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Buongiorno,
Inizio questo thread per condividere la recente esperienza in un negozio molto speciale, anche se ammetto un po' fuorimano.
Lo scopo è solamente quello di farvi vedere quanto è bello, a mio parere, e quanto la "cultura" stilografica sia sentita in altre parti del mondo.

La premessa è che per le mie ferie ho fatto scalo a Singapore per qualche giorno, e ho avuto modo di girare un po' la città, che è molto bella e merita di essere visitata.
Tre cose non mancano a Singapore: il caldo, il cibo e i centri commerciali.
E' proprio per sfuggire dal caldo che troviamo ristoro in un centro commerciale che si chiama Funan.
All'interno è presente una cartoleria di prodotti giapponesi che lascia sbalorditi: THINK.

Ingresso:


Il negozio è molto grande e contiene una quantità imprecisata di prodotti di cartoleria made in Japan.
Dispone della più strabiliante selezione di penne, inchiostri e carte giapponesi che io abbia mai visto.
Inutile dire che mi si è spento il cervello e sono corso dentro, uscendo solo quando mia moglie mi è venuta a prendere con la forza.

Questa la loro selezione di carte:
Tomoe River, MD, Life, Kokuyo, Apica, Stalogy e altri brand che non avevo mai sentito prima.
Il tutto disposto in un cerchio dotato di una sua gravità, perché mi sono ritrovato in un moto di rivoluzione involontario per molto tempo.


Sezione inchiostri:
ancora meglio di quella delle carte...
Mantre guardo le pareti un signore distinto mi chiede "vuole provare qualche inchiostro"?
Si tratta dell' "ink sommelier" del negozio (termine da me coniato), che passa una buona ventina di minuti a farmi provare le penne della sua collezione e un numero imprecisato di inchiostri. Questa é stata la parte che ho preferito di tutta la visita.
Tra l'altro il prezzo degli inchiostri è molto più basso che in Italia, quindi sono stato costretto a comprarne di più.


Sezione penne:
I brand principali erano ovviamente Sailor, Pilot, Platinum, ma ache Wancher e TWSBI.
Per la prima volta ho visto dal vivo le penne in lacca Urushi e decorate con il Maki-e. Di quelle non ho ho foto perché avevo le mani impegnate...


Dopo circa un'oretta me ne vado ancora frastornato ma contento di aver trovato il mio paese dei balocchi, anche se è dall'altra parte del mondo.

Menomale che non ce ne sono vicino a casa mia, altrimenti avrei bisogno del SERT!

Ma, due domande peregrine (per distrarmi dalla scimmia che mi provocano le tue foto):
- al piano di sopra si vede il continuo della statua della signora?
- il biglietto che le hanno appiccicato alla gamba è un divieto di mangiare?

Mamma mia!

Consiglio anche le stationary in Giappone, particolarmente bella quella nella stazione dei treni di Kyoto.

Tra tanti comprensibili apprezzamenti per questo negozio faccio il Bastian contrario come spesso mi capita

Ma le Aurora, le Pelikan e la Montblanc dove sono? Ed i rispettivi inchiostri? La carta Fabriano che è tra le migliori al mondo in quale scaffale si trova?

In Italia non trovo solo le penne italiane o europee nei negozi specializzati ma anche quelle giapponesi ergo non vedo questa presunta superiorità di certi negozi mi è capitato, per scegliere un inchiostro, di andare nel retro del negozio la Stilografica a Milano ed il numero di inchiostri non era inferiore a quello che si vede nelle foto, forse esteticamente meno appariscente perché erano su scaffali anonimi ma sicuramente con una scelta maggiore visto che, oltre agli inchiostri giapponesi, c’erano anche quelli italiani ed europei.

Perdonami capisco il tuo entusiasmo ma veder sempre magnificate le cose estere a scapito delle nostrane mi fa molto dispiacere

Esme ha scritto: ↑giovedì 15 agosto 2024, 12:26
Menomale che non ce ne sono vicino a casa mia, altrimenti avrei bisogno del SERT!

