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Merda d'artista: perché e percome.

Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 1:40
da Monet63
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maylota ha scritto: giovedì 8 agosto 2024, 20:27

(e noi che prendiamo in giro certe edizioni limitate di stilo un po' esagerate....)
Ho notato che, con una certa regolarità, su vari forum/discussioni/gruppi di ogni genere e tipo, esce fuori la celebre "merda d'artista" di Piero Manzoni. La reazioni sono le più svariate e di solito non tengono conto di moltissimi aspetti (contesto storico, periodo artistico, mercato coevo, etc.), soffermandosi esclusivamente sul prodotto finale (la scatoletta). Ho pensato che a qualcuno potesse interessare una prima infarinatura circa gli aspetti che di solito non vengono considerati di primo acchito. Chi volesse potrà sempre approfondire.
In ogni caso Maylota, che ha parlato di presa in giro, non ci è andato troppo lontano: era uno degli intenti dell'autore, anche se non il principale.
Un piccolo spoiler: all'interno non ci sono gli escrementi di Manzoni, ma del gesso.
Buona lettura.
:wave:

https://www.artesvelata.it/piero-manzoni-merda-artista/

Merda d'artista: perché e percome.

Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 7:36
da Silvia1974
Interessante, l’ho letto volentieri, grazie :)

Merda d'artista: perché e percome.

Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 9:07
da Simy
Con la sua Merda d’artista volle sostenere che essere artisti vuol dire trasformare in arte tutta la propria vita, escrementi compresi, ma soprattutto, acutamente, egli denunciò il perverso meccanismo di un’arte divenuta mercato di firme prestigiose (un tema, a dire il vero, ancora attualissimo). E se la firma qualifica l’opera, attestandone l’originalità e garantendole un valore, allora ecco che qualunque oggetto firmato, anche una scatoletta di escrementi, poteva diventare un capolavoro.
A volte, in effetti, l'impressione che si ha è questa: basta che ci sia il nome di un artista quotato, e qualunque cosa faccia, viene assurta a opera di genio di grande valore
Nel caso specifico di Merda d’artista, Manzoni aveva richiesto con sfacciata irriverenza che il prezzo di ciascuna scatoletta corrispondesse a quello di 30 grammi d’oro (come a dire che i suoi escrementi valevano tanto oro quanto pesavano). L’artista, come il mitico Re Mida, trasformava in oro tutto quello che toccava o, in questo caso, produceva.

Per ironia della sorte, la storia gli ha dato ragione: a Milano, nel 2007, nelle sale della casa d’aste Sotheby’s, un collezionista privato europeo si è aggiudicato una scatoletta (la n. 18, per l’esattezza) per 124 mila euro e più di recente, nel 2016, sempre a Milano, presso la casa d’aste Il Ponte, la n.69 è stata battuta per 275 mila euro! Un grammo di merda, sia pure di artista, valutato quasi 10 mila euro. Altro che oro. Questo, probabilmente, Manzoni non lo aveva nemmeno immaginato.
Ha dimostrato efficacemente un punto, anche postumamente :D

Merda d'artista: perché e percome.

Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 10:29
da Esme
Monet63 ha scritto: venerdì 9 agosto 2024, 1:40 Un piccolo spoiler: all'interno non ci sono gli escrementi di Manzoni, ma del gesso.
Qualcuno quindi ne ha aperta una?
Questa potrebbe essere una "performance" nella "performance"...

Grazie per la condivisione, è sempre utile avere informazioni che contestualizzano.
Non sono comunque convinta si tratti di arte, ma è un giudizio che non spetta a me.

Merda d'artista: perché e percome.

Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 11:29
da Monet63
Esme ha scritto: venerdì 9 agosto 2024, 10:29
Monet63 ha scritto: venerdì 9 agosto 2024, 1:40 Un piccolo spoiler: all'interno non ci sono gli escrementi di Manzoni, ma del gesso.
Qualcuno quindi ne ha aperta una?
Questa potrebbe essere una "performance" nella "performance"...
Sì, ne fu aperta almeno una.
Esme ha scritto: venerdì 9 agosto 2024, 10:29 Grazie per la condivisione, è sempre utile avere informazioni che contestualizzano.
Non sono comunque convinta si tratti di arte, ma è un giudizio che non spetta a me.
Invece è precisamente un giudizio che spetta a te, come a tutti gli altri. Il concetto stesso di cosa sia arte e cosa no è molto variabile; alcuni prediligono il risultato, altri il concetto. Il mercato ufficiale, argomento che viene trattato costantemente da decenni in modo assiduo e con millemila opinioni, è sempre stato drogato da interessi secondari (speculazione pura, evasione fiscale, ertc.) che l'hanno portato a essere ciò che oggi è. Poi c'è il mercato reale, che è quello concreto posto sotto il pelo dell'acqua, che risponde alla comune regola della domanda/offerta. Qualcuno disse che se le grandi mostre (permanenti, retrospettive, contemporanee) vedono sempre codazzi di gente in attesa di entrare, mentre quelle di arte contemporanea vanno praticamente deserte, il motivo è ovvio.
Simy ha scritto: venerdì 9 agosto 2024, 9:07 Ha dimostrato efficacemente un punto, anche postumamente :D
Bravissima, la questione è proprio quella. E' uno dei pochi casi in cui il concetto resta attuale anche dopo tutto questo tempo, superando addirittura le intenzioni originarie.

Merda d'artista: perché e percome.

Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 11:41
da Rodelinda
Sono d'accordo con i commenti di chi mi ha preceduto, e non mi resta che citare una nota canzone dei Baustelle (gruppo che mi piace moltissimo):

Mamma, che ne dici di un romantico a Milano?
Fra i Manzoni preferisco quello vero: Piero.

Merda d'artista: perché e percome.

Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 12:20
da Esme
Monet63 ha scritto: venerdì 9 agosto 2024, 11:29 Invece è precisamente un giudizio che spetta a te, come a tutti gli altri.
Non mi ero dilungata, quindi capisco la precisazione.

Dicendo che non era un giudizio che spetta a me, intendevo dire che io posso dire che cosa mi trasmette, o nel caso, non mi trasmette un'opera.
Non mi sento in grado di giudicare la disamina presentata nel link perché le mie basi culturali non sono sufficientemente estese.
Quello che ho letto mi fornisce un contesto oggettivo, ma ci sono alcune valutazioni che non mi convincono: però ammetto che questo probabilmente è dovuto a mia ignoranza.
Ho sicuramente la libertà di pensare che questa sia "una cagata pazzesca", in senso anche letterale!, ma ammetto anche che forse non vedo tutto quello che c'è da vedere.

Posso fare una similitudine con l'architettura.
Per formazione professionale vedo errori grossolani lá dove molti invece si sdilinquiscono, e vedo progettazioni di pregio in edifici che molti vorrebbero abbattere.
I gusti sono da rispettare, ma chi ha una formazione in merito ha la possibilità di capire maggiormente.

Sarò stata chiara? :D

Merda d'artista: perché e percome.

Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 12:36
da Simy
Esme ha scritto: venerdì 9 agosto 2024, 12:20
Monet63 ha scritto: venerdì 9 agosto 2024, 11:29 Invece è precisamente un giudizio che spetta a te, come a tutti gli altri.
Non mi ero dilungata, quindi capisco la precisazione.

Dicendo che non era un giudizio che spetta a me, intendevo dire che io posso dire che cosa mi trasmette, o nel caso, non mi trasmette un'opera.
Non mi sento in grado di giudicare la disamina presentata nel link perché le mie basi culturali non sono sufficientemente estese.
Quello che ho letto mi fornisce un contesto oggettivo, ma ci sono alcune valutazioni che non mi convincono: però ammetto che questo probabilmente è dovuto a mia ignoranza.
Ho sicuramente la libertà di pensare che questa sia "una cagata pazzesca", in senso anche letterale!, ma ammetto anche che forse non vedo tutto quello che c'è da vedere.

