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Carta, vita...

Inviato: mercoledì 7 agosto 2024, 17:53
da fufluns
Dove si dovrebbe pubblicare, in quale sezione del nostro forum, un discorso che parla della carta, della scrittura, della vita, della speranza? Son chiacchiere, infine,in grande libertà, e ho pensato che qui andassero bene.

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Per cominciare, ecco qui, più di un millennio di stili scrittorii riuniti in un solo foglio di carta.

Vitae vanum exorcismum ©FP.jpg

Ed é proprio di carta che parla il breve testo di mia invenzione, a cagione d'esser uscito di casa per acquistare un grande foglio (un altro ancora) di carta Fabriano 100% cotone, dal bel nome di "Tiepolo", per farvi i miei sghiribizzi. Il foglio ha un formato di 70×100 cm, con i due lati maggiori intonsi e pH neutro per assicurarne la inalterabilità nel tempo. Io, poi, taglio il foglio in quattro o otto parti, con la tecnica del taglio ad acqua che rende il profilo del taglio simile a un bordo intonso.

Fatto il lavoro, però, mentre riponevo in una cartelletta alcuni dei fogli ritagliati del mio Tiepolo, e notando quante decine di fogli vari per formato e qualità possiedo, quante decine di blocchi di carte differenti, e decine di quaderni in tutte le misure, e i nove quaderni più pregiati con copertine di cuoio fiorentino, e le carte a mano... mi é risultato ben chiaro che non avrò sufficiente vita per scrivere tutta la bella carta che ho raccolto negli anni.

Perché allora comprare ancora un foglio, o l'ultimo quaderno di Moleskine con la copertina ricoperta di seta gialla, o tre set di bellissimi quaderni cinesi, in rosso e in nero, ognuno composto da tre quaderni in formato A4, A5 e A6, i nove quaderni a un costo minore di un Moleskine non rilegato?

Temo che sia solo uno scongiuro, un esorcismo, una formula magica perché vi sia più tempo nella vita per riempire di lettere fitte tutta quella carta nata per essere segnata da una penna, creata per conservare un segno e un pensiero.

Scongiuro inefficace, lo so, ma é più bello vivere di speranze e allora passare le dita sulla superficie appena ruvida di un foglio prima di marcarlo con l'inchiostro del colore giusto, con una penna amata, finché si é vivi.


P.S. Ringrazio, come sempre, la nostra cara figlia Margherita, certamente la miglior latinista di famiglia, per avere rivisto e corretto il testo dove era maldestro.

Carta, vita...

Inviato: mercoledì 7 agosto 2024, 18:43
da Silvia1974
Che gioia leggerti! Una boccata di ossigeno. Un abbraccio grande! :)

Carta, vita...

Inviato: mercoledì 7 agosto 2024, 19:34
da RisottoPensa
Gli hater direbbero che il testo è stato fatto al computer :clap:
fufluns ha scritto: mercoledì 7 agosto 2024, 17:53 Scongiuro inefficace, lo so, ma é più bello vivere di speranze e allora passare le dita sulla superficie appena ruvida di un foglio prima di marcarlo con l'inchiostro del colore giusto, con una penna amata, finché si é vivi.
Molti di noi quando si innamorano di qualcosa hanno paura che finisca :mrgreen:

Carta, vita...

Inviato: mercoledì 7 agosto 2024, 19:55
da chmiglio
Io rimango sempre a bocca aperta. Grazie

Carta, vita...

Inviato: mercoledì 7 agosto 2024, 21:14
da Betz
Anch'io sono piena di quaderni, quadernetti, blocchi di vario tipo...in effetti non avevo mai considerato il fatto che neppure io avrò abbastanza vita per usarli tutti, eppure ogni vetrina di cancelleria è una tentazione. Forse il giusto compromesso sarebbe possedere una cartoleria e avere a disposizione tutte le tipologie di carta che, se non utilizzate, possano essere vendute a chi potrà "marcarle con l'inchiostro giusto". :)

Carta, vita...

Inviato: mercoledì 7 agosto 2024, 21:31
da Polemarco
Caro amico di penna;
Non sei come il Mazzarò di Verga che dice:” "Roba mia vientene con me".
Sei come l’alpinista che dalla vetta innevata della montagna, affaticato dalla scalata e infreddolito, scorge orizzonti che per lui potrebbero essere ormai irraggiungibili.

Vi è un verso di Verlaine che non mi tornerà in mente, vi è una strada qui accanto che è vietata al mio passo, vi è uno specchio che mi ha visto per l’ultima volta,
vi è una porta che ho chiuso fino alle fine del mondo. Fra i libri (sto guardandoli) della mia biblioteca
ve n’è qualcuno che non aprirò mai. Compirò cinquant’anni quest’estate; la morte, incessante, mi consuma.
J.L. Borges

Cordialità
Polemarco

Carta, vita...

Inviato: giovedì 8 agosto 2024, 15:47
da fufluns
E già che di carta si tratta… Nella scrittura la carta non lo é tutto, ma quasi la metá! Nella foto qui sotto potete vedere alcune carte all’opera mentre preparavo il mio excursus temporale nelle scritture medioevali occidentali.

Litterae chartaeque.jpg

La carta di Moleskine - come al solito cosí cosí - sopporta, senza eccellere, ma lascia disegnare le lettere, anche se sacrifica i tratti più fini del pennino stub della mia 149 BB.

La carta color crema nel mezzo, della quale ho ormai perduto ogni riferimento, spande abbastanza da rendere impossibile eseguire le aste verticali, spesse e ravvicinate, e i leggeri serif richiesti dalla grafia gotica.

Poi ci sono le due Amatruda. Quella che si vede più in basso é la loro “carta da lettere”, la più pregiata e costosa. Spande anche con i pennini fini di due delle mie Bohème. Nascoste dal quaderno ci sono alcune lettere scritte con il pennino doppio largo, che sembrano un acquarello …

Sopra é la Amatruda che la cartiera vende come carta per stampante (e per questo più economica). E’ normalmente la mia preferita, una vergata bellissima, che compro nel formato A3 che poi piego o taglio con l’acqua per variarne le misure. Come si può vedere, regge l’inchiostro perfettamente, ma in questo caso, nella combinazione pennino Montblanc BB + inchiostro Montblanc Toffee Brown, la penna non avanza e sembra prosciugarsi sulla carta. L’esercizio della scrittura si fa gravoso…

La Fabriano Tiepolo, che ho usato sul verso anziché sul recto, perché il verso ha una textura che mi ricorda molto la carta prodotta dalla Cartiera Amalfitana, ormai ahimè introvabile, é perfetta. Ingrandendo un poco la foto di apertura si può notare la precisione con la quale mantiene l’inchiostro al sui posto. Per chi si diletta di calligrafia aggiungo anche - e non é poco - che permette di cancellare le linee guida a matita senza sbriciolarsi, come accade invece con molte carte a mano. La grammatura pesante di questa carta per stampa d'arte (la più leggera é di 130 g/m2, ma esiste anche da 250 e 290 g/m2) la rende inadatta alla scrittura quotidiana, ma per l'esercizio calligrafico é davvero superba.

P.S. E grazie a tutti per i commenti gentili e ispirati.

Carta, vita...

Inviato: sabato 10 agosto 2024, 17:52
da Musicus
Grazie, caro Franco, anche per questa ennesima ("ultima" mi pareva decisamente fuori luogo, giungendo dopo l'apprezzato contributo di Polemarco), sincera confessione.

Un caro saluto!

Giorgio