De Atramentis - Document - Green Grey
Inviato: venerdì 20 settembre 2024, 23:00
DISCLAIMER: gli esempi di scrittura sono tutti fatti su carta Tomoe River Sanzen. Gli swatch a pennello sono fatti su carta Tomoe River Sanzen e/o su carta Impression di Wearingeul.
Il pennino usato è il Kakimori in acciaio a meno che diversamente specificato.
Dove non specificato, la lubrificazione dell'inchiostro (wetness/dryness) viene considerata nella media.
Dove non precisati comportamenti molto positivi o molto negativi dell'inchiostro, può essere considerato con un comportamento nella media.
RESISTENZA ALL'ACQUA: quando un inchiostro non è dichiarato resistente all'acqua o permanente, tendo a dare per scontato che non sia nessuna delle due cose, di conseguenza non mi viene l'idea di testarlo per quello. Se ci fosse interesse a vedere una prova di resistenza all'acqua, scrivetemelo in un commento e provvedo. Qualora la verifica fosse stata fatta, sarà inserita l'informazione nella recensione.
IL BRAND:
La storia di De Atramentis inizia nell'anno 1735, grazie al farmacista tedesco Franz Esser di Monchen Glattbach (città tedesca). Esser produce diversi inchiostri, alcuni dei quali basati su ricette contenute nel libro De Atramentis (1660 d.C.) e, al contempo, sviluppa ricette proprie, che decide di archiviare con cura.
Il figlio di Franz Esser - Josef - eredita sia le ricette che l'amore per gli inchiostri. Dopo la morte di Franz, il libro - chiamato semplicemente "Il Libro" - viene ereditato di generazione in generazione fino a quando arriva nelle mani di Franz-Josef Janssen, proprietario di "Die Tintenmanufaktur aka De Atramentis".
Nel 1991, dopo approfondite ricerche di laboratorio, viene avviata la produzione dei primi inchiostri De Atramentis fatti a mano e nel 1995 viene introdotta una linea di inchiostri completamente nuova, la Genuss-Tinten (Pleasure Inks o Joy Inks).
Oggi De Atramentis produce 200 inchiostri in 55 colori
L'INCHIOSTRO:
Document Green Grey è un verde neutro con sottotono freddo, desaturato, ha medio-bassa capacità di shading, non ha chromashading, non ha sheen. Non ha glitter. E' un inchiostro dichiarato come resistente all'acqua, alla luce, adatto a documenti.
Prima di tutto: mi aspettavo un verde più freddo, quando ho voluto provare questo inchiostro. Mi sarebbe piaciuto di più se avesse virato verso il grigio-blu, invece il colore di base è quello degli aghi di pino, un color foresta natalizia che all'asciugatura viene mitigato dalla desaturazione. Diventa un abete, sapete di quelli che hanno un po' di quella patina bianco-argentea? Ecco... è un verde troppo troppo Bricocenter al 24 dicembre, per i miei gusti
Seconda cosa: pare il Niagara. E' bagnatissimo ed è quello che lo rende uno shader molto moderato: inonda il pennino, che non fa in tempo a portarselo via per lasciare ombreggiature chiare. Anche meno, signor Esser
Nel comportamento, mi ha ricordato tanto gli inchiostri di Robert Oster, che paiono più adatti a farci planare sopra idrovolanti, non pennini.
Come si intuisce, a me gli inchiostri così fluidi non piacciono per niente: ho la costante tentazione di mettere il bavaglino alla penna.
Viste le dichiarazioni, ho testato la resistenza all'acqua e non si è mosso di una virgola. Si vede nella prima immagine: quella griglia era inondata, non uno sbaffo, niente fuori posto quando ho asciugato.
Per la resistenza alla luce, ho trovato questo sito che ha testato l'intera linea Document: https://hudsonvalleysketches.blogspot.c ... -inks.html e Green Grey non si è comportato in modo eccellente. E' sbiadito dopo 6 mesi di esposizione alla luce, tuttavia non è scomparso: è già qualcosa.
Essendo una non apprezzatrice dei verdi, ho davvero pochissimo con cui confrontare questo colore. Ha un poco di base cromatica in comune con Sailor Manyo Ayame ma solo nel momento in cui la componente verde di Ayame si separa dal rosa.
Se il tono di verde fosse più freddo e non colasse dal pennino come se ne andasse della sua esistenza, so che apprezzerei molto questo inchiostro. Quella desaturazione grigia mi piace, ha le potenzialità per essere uno shader interessantissimo... invece...
A chi lo consiglio: se piace il colore, lo consiglio a chi ama gli inchiostri molto bagnati o, magari, a chi ha penne con qualche pennino stitico. E a chi vuole un inchiostro permanente che non sia il solito Carbon Black (o altri neri permanenti). Bisogna, però, fare attenzione alla luce.