Posso fare una similitudine con l'architettura.
Per formazione professionale vedo errori grossolani lá dove molti invece si sdilinquiscono, e vedo progettazioni di pregio in edifici che molti vorrebbero abbattere.
I gusti sono da rispettare, ma chi ha una formazione in merito ha la possibilità di capire maggiormente.

Sarò stata chiara? :D
Chiarissima, per me, che è poi il motivo per cui io preferisco andare a mostre con una visita guidata: sentire informazioni relative al contesto storico e personale degli artisti, mi aiuta a capire meglio le loro opere. Poi, possono piacermi o meno ma, almeno, sono in grado di valutarne anche il senso "oggettivo", oltre a vederle con il filtro del mio gusto personale

Merda d'artista: perché e percome.

Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 13:07
da Roland
Arte è ciò che viene prodotto da artisti. Quindi la domanda non è cos'è l'arte ma cos'è un artista.

Ci sono artisti che non se li filava nessuna da vivi, alcuni erano derisi e le loro opere considerate neanche arte. Oggi le tele di quegli artisti valgono milioni /decine di milioni di dollari se non dippiu.

Merda d'artista: perché e percome.

Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 13:18
da RisottoPensa
Il valore dell'arte è ormai contaminato dal mercato nero e dei soldi sporchi.
Sono sicuro che si troveranno però nuovi modi per ridefinire il concetto di arte , come è già sucesso tante volte nel passato e succederà nel futuro.

Uno dei tanti tipi di " arte contemporanea" che non mi piace è quella esibizionista:
L'arte che non dura, unica del momento. ( es con persone, sacchi di sabbia, dal vivo )

Non la trovo arte, ma piuttosto uno spettacolo che non ha fini.

L'arte per me è un modo astratto di comunicare qualcosa, un ideale, un concetto, un momento.
Se l'arte non ha significato per l'artista , non ha motivo di esistere.

Merda d'artista: perché e percome.

Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 15:12
da Automedonte
Roland ha scritto: venerdì 9 agosto 2024, 13:07 Arte è ciò che viene prodotto da artisti. Quindi la domanda non è cos'è l'arte ma cos'è un artista.
Si può anche dire che artista è colui che produce arte, a questo punto dobbiamo stabilire cos’è l’arte ;)

Credo sinceramente che sia più valida questa seconda definizione visto che non sempre un “artista” produce qualcosa di artistico.

Merda d'artista: perché e percome.

Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 16:00
da mastrogigino
Automedonte ha scritto: venerdì 9 agosto 2024, 15:12
Roland ha scritto: venerdì 9 agosto 2024, 13:07 Arte è ciò che viene prodotto da artisti. Quindi la domanda non è cos'è l'arte ma cos'è un artista.
Si può anche dire che artista è colui che produce arte, a questo punto dobbiamo stabilire cos’è l’arte ;)

Credo sinceramente che sia più valida questa seconda definizione visto che non sempre un “artista” produce qualcosa di artistico.
Secondo il mio modo e personalissimo pensiero per uscire da questo circolo vizioso (tautologia è il termine corretto?? ) ovvero:
Arte è tutto quello che è prodotto da un artista, e un artista è colui che produce arte.

Io penso che sia "arte" un qualcosa (oggetto, scritto, esibizione, media visivo, auditivo, olfattivo etc..) che fa scattare in qualcuno che ne usufruisce un pensiero, un'emozione o un messaggio che va oltre alla normale osservazione dell'oggetto per quello che è.

Ad esempio un quadro se veicola in chi lo guarda qualcosa oltre al normale "sono colori su una tela" allora PER QUELLA PERSONA quel dipinto si può definire arte.

Ma ovviamente per qualcun altro è semplicemente una crosta colorata.

E fine .


Ovviamente se questo succede in modo molto energico e/o su molto persone allora si parla di Arte e di Artisti, ma potrebbe succedere anche che a distanza di anni o di un contesto culturale diverso non funzioni più e quindi perda il suo status ... o al contrario lo acquisti molto dopo la sua creazione.

Ovviamente tutto questo esula completamente dal discorso "mercato dell'arte", quello secondo me non ha alcuna attinenza con l'arte ma è semplicemente un mercato di oggetti regolati dai classici meccanismi di domanda/offerta/aspettativa/marketing/suggestione/moda etc.

