Pilot - Capless Decimo - 20 Colors - Purple
Inviato: giovedì 5 settembre 2024, 22:03
DISCLAIMER: gli esempi di scrittura sono fatti su carta Tomoe River da 52gsm, dove non diversamente precisato. Dove non vengono sollevate osservazioni su eventuali caratteristiche negative o positive della penna, si possono considerare queste caratteristiche come nella media, in generale positive.
Questa, più che una recensione, è una raccolta di prime impressioni, non avendo ancora usato la penna a lungo.
IL BRAND:
La storia di Pilot inizia nel 1915, quando Ryōsuke Namiki, docente al Nautical College di Tokyo, decise di lasciare il lavoro da professore e di aprire un'azienda che producesse pennini per stilografiche in oro.
L'azienda si espanse già nel 1916 a includere la produzione di numerosi altri articoli di cartoleria.
Nel 1918, a Ryōsuke Namiki si unì Masao Wada. L'azienda che nacque dalla loro collaborazione si chiamava Namiki Manufacturing Company.
Solo nel 1938, Namiki divenne Pilot, dapprima come Pilot Pen Co. e successivamente, nel 1950, come Pilot Ink Company, Ltd.
Tra il 1972 e il 1999, Pilot diede vita a diverse sussidiarie, raccolte tutte sotto la bandiera di Pilot Corporation.
Il modello Capless nasce nel 1963, con l'innovativo sistema a scomparsa del pennino. Nel 1972 assume il nome di "Vanishing Point" solo per alcuni mercati. Per il mercato giapponese è rimasta la Capless.
La prima iterazione della Capless era cilindrica. Solo negli anni '80 è stata introdotta una versione sfaccettata.
Altri modelli si sono affiancati alla Capless originale negli anni: la Decimo - più sottile, la Fermo - che si apre ruotando il terminale posteriore - e la LS - che estende il pennino con un pulsante ma lo ritrae ruotando il terminale posteriore.
Oltre alla caratteristica di essere una penna stilografica a scatto, la Capless è riconoscibile anche per la presenza della clip vicina al pennino, dove la penna viene impugnata.
Negli anni sono nate emulazioni di questa penna e anche vere e proprie copie.
LA PENNA:
La Pilot Capless Decimo 20 Colors Purple è stata lanciata nel 2020, nel terzo capitolo della collezione 20 Colors.
Il corpo è di alluminio spazzolato e colorato di un viola neutro con sototono caldo, sotto alcune luci sconfinante nel fucsia, sotto altre apparendo molto più fredda, cangianza che trovo affascinantissima e gustosa.
Le finiture sono rodiate, il pennino è in oro 18 carati, rodiato.
Il mio modello ha un pennino F.
Ho acquistato questa penna di seconda mano, ormai introvabile nei negozi. Venduta come "as new", dichiaratamente mai usata e con ogni parte originale. Acquistata dalla precedente proprietaria in Giappone nel 2023.
Mi ha raggiunta con il corredo completo e anche il talloncino di garanzia del venditore.
Quando l'avevo vista in foto, il primissimo inchiostro a cui ho pensato è stato il Sailor Ink Studio 435 [Ne parlo QUI: viewtopic.php?t=32828 ] ma la ritenevo una scelta troppo scontata. Mi sono sforzata di puntare ad altro. L'ho caricata con il Sailor Ink Studio 235, poi ho scritto giusto 2 parole e ho deciso che non andava bene. L'ho lavata e ho messo... il Sailor Ink Studio 435. E' il suo, non c'è niente da fare. Non so nemmeno perché ci ho provato, ad andare in un'altra direzione.
In realtà al momento esce ancora un poco diluito dall'acqua di lavaggio, appena si saturerà per bene sarà perfetto.
Ma parliamo del pennino...
Mi viene da descriverlo con una parola inglese: "mushy", molliccioso.
Ha poco mordente ma non alla maniera dell'EEF della Scribo Campanula [QUI: viewtopic.php?t=33011 ]. Il pennino Scribo è molto scorrevole sulla carta, una sensazione molto diversa dai più mordaci Sailor e Platinum, ma non lo sento "molle", solo liscio e scorrevole. Non pensavo, prima di provare la Scribo, che avrei apprezzato pennini così lisci, invece mi piace molto, al pari del dente aggressivo delle Sailor. Sono contenta di poter scegliere sul momento a quale sensazione dedicarmi e di poterle avere entrambe.
