JetMcQuack ha scritto: ↑mercoledì 4 settembre 2024, 11:44
Belle parole, che sottoscrivo.
Sul disegno (mi piace molto, naturalmente, come molti altri tuoi che ho visto qui sul forum) ho solo una curiosità: l'hai fatto da una referenza o dalla tua testa? Personalmente non ho le capacità di disegnare come vorrei senza un modello di riferimento, mentre se ho un modello da copiare me la cavo (pur risultando i miei disegni del tutto privi al mio occhio di qualsivoglia valore artistico).
Ammiro -e invidio- chi ha quel talento di mettere su carta partendo dalla propria mente e dalla propria visualizzazione. Come quasi tutto, credo si possa miglioare con l'esercizio. Bisogna abbandonare la paura del giudizio, anche proprio e la paura di fare schifezze
Ciao Jet scusa se ti rispondo solo ora, sono stato un pò impegnato questi giorni. Ti rispondo molto volentieri! In questo caso ho usato una referenza, nello specifico ho cercato su google immagini appositamente una foto antica di fine 800, inizi 900 di un vero samurai, gli ultimissimi credo prima di venir dismessi. Mi sono piazzato con il tablet in piedi sul tavolo il più possibile lontano da me e con l'album davanti, avendo l'accortezza di inclinarlo leggermente per non essere ingannato dalla prospettiva (finché la penna sia in grado di scrivere). Solitamente mi piace osservare le cose che non conosco ecco perché ho scelto una referenza assolutamente fedele seppur poco dettagliata, essendo un pò rovinata. Con l'osservazione scatta quel meccanismo di confidenza che ti permetterà poi di disegnare senza referenze, ma è un qualcosa che assomiglia alla storia dell'appassionato di poesia e dell'amore forte... Dopo migliaia di architetture, di nudo, o di animali o di qualsiasi altra cosa, avrai assimilato la struttura di quella cosa in qualsiasi posizione e sarai in grado di riprodurla usando la "fantasia" tra virgolette, poiché non è proprio così. In un certo senso quello che produrrà la tua fantasia sarà sempre in funzione di quello che sei stato in grado di assorbire con lo studio e la pratica. Mettiamo il caso che un vero appassionato di un certo tipo di poesie, (sceglierà l'ermetismo e il linguaggio simbolico di Ungaretti) preferirà impararsi le poesie dei grandi poeti o preferirà dilettarsi con le proprie castronerie? Sicuramente la prima e successivamente quando si sentirà pronto, saprà spiccare il volo creando il suo modo, sensato e che funzioni. E poi c'è l'esempio dell'amore. Non so se vi è mai capitato di scrivere qualcosa per un sentimento davvero molto forte. Si tirano fuori delle cose che non sono necessariamente "alla maniera di" o perché abituati ad ascoltare quella cosa piuttosto che quell'altra e si è così diventati in un certo senso "esperti del campo". Escono delle idee e basta che non possono far a meno di essere scritte, raccontate, posate a terra in un certo modo; che spesso quando questo momento ci sembra così strano e rivoluzionario, allora è già volato via e ci ha abbandonato. Tutto questo per dirti che è molto importante fare tutte e due le cose ma bisogna riconoscere che l'osservazione dal "vero" e la referenza che abbiano ormai scolpito nella nostra testa, sono le facce della stessa medaglia. Mentre i sentimenti forti, gioiosi o cupi che siano, l'illuminazione improvvisa sono proprio un'altra cosa ed appartengono alla sfera meno conosciuta di noi stessi che vuole spesso comunicarci qualcosa di importante. Ed è proprio qui che sento il valore artistico che tu citi, la voglia di comunicare un qualcosa a noi assolutamente sconosciuto, che per un solo istante sapevamo di conoscere da sempre. (ma questo rimane un mio personalissimo parere)
Per il resto come dici tu è fondamentale abbandonare il proprio giudizio ancor prima di quello degli altri e la paura di sentirsi uno che non sa esprimersi.
Ritornando al processo, se ti interessa, ho fatto prima un disegno a matita molto leggero (uso una mina Pentel Kerry che trovo fantastica, a cui tengo molto) e molto approssimativo, non ci perdo più di 2-3 minuti. Dopodiché batto con la gommapane per alleggerire il tratto ulteriormente, altrimenti non aderirebbe perfettamente l'inchiostro... Dopo che ho fermato le prime linee con l'inchiostro passo a cancellare con la gomma stando attento a non tirare via nulla
(mi è successo spesso) Ti lascio una foto del disegno prima della gomma pane così ti rendi conto della semplicità, senza stare a perdere tempo in dettagli inutili prima di andare di stilografica
