Pagina 1 di 2

Mi presento, con un dubbio

Inviato: giovedì 12 settembre 2024, 14:25
da giuray
Ciao a tutti, mi chiamo Giuliano, 25 anni, da poco quasi per caso nel mondo delle stilografiche.

Grande passione, quasi da non riuscire a staccare la penna dal foglio quando ho minuti liberi a lavoro in ufficio, scrivo, a caso, qualunque cosa.

Chiedo prima di tutto un consiglio, visto che sono rimasto "deluso" dalle prime impressioni della stilografica.

Problema: scrivo da anni con una "profana" Pilot G2 0.7, inchiostro gel.

Ho utilizzato in questi giorni una Parker Jotter e una Stabilo Flow, con inchiostro 'standard', il Parker in dotazione ed un Pelikan, entrambi pennino M. Non c'è assolutamente paragone con la Pilot G2 in termini di scorrevolezza del pennino, impugnabilità (anche dovuto forse al pennino, piü versatile di una stilografica) e sopratutto inchiostro: la scrittura con la G2 ha grande personalità, il nero brillante e profondo dell'inchiostro spicca nel foglio, quanto scritto dalla stilografica a confronto mi sembra un qualcosa di scritto standard con la classica penna sponsorizzata trovata dal macellaio, senza profondità, naturalmente con le due penne e inchiostri con i quali ho scritto finora.

Spero di aver trasmesso il mio pensiero.

Avreste qualche consiglio per me?

Vi seguo sempre con piacere!

Mi presento, con un dubbio

Inviato: giovedì 12 settembre 2024, 14:57
da Enbi
Benvenuto Giuliano! Che bello avere un coetaneo.
Per quanto riguarda il fatto della personalità di scrittura, le stilografiche che hai nominato hanno pennini che definirei "scolastici", con una punta molto arrotondata pensata per la facilità di utilizzo, per andare bene in ogni angolazione. Se vuoi qualcosa di diverso, direi di salire un po' con penne che abbiano gradazioni differenti e una punta più "da stilografica".
Personalmente consiglio molto le giapponesi, anche quelle con pennino in acciaio da qualche decina di euro sono fenomenali. Platinum preppy, Pilot Kakuno ecc. sono molto molto valide, e trovo che abbiano una loro personalità!

Mi presento, con un dubbio

Inviato: giovedì 12 settembre 2024, 15:00
da giuray
Grazie mille! Le terrö in considerazione. E per quanto riguarda un inchiostro: ne conosci alcuno che possa 'ricordare' l'inchiostro gel? Brillante, molto nero, vivido e vivo?

Un saluto

Mi presento, con un dubbio

Inviato: giovedì 12 settembre 2024, 15:17
da sansenri
benvenuto, riceverai certamente risposte, ti invito comunque ad usare il cerca (in alto a destra), sull'inchiostro più nero che c'é si son scritti fiumi di inchiostro (anche se elettronico). Tra i più amati comunque, ti anticipo, c'è il nero Aurora.

Mi presento, con un dubbio

Inviato: giovedì 12 settembre 2024, 16:49
da Simy
giuray ha scritto: giovedì 12 settembre 2024, 15:00 Grazie mille! Le terrö in considerazione. E per quanto riguarda un inchiostro: ne conosci alcuno che possa 'ricordare' l'inchiostro gel? Brillante, molto nero, vivido e vivo?

Un saluto
Intanto benvenuto!

Il mio consiglio da accoppiata vincente è una Preppy - come consigliato da Enbi - e qualche cartuccia di Platinum Carbon Black per provare. Se dovesse piacerti, poi potrai buttarti sulla bottiglia, visto che non è economico.
Ma per avere ancora più personalità potresti anche buttarti su colori diversi dal nero (e non lo dico affatto perché io sono una maniaca degli inchiostri colorati, noooo!)

Mi presento, con un dubbio

Inviato: giovedì 12 settembre 2024, 17:40
da Ottorino
Benvenuto.

Il nero più nero in cui sia mai inciampato è il "rotring art pen" di difficile se non impossibile reperibilità, visto solo e sempre in cartuccia. Pare inchiostro di china da quanto è saturo.