Il pennino Pilot mi fornisce la sensazione di "gommato". Non lo è, chiaramente, è solo il modo in cui si rapporta con la carta che è un poco strano, per la mia esperienza. Non è il mio preferito ed è possibile che l'F non sia il pennino per me. Prima o poi, ho intenzione di cambiarlo con un EF.
In quanto a sensazione all'impugnatura: la clip salva la penna dall'essere troppo sottile. Mi fornisce un eccellente grip, che il corpo così liscio e stretto non mi darebbe, se non ci fosse quello.
E' una penna molto confortevole, leggera ma solida, e la comodità di farla scattare invece di preoccuparsi di tappi da svitare è davvero una convenienza che mi piace avere.
Molto bella anche la sensazione dello scatto, bilanciata, senza rumoracci, con un bel "clic" soddisfacente, e, al contempo, liscia e solida: il meccanismo è chiaramente ben progettato per fornire la soddisfazione del "clic" ed evitare la percezione di elementi instabili o fragili. Non la definirei, però, una penna adatta ai compulsivi, perché il percorso del pulsante è troppo lungo: le compulsioni con le penne automatiche è nel "cliccare" ritmicamente. Con la Capless, il ritmo sarebbe troppo sgonfio
CONCLUSIONI:
Sono molto contenta del mio acquisto. E' senza dubbio la mia estetica, non solo nel colore ma anche nel design: il look più moderno e slanciato mi piace molto. La sola cosa di cui non sono completamente soddisfatta è il pennino ma non lo ritengo affatto malvagio. Se devo dargli un voto, si prende il suo bell'8/10, quindi, non mi lamento, soprattutto sapendo che posso cambiarlo.
Adesso, la bellissima Capless viola è andata a fare compagnia alle altre bellissime penne del mio portapenne colmo di penne attualmente inchiostrate e ritengo che sarà una presenza fissa. Prima o poi, cambierò anche l'inchiostro, perché mi piace variare e non sono davvero legata all'avere inchiostro e penna dello stesso colore.
Esperienza complessiva, quindi, 9/10. Un gran successo e un gran colpo di fortuna nell'aver trovato il venditore giusto.
<3
Questa, più che una recensione, è una raccolta di prime impressioni, non avendo ancora usato la penna a lungo.
IL BRAND:
La storia di Pilot inizia nel 1915, quando Ryōsuke Namiki, docente al Nautical College di Tokyo, decise di lasciare il lavoro da professore e di aprire un'azienda che producesse pennini per stilografiche in oro.
L'azienda si espanse già nel 1916 a includere la produzione di numerosi altri articoli di cartoleria.
Nel 1918, a Ryōsuke Namiki si unì Masao Wada. L'azienda che nacque dalla loro collaborazione si chiamava Namiki Manufacturing Company.
Solo nel 1938, Namiki divenne Pilot, dapprima come Pilot Pen Co. e successivamente, nel 1950, come Pilot Ink Company, Ltd.
Tra il 1972 e il 1999, Pilot diede vita a diverse sussidiarie, raccolte tutte sotto la bandiera di Pilot Corporation.
Il modello Capless nasce nel 1963, con l'innovativo sistema a scomparsa del pennino. Nel 1972 assume il nome di "Vanishing Point" solo per alcuni mercati. Per il mercato giapponese è rimasta la Capless.
La prima iterazione della Capless era cilindrica. Solo negli anni '80 è stata introdotta una versione sfaccettata.
Altri modelli si sono affiancati alla Capless originale negli anni: la Decimo - più sottile, la Fermo - che si apre ruotando il terminale posteriore - e la LS - che estende il pennino con un pulsante ma lo ritrae ruotando il terminale posteriore.
Oltre alla caratteristica di essere una penna stilografica a scatto, la Capless è riconoscibile anche per la presenza della clip vicina al pennino, dove la penna viene impugnata.
Negli anni sono nate emulazioni di questa penna e anche vere e proprie copie.
LA PENNA:
La Pilot Capless Decimo 20 Colors Purple è stata lanciata nel 2020, nel terzo capitolo della collezione 20 Colors.
Il corpo è di alluminio spazzolato e colorato di un viola neutro con sototono caldo, sotto alcune luci sconfinante nel fucsia, sotto altre apparendo molto più fredda, cangianza che trovo affascinantissima e gustosa.
