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https://www.agi.it/cronaca/news/2024-07 ... wtab-it-it

Siamo depositari di un arte morente?

Francamente me ne infischio (cit.).
Io la scrittura manuale, con tutto ciò che ci gira intorno, me la sono goduta e lo farò fino al "chiaùt" (la bara, nel mio dialetto). Se oggi i diretti interessati vogliono prendere strade diverse, vivendo poi le conseguenze (positive o negative) delle proprie scelte, che lo facciano pure in totale libertà: d'altra parte, la vita è la loro. Io non ci sarò per vedere la fine della scrittura a mano, quindi sarà - eventualmente - una piccola tragedia che ignorerò.

Siamo depositari di un arte morente?
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Be' non ne sarei così sicuro, dopotutto io stesso sono un appassionato di stilografiche pur avendo 14 anni .
Purtroppo, però, posso confermarti che molti miei coetanei non sanno scrivere in corsivo...

StiloFrancesco ha scritto: ↑martedì 30 luglio 2024, 15:32 Be' non ne sarei così sicuro, dopotutto io stesso sono un appassionato di stilografiche pur avendo 14 anni .
Purtroppo, però, posso confermarti che molti miei coetanei non sanno scrivere in corsivo...

E' bellissimo trovare appassionati così giovani.

StiloFrancesco ha scritto: ↑martedì 30 luglio 2024, 15:32 Siamo depositari di un arte morente?

Be' non ne sarei così sicuro, dopotutto io stesso sono un appassionato di stilografiche pur avendo 14 anni .
Purtroppo, però, posso confermarti che molti miei coetanei non sanno scrivere in corsivo...
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I mezzi cambiano, non possiamo non tenerne conto. I sistemi per tramandare le informazioni sono oramai diversi dalla semplice scrittura.
Tuttavia non si può rinunciare ad imparare a scrivere " a mano", è come se ai bambini non si insegnassero più le operazioni matematiche perchè ci sono le calcolatrici.
E poi... se fai naufragio sull'isola deserta, mica puoi mettere un whatsapp nella bottiglia.

Come scrive Francesco (che bello avere tra i forumisti un ragazzo così giovane!) , è vero che i ragazzi molto spesso non sanno più scrivere in corsivo, ma non significa che non scrivano più a mano.
Mio figlio è de mo che ha abbandonato il corsivo, ma non le stilografiche.

Mi pare che in questi ultimi anni si sia maggiormente diffusa la consapevolezza sull'importanza della scrittura manuale, con anche il supporto delle neuroscienze. E noto una certa tendenza di moda per la scrittura e il journaling, con testimonial anche piuttosto giovani.
Il supermercato dove vado ha inserito da qualche mese tre metri di scaffalatura tutti per quello: fa ben sperare (anche se sono sparite le stilografiche scolastiche e le cartucce pelikan... ).

Certamente in ambito lavorativo i documenti sono redatti al computer, ma non ci trovo nulla di male.
Non mi pare che la macchina da scrivere ci abbia reso tutti analfabeti, no?

Però, insomma... la grafologia come perizia calligrafica mi sta bene. Come "scienza" per stabilire carattere, inclinazioni, affinità di coppia... ahem... temo si sia a livello di oroscopo.
Analizzando la mia, con chi mi dovrei accoppiare? Con un pollo con il parkinson?

Sicuramente è "morente" come mezzo di trasmissione delle informazioni.
Andrebbe però coltivata come arte e soprattutto come esercizio cognitivo.
Del resto ci stiamo impigrendo in generale, anche fisicamente, per brevi distanze si prende la macchina, vogliamo tutto a portata di mano o di "click".
Io personalmente mi sono imposta di scrivere di più a mano, anche solo per giustificare l'acquisto compulsivo di penne e inchiostri

la strada è già tracciata, tanto è vero che insieme alla stilografica, anche scrivere a mano è diventato un hobby... sempre meno una necessità.
Sulla sua utilità cognitiva non vi sono dubbi (come dice l'articolo, sono le scienze che lo affermano), ma non sono pochi quelli a cui "non importa", essendovi molte altre alternative per comunicare.
E' sicuramente apprezzabile la passione di coloro che, anche giovani, si impegnano ancora a coltivare la scrittura, ma in un futuro non so quanto vicino, sarà immaginabile che la scrittura scompaia come mezzo di comunicazione.
Sappiamo già che esistono macchine in grado di interpretare gli impulsi del cervello, non è difficile pensare che si useranno per comunicare senza scrivere e anche senza parlare, mentre per leggere quanto scritto nel passato vi saranno macchine che leggono (a parte i pochi fortunati che ancora ne saranno capaci).
Forse si insegnerà a scrivere ad alcuni, come materia facoltativa, come scegliere di studiare greco o latino.
Allora si dirà come diceva il mio Prof di lettere " scrivere (lui diceva: il latino) non è un arte (una lingua) morta. Scrivere (il latino) è formativo!"

StiloFrancesco ha scritto: ↑martedì 30 luglio 2024, 15:32
Be' non ne sarei così sicuro, dopotutto io stesso sono un appassionato di stilografiche pur avendo 14 anni .
Purtroppo, però, posso confermarti che molti miei coetanei non sanno scrivere in corsivo...

però tanto di cappello, Francesco!
tieni duro, con te appassionato ci auguriamo di poter contare su qualcuno che sa scrivere (e con la stilo!) pressoché fino a fine secolo

StiloFrancesco ha scritto: ↑martedì 30 luglio 2024, 15:32 Be' non ne sarei così sicuro, dopotutto io stesso sono un appassionato di stilografiche pur avendo 14 anni .
Purtroppo, però, posso confermarti che molti miei coetanei non sanno scrivere in corsivo...