Mi presento, con un dubbio

Inviato: giovedì 12 settembre 2024, 18:56
da piccardi
Ciao Giuliano,

anzitutto benvenuto, però riguardo la personalità della scrittura, direi che stai parlando di quella dell'inchiostro più che di quella stilografica. Con un roller variazioni di tratto come queste (prese da un altro argomento), non si ottengono proprio, ...

Immagine

Ovviamente ci vuole la stilografica col pennino che ti consenta di farle, non tutti sono in grado.

Simone

Mi presento, con un dubbio

Inviato: venerdì 13 settembre 2024, 0:59
da mastrogigino
Benvenuto.

Se vuoi ottenere un tratto nero bello intenso e brillante con una stilografica devi soddisfare questi requisiti:

Inchiostro saturo : non tutti gli inchiostri sono saturi come quantità di colore disciolto, ad esempio il Lamy nero non è molto saturo, il nero Aurora lo è già di più

Flusso generoso: il flusso è la quantità di inchiostro che la penna rilascia mentre scrivi sul foglio, dipende dalla fluidità dell'inchiostro (ad es Pelikan 4001 è denso e quindi fluisce poco, Aurora è più liquido e quindi fluisce di più)
E dalla capacità dell'alimentatore, ad esempio di solito alimentatori giapponesi sono più moderati, alimentatori Pelikan sono più generosi

Tratto del pennino non troppo largo in proporzione al flusso: se la penna ha un flusso X e lo deve spalmare su un pennino EF la linea risulterà più intensa che se lo deve spalmare su un tratto M o B.

Occhio che però se esageri poi sbrodoli, o peggio trapassi il foglio...

Mi presento, con un dubbio

Inviato: venerdì 13 settembre 2024, 7:26
da Koten90
Buongiorno e benvenuto anche da parte mia Giuliano.
Come ti è già stato detto, le penne che hai provato hanno un pennino scolastico, oltretutto catalogato come Medio… proprio l’opposto di quello che si definirebbe un pennino speciale.

Per consigliarti verso quella che potrebbe essere la migliore alternativa per te, bisognerebbe capire tante cose: com’è la tua grafia (stampata o corsiva, dritta o inclinata, piccola e fitta o grande e ariosa…), come impugni la penna, come tieni il foglio, ti piace come scrivi o vuoi cambiare completamente, eccetera.

Per provare un pennino veramente speciale senza spendere un centinaio di euro almeno (le penne che ti ha consigliato enbi hanno una certa personalità per chi, come lui, ha esperienza e molto occhio sul dettaglio), ti consiglierei una Lamy con pennino 1,1.
È un pennino “tronco”, extrafine nei tratti orizzontali e BB+ (1,1mm) nei verticali. Non serve alcuna tecnica o esperienza nell’uso, produrrà una variazione di tratto piacevole e non esagerata semplicemente scrivendo.
Credo che di serie l’1,1 sia montato solo sulla Joy, ma puoi acquistarlo a parte e montarlo su una Safari/Vista/Al-Star economica o su una più carina Studio (ma anche con il 90% delle altre Lamy).

Allo stesso modo si comportano i pennini Long Knife che puoi trovare sulle penne cinesi (Majohn, Jinhao, Hongdian…) negli store asiatici, ma a parti invertite (orizzontale grosso e verticale fine).
Se non sbaglio, anche Lamy produce un pennino simile che chiama Asian o Cursive… non ricordo, comunque è quello con stampigliato un carattere asiatico. È sempre intercambiabile come l’1,1.

Se vogliamo parlare poi di pennini flessibili, beh è tutto un altro meraviglioso mondo, che però non è seriamente affrontabile con meno di 80-100€ (la foto allegata dal Piccardi è mia [love])

Mi presento, con un dubbio

Inviato: venerdì 13 settembre 2024, 8:23
da Koten90
Separo il discorso inchiostro.

Un nero che si rispetti non riflette la luce. Se guardi una qualsiasi foto di presentazione di inchiostri militari neri super neri tipo il Vanta black, la foto ti apparirà con un oggetto bidimensionale che sembra non avere nessuno spigolo.questo succede perché il nostro cervello percepisce come spigoli e crea la percezione tridimensionale basandosi su come gli oggetti riflettono la luce.

