La piuma sul pennino è il marchio inconfondibile di quella raccolta della Fabbri.
Le penne sono una sorta di carrellata di ciò che esiste nel mondo stilografico, ma non sono vere e proprie riedizioni riconoscibili di modelli precisi (forse anche per problemi legali).
La penna che mostri ha una serie di dettagli particolari, che però non rimandano a una penna precisa.
La clip è classica, usata in passato da molti marchi, anche italiani.
La testina del cappuccio, piuttosto accentuata, ricorda quelle di penne tedesche.
Forse il cappuccio può essere ispirato a quelli delle Pelikan pre war, ma la mancanza di verette non è congruente e rimanda a penne orientali.
Il fusto, con quel terminale con doppia veretta, può essere ispirato a molte penne più vicine a noi nel tempo. Il terminale corto e un po' squadrato mi fa pensare a Sailor e Pilot.
La sezione, francamente, mi sembra una brutta caricatura di sezioni metalliche come quelle di certe Montblanc o, per la forma, di alcune Waterman.
Questo però è quello che suggerisce a me.
Sono sicura che ognuno di noi ci può vedere ben altro, oppure nulla, proprio come diceva Sansenri.
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