Ma, due domande peregrine (per distrarmi dalla scimmia che mi provocano le tue foto):
- al piano di sopra si vede il continuo della statua della signora?
- il biglietto che le hanno appiccicato alla gamba è un divieto di mangiare?

Non c'era il piano di sopra
Si c'era il divieto di mangiare attaccato alla gamba...quale posto migliore?

Se fosse capitato a me, altroché con la forza avrebbero dovuto estrarmi…

P.S. confermo anche io la bellezza della stanza del negozio di Milano. Ho detto loro che hanno un “caveau” bellissimo. Dovessero battezzarlo realmente così, vorrei il copyright

Automedonte ha scritto: ↑giovedì 15 agosto 2024, 14:17 Tra tanti comprensibili apprezzamenti per questo negozio faccio il Bastian contrario come spesso mi capita

Ma le Aurora, le Pelikan e la Montblanc dove sono? Ed i rispettivi inchiostri? La carta Fabriano che è tra le migliori al mondo in quale scaffale si trova?

In Italia non trovo solo le penne italiane o europee nei negozi specializzati ma anche quelle giapponesi ergo non vedo questa presunta superiorità di certi negozi mi è capitato, per scegliere un inchiostro, di andare nel retro del negozio la Stilografica a Milano ed il numero di inchiostri non era inferiore a quello che si vede nelle foto, forse esteticamente meno appariscente perché erano su scaffali anonimi ma sicuramente con una scelta maggiore visto che, oltre agli inchiostri giapponesi, c’erano anche quelli italiani ed europei.

Perdonami capisco il tuo entusiasmo ma veder sempre magnificate le cose estere a scapito delle nostrane mi fa molto dispiacere

Non ho scritto da nessuna parte che questo negozio è meglio di altri, ma solo che è un bel negozio.

Riguardo la disponibilità di altri brand, è una cartoleria di prodotti giapponesi.
Se vado in macelleria non esco dispiaciuto se non trovo il tonno

Conoscendomi sarei uscito con un notevole alleggerimento del portafoglio.

molto bello!
In realtà quello che meraviglia di questi negozi, non rarissimi nelle grandi città asiatiche e nei centri commerciali più belli, è, constatata la qualità, anche la quantità della offerta .
La sensazione non lieve che si ha è che noi siamo già diventati il secondo mondo...

sansenri ha scritto: ↑giovedì 15 agosto 2024, 16:06 molto bello!
In realtà quello che meraviglia di questi negozi, non rarissimi nelle grandi città asiatiche e nei centri commerciali più belli, è, constatata la qualità, anche la quantità della offerta .
La sensazione non lieve che si ha è che noi siamo già diventati il secondo mondo...

E' una sensazione che io, francamente, non ho mai avuto, pur avendo girato davvero moltissimo. Ho trovato negozi tra loro analoghi (non solo di cartoleria) un po' ovunque (parlo sempre di grandi città), con una varietà tra essi che per me era un fattore positivo.

che la varietà sia un fattore positivo non lo metto in dubbio,
l'impressione mia però (avendo anch'io girato molto il mondo, per motivi di lavoro) è che mentre in asia ne nascono sempre di nuovi più grandi e più belli (non solo di stilografiche) da noi gradualmente spariscono, sostituiti dal nulla

sansenri ha scritto: ↑giovedì 15 agosto 2024, 17:04 che la varietà sia un fattore positivo non lo metto in dubbio,
l'impressione mia però (avendo anch'io girato molto il mondo, per motivi di lavoro) è che mentre in asia ne nascono sempre di nuovi più grandi e più belli (non solo di stilografiche) da noi gradualmente spariscono, sostituiti dal nulla

Beh, insomma... in Europa si trova l'impossibile; magari si tende a ottimizzare gli spazi in modo diverso, ma la sostanza c'è eccome.

Che

P-A-R-A-D-I-S-O

Riuscirei a rimanere lì per una giornata intera a sentirmi l'odore di fresco formaldeide della carta che permane le mie membra

A me i negozi giapponesi piacciono. Mi sembra di tornare agli anni 90 da noi, quando c’erano i category killer. Abbasso il web.