Vedasi ad esempio il mercato degli NFT.... che a me sembra pura follia....

Merda d'artista: perché e percome.

Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 16:30
da Roland
Credo sinceramente che sia più valida questa seconda definizione visto che non sempre un “artista” produce qualcosa di artistico.
Scusa ma perché dovrebbe essere più valida? Io credo invece che tutto quello che gli artisti producono sia arte. Il problema semmai è il rapporto tra ciò che gli artisti producono e come l'arte viene valutata/interiorizzata/metabolizzata/capita dalla società.
Le tele degli impressionisti sempre quelle sono, ma un secolo e mezzo fa circa non interessavano a nessuno. Anzi venivano considerati "merda" dalla borghesia e gli intenditori d'arte di quel tempo. Cos'è cambiato da allora ? Gli impressionisti sono vissuti e sono morti. Le loro tele sempre quelle sono (non sono state modificate alterate nel tempo, revisionate dagli autori diremmo oggi) quindi perché oggi una tela di un manet o monet è considerato un capolavoro artistico mente un secolo e mezzo fa no? Se siamo in grado di rispondere a questa domanda allora potremmo capire il senso del barattolino di merda come opera artistica anzi come capolavoro.

Merda d'artista: perché e percome.

Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 16:57
da Simy
Roland ha scritto: venerdì 9 agosto 2024, 16:30
Credo sinceramente che sia più valida questa seconda definizione visto che non sempre un “artista” produce qualcosa di artistico.
Scusa ma perché dovrebbe essere più valida? Io credo invece che tutto quello che gli artisti producono sia arte. Il problema semmai è il rapporto tra ciò che gli artisti producono e come l'arte viene valutata/interiorizzata/metabolizzata/capita dalla società.
Le tele degli impressionisti sempre quelle sono, ma un secolo e mezzo fa circa non interessavano a nessuno. Anzi venivano considerati "merda" dalla borghesia e gli intenditori d'arte di quel tempo. Cos'è cambiato da allora ? Gli impressionisti sono vissuti e sono morti. Le loro tele sempre quelle sono (non sono state modificate alterate nel tempo, revisionate dagli autori diremmo oggi) quindi perché oggi una tela di un manet o monet è considerato un capolavoro artistico mente un secolo e mezzo fa no? Se siamo in grado di rispondere a questa domanda allora potremmo capire il senso del barattolino di merda come opera artistica anzi come capolavoro.
Chiaramente, a volte è questione di prospettiva temporale. Vista da lontano nel tempo, un'opera emerge per il significato che assume nel contesto storico-culturale. Se si tratta di un'opera rivoluzionaria, è facile che nella società contemporanea non riscuota successo, perché all'essere umano non piace il cambiamento, ma potrebbe averlo quando "i tempi sono maturi" per capirla e apprezzarne il ruolo

D'altra parte, abbiamo anche esempi diversi. Prendi Caravaggio: apprezzatissimo e ricercatissimo nel suo momento e ancora oggi annoverato tra i più grandi pittori della storia. Lui aveva diversi modi di fare "rivoluzione" nelle sue tecniche pittoriche, modi che sono riusciti a solleticare i palati dell'epoca, gli impressionisti non sono riusciti a farlo nel loro tempo, lo hanno fatto successivamente

Merda d'artista: perché e percome.

Inviato: venerdì 9 agosto 2024, 17:59
da Automedonte
Roland ha scritto: venerdì 9 agosto 2024, 16:30
Credo sinceramente che sia più valida questa seconda definizione visto che non sempre un “artista” produce qualcosa di artistico.
Scusa ma perché dovrebbe essere più valida? Io credo invece che tutto quello che gli artisti producono sia arte.
E come si stabilisce se uno è un artista?

Non puoi stabilirlo a priori se prima non produce qualcosa di artistico che magari non verrà compreso subito ma apprezzato solo più avanti ma non cambia la sostanza.
Nessuno “nasce” artista lo diventa solo se realizza qualcosa che possa essere considerata arte, magari non da tutti ma solo da alcuni.