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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Parker Quink Black
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Parker Quink Black
Già che ce l'avevo in casa, ne ho "formalizzato" la prova, dato che di questo inchiostro se n'è parlato a più riprese ma poi - guardando l'elenco dei test nell'apposita sezione del forum - mi pare che nessuno l'avesse ancora fatta!
Chiaramente, le pretese sono ben diverse dall'Iroshizuku Kon-Peki, qui parliamo di un inchiostro economico tra l'altro con una pessima fama.
In realtà la pessima fama è a mio avviso abbastanza immotivata: è vero che non è molto scorrevole (la sensazione è molto "pastosa", con la Frontier che ha un pennino molto rigido sembra quasi di avere una sfera-gel piuttosto che una stilografica), ma ha comunque un flusso costante e regolare, senza false partenze.
Per contro, il nome "Quink" è forse un po' usurpato, perché asciuga completamente (assenza di "sbaffi" passandoci sopra con un fazzoletto di carta) in 10 secondi. Il Kon-Peki, che pure non decanta tra le caratteristiche l'asciugatura rapida, asciuga in metà tempo!
L'aspetto più discutibile di questo nero, a mio avviso, è il colore. Nella scansione che ho fatto, con la luce della lampada dello scanner, l'intensità del nero è venuta più di quella che mostra effettivamente a occhio nudo. Intendiamoci, è un nero saturo, non è un "grigio scuro" o vagamente trasparente, però è un po' "spento", opaco; non è un bel nero brillante insomma. Poi è ovvio che si va a gusti, io preferisco i colori brillanti e il Quink perciò mi dice poco. Chi apprezza i neri spenti, forse potrebbe trovarlo splendido.
Di certo, visto il costo, lo ritengo un inchiostro più che onesto, e "da battaglia" va più che bene. Un eccellente complemento della Parker Frontier con cui ho fatto la prova, per procurarsi con poca spesa un kit stilografico apprezzabile per l'uso quotidiano. A proposito, ci sarebbe poi da discutere sulla penna: con la Frontier fa quell'effetto; con la Omas, che ha un flusso un poco più generoso anche per via del pennino medio e più morbido, il Quink risultava un po' più carico e brillante... quindi magari poi non è colpa dell'inchiostro...!
Veniamo alla bottiglia, niente di che: il peso prendetelo sulla fiducia, è di circa 160 grammi confezione esclusa. Per il resto, una forma più che tradizionale senza particolarità.
Ed ecco la prova "su carta". Nessuna sorpresa.
Che dire alla fine? Per il servizio che avevo in mente quando l'ho comprato (cioè farmi un kit stilografico al minimo costo), lo raccomanderei senz'altro. È un inchiostro che fa il suo lavoro, nella Frontier e nella Omas si è comportato bene, costa poco ed è un nero abbastanza intenso. Magari non lo arrischierei in una penna di un certo valore, ma più per scrupolo che altro.
Chiaramente, le pretese sono ben diverse dall'Iroshizuku Kon-Peki, qui parliamo di un inchiostro economico tra l'altro con una pessima fama.
In realtà la pessima fama è a mio avviso abbastanza immotivata: è vero che non è molto scorrevole (la sensazione è molto "pastosa", con la Frontier che ha un pennino molto rigido sembra quasi di avere una sfera-gel piuttosto che una stilografica), ma ha comunque un flusso costante e regolare, senza false partenze.
Per contro, il nome "Quink" è forse un po' usurpato, perché asciuga completamente (assenza di "sbaffi" passandoci sopra con un fazzoletto di carta) in 10 secondi. Il Kon-Peki, che pure non decanta tra le caratteristiche l'asciugatura rapida, asciuga in metà tempo!
