suscitando curiosità che spinge anche qualche "serio collezionista/appassionato" a comprare qualcuno di questi modelli da usare come muletti, spesso ancora sostituendogli il pennino con qualcosa che le renda degne di essere usate.

La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

Inviato: domenica 10 novembre 2024, 13:44
da maylota
balthazar ha scritto: sabato 9 novembre 2024, 19:04 forse saremo noi a "cinesizzarci" nei gusti? :D
Sicuramente è un processo in corso da tempo. Tutto sta a capire e intendersi su quale sia la reale estetica cinese contemporanea. Anche perchè il mondo viaggia veloce: quando rileggo quello che scrisse Terzani sulla Cina mi vengono i brividi su come sia ormai datato e sia cambiato tutto.

La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

Inviato: domenica 10 novembre 2024, 15:08
da sansenri
be' noi ci cinesizziamo un po', ma loro si occidentalizzano di brutto...
tutto grazie a un po' di marketing ovviamente (se un determinato segmento del mercato non compra le tue penne devi capire perché, e cambiare a tua offerta) in realtà sono più loro che vengono incontro ai nostri gusti (come è logico per chi vende), che noi... (le copie sono espressione esattamente di questo).
Noi ci adattiamo ad una qualità inferiore a quella a cui saremmo abituati, in funzione di un prezzo più basso (con mille sfumatura intermedie, c'è chi si adatta di più e chi meno, c'è il produttore che migliora di più la qualità e chi meno, chi offre prezzi più bassi e chi più alti, etc.).