Le finiture sono rodiate, il pennino è in oro 18 carati, rodiato.
Il mio modello ha un pennino F.
Ho acquistato questa penna di seconda mano, ormai introvabile nei negozi. Venduta come "as new", dichiaratamente mai usata e con ogni parte originale. Acquistata dalla precedente proprietaria in Giappone nel 2023.
Mi ha raggiunta con il corredo completo e anche il talloncino di garanzia del venditore.
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Ovviamente, l'ho inchiostrata subito... poi ho cambiato idea sull'inchiostro, l'ho lavata e inchiostrata di nuovo |
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
Quando l'avevo vista in foto, il primissimo inchiostro a cui ho pensato è stato il Sailor Ink Studio 435 [Ne parlo QUI: viewtopic.php?t=32828 ] ma la ritenevo una scelta troppo scontata. Mi sono sforzata di puntare ad altro. L'ho caricata con il Sailor Ink Studio 235, poi ho scritto giusto 2 parole e ho deciso che non andava bene. L'ho lavata e ho messo... il Sailor Ink Studio 435. E' il suo, non c'è niente da fare. Non so nemmeno perché ci ho provato, ad andare in un'altra direzione.
In realtà al momento esce ancora un poco diluito dall'acqua di lavaggio, appena si saturerà per bene sarà perfetto.
Ma parliamo del pennino...
Mi viene da descriverlo con una parola inglese: "mushy", molliccioso.
Ha poco mordente ma non alla maniera dell'EEF della Scribo Campanula [QUI: viewtopic.php?t=33011 ]. Il pennino Scribo è molto scorrevole sulla carta, una sensazione molto diversa dai più mordaci Sailor e Platinum, ma non lo sento "molle", solo liscio e scorrevole. Non pensavo, prima di provare la Scribo, che avrei apprezzato pennini così lisci, invece mi piace molto, al pari del dente aggressivo delle Sailor. Sono contenta di poter scegliere sul momento a quale sensazione dedicarmi e di poterle avere entrambe.
Il pennino Pilot mi fornisce la sensazione di "gommato". Non lo è, chiaramente, è solo il modo in cui si rapporta con la carta che è un poco strano, per la mia esperienza. Non è il mio preferito ed è possibile che l'F non sia il pennino per me. Prima o poi, ho intenzione di cambiarlo con un EF.
In quanto a sensazione all'impugnatura: la clip salva la penna dall'essere troppo sottile. Mi fornisce un eccellente grip, che il corpo così liscio e stretto non mi darebbe, se non ci fosse quello.
E' una penna molto confortevole, leggera ma solida, e la comodità di farla scattare invece di preoccuparsi di tappi da svitare è davvero una convenienza che mi piace avere.
Molto bella anche la sensazione dello scatto, bilanciata, senza rumoracci, con un bel "clic" soddisfacente, e, al contempo, liscia e solida: il meccanismo è chiaramente ben progettato per fornire la soddisfazione del "clic" ed evitare la percezione di elementi instabili o fragili. Non la definirei, però, una penna adatta ai compulsivi, perché il percorso del pulsante è troppo lungo: le compulsioni con le penne automatiche è nel "cliccare" ritmicamente. Con la Capless, il ritmo sarebbe troppo sgonfio
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QUI https://youtube.com/shorts/_H_mZdqOXGM?feature=share un brevissimo video della penna
CONCLUSIONI:
Sono molto contenta del mio acquisto. E' senza dubbio la mia estetica, non solo nel colore ma anche nel design: il look più moderno e slanciato mi piace molto. La sola cosa di cui non sono completamente soddisfatta è il pennino ma non lo ritengo affatto malvagio. Se devo dargli un voto, si prende il suo bell'8/10, quindi, non mi lamento, soprattutto sapendo che posso cambiarlo.
Adesso, la bellissima Capless viola è andata a fare compagnia alle altre bellissime penne del mio portapenne colmo di penne attualmente inchiostrate e ritengo che sarà una presenza fissa. Prima o poi, cambierò anche l'inchiostro, perché mi piace variare e non sono davvero legata all'avere inchiostro e penna dello stesso colore.
Esperienza complessiva, quindi, 9/10. Un gran successo e un gran colpo di fortuna nell'aver trovato il venditore giusto.
<3