L'aspetto più discutibile di questo nero, a mio avviso, è il colore. Nella scansione che ho fatto, con la luce della lampada dello scanner, l'intensità del nero è venuta più di quella che mostra effettivamente a occhio nudo. Intendiamoci, è un nero saturo, non è un "grigio scuro" o vagamente trasparente, però è un po' "spento", opaco; non è un bel nero brillante insomma. Poi è ovvio che si va a gusti, io preferisco i colori brillanti e il Quink perciò mi dice poco. Chi apprezza i neri spenti, forse potrebbe trovarlo splendido.
Di certo, visto il costo, lo ritengo un inchiostro più che onesto, e "da battaglia" va più che bene. Un eccellente complemento della Parker Frontier con cui ho fatto la prova, per procurarsi con poca spesa un kit stilografico apprezzabile per l'uso quotidiano. A proposito, ci sarebbe poi da discutere sulla penna: con la Frontier fa quell'effetto; con la Omas, che ha un flusso un poco più generoso anche per via del pennino medio e più morbido, il Quink risultava un po' più carico e brillante... quindi magari poi non è colpa dell'inchiostro...!
Veniamo alla bottiglia, niente di che: il peso prendetelo sulla fiducia, è di circa 160 grammi confezione esclusa. Per il resto, una forma più che tradizionale senza particolarità.
Ed ecco la prova "su carta". Nessuna sorpresa.
Che dire alla fine? Per il servizio che avevo in mente quando l'ho comprato (cioè farmi un kit stilografico al minimo costo), lo raccomanderei senz'altro. È un inchiostro che fa il suo lavoro, nella Frontier e nella Omas si è comportato bene, costa poco ed è un nero abbastanza intenso. Magari non lo arrischierei in una penna di un certo valore, ma più per scrupolo che altro.
Massimo Bacilieri
Omas Extra 620, Pelikan M250, Aleph n.79, Aurora... troppe
Omas Extra 620, Pelikan M250, Aleph n.79, Aurora... troppe
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Parker Quink Black
Il quink è un inchiostro che non mi piace, è sempre stato grigio-blu, sulla mia Sonnet Moonbeam il cui flusso è scarso la tonalità blu si vedeva chiaramente. In verità non mi dispiaceva.
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- Crescent Filler
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Parker Quink Black
Grazie per la recensione... In effetti mancava
Io c'è l'ho e l,ho usato solo una volta: scorrevole lo era, ma il colore... Dopo 1 settimana sono andato a rileggere gli appunti ed era un nero-grigio slavato... Ho caricato un nero nero e ho ripassato sopra, non potevo vederlo!
Io c'è l'ho e l,ho usato solo una volta: scorrevole lo era, ma il colore... Dopo 1 settimana sono andato a rileggere gli appunti ed era un nero-grigio slavato... Ho caricato un nero nero e ho ripassato sopra, non potevo vederlo!
Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.
W.W.
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- Andrea C
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Parker Quink Black
Ottima recensione.
Pessimo inchiostro, peraltro, secondo me.
Ho ancora varie cartucce che sto cercando di finire alla svelta, perchè è utilizzabile solo con penne molto abbondanti di flusso (anzi, estremamente abbondanti, direi). Le false partenze, o meglio, le NON partenze, sono la sua specialità intrinseca, soprattutto se non usi la penna più che quotidianamente.
Sul tono del colore, poi, diciamoci semplicemente che non è un nero, ma un grigiastro scuro.
Pessimo inchiostro, peraltro, secondo me.
Ho ancora varie cartucce che sto cercando di finire alla svelta, perchè è utilizzabile solo con penne molto abbondanti di flusso (anzi, estremamente abbondanti, direi). Le false partenze, o meglio, le NON partenze, sono la sua specialità intrinseca, soprattutto se non usi la penna più che quotidianamente.
Sul tono del colore, poi, diciamoci semplicemente che non è un nero, ma un grigiastro scuro.
_______________________________________________________ Andrea
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Parker Quink Black
Ho usato questo inchiostro per circa un anno in una Waterman scolastica, con pennino m, che ha più di qualche lustro sulle spalle.
