FountainPen.it Forum

DISCLAIMER: gli esempi di scrittura sono tutti fatti su carta Tomoe River Sanzen. Gli swatch a pennello sono fatti su carta Tomoe River Sanzen e/o su carta Impression di Wearingeul.
Il pennino usato è il Kakimori in acciaio a meno che diversamente specificato.
Dove non specificato, la lubrificazione dell'inchiostro (wetness/dryness) viene considerata nella media.
Dove non precisati comportamenti molto positivi o molto negativi dell'inchiostro, può essere considerato con un comportamento nella media.
RESISTENZA ALL'ACQUA: quando un inchiostro non è dichiarato resistente all'acqua o permanente, tendo a dare per scontato che non sia nessuna delle due cose, di conseguenza non mi viene l'idea di testarlo per quello. Se ci fosse interesse a vedere una prova di resistenza all'acqua, scrivetemelo in un commento e provvedo. Qualora la verifica fosse stata fatta, sarà inserita l'informazione nella recensione.

IL BRAND:

Per un po' di storia del brand, consiglio questo post: viewtopic.php?t=33009


L'INCHIOSTRO:

Poussière De Lune è un viola caldo, scuro, desaturato. Ha scarso shading, nessun chromshading, scarso sheen. Non ha glitter.


Questo è un inchiostro quasi nero, alla scrittura.
Solo con le giuste condizioni di luminosità si comprende che non è un nero.


La tonalità è molto calda, quasi borgogna. E' solo il maggiore accenno di blu che riesce a far stare questo inchiostro tra i viola, invece di spostarlo tra i rossi.
E' uno degli inchiostri più celebri di Jacques Herbin, tra i più amati, probabilmente proprio perché è molto utilizzabile in numerose occasioni, anche in ambiti un poco più formali.


Ha una componente grigia che lo desatura e lo rende un colore poco brillante. E' grazie a questa componente che Possière De Lune riesce a rendersi versatile in numerosi contesti.


A una prima occhiata, senza il confronto diretto, avrei detto che sarebbe stato quasi gemello di Purple Dream di Diamine [QUI: viewtopic.php?t=33008]
Mettendoli a confronto, tuttavia, si vede subito come Purple Dream sia un vero viola, è più freddo.
Messo a confronto con viola più bilanciati e decisi, come Sailor Ink Studio 435, Poussière De Lune mostra ancora di più il proprio sbilanciamento verso il rosso.


A chi lo consiglio: vorrei copiare e incollare le raccomandazioni fatte per Purple Dream. Chi vuole scrivere in nero senza scrivere in nero, apprezzerà questo inchiostro. Chi ama i viola, apprezzerà questo inchiostro

A chi non lo consiglio: come per altri inchiostri molto scuri, che perdono - alla scrittura - un po' del loro carattere cromatico, non lo consiglio a chi, quando scrive, vuole vedere in modo più netto e definito il colore di base

È un colore che adoro da tanto tempo. Volendo trovargli un difetto, ma tutto è relativo, secondo me ha un flusso un poco abbondante che allarga il tratto. Nulla di spaventoso, ma su certi pennini extrafini scoccia. Però è tanto bello

L’ho usato per anni in contesti in cui avrei creato discussioni a utilizzare altri colori: non lo uso da tanto, probabilmente lo prenderò nuovamente.

Silvia1974 ha scritto: ↑domenica 11 agosto 2024, 11:31 È un colore che adoro da tanto tempo. Volendo trovargli un difetto, ma tutto è relativo, secondo me ha un flusso un poco abbondante che allarga il tratto. Nulla di spaventoso, ma su certi pennini extrafini scoccia. Però è tanto bello

Ammetto di non averlo trovato sbrodoloso, l'ho trovato giusto. L'ho provato con una Monteverde Monza EF e una Platinum Plaisir F

Questa volta non mi hai spinto a metterlo in lista: il Polvere di Luna è il mio inchiostro preferito.

Con le penne in cui lo uso in genere il viola emerge bene, si vede che non è nero, ma non è nemmeno un viola banale.
Il problema nasce se lo lascio caricato per un po', allora sì che è quasi nero, ma molto bello comunque.

Silvia1974 ha scritto: ↑domenica 11 agosto 2024, 11:31 secondo me ha un flusso un poco abbondante

Anche in questo caso io ho una sensazione opposta, cioè di flusso piuttosto controllato.
Probabilmente usiamo penne molto diverse, o abbiamo una sensibilità differente. Oppure di nuovo i lotti Herbin dimostrano la loro variabilità.

Sapete cosa? Lo riproverò con penne nelle quali non l’ho mai usato e vedrò i risultati. Ad esempio ho recentemente acquisito una penna con punta davvero molto fine, che finora ho provato con un paio di inchiostri soltanto. Vedrò se col Poussière rimane altrettanto fine o meno. Finora comunque gli Herbin mi sono sembrati un po’ più abbondanti in generale. Ricordo un Azzurro Pervinca particolarmente sugoso. Vi dirò

Silvia1974 ha scritto: ↑domenica 11 agosto 2024, 17:54 Sapete cosa? Lo riproverò con penne nelle quali non l’ho mai usato e vedrò i risultati. Ad esempio ho recentemente acquisito una penna con punta davvero molto fine, che finora ho provato con un paio di inchiostri soltanto. Vedrò se col Poussière rimane altrettanto fine o meno. Finora comunque gli Herbin mi sono sembrati un po’ più abbondanti in generale. Ricordo un Azzurro Pervinca particolarmente sugoso. Vi dirò

Io ho solo 4 Herbin: Poussière, Myosotis, Larmes De Cassis e Bouquet D'Antan. Il più lubrificato tra i miei è Myosotis, seguito da Larmes De Cassis, Poussière e in ultimo Bouquet, che è più verso l'asciutto che verso lo sbrodoloso. Poussière è il più equilibrato, Myosotis e Larmes sono più sbrodolosi

Tra i miei forse è il borgogna quello che bagna di più, e il terra di fuoco quello di meno.
Ma il fatto è che difficilmente finiscono nelle stesse penne.

Silvia1974 ha scritto: ↑domenica 11 agosto 2024, 17:54Vi dirò

Tra variabilità delle partite di inchiostri (che, ormai, possiamo dare per assodata) e penne tutte diverse, i comportamenti non sono facilmente standardizzabili

Provate a scrivere con il Lie de The della Herbin, se mi dite che è sbrodoloso allora davvero i lotti cambiano di molto
Invece per i viola-black un altro molto bello è il Momboddo's Hat di Diamine, da provare, secondo me, anche su pennini molto fini.