LA SCRITTURA è QUESTIONE DI TEMPO
Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 16:56
Tempo addietro a San Miniato c’era un bravissimo rilegatore di libri che restaurava anche libri rinascimentali con una calligrafia cancelleresca perfetta. Prima che attraversaße il fiume Stige gli feci rilegare alcuni libri anch’io. Scriveva con penne d’oca nelle quali aveva inserito un pò di retina di ferro , quella per pulire le pentole , affinché la penna d’oca avesse una maggior riserva di inchiostro.Un giorno lo vidi scrivere su una pergamena in cancelleresco. Mi disse che tra spartire il foglio , e scrivere tre righe aveva impiegato quasi tre ore. Queste tre righe sembravano stampate. Personalmente per scrivere due pagine protocollo, oggi chiamato A4, impiego circa un ora e un quarto. Naturalmente la mia è una cancelleresca soggettiva. Riesco anche a prendere appunti veloci e leggibili in cancelleresca soggettiva ma la forma ne risente un pò. Mio figlio quando andava all’università metteva il registratore sulla cattedra del professore e poi ,risentendo la lezione a casa, estraeva gli argomenti importanti. Cosa voglio dire ? Ammeßo e non conceßo che uno abbia metabolizzato ,sufficientemente bene,uno stile scriverlo correttamente è una questione di tempo. I nostri vecchi dicevano che presto e bene non stanno insieme. Quando lavoravo e dovevo compilare 30/40 schede tecniche di lavorazione grandi come un foglio protocollo mi ci volevano circa sei ore ma ciò era accettabile perché erano esteticamente belle e tutti ci sapevano leggere. Si parla dei primi degli anni ’70. Oggi con il calcolatore elettronico ed il giusto programma si fa in un ora. Quindi anche se si sa scrivere in modo sufficientemente corretto ,la riuscita estetica del documento dipende anche dal tempo che si impiega per redigerlo.
Un caro saluto.
Un caro saluto.