Uscendo dai presupposti teorici e da fantastici prodotti nemmeno in commercio, da qualche tempo a questa parte sembra che il nero più nero tra gli inchiostri sia il giovanissimo Platinum Chou Kuro: un inchiostro che non proverò mai perché costa qualcosa come 50 € per 30 ml e, dalle voci che corrono, pare essere una sorta di opera stregonesca in procinto di fare danni permanenti al primo errore (deve essere lavato solo con acqua distillata per evitare che formi il sedimenti nel serbatoio delle penne e sugli alimentatori, se non ho capito male).
I neri più neri abbordabili li produce Noodler’s e sono nell’ordine il Polar Black (lubrificato e piacevolmente scivoloso, assolutamente non adatto a carta porosa che si trasforma quasi in copiativa) e l’X-Feather (formulato appositamente per le carte porose di cui sopra, lentissimo ad asciugarsi su carta patinata come Rhodia)
Entrambi sono assolutamente nerissimi anche se spalmati da un pennino molto largo e non hanno quel fastidiosissimo sottotono violaceo tipico del Nero Pelikan 4001. Sono anche estremamente indelebili in acqua, alcol, candeggina e chi più ne ha, più ne metta (il produttore gli definisce a prova di proiettile).
Per questi inchiostri non esistono cartucce, vengono venduti in flaconi da 88 ml (le tre once americane) per una quindicina di euro, ma puoi tranquillamente riempire le cartucce con una siringa (di quelle che si trovano in farmacia a 0,20 € l’una) o utilizzare il converter che di solito viene dato in dotazione con la penna.
Il nero di Aurora Dovrebbe (secondo rilevazioni altrui) essere leggerissimamente meno nero, ma anche questo non l’ho mai provato un po’ per il costo più elevato dei Noodler’s e un po’ perché già pienamente soddisfatto dai Noodler’s

Mi presento, con un dubbio

Inviato: venerdì 13 settembre 2024, 8:29
da maxpop 55
Ciao Giuliano, benvenuto!!!!!!!!! :thumbup:

Mi presento, con un dubbio

Inviato: venerdì 13 settembre 2024, 9:32
da Linos
Benvenuto. :thumbup:

Mi presento, con un dubbio

Inviato: venerdì 13 settembre 2024, 19:56
da giuray
Grazie a tutti!

Vi aggiorno: oggi in preda alla follia stilografica ho comprato una Lamy Al-star, pennino M. Mi sto trovando molto molto meglio, restano gli interrogativi sull'inchiostro (a breve compro quelli che mi avete suggerito) ma riguardo la scrittura mi sembra tutta un'altra storia. E poi esteticamente è meravigliosa!

Un saluto

Mi presento, con un dubbio

Inviato: martedì 17 settembre 2024, 10:55
da Roland
Il mio consiglio è molto semplice. Il modo migliore per usare una stilografica moderna con carattere è l'uso di un pennino polivalente e non esiste pennino più polivalente al giorno d'oggi di uno stub. Tutte le aziende di stilografiche hanno a catalogo questo pennino, in oro o in acciaio. È un pennino polivalente nella misura 0.9-1.1mm perché non è così grosso da renderlo utile solo per firmare su trattati diplomatici e non è tanto stretto da non mostrare alcuna variazione di tratto. Lo puoi usare per la scrittura normale (si astengano coloro che scrivono in maniera microscopica adepti dei F o EF giapponesi ), per prendere appunti, etc.. È un pennino che va sempre bene e pur non essendo un pennino calligrafico imprime comunque carattere alla scrittura. E nessuna biro ne roller potranno darti quel carattere.

Poi se sviluppi una certa affinità per questi tipi di pennini più in là potrai sempre provare i pennini tronchi (o italici) che sono il non plus ultra per avere variazione di tratto nella scrittura (escludendo i flessibili che fanno storia a sé).

Mi presento, con un dubbio

Inviato: martedì 17 settembre 2024, 21:48
da Koten90
giuray ha scritto: venerdì 13 settembre 2024, 19:56 Grazie a tutti!

Vi aggiorno: oggi in preda alla follia stilografica ho comprato una Lamy Al-star, pennino M. Mi sto trovando molto molto meglio, restano gli interrogativi sull'inchiostro (a breve compro quelli che mi avete suggerito) ma riguardo la scrittura mi sembra tutta un'altra storia. E poi esteticamente è meravigliosa!

Un saluto
Ottima scelta Giuliano.
Visto che hai scelto Lamy, ti mostro come si comporta il loro pennino stub 1,1mm