L'uso prevalente era prendere appunti veloci e firmare qualcosa al volo, nulla di impegnativo o particolare. Diciamo la sostituta di una bic in ufficio.
Sinceramente non mi ha mai creato problemi e le false partenze sono state davvero poche.
In effetti ho notato anch'io una certa ruvidezza rispetto ad altri inchiostri che ho utilizzato sempre nella stessa penna.
Magari per i palati raffinati è una vera porcheria e non mi permetto di dissentire, però da neofita non mi sento di escluderlo del tutto. Poi che ci sia di meglio magari anche su fasce di prezzo non molto distanti non discuto!
Luca
L'uso prevalente era prendere appunti veloci e firmare qualcosa al volo, nulla di impegnativo o particolare. Diciamo la sostituta di una bic in ufficio.
Sinceramente non mi ha mai creato problemi e le false partenze sono state davvero poche.
In effetti ho notato anch'io una certa ruvidezza rispetto ad altri inchiostri che ho utilizzato sempre nella stessa penna.
Magari per i palati raffinati è una vera porcheria e non mi permetto di dissentire, però da neofita non mi sento di escluderlo del tutto. Poi che ci sia di meglio magari anche su fasce di prezzo non molto distanti non discuto!
Luca
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Se funziona,luke21 ha scritto: Magari per i palati raffinati è una vera porcheria e non mi permetto di dissentire, però da neofita non mi sento di escluderlo del tutto. Poi che ci sia di meglio magari anche su fasce di prezzo non molto distanti non discuto!
Luca
non ti dà problemi e ti piace la tonalità,
non c'e' palato raffinato o altre m.....te del genere che tengano.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Usato in passato senza grandi pretese e problemi. L 'ultima boccetta l 'ho utilizzata per trasformare ,mischiandolo un pelikan edelstein blu in un blu Black con dei buoni risultati -
- giannidr
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Parker Quink Black
Purtroppo mi trovo a fare il Bastian Contrario.
Dopo aver letto tante esperienze negative, vi dico la mia.
Uso il Parker QB in una Cross Sterling Silver con pennino F in oro bianco 18 K (made in Ireland).
Scorre come una freccia e si comporta come il Dreamtouch della Visconti,
mai una falsa partenza anche dopo giorni di riposo nel cassetto.
Sarà il pennino, forse, ma l'accoppiata è vincente!
ps
Non è la produzione recente. Ce l'ho da un po di anni, comprato in Francia. Ed è anche di un bel nero intenso.
Infatti la lettera P sulla boccetta e sulla scatola è diversa, è una ϕ.
Dopo aver letto tante esperienze negative, vi dico la mia.
Uso il Parker QB in una Cross Sterling Silver con pennino F in oro bianco 18 K (made in Ireland).
Scorre come una freccia e si comporta come il Dreamtouch della Visconti,
mai una falsa partenza anche dopo giorni di riposo nel cassetto.
Sarà il pennino, forse, ma l'accoppiata è vincente!
ps
Non è la produzione recente. Ce l'ho da un po di anni, comprato in Francia. Ed è anche di un bel nero intenso.
Infatti la lettera P sulla boccetta e sulla scatola è diversa, è una ϕ.
"Quando si scrive delle donne, bisogna intingere il pennino nell'arcobaleno". Denis Diderot
Gianni
Gianni
Parker Quink Black
@Crononauta
Ti ringrazio per l' ottima e precisa recensione Ti faccio i miei complimenti. Guarda, è ovvio che, con penne dal flusso maggiore, sembri più nero. Io ho recensito l' inchiostro Dupont paragonandolo al Perle Noire della Herbin e, su penne dal flusso abbondante, la differenza di tonalità era assolutamente assente. Per valutare la tonalità ti consiglierei di usare due penne dal flusso magro, una caricata con in Quink e l' altra con un inchiostro notoriamente nero; allora si che si nota la differenza. Si, purtroppo quando si scannerizza, molto spesso i colori vengono falsati. In effetti il tuo Quink sembra veramente nero e brillante, guardando la scansione.
Un po mi preoccupa il fatto che tu lo descrivi come un inchiostro "pastoso". Mi ricorda la sensazione che ho avuto io usando il Pelikan 4001 black brilliant. Si, confermo quello che tu dici della Omas. Il 4001 black è troppo denso su tutte le penne che ho a disposizione mentre sulla Omas andava benissimo. Sulla Omas non potevo usare inchiostri fluidi che mi causavano una vera emorragia d'inchiostro.
Ciao
Ti ringrazio per l' ottima e precisa recensione Ti faccio i miei complimenti. Guarda, è ovvio che, con penne dal flusso maggiore, sembri più nero. Io ho recensito l' inchiostro Dupont paragonandolo al Perle Noire della Herbin e, su penne dal flusso abbondante, la differenza di tonalità era assolutamente assente. Per valutare la tonalità ti consiglierei di usare due penne dal flusso magro, una caricata con in Quink e l' altra con un inchiostro notoriamente nero; allora si che si nota la differenza. Si, purtroppo quando si scannerizza, molto spesso i colori vengono falsati. In effetti il tuo Quink sembra veramente nero e brillante, guardando la scansione.
Un po mi preoccupa il fatto che tu lo descrivi come un inchiostro "pastoso". Mi ricorda la sensazione che ho avuto io usando il Pelikan 4001 black brilliant. Si, confermo quello che tu dici della Omas. Il 4001 black è troppo denso su tutte le penne che ho a disposizione mentre sulla Omas andava benissimo. Sulla Omas non potevo usare inchiostri fluidi che mi causavano una vera emorragia d'inchiostro.
Ciao
- AeRoberto
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Parker Quink Black
Uno degli inchiostri peggiori sul mercato, non tanto nella versione in bottiglia, ma in quella in cartucce. Se lo usi con penne dal flusso molto abbondante non è tanto male, anzi l'ho usato con discreta soddisfazione su una Ahab, ha un colore che più che nero è grigio topo malaticcio, ma anche questo non è un problema eccessivo, se non si vuole il neroneroneronero che più nero non si può, il problema è che sul pennino si secca molto facilmente e le false partenze sono molto frequenti.
Tutto questo vale per l'inchiostro in boccetta, il problema nasce con le cartucce, e siccome le cartucce le devi usare sulle Parker, e siccome molte Parker hanno un flusso decisamente stitico tendente al vuoto cosmico la' nascono i problemi, usato con estrema insoddisfazione su due Sonnet ed una 75 ho bruciato le cartucce rimanenti in un rito voodoo sperando di liberarmi della loro presenza, mi sono rimaste giusto un paio di cartucce d'antan che non userò mai visto che sono più vecchie di me e che tengo giusto perché mi sono uscite con le 75.
A mio parere questo inchiostro ha due difetti, il Pelikan 4001 Brilliant Black e l'Aurora Nero, due inchiostri dal prezzo molto simile e che seppure con caratteristiche diametralmente opposte risultano migliori da diversi punti di vista.
Tutto questo vale per l'inchiostro in boccetta, il problema nasce con le cartucce, e siccome le cartucce le devi usare sulle Parker, e siccome molte Parker hanno un flusso decisamente stitico tendente al vuoto cosmico la' nascono i problemi, usato con estrema insoddisfazione su due Sonnet ed una 75 ho bruciato le cartucce rimanenti in un rito voodoo sperando di liberarmi della loro presenza, mi sono rimaste giusto un paio di cartucce d'antan che non userò mai visto che sono più vecchie di me e che tengo giusto perché mi sono uscite con le 75.
A mio parere questo inchiostro ha due difetti, il Pelikan 4001 Brilliant Black e l'Aurora Nero, due inchiostri dal prezzo molto simile e che seppure con caratteristiche diametralmente opposte risultano migliori da diversi punti di vista.
- vikingo60
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Intendiamoci:fino ai primi anni 2000 sul fondo del flacone c'èra scritto Made in UK;ora,da qualche anno,Made in France.Ma non è cambiata solo la scritta,è cambiato anche l'inchiostro.Prima,tra gli economici,era molto conveniente,"lubrificava" bene le penne e non c'era l'incubo delle false partenze.La penna volava sulla carta.
Ora invece si ha l'impressione di scrivere trovandosi dei granelli sotto il pennino,e gli intasamenti sono all'ordine del giorno.Il colore è peggiorato,diventando un grigio spento.
Per le cartucce vale lo stesso discorso:se si può,molto meglio usare le Aurora.
Ora invece si ha l'impressione di scrivere trovandosi dei granelli sotto il pennino,e gli intasamenti sono all'ordine del giorno.Il colore è peggiorato,diventando un grigio spento.
Per le cartucce vale lo stesso discorso:se si può,molto meglio usare le Aurora.
Alessandro
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Grazie per la recensione.
Io utilizzavo le cartucce Parker diversi anni fa e ricordo questo inchiostro con affetto ma da quello che dite è decisamente cambiato.
Io utilizzavo le cartucce Parker diversi anni fa e ricordo questo inchiostro con affetto ma da quello che dite è decisamente cambiato.
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Parker Quink Black
Confermo il giudizio negativo,un inchiostro in quanto tale deve lavorare con tutte le penne,piu e limitato peggio è mica sempre è possibile avere l'accoppiata vincente,a meno chè di non avere una stilo un inchiostro,si può anche fare ma è scomodo è caro.saluti Maurogiannidr ha scritto:Purtroppo mi trovo a fare il Bastian Contrario.
Dopo aver letto tante esperienze negative, vi dico la mia.
Uso il Parker QB in una Cross Sterling Silver con pennino F in oro bianco 18 K (made in Ireland).
Scorre come una freccia e si comporta come il Dreamtouch della Visconti,
mai una falsa partenza anche dopo giorni di riposo nel cassetto.
Sarà il pennino, forse, ma l'accoppiata è vincente!
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Non è la produzione recente. Ce l'ho da un po di anni, comprato in Francia. Ed è anche di un bel nero intenso.
Infatti la lettera P sulla boccetta e sulla scatola è diversa, è una ϕ.
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Parker Quink Black
Provo a dire la mia, da neofita.
Il Quink Blank è l'inchiostro che mi hanno venduto con la mia prima penna, la Sonnet con pennino F acciaio. Non mi sembrava male, finché non mi si è danneggiato il pennino in seguito ad una caduta. Anche provando a rimetterlo in senso, la scrittura era diventata fastidiosa a causa di flusso incostante e altre...
Ho ordinato il pennino nuovo, ed in attesa di riceverlo, ho comprato una boccetta di Pelikan Edelstein Jade. UN ALTRO MONDO. Sembra che il pennino non sia più rovinato, tanta è la scorrevolezza. Son curioso di vedere come sarà quando avrò il pennino nuovo.
Quindi la mia esperienza con il P.Q.Black è assolutamente negativa...
Il Quink Blank è l'inchiostro che mi hanno venduto con la mia prima penna, la Sonnet con pennino F acciaio. Non mi sembrava male, finché non mi si è danneggiato il pennino in seguito ad una caduta. Anche provando a rimetterlo in senso, la scrittura era diventata fastidiosa a causa di flusso incostante e altre...
Ho ordinato il pennino nuovo, ed in attesa di riceverlo, ho comprato una boccetta di Pelikan Edelstein Jade. UN ALTRO MONDO. Sembra che il pennino non sia più rovinato, tanta è la scorrevolezza. Son curioso di vedere come sarà quando avrò il pennino nuovo.
Quindi la mia esperienza con il P.Q.Black è assolutamente negativa...