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LUDOVICO VICENTINO VS GUIDO BOTTI 3-0

Inviato: sabato 3 agosto 2024, 19:51
da GuidoBotti
Un buon esercizio per migliorare la propria scrittura è ,anche, copiare testi rinascimentali cercando di emularne la grafia.
Ho preso ,come spunto ,la prefazione all’ Operina scritta dall’ Arrighi nel 1522. Lui scrive delle lettere più alte e più strette ,le mie sono più larghe e più basse. Alcuni dei miei tratti sono più incerti anche per mancanza di esercizio nell’emulazione.
Queste due scritte sono state fatte senza alcun allenamento.Una con lo stiloforo Plumix ,che ,per me, è la miglior penna per scrivere in Cancellarescha ,il secondo con la Osprey Milano con lo Zebra G da me reso italico ma non è un gran che.
Comunque se ho perso la sfida 3 a 0 e’ tutta colpa di .... .
Un caro saluto .
PREFAZIONE DEL VICENTINO ALL'OPERINA.pdf

LUDOVICO VICENTINO VS GUIDO BOTTI 3-0

Inviato: sabato 3 agosto 2024, 20:18
da GuidoBotti
NON AVEVO ALLEGATO LA PROVA SCRITTA. SCUSATEMI.
PREFAZIONE DEL VICENTINO ALL'OPERINA.pdf
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LUDOVICO VICENTINO VS GUIDO BOTTI 3-0

Inviato: domenica 4 agosto 2024, 1:38
da calli1958
GuidoBotti ha scritto: sabato 3 agosto 2024, 19:51 ... Comunque se ho perso la sfida 3 a 0 e’ tutta colpa di .... .
....è tutta colpa della penna! L'Arrighi usava penne d'oca (o di altro volatile) non le pennacce ( :D ) moderne!!

Battute a parte e posto che ognuno scrive come vuole (ci mancherebbe!), fa piacere vedere qualcuno che ha il gusto per la cancelleresca originale. Mi pare fuori di dubbio che la tua sia una "cancelleresca corsiva soggettiva"....quella "oggettiva" è un poco diversa, ma fa niente! l'importante è il piacere per la scrittura.

Ho usato le tue "oggettiva" e " soggettiva" perché ho letto il tuo post sull'argomento; lasciando da parte le questioni paleografiche (non ho alcuna competenza a riguardo), credo che attualmente si possano chiamare corsive le scritture semplici e veloci, cioè quelle personali (spesso al limite della leggibilità :angel: ) indipendentemente da legature o altri parametri di definizione. In tal senso, anche la cancelleresca dell'Arrighi (e anche di tagliente, Cresci, Niccoli,....) si possono probabilmente intendere come corsive.... se contestualizzate! Per loro, e gli altri scribi delle cancellerie papali e non, le cancelleresche erano sicuramente scritture più facili, veloci e leggibili rispetto ad altre scritture in uso; per noi invece emulare una cancelleresca originale non è più facile e veloce dei "corsivi soggettivi".

Buona scrittura!