A chi non lo consiglio: a chi non ama gli inchiostri molto bagnati. Questo è uno di quegli inchiostri che aumentano il tratto di un EF di almeno una o due taglie, sconfiggendo il senso dell'EF
Il pennino usato è il Kakimori in acciaio a meno che diversamente specificato.
Dove non specificato, la lubrificazione dell'inchiostro (wetness/dryness) viene considerata nella media.
Dove non precisati comportamenti molto positivi o molto negativi dell'inchiostro, può essere considerato con un comportamento nella media.
RESISTENZA ALL'ACQUA: quando un inchiostro non è dichiarato resistente all'acqua o permanente, tendo a dare per scontato che non sia nessuna delle due cose, di conseguenza non mi viene l'idea di testarlo per quello. Se ci fosse interesse a vedere una prova di resistenza all'acqua, scrivetemelo in un commento e provvedo. Qualora la verifica fosse stata fatta, sarà inserita l'informazione nella recensione.
IL BRAND:
La storia di De Atramentis inizia nell'anno 1735, grazie al farmacista tedesco Franz Esser di Monchen Glattbach (città tedesca). Esser produce diversi inchiostri, alcuni dei quali basati su ricette contenute nel libro De Atramentis (1660 d.C.) e, al contempo, sviluppa ricette proprie, che decide di archiviare con cura.
Il figlio di Franz Esser - Josef - eredita sia le ricette che l'amore per gli inchiostri. Dopo la morte di Franz, il libro - chiamato semplicemente "Il Libro" - viene ereditato di generazione in generazione fino a quando arriva nelle mani di Franz-Josef Janssen, proprietario di "Die Tintenmanufaktur aka De Atramentis".
Nel 1991, dopo approfondite ricerche di laboratorio, viene avviata la produzione dei primi inchiostri De Atramentis fatti a mano e nel 1995 viene introdotta una linea di inchiostri completamente nuova, la Genuss-Tinten (Pleasure Inks o Joy Inks).
Oggi De Atramentis produce 200 inchiostri in 55 colori
L'INCHIOSTRO:
Document Green Grey è un verde neutro con sottotono freddo, desaturato, ha medio-bassa capacità di shading, non ha chromashading, non ha sheen. Non ha glitter. E' un inchiostro dichiarato come resistente all'acqua, alla luce, adatto a documenti.
Prima di tutto: mi aspettavo un verde più freddo, quando ho voluto provare questo inchiostro. Mi sarebbe piaciuto di più se avesse virato verso il grigio-blu, invece il colore di base è quello degli aghi di pino, un color foresta natalizia che all'asciugatura viene mitigato dalla desaturazione. Diventa un abete, sapete di quelli che hanno un po' di quella patina bianco-argentea? Ecco... è un verde troppo troppo Bricocenter al 24 dicembre, per i miei gusti
Seconda cosa: pare il Niagara. E' bagnatissimo ed è quello che lo rende uno shader molto moderato: inonda il pennino, che non fa in tempo a portarselo via per lasciare ombreggiature chiare. Anche meno, signor Esser
Nel comportamento, mi ha ricordato tanto gli inchiostri di Robert Oster, che paiono più adatti a farci planare sopra idrovolanti, non pennini.Come si intuisce, a me gli inchiostri così fluidi non piacciono per niente: ho la costante tentazione di mettere il bavaglino alla penna.
Viste le dichiarazioni, ho testato la resistenza all'acqua e non si è mosso di una virgola. Si vede nella prima immagine: quella griglia era inondata, non uno sbaffo, niente fuori posto quando ho asciugato.
Per la resistenza alla luce, ho trovato questo sito che ha testato l'intera linea Document: https://hudsonvalleysketches.blogspot.c ... -inks.html e Green Grey non si è comportato in modo eccellente. E' sbiadito dopo 6 mesi di esposizione alla luce, tuttavia non è scomparso: è già qualcosa.
Essendo una non apprezzatrice dei verdi, ho davvero pochissimo con cui confrontare questo colore. Ha un poco di base cromatica in comune con Sailor Manyo Ayame ma solo nel momento in cui la componente verde di Ayame si separa dal rosa.
Se il tono di verde fosse più freddo e non colasse dal pennino come se ne andasse della sua esistenza, so che apprezzerei molto questo inchiostro. Quella desaturazione grigia mi piace, ha le potenzialità per essere uno shader interessantissimo... invece...
A chi lo consiglio: se piace il colore, lo consiglio a chi ama gli inchiostri molto bagnati o, magari, a chi ha penne con qualche pennino stitico. E a chi vuole un inchiostro permanente che non sia il solito Carbon Black (o altri neri permanenti). Bisogna, però, fare attenzione alla luce.
A chi non lo consiglio: a chi non ama gli inchiostri molto bagnati. Questo è uno di quegli inchiostri che aumentano il tratto di un EF di almeno una o due taglie, sconfiggendo il senso dell'EF