Madò meno male che è arrivato qualcuno di più giovane a tenere alta la bandiera, mi hai tolto un peso!
(Non ero il più giovane, ma non siamo in molti sotto i 40 anni qui sul forum).

Ho una collega coetanea (classe 1990) che si trasferirà in Puglia a fine settembre e le ho lasciato una lista di cose da fare scritta in corsivo. Mi ha chiesto di riscriverla perché non riesce a leggerla.

Anche io sono contenta che cia sia un forumista così giovane È bello sapere che c’è ancora qualche giovane che non vive solo di strumenti elettronici.
La scrittura manuale è davvero un patrimonio intangibile; mi domando per quanto sopravviverà, anche se non penso sparirà a breve. Concordo infatti sul suo superamento come mezzo di comunicazione, per evidenti motivi legati alla società moderna ed al suo funzionamento, ma come esercizio e piacere personale le stimo ancora lunga vita. Magari un domani resteranno solo le stilografiche da una parte e l’estrema tecnologia dall’altra. Staremo a vedere; intanto io scrivo a mano le mie liste della spesa ed i biglietti che lascio in casa. Non mollo

Si sta perdendo sempre di più il contatto con le più semplici operazioni: La lettura e la scrittura. Dipendiamo sempre di più da strumenti che non sappiamo costruire da soli.
Mi rammento del "Robinson Crusoe", uno dei romanzi preferiti della mia preadolescenza. Già allora mi feci meraviglia di quante cose il protagonista sapesse fare ed io no.
Per chi non lo rammentasse, uno dei crucci del protagonosta era proprio la incapacità di produrre nuovo inchiostro per continuare a tenere un diario.

Un lettura per l'estate:
https://liberliber.it/autori/autori-d/d ... on-crusoe/

Utile in caso la vostra crociera volgesse al peggio. Sempre che abbiate con voi un ebook reader ad energia solare.

Koten90 ha scritto: ↑mercoledì 31 luglio 2024, 6:51

StiloFrancesco ha scritto: ↑martedì 30 luglio 2024, 15:32 Be' non ne sarei così sicuro, dopotutto io stesso sono un appassionato di stilografiche pur avendo 14 anni .
Purtroppo, però, posso confermarti che molti miei coetanei non sanno scrivere in corsivo...

Madò meno male che è arrivato qualcuno di più giovane a tenere alta la bandiera, mi hai tolto un peso!
(Non ero il più giovane, ma non siamo in molti sotto i 40 anni qui sul forum).

Ho una collega coetanea (classe 1990) che si trasferirà in Puglia a fine settembre e le ho lasciato una lista di cose da fare scritta in corsivo. Mi ha chiesto di riscriverla perché non riesce a leggerla.

chissà quando andava dal medico...

ah, già che adesso arriva tutto in digitale sul sito della regione...

Koten90 ha scritto: ↑mercoledì 31 luglio 2024, 6:51 Mi ha chiesto di riscriverla perché non riesce a leggerla.

Però sei cattivo, perché non è un corsivo prettamente scolastico.

Mah... questo articolo è un po' allarmistico, va preso "cum grano salis", anche perché pubblicato da fonte parziale

Per non prenderlo per buono, ho deciso di fare qualche ricerca sugli studi esteri in merito (nulla di tanto approfondito, qualche minuto, giusto per farmi un'idea.

Cosa salta fuori? Salta fuori che, sì, aggiungere la manualità (qualunque manualità, che sia disegno, scultura, pittura o scrittura) aiuta a ricordare meglio. Questo non è concetto nuovo. Scrivere a mano è - appunto - un'azione manuale, di conseguenza, scrivere a mano aiuta meglio lo studio. Questo non significa affatto che non scrivere a mano porti a ritardo cognitivo. Può portare a fare più fatica a ricordare le nozioni. Prima della scrittura, si usava la tradizione orale, ripetere continuamente le stesse storie per poterle tramandare. Era solo un altro modo di imparare.
Se l'apprendimento non è solo nozionistico ma sostenuto, anche, da attività pratiche e manuali, è un apprendimento più rapido. In definitiva, scrivere aiuta la memorizzazione e il tipo di grafia usata non impatta minimamente questo, né in bene né in male. Il corsivo è solo uno stile. Non è meglio né peggio per aiutare la memoria, ha solo una valenza estetica

https://www.scientificamerican.com/arti ... -learning/

Detto questo: a me piace fare entrambe le cose. Sono un'informatica fin nel midollo (e altre cose ma irrilevanti alla discussione ), amo digitalizzare e amo scrivere, sia a mano che a tastiera. La scrittura corsiva è riconosciuta - oggi - dai software OCR ma in modo meno accurato rispetto alla scrittura stampata. Per digitalizzare gli scritti e non passare ore a correggere gli errori di traduzione, scrivere in font stampato è l'opzione migliore. Per me, poter scrivere con qualunque penna, qualunque colore, poi - con una rapidissima scansione - avere tutto perfettamente tradotto in un file che posso andare a rivedere, rimaneggiare rapidamente, integrare con altri scritti, è fantastico